Accolto dal Consiglio di Stato il
ricorso di Codacons e Federsupporter Bocciato l'obbligo del collegamento con
carte di credito. L’Osservatorio ne conferma l’obbligatorietà per poter andare
in trasferta. Ora tocca al TAR del Lazio la decisione definitiva
«La tessera del tifoso è
illegittima» Con queste parole il Consiglio di Stato ha dichiarato
potenzialmente illegittime le modalità di rilascio della tessera del tifoso,
strumento di fidelizzazione del tifo calcistico voluto e introdotto dall'ex
ministro dell'Interno Roberto Maroni per limitare la violenza negli stadi.
Nell'accogliere un ricorso
presentato da Codacons e Federsupporter, i giudici di Palazzo Spada hanno
riconosciuto le ragioni dei consumatori: «L'abbinamento inscindibile tra il
rilascio della tessera e la sottoscrizione di un contratto con un partner
bancario per il rilascio di una carta di credito prepagata – si legge
nell'ordinanza – potrebbe condizionare indebitamente la libertà di scelta del
tifoso-utente».
La posizione espressa dal
Consiglio di Stato è chiara: nessun giudizio sulla tessera in quanto strumento
di fidelizzazione, ma costringere il tifoso «a compiere un'operazione
commerciale (sottoscrizione della carta prepagata)» per poter seguire la
propria squadra del cuore in trasferta acquistando i biglietti del settore ospiti
può rappresentare «una pratica commerciale scorretta». Per questo la
controversia deve essere rimessa nelle mani del TAR (che aveva in precedenza
respinto il ricorso) per essere «approfondita e definita nel merito».
Per ora, del resto, la tessera
resterà in vigore. «Abbiamo grande rispetto per tutte le sentenze - ha
osservato il ministro Cancellieri - leggeremo con attenzione la decisione del Consiglio
di Stato e poi vedremo come comportarci». «La pronuncia – ha assicurato
l'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive – non influisce in alcun
modo sulla legittimità delle carte in circolazione, ancora oggi necessarie per
seguire la propria squadra in trasferta».
Anche l'ex ministro dell'Interno
Maroni si è subito schierato a difesa della tessera: «Al di là degli aspetti
commerciali - ha dichiarato l'esponente della Lega Nord - gestiti direttamente
dalle società di calcio, la carta del tifoso si è rivelata uno strumento
efficace contro la violenza negli stadi. Per questo mi auguro che il nuovo
governo ne confermi la valenza». Più cauta la posizione di Giancarlo Abete:
«Dobbiamo approfondire i contenuti della sentenza del Consiglio di Stato - ha
spiegato il presidente della Federcalcio a margine del tavolo della pace
convocato al Foro Italico - e capire se l'illegittimità è collegata ad aspetti
specifici. La tessera serve comunque per garantire sicurezza e tutelare la
fruibilità dello stadio».
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