Buffone scommette, il Ravenna perde

mercoledì 1 giugno 2011 Lascia un commento

Venduti gli incontri con Alessandria e Verona

Sono gravi le accuse nei confronti di Giorgio Buffone, direttore sportivo del Ravenna Calcio, figura di spicco dell’associazione a delinquere sgominata questa mattina dall’esecuzione delle ordinanze cautelari emesse dal tribunale di Cremona. Nell’ordinanza emessa dal tribunale figurano 18 tentativi di illecito su altrettante partite. Buffone avrebbe messo lo zampino in 10 di queste. Un numero che confermerebbe il ruolo di spicco del dirigente giallorosso all’interno dell’organizzazione.

L’ordinanza infatti sottolinea come “Erodiani, Pirani, Paoloni, Parlato, Bellavista, Buffone, Giannone promuovessero, costituissero ed organizzassero un’associazione a delinquere alla quale partecipavano Bressan, Bruni, Gegic, La Civita, Micolucci, Mehmeti, Signori, Sommese e Tuccella”. Tutti i soggetti nominati sono accusati sono accusati di associazione a delinquere per frode in manifestazioni sportive. Solo i primi sette sono però costretti in carcere, gli altri ai domiciliari.
Buffone in questo contesto aveva i contatti giusti sia per corrompere le squadre in causa, sia per far partire le scommesse. Organizzava le combine, e indottrinava il suo uomo in Albania per le puntate da effettuare. Tutto è dimostrato da colonne infinite di intercettazioni, “molto utili e molto chiare” hanno sottolineato gli inquirenti, in virtù del fatto che non percependo questa eventualità, gli indagati dialogavano tranquillamente senza troppi veli, sulle trattative illecite.

Secondo l’ordinanza Buffone manteneva contatti con Nicola Santoni (preparatore dei portieri del Ravenna Calcio), affinché quest’ultimo contattasse Cristiano Doni per manipolare il risultato di Atalanta-Ascoli. Manteneva contatti anche con il presidente dell’Alessandria e del Verona per concordare la sconfitta del Ravenna. Una volta ottenuta la certezza che la sua squadra avrebbe perso, istruiva Ismet Mehemeti e Antonio Shytaj sulle scommesse da piazzare in Albania. Sconfitta giallorossa pianificata a tavolino anche contro la Reggiana.

Le partite manomesse con la complicità di Buffone sono: Verona-Ravenna 27/2/2011; Ascoli-Atalanta 12/3/2011; Taranto-Benevento 13/3/2011; Atalanta-Piacenza 19/3/2011; Alessandria-Ravenna 20/3/2011; Benevento-Pisa 21/3/2011; Padova-Atalanta 26/3/2011; Siena-Sassuolo 27/3/2011; Ravenna-Spezia 27/3/2011; Reggiana-Ravenna 10/4/2011.
Un caso su tutti: Alessandria-Ravenna. Nella combine relativa a questa partita, valida per la 27esima giornata del campionato di Lega Pro Prima divisione, hanno partecipato il ds Buffone, il presidente Fabbri, l’allenatore Leonardo Rossi e l’albanese Mehemeti. Tra di loro, non è però ancora chiaro il ruolo, anche la figura di Daniele Deoma, dirigente del Bellaria. Buffone contatta Veltroni, presidente dei piemontesi, arriva l’accordo e la comunicazione viene girata a Rossi e Fabbri. Con le parti informate, Buffone contatta gli investitori Pirani e Mehemeti per le scommesse da predisporre. La vittoria dell’Alessandria, al posto del pareggio, sarebbe stata pagata dai piemontesi 50mila euro.

Questa è una delle tante partite truccate da Buffone e soci, che attraverso i canali di Mehmeti e Erodiani scommettevano tra l’Abruzzo e l’Albania ingenti quantitativi di denaro. Tra le intercettazioni spiccano però numerossissime altre partite: Brescia-Bologna e Chievo-Sampdoria tanto per citarne due. Il tutto in un sistema che vedeva i calciatori coinvolti come appartenenti a parallele società di calcio. Atleti “di proprietà” di questi dirigenti in grado di manipolare risultati e quindi campionati.

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