domenica 15 aprile 2012
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A Napoli dici “stadio” e pensi
subito al San Paolo. Ma questo accadeva prima dell’America’s Cup.
Con l’introduzione dello Stadium
Sailing nella 34esima edizione dell’America’s Cup, si vuole portare la vela
alla gente. Non più, quindi, puntini lontani e una competizione visibile solo
attraverso la tv.
Il waterfront napoletano diventa
così uno stadio, il secondo stadio di Napoli, rappresentato non solo dalla
conformazione strategica del golfo ma anche dalla partecipazione e
dall’entusiasmo dei nostri tifosi/spettatori. Il campo di regata parte dalla
Rotonda Diaz, a circa 1,5 km di distanza dal pubblico di via Caracciolo. Poi
direzione verso il Castel dell’Ovo e ancora dritti davanti al lungomare virando
verso Posillipo: proprio in questa fase la parte più emozionante della gara.
Tutto il percorso è delimitato da boe virtuali, nessun oggetto fisico, solo segnali
luminosi visibili a chi si trova sui catamarani.
Nonostante il cattivo tempo avuto
in questi giorni di regata, molti erano
gli sguardi intenti a scrutare l’orizzonte da sotto gli ombrelli.
Napoletani, turisti, esperti di vela e curiosi si sono riversati su via
Caracciolo liberata dal traffico e trasformata in spalto dal quale ammirare le
regate della World Series.
C’è chi si guadagna un posto a
sedere sul muretto, altri sulla scogliera altri che si alzano sulle panchine e
chi ancora improvvisa una seduta con uno scaletto recuperato chissà dove. Ma per una visione complessiva e una
inquadratura totale del campo di regata, bisogna salire verso l’alto. La
tribuna vip di uno stadio con la capienza di un’intera collina, quella di
Posillipo e del Vomero, con via Orazio, via Palizzi e la Floridiana, per citare
solo alcuni dei migliori punti d’osservazione.
Lo skyline che si vede dal golfo
è un anfiteatro naturale a cielo aperto che si estende da Posillipo al Castel
dell’Ovo: è questo lo scenario che ammirano i velisti dell’America’s Cup. “Non
avevo mai visto tanta gente così vicina alle imbarcazioni, sembrava una partita
di calcio“ ha dichiarato con entusiasmo Max Sirena, skipper di Luna Rossa.
Ormai manca poco alla fine della competizione e, con il rinvio per allerta
meteo della regata in programma per ieri, dobbiamo prepararci al meglio per
l’ultimo appuntamento della Coppa America.
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