Foligno (4-4-2): Mazzoni; Tuia (69’ Carroccio), Cotroneo,
Galuppo, Barbagli; Rizzo (84’ Tattini), Padoin, Papa, Coresi; Guidone, Caturano
(62’ Ferrari). A disposizione: Kovacsik, Stoppini, Fedeli, Evangelisti. All.
Pagliari.
Sorrento (3-5-2): Rossi; Romeo, Nocentini,
Sabato; Corsetti, Camillucci (66’ Beati), Zanetti, Croce, Bonomi; Carlini (66’
Scappini); Ginestra (72’ Bondi). A disposizione: Chiodini, Breglia, Niang,
Maritato. All. Ruotolo.
Arbitro: Daniele Bindoni di
Venezia. Assistenti: Gotti e Raparelli.
Marcatori: 26' Ginestra (S), 30' Guidone
(F), 92’ Galuppo (F)
Ammoniti: Nocentini (S), Bonomi
(S), Tuia (F), Galuppo (F), Papa (F), Scappini (S). Espulsi: Romeo (S).
Il Sorrento cade a Foligno. La
rete decisiva al 92’ su colpo di testa di Galuppo. L’incontro era già iniziato
sotto cattivi auspici, con Ruotolo che aveva dovuto rivoluzionare formazione e modulo
per far fronte alle assenze di Terra, Vanin, Di Nunzio e Basso. La missione si
era ulteriormente complicata quando dopo appena 13 minuti di gioco Romeo nel
tentativo di impedire a Caturano di giocare il pallone allargava le braccia. L’attaccante
umbro stramazzava a terra come colpito da una folgore ed induceva l’arbitro ad
espellere Romeo. Ruotolo senza alternative in panchina era costretto a passare
al 4-3-2 arretrando Corsetti e Bonomi sulla linea di difesa.
Alla prima occasione il Sorrento
passava in vantaggio. Carlini sfondava sulla sinistra e giunto sul fondo scaricava
all’indietro per Ginestra che aggirava Galuppo e sferrava un diagonale imprendibile
per l’esordiente Mazzoni. Purtroppo però appena quattro minuti più tardi Tuia scodellava un
cross in area dalla treqaurti destra, il pallone scavalcava Nocentini arrivando a Guidone che di
testa ristabiliva la parità.
Col passare dei minuti l’uomo in
meno si faceva sentire sempre più e nonostante la pochezza del Foligno i rossoneri
rinunciavano a costruire azioni manovrate affidandosi a lanci lunghi per
Ginestra spesso costretto a vedersela con tre difensori in attesa dell’arrivo
di Carlini. L’ultima azione degna di nota dei primi 45 minuti un tiro di
carlini da 25 metri che supera di poco la traversa.
La ripresa va avanti con lo
stesso copione per venti minuti. Poi Ruotolo prova a cercare la vittoria inserendo
Beati e Scappini al posto degli esausti Camilluci e Carlini. Pagliari invece
toglie un difensore, Tuia, e inserisce il laterale sinistro Carroccio passando
al 3-5-2 costringendo Ruotolo a privarsi di Ginestra per inserire Bondi davanti
a Corsetti in evidente disagio nella posizione di difensore di fascia destra.
Con questo nuovo assetto tattico
i rossoneri vanno al tiro prima con Bondi e poi con Bonomi che si vedono ribattere
le conclusioni dai difensori umbri. L’incontro sembra avviarsi verso la
divisione della posta quando in pieno recupero Carroccio riesce ad arrivare sul
fondo e crossa in mezzo dove trova Galluppo in proiezione offensiva che anticipa Bonomi con un colpo di testa in tuffo depositando il pallone in fondo al sacco.
Frittata è fatta, i rossoneri non
hanno nemmeno il tempo di poter tentare una reazione disperata ed escono dal
campo a testa bassa mentre agli oltre cento tifosi al seguito non resta che
rimettersi in viaggio per la costiera sacramentando per questa sconfitta
pienamente immeritata.
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