(Fonte: repubblica.it) - Il piccolo scalatore lucano
conquista un bel successo nell'arrivo di Lago Laceno, il più meridionale di
questo Giro. Il canadese, dopo una giornata molto sofferta, resta leader della
generale. Piccolo balzo in avanti di Joaquin Rodriguez: ora è secondo
Cambia lo scenario, non cambia Domenico Pozzovivo. Lo
avevamo lasciato nel freddo del Trentino mentre domava le pendenze a dir poco
arcigne della salita di Punta Veleno ipotecando la classifica finale, lo ritroviamo
vincente a Lago Laceno, l'arrivo più meridionale del Giro. Vittoria meritata e
simbolica, anche perchè viene da un uomo del sud (Pozzovivo è lucano), un
piccolo uomo che rimbalza contro il vento quando c'è la sventura della
cronometro, ma che appena la strada sale entra nel suo habitat naturale. Una
azione annunciata nei pronostici, e per questo ancora più difficile da
eseguire: scatto nel tratto più duro, il vuoto quanto basta, poi una bella
gestione nel falso piano che porta all'arrivo. Lode a Pozzovivo e lode anche
alla maglia rosa Hesjedal: il canadese se la vede costantemente brutta: fora,
nel tentativo di recuperare, preda dell'ansia, esce di strada non trovando per
sua fortuna ostacoli, rientra in gruppo. Poi soffre in salita, ma riesce a restare
attaccato al suo sogno.
Insomma, ancora emozioni nella punta meridionale del Giro:
ci sono tanti km (229) per raggiungere Lago Laceno, sede di arrivo dopo qualche
km di falsopiano, ma soprattutto dopo una decina di ascesa con pendenze niente
male, quelle di Colle Molella. Precedente esplicativo: nell'arrivo di
quattordici anni or sono, un certo Marco Pantani accusò un certo appannamento
sotto l'azione dello svizzero Alex Zuelle. Non è che comunque in attesa
dell'epilogo i corridori si abbandonino alla sonnolenza: la fuga di giornata
vede quattro protagonisti. I 'migliori' del quartetto sono il polacco
Marczyinski (Vacansoleil) e il costaricano Amador (Movistar), tra l'altro per
parecchio tempo maglia rosa virtuale. Con loro Minguez (Euskaltel) e Berard (Ag2r),
che però perdono contatto. Lungo il percorso una rivendicazione sociale, dei
lavoratori della Irisbus: li citiamo volentieri perchè organizzano una protesta
rispettosa del sudore dei ciclisti, restrigendo la sede stradale ma lasciando
comunque passare senza problemi il gruppo.
Giunti al termine della prima settimana, purtroppo non passa
giorno senza qualche ritiro: stavolta ce n'è uno illustre, quello di Daniele
Bennati, che dopo aver manifestato progressi incoraggianti nelle volate, si
arrende alla bronchite. A proposito di velocisti, stavolta Cavendish e compagni
se la cavano meglio rispetto al giorno precedente: il ritardo ampio è ovvio, ma
gli spettri del tempo massimo non aleggiano. A poco più di 6 km dall'arrivo, la
stoccata di Pozzovivo: uno scatto a doppia velocità rispetto agli altri, che
gli permette di arrivare primo al GPM di Colle Molella, mentre dietro esce dal
gruppo Intxausti (con un nome così inutile sottolinearne la provenienza basca).
Pozzovivo, che i calcoli li sa fare (laureato in economia aziendale), gestisce
al meglio le energie e va a vincere. Piccolo movimento nella generale: Joaquin
Rodriguez festeggia il compleanno numero 33 andando a prendersi gli abbuoni e
passando al secondo posto della generale.
ORDINE D'ARRIVO 8/A TAPPA - SULMONA-LAGO LACENO
1 - Domenico Pozzovivo (ITA-Colnago)
2 - Benat Intxausti (ESP-Movistar) a 23''
3 - Joaquin
Rodriguez (ESP-Katusha) a 27''
4 - Thomas
De Gendt (BEL-Vacansoleil) a 27''
5 - Dario Cataldo (ITA-Omega Quickstep) a 27''
6 - Damiano Caruso (ITA-Liquigas) a 27''
7 - Gianluca Brambilla (ITA-Colnago) a 27''
8 - Bartosz Huzarski (POL-Netapp) a 27''
CLASSIFICA GENERALE
1 - Ryder Hesjedal (CAN-Garmin)
2 - Joaquin Rodriguez (ESP-Katusha) a 9''
3 - Paolo Tiralongo (ITA-Astana) a 15''
4 - Roman Kreuziger (CZE-Astana) a 35''
5 - Benat Intxausti (ESP-Movistar) a 35''
6 - Ivan Basso (ITA-Liquigas) a 40''
7 - Damiano Caruso (ITA-Liquigas) a 45'
8 - Dario Cataldo (ITA-Omega Quickstep) a 46''
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