Il mare di via Caracciolo si
muove lento di solito in questi giorni a Napoli, ma quest'anno a scuoterlo ci
sono le gru al lavoro per preparare una nuova scogliera. Esattamente tra un
mese, il 7 aprile, il mare del golfo sarà infatti scosso dall'energia dei
catamarani della America's Cup World Series, il circuito delle regate di
preparazione alla Coppa America. Il matrimonio tra Napoli e la Coppa America si
è finalmente realizzato: già nel 2010 la città era candidata ad ospitare le
finali della regata più famosa del mondo, ma in quella occasione venne battuta
dalla spagnola Valencia. Stavolta, Napoli non ha fallito l'assalto, seppur
aggiudicandosi l'evento di preparazione alle finali che si svolgeranno nel 2013
a San Francisco. Ma lo spettacolo nel Golfo di Napoli non mancherà: nove i team
che con i loro catamarani si sfideranno per sette giorni di regate all'ultimo
respiro. I grandi skipper, a partire dal mago australiano delle vele James
Spithill, si sfideranno nei match race con una barca contro l'altra ad
eliminazione diretta, ma anche nelle spettacolari regate di flotta con il testa
a testa tra le vele che sarà visibile da tutta la città, grazie alla
conformazione ad anfiteatro naturale delle colline che sovrastano il Golfo di
Napoli.
E l'inventiva napoletana si è già
messa in moto, con posti strategici individuati su balconi e terrazze per
assistere alle sfide di Coppa America. Il tifo dei napoletani, dopo la rinuncia
di Mascalzone Latino, sarà per Luna Rossa, il team che nel 2000 sconfisse tutti
gli avversari, arrendendosi poi solo nella finale contro Team New Zealand. A
condurla nelle acque di Napoli sarà Max Sirena, skipper riminese che ha
partecipato all'impresa vincente di Oracle nel 2010. Ma in gara ci saranno, tra
gli altri, anche i francesi di Aleph, il team New Zealand e i velisti di China
Team, una vera sfida cinese quest'ultima, visto che la barca è stata costruita
in casa e che l'equipaggio è quasi tutto cinese.
Ma a Napoli non sono mancate le
polemiche e le difficoltà nell'avvicinamento all'evento: l'accordo per ospitare
le regate è stato trattato direttamente dai vertici della Regione Campania e
del Comune di Napoli con la collaborazione dell'Unione industriali.
Inizialmente le regate avrebbero dovuto svolgersi a Bagnoli, ma a causa di
problemi legati alle bonifiche dell'ex area industriale, sono state spostate
sul lungomare di via Caracciolo, in centro: lì è in costruzione una scogliera
che proteggerà le costose barche da eventuali mareggiate. L'allestimento della
scogliera ha sollevato polemiche per i vincoli paesaggistici che ci sono sul
lungomare napoletano, ma alla fine l'ok è arrivato per il progetto che prevede
che la scogliera venga smontata subito dopo la fine delle regate. Dal 15 aprile
via gli scogli, quindi, in attesa delle regate del 2013 che vedranno ancora una
volta Napoli protagonista ma in una location diversa: si potrebbe tornare
all'idea di Bagnoli o spostarsi al Molo San Vincenzo.
L'obiettivo delle istituzioni
locali, al di là dello spettacolo sportivo, è di rilanciare l'immagine di
Napoli nel mondo, dopo gli anni difficili della crisi dei rifiuti. ''La Coppa America è come la Formula Uno,
attira l'attenzione del mondo e con questi grandi eventi possiamo rilanciare il
nostro territorio'', ha detto il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. Mentre il sindaco di
Napoli Luigi De Magistris ha
sottolineato come ''le regate
rilanceranno definitivamente l'immagine di Napoli e serviranno anche ad
aumentare il turismo, una delle chiavi di volta della città''.
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