mercoledì 25 gennaio 2012

Sorrento attento all’arbitro


Giuseppe Diego Cifelli da Campobasso, l’arbitro designato per dirigere il big mach del girone A della Prima Divisione tra Taranto e Sorrento viene descritto come un fischietto molto presuntuoso, poco portato al dialogo e dal cartellino facile, come testimoniano le statistiche: nelle 11 presenze di questa stagione ha ammonito 63 giocatori, espellendone 7.
Uno, tanto per intenderci, che somiglia molto al collega Luca Pairetto da Nichelino che diresse Lumezzane-Sorrento, con un metro tutto suo ed allontanò dal campo prima Sarri e poi Calzona che avevano osato chiede spiegazioni.
Per avere informazioni su Cifelli basta chiedere a Simonelli che quando era ancora sulla panchina del Benevento se lo è trovato tra i piedi a Foligno dove a detta di molti concesse un rigore inesistente ai padroni di casa e ne negò due evidentissimi agli stregoni.
Cifelli ha fama di essere un arbitro “casalingo”: il 50% delle partite che ha diretto fin qui sono terminate con la vittoria della squadra di casa.
Saremo felici di essere smentiti, ma a prima vista la sua designazione sembra inadeguata ad un match dell’importanza di Taranto-Sorrento.
È nostra opinione che tra le cause che determinarono la sconfitta del Sorrento con il Lumezzane ebbe molto peso il non essere riusciti ad adeguarsi al metro di giudizio dell’arbitro. Non sarebbe male che questa volta nel preparare l’incontro si tenesse in debito conto anche la personalità dell’arbitro designato a dirigerlo. 

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