venerdì 2 agosto 2019
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"Avverto di esser parte di una grande famiglia, e voglio vincere con questa maglia"
Il forte martello Paul Ferenciac sarà anche nella prossima stagione uno degli schiacciatori a disposizione di Nicola Esposito. Fabrizio Ruggiero è riuscito nell'ardua impresa di trattenerlo in costiera.
Di seguito l'intervista rilasciata a Giovanni Minieri:
Per il terzo anno di fila, confermato in banda l’esplosivo Paul Ferenciac. Una permanenza che vale un colpo di mercato, perché ottenuta vincendo la concorrenza di tanti club di categoria superiore. La Folgore Massa come una grande famiglia, e Ferenciac andrà a formare la batteria pesante di posto 4 insieme a Borghetti ed Esposito.
Dopo l’ottima stagione scorsa, tante le offerte importanti giunte sul tuo tavolo, anche di club appartenenti a categorie superiori. Cosa ti ha convinto a restare fedele al progetto Folgore?
“Quello che sta per iniziare sarà il mio terzo anno con la maglia biancoverde: avverto di esser parte di una grande famiglia, ed ho voglia di raggiungere obiettivi importanti con questa società, visto che le aspettative sono molto alte. Appena ho ricevuto la proposta del ds Ruggiero non ho esitato un attimo, sposando così ancora una volta la causa della Folgore”.
Nella scorsa stagione un cammino quasi perfetto, a cui è mancato soltanto la ciliegina sulla torta chiamata play-off. Con quanta rabbia si riparte per non lasciarsi sfuggire l’obiettivo?
“Il gruppo è molto motivato, anche perché nella scorsa stagione ci è mancato veramente poco. Prenderemo spunto dagli errori fatti per migliorare ulteriormente e centrare il nostro obiettivo”.
Qual è stato il momento che vi ha dato consapevolezza di poter lottare fino alla fine, e forza per ripartire con fiducia anche quest’anno?
“Il match che ci ha conferito grande sicurezza è stato senza ombra di dubbio quello contro Ottaviano al Palatigliana. Abbiamo capito di potercela giocare benissimo alla pari contro la squadra più forte del campionato, e ci siamo convinti di poter fare ottime cose. Sono certo che quest’anno partiremo molto motivati fin dalla prima partita”.
La società ha allestito un roster importante e molto competitivo. Borghetti in posto 4, e poi Lugli. Li conosci e quanto possono apportare in termini di valore aggiunto?
“Parliamo di ottimi giocatori che conosco piuttosto bene. Borghetti è un grande martello, tanto che nel match dello scorso campionato a Tricase è stato tra quelli che ci hanno messo particolarmente in difficoltà. Ricordo Lugli fin dalle giovanili: ci giocai contro in Junior League, ed anche lui è cresciuto molto dal punto di vista tecnico-tattico, visto che è reduce da alcune stagioni in A2. Sono certo che ci saranno ottime basi per costruire qualcosa di importante”.
Come ti stai preparando all’inizio della nuova stagione agonistica previsto tra circa un mese?
“In realtà non mi sono mai fermato, perché in estate coltivo la mia passione per il beach-volley, e ciò mi permette di farmi trovare già pronto per l’inizio della stagione. Sotto questo punto di vista sto molto bene, e non vedo l’ora di tornare in palestra in vista della ripresa dei lavori”.
Avvio subito tosto con le prime due trasferte sui campi di Casarano e Galatina. Qual è il tuo parere sul calendario?
“Si tratta di partite molto impegnative, anche se a mio parere è meglio giocarle subito. Parliamo infatti di roster importanti ma costruiti quasi completamente da capo, mentre noi abbiamo il vantaggio di poter già contare su un ottimo amalgama, avendo cambiato pochissimi elementi”.
Giovanni Minieri (Ufficio Stampa ShedirPharma Folgore Massa)
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Paolo Pontecorvo. un libero coi fiocchi ... dal settore giovanile alla serie B
mercoledì 31 luglio 2019
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La casella di secondo libero sarà occupata da un talento cresciuto in Penisola Sorrentina. Il coach Esposito ha puntato forte sulla grinta di Paolo Pontecorvo, voglioso di mettersi in mostra per far vedere a tutti che in prima squadra c’è posto anche per lui. A suon di tuffi e strepitose ricezioni, il libero biancoverde si è conquistato la stima dei compagni e di tutto lo staff tecnico, compiendo quell’ultimo step da scommessa fino a certezza assoluta. Dal settore giovanile alla Serie B, meritocrazia al potere.
Doveva essere un anno di apprendistato, ed invece sei riuscito a sfruttare le opportunità concesse dal mister, conquistando la fiducia dei compagni ed un ruolo importante all’interno del gruppo. Ti saresti aspettato una stagione simile, da protagonista in prima squadra?
“In verità no! Non immaginavo di svolgere una stagione del genere, anche perché inizialmente ero intenzionato soltanto a migliorarmi. Il merito è del lavoro svolto in palestra, così come di un gruppo fatto da ragazzi fantastici sempre pronti a supportarmi. Voglio porgere uno speciale ringraziamento al mister, che con costanza, pazienza e dedizione, ha saputo tirar fuori il meglio di me”.
Qual è stata, a livello personale, la partita che ricordi con particolare gioia?
“La partita che mi è rimasta maggiormente nel cuore è quella contro Galatina. Una trasferta infinita, palestra gelata, e dopo essere finiti sotto due set a zero, recuperiamo i due parziali fino a chiudere i giochi sul 15-11 al tie break”.
La tua storia è la prova che la Folgore non ha paura di investire su giovani validi, che potranno in seguito rappresentare un valore aggiunto. Quanto lavoro c’è, dietro tutta la trafila che ti ha portato dalle giovanili alla prima squadra?
“Ormai la Folgore è la mia seconda famiglia. Ho trascorso circa dieci anni vestendo i colori di questa società che mi ha accolto quando ero ancora un bambino, formandomi sia come persona che come atleta. Un percorso lunghissimo, partito dalle giovanili in cui giocavo da schiacciatore, per poi proseguire durante gli ultimi anni under giocando da libero anche in serie C, e quindi la serie B raggiunta da alcuni anni. Dietro ci sono anni di tanti sacrifici, che adesso mi ripagano di tutto il lavoro svolto”.
Quali sono le tue aspettative per la prossima stagione?
“Sono molto ambizioso. Quest'anno mi aspetto di crescere ancora di più, migliorare i risultati della scorsa stagione, puntando alla coppa Italia ed ai playoff. Abbiamo tutte le carte in regola per poterlo fare, e sono certo che ci aspetterà una bella stagione”.
Giovanni MInieri (Ufficio Stampa ShedirPharma Folgore Massa)
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A tu per tu con l'argento mondiale U21 Giovanni Gargiulo
Penisola Sport è lieta di pubblicare l'intervista esclusiva del bravo e competente Giovanni Minieri al centrale vicecampione del mondo della nazionale italiana di pallavolo maschile under 21 Giovanni Gargiulo che prima di riprendere gli allenamenti con la società di appartenenza sta trascorrendo alcuni giorni di vacanza in famiglia nella natia Sorrento.
"È un’emozione fortissima indossare la maglia azzurra. Puoi averlo fatto poche volte come alcuni ragazzi alla prima manifestazione internazionale, o magari tante, ma posso assicurare che non ci si abitua mai. Per me è sempre come se fosse la prima volta, perché è motivo di orgoglio poter difendere i colori del proprio paese”.
Insieme a Moki De Gennaro, rappresenti un’eccellenza dello sport in Penisola Sorrentina. È motivo di orgoglio essere un vanto della città, così come un punto di riferimento per tanti giovani che si avvicinano a questo sport?
“In questo momento non credo di poter essere paragonato a Moki De Gennaro, che è davvero un monumento del volley, essendosi espressa a livelli altissimi anche con la Nazionale Seniores. Spero di poter diventare un giorno quello che lei ha dimostrato di essere nel tempo. Mi fa piacere essere un punto di riferimento per i ragazzi, perché avvicinarsi allo sport, ed in particolare al mondo del volley, aiuta a crescere e soprattutto allontanarsi da cattive strade”.
Tornando al Mondiale U21 appena concluso a Manama, sulla costa del Golfo Persico. Quali le tue impressioni sulle città e le strutture che vi hanno accompagnato durante il viaggio?
“A mio parere il Bahrain non è esattamente il luogo ideale per vivere. Le strutture sono all’avanguardia: nel paese si continua a costruire e ci sono cantieri ovunque. Ce la mettono tutta, ma trovarsi in mezzo al deserto non è paragonabile al risiedere in Penisola Sorrentina!”
Per l’Italia un cammino eccellente, poi dopo la grande impresa contro la Russia, cosa è mancato nell’ultimo atto contro l’Iran? Nella seconda pool la squadra era riuscita a vincere dopo una lunga battaglia, ma in finale il tie-break è stato fatale.
“Non credo sia mancato nulla, anche perché quando si arriva all’ultimo atto di una competizione, ogni squadra tira fuori nuove risorse. Affrontavamo una squadra molto forte come l’Iran, che presentava lo stesso gruppo che nel 2017 si aggiudicò il mondiale Under 19 sempre qui in Bahrain.
C’è un po’ di rammarico, ma bisogna assolutamente dar merito ai nostri avversari per la qualità di gioco espressa in campo. Siamo comunque soddisfatti per aver portato a casa un argento che mancava da tantissimo tempo nella bacheca dell’Italia”.
A livello personale, qual è stata la tua miglior partita? 9 punti contro Canada e Polonia, ma anche un muro importante, quello dell’8-6 contro la Russia in un momento delicatissimo della semifinale.
“Non mi piace parlare tanto delle questioni individuali, e non sono solito andare a guardare numeri e statistiche personali. Preferisco sempre guardare al risultato delle squadra, piuttosto che analizzare una prestazione individuale positiva o negativa. Secondo me le partite più significative sono state contro la Polonia per la forte dose di autostima che ci ha trasmesso, e poi contro la Russia che ci ha dato l’opportunità di scendere in campo per l’oro mondiale”.
Tanta concorrenza al centro con Cortesia e Mosca. Quanto ti stimola a dare sempre il massimo per migliorarti in ogni allenamento?
“La concorrenza c’è ovunque, nel club come in Nazionale. Per quanto mi riguarda, è uno stimolo a far sempre meglio: oltre a Cortesia e Mosca ci sono stati altri ragazzi come Truocchio e Sanguinetti che hanno svolto i collegiali con noi a Roma, e sono tutti a livello di Nazionale. È chiaro che bisogna mettere sempre quel pizzico di sana cazzimma in più, ma restiamo un gruppo compatto dove ognuno è sempre contento per i successi dei compagni. Sono felice per Cortesia premiato come miglior centrale del torneo, così come per Mosca che ha avuto l’opportunità di disputare una finale mondiale, dato che io non avevo più nafta in corpo”.
Ora vacanza, e poi testa alla prossima stagione tra le fila di Castellana Grotte. Cambierà la regia con Valera, quindi è arrivato Rosso. Quali sono le ambizioni, dopo i play-off promozione centrati nella scorsa stagione?
“Le ambizioni del club restano le stesse. Puntiamo a far bene, senza porci particolari obiettivi. Diamo tutto quello che abbiamo ogni giorno in allenamento, e poi vediamo cosa succede. L’importante è lavorare sodo, perché attraverso il sacrificio i risultati di squadra arriveranno di conseguenza”.
In Penisola Sorrentina c’è la solida realtà della Folgore: hai giocato con Deserio, conosci Lugli. Ti auguri che il sodalizio massese possa raggiungere traguardi ambiziosi, e perché no, magari un giorno incontrarla da avversario?
“La Folgore è un’ottima realtà creatasi in Penisola, che sta coinvolgendo tanti ragazzi intorno al volley. Conosco perfettamente Michele Deserio per essere stato mio compagno a Castellana, gli voglio un gran bene e sono felicissimo che abbia sposato il progetto biancoverde. La Folgore ha fatto la scelta giusta puntando su Deserio, che è prima un grande uomo e poi un atleta straordinario. Lugli invece ha giocato diverse volte in Puglia, abbiamo scambiato qualche chiacchiera a fine gara, ed è sicuramente un innesto importante per la Folgore".
Giovanni Minieri
Giovanni Minieri
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Shedirpharma Folgore Massa ecco il calendario della prossima stagione
martedì 30 luglio 2019
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Sono stati ufficializzati ieri pomeriggio i calendari dei Campionati Nazionali di Serie B maschile e femminile per la stagione 2019-2020.
La Shedirpharma Folgore Massa inserita nel girone G appulo-campano esordirà nel torneo domenica 20 ottobre alle ore 18.00 affrontando la Leo Shoes Casarano. Un vero e proprio big match contro una delle più accreditate avversarie nella corsa ai playoff promozione.
Esordio casalingo sabato 26 ottobre alle ore 18.00 con la Pallavolo Martina Franca.
Al momento di pubblicazione dei calendari non erano ancora state individuate le squadre da ripesare. Possibile che ciò avvenga già nei prossimi giorno. Il torneo inizia tra più di due mesi per cui c'è tempo a sufficienza per completare il girone. Se ciò non dovesse accadere la Folgore Massa riposerà alla nona giornata: 14 dicembre e 4 aprile.
Esordio casalingo sabato 26 ottobre alle ore 18.00 con la Pallavolo Martina Franca.
Al momento di pubblicazione dei calendari non erano ancora state individuate le squadre da ripesare. Possibile che ciò avvenga già nei prossimi giorno. Il torneo inizia tra più di due mesi per cui c'è tempo a sufficienza per completare il girone. Se ciò non dovesse accadere la Folgore Massa riposerà alla nona giornata: 14 dicembre e 4 aprile.
Il torneo osserverà due giornate di sosta per le festività natalizie il 28 dicembre 2019 e il 4 gennaio 2020.
Altri turni di sosta il primo febbraio a fine girone di andata, e l’11 aprile per la Pasqua.
Chiusura sabato 9 maggio 2020 al Palatigliana nell’ormai consueto derby con il Tya Marigliano.
Di seguito il calendario completo:
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Il nuovo opposto della Folgore Massa sarà Leonardo Lugli
domenica 28 luglio 2019
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Fabrizio Ruggiero direttore sportivo della ShedirPharma Folgore Massa ha scelto l’opposto che dovrà sostituire Nicolò Casaro che è tornato a Padova per giocare in Superlega.
Il prescelto è Leonardo Lugli un ragazzone di 20 anni alto 2 metri (è nato a Mantova il 31 dicembre 1998), altezza 2 metri, che nella passata stagione ha giocato in A2 con il PAG Taviano ma arriva alla Folgore Massa in prestito dalla Calzedonia Verona (Superlega A1) società proprietaria del suo cartellino fin dai primi anni del settore giovanile.
Un grande colpo di mercato quello messo a segno da Fabrizio Ruggiero che è riuscito a portare in costiera un giocatore dai mezzi fisici impressionanti che ha abbracciato con convinzione un progetto giovane ed ambizioso strappandolo alla concorrenza di squadre di serie A3.
Leonardo Lugli da tutti considerato uno degli atleti più promettenti della sua classe di età era entrato giovanissimo nel settore giovanile del Bluvolley Verona. Pur di farne parte ha dovuto affrontare enormi sacrifici. Sacrifici e chilometri macinati tutti i giorni per dividersi tra studio ed allenamenti a Verona. Dalla sua casa di Monzambano, in provincia di Mantova, tutti le mattine raggiungeva Montichiari (BS) per frequentare il liceo scientifico sportivo, poi al pomeriggio il trasferimento a Verona o a Bussolengo per gli allenamenti e il rientro a casa in serata. Ogni giorno più di 130 chilometri da percorrere e questo per diversi anni. Una circostanza che la dice lunga sul carattere di cui è dotato questo ragazzo che si è allontanato da casa già nel 2016/17 per andare a giocare al Volley Treviso (B) e che nel 2017/18 è andato ancora più lontano spostandosi in Puglia alla Aurispa Alessano (A2) passando nella stagione successiva al PAG Taviano (A2).
Tra i titoli ottenuti nella sua breve carriera ricordiamo quello di Campione regionale veneto under 19 ed MVP della finale con la Calzedonia Verona (2016) sconfiggendo in finale il Volley Treviso (3-2) a cui ha fatto seguito quello di Campione d’Italia in Junior League 2016/17 con il Volley Treviso (3-1 in finale contro la Lube Civitanova tra le cui fila giocavano Federici, Gardini, Cantagalli e Recine quattro dei vicecampioni del mondo under 21). In quella finale Lugli fu il secondo realizzatore del Treviso con 14 punti.
Negli ultimi due campionato è rimasto il più delle volte in panchina chiuso da giocatori più maturi ed esperti di lui e ha avuto poche opportunità per mettersi in mostra. Alla Folgore Massa sarà lui al centro de progetto e potrà mettere a frutto le sue enormi capacità completando il suo percorso di crescita per poi magari tornare nella società che lo ha cresciuto per esibirsi su palcoscenici più importanti.
Segue l’intervista rilasciata a Giovanni Minieri (responsabile Ufficio Stampa ShedirPharma Folgore Massa)
l nuovo posto 2 della ShedirPharma Folgore Massa è un autentico lusso per la categoria. Una carriera che parla da sola: Junior League conquistata nel 2017 tra le fila del Volley Treviso, e secondo miglior realizzatore (14 punti) nella finale vinta in rimonta su Civitanova. Quindi A2 in terra pugliese prima di scegliere con convinzione l’ambizioso programma biancoverde. L’opposto mantovano Leonardo Lugli, classe ’98, è pronto a raccogliere l’eredità dell’amico Nicolò Casaro, per portare in alto i colori del sodalizio massese.
Hai vinto la Junior League a Treviso, quindi due campionati di fila in A2 con Alessano e Taviano. Cosa ti ha spinto a scendere di categoria per sposare il progetto della Folgore?
“Devo dire che quando il ds Ruggiero mi ha contattato, non so dire esattamente il perché ma è scattata subito la scintilla. Mi ha immediatamente trasmesso passione e volontà di mettermi subito al lavoro. Dopo due stagioni in A2 da riserva, quest’anno avevo dentro tanta voglia di giocare. Inoltre la proposta della società si accordava in pieno con le mie esigenze: riavere un ruolo che richiedesse responsabilità, essere importante per il gruppo ed il club, per cui non ho esitato un attimo ad apporre la mia firma sul contratto”.
Nella prima esperienza in A2 hai subito centrato i play-off promozione, mentre a Taviano hai messo in cassaforte il tuo record personale con 24 punti contro Tuscania. In che modo la tua esperienza può essere di supporto alla Folgore per centrare i play-off?
“Innanzitutto, la società mi ha subito riconosciuto la capacità di trovare un barlume di speranza anche nella situazione più negativa. Sono uno che non getta mai la spugna, né conosce il significato della parola mollare. Il mio carattere mi porta a rimettermi sempre in discussione, individuare e risolvere qualsiasi tipo di problema, ed aiutare i miei compagni di squadra in qualsiasi situazione”.
Per i tifosi che hanno già tantissima voglia di vederti all’opera, puoi descrivere un po’ le tue caratteristiche?
“Sarò molto carismatico per far vivere ai tifosi le stesse emozioni che proveremo noi sul parquet, e credo che saranno positive ed intense. Spero che tutti insieme riusciremo a toglierci enormi soddisfazioni”.
Dalla Puglia alla Campania, dove troverai lo splendido pubblico del Palatigliana, tra i più caldi dell’intera Serie B. Che atmosfera ti aspetti?
“Ho visto tanti video, e mi ha subito colpito il calore di un ambiente fantastico. Devo ammettere che guardo anche questo aspetto al momento di scegliere la mia destinazione. Per esempio ad Alessano avevamo un palazzetto caldissimo, e quando la gente ti guarda, crede in te e si diverte sugli spalti, può regalare davvero sensazioni impagabili”.
Raccogli alla Folgore l’eredità di Nicolò Casaro nel ruolo di opposto, e la tua carriera ha avuto inizio nel “suo” Veneto tra Verona e Treviso. Lo hai sentito prima di approdare in biancoverde?
“Ho la fortuna di conoscerlo personalmente, per cui abbiamo parlato tanto prima che firmassi. Mi ha dato diversi consigli, e soprattutto spronato ad accettare questa proposta perché ci sono tutte le condizioni per vivere una splendida annata”.
Ai tempi della Junior League avrai già incrociato qualche tuo futuro compagno alla Folgore. C’è qualcuno che ti aveva già particolarmente impressionato?
“Ricordo bene Paul Ferenciac quando stava a Latina, così come Michele Deserio che all’epoca difendeva i colori di Castellana Grotte. Ero il più piccolino chiamato su con i ragazzi più grandi, e li avevo subito notati perché erano già fortissimi. Era l’annata dei 95 e 96 mentre io ero 98, per cui ero molto attento ad apprendere e migliorare”.
Quali sono le tue aspettative per la stagione che sta per iniziare?
“Le ambizioni sono molto alte, perché amo pormi sempre obiettivi a breve termine in modo da poter migliorare nel più breve tempo possibile. Non mi nascondo: la meta sarà quella di conquistare la tanto agognata promozione”.
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Folgore Massa, a muro ruggirà ancora il "Macho" Della Mura
sabato 27 luglio 2019
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"Più cattiveria nei momenti cruciali per centrare i play-off"
La Folgore Massa non poteva assolutamente prescindere dalla grinta del “Macho” Della Mura. Cuore e passione all’ennesima potenza, il centrale biancoverde sarà nuovamente pronto a battagliare sotto rete per spingere i compagni alla vittoria.
Estate di lavoro senza staccare la spina, per recuperare la forma migliore e farti trovare prontissimo alla ripresa degli allenamenti.
“Esatto. Non posso permettermi di fermarmi in alcun momento, l’estate è il periodo adatto per recuperare da infortuni precedenti che non mi hanno consentito di viaggiare a gonfie vele nell’ultima stagione. Sto lavorando duramente per arrivare al meglio a settembre, e ricominciare gli allenamenti con tutto il gruppo al completo”.
Nel tuo ruolo è stato confermato Deserio, ma in generale sono tante le permanenze all’interno di un gruppo che non ha subito particolari stravolgimenti. Quanto è importante aver mantenuto la struttura portante della squadra?
“Il nostro è uno sport di squadra, per cui l’affinità tra i diversi giocatori è fondamentale. Si vince soltanto se c’è un gruppo solido, per cui aver riconfermato lo zoccolo duro della scorsa stagione è stato importantissimo. Va fatto un grande plauso al nostro ds Ruggiero, ed allo stesso tempo voglio fare anche un grosso in bocca al lupo ai ragazzi che hanno scelto di andare via, perché legittimamente attratti dall’opportunità di potersi confrontare in categorie superiori”.
Qual è il tuo bilancio, sia personale che di squadra, relativo alla scorsa annata?
“A livello personale non è stato esattamente il mio miglior anno. Sono stato costretto a giocare con il freno a mano tirato, perché pur dando sempre tutto me stesso, il fisico non rispondeva allo stesso modo. Non posso definirla come una stagione da dimenticare perché soprattutto nel girone di ritorno abbiamo vissuto emozioni forti, ma soltanto da accantonare in vista della prossima che mi auguro possa essere eccezionale. Dal punto di vista collettivo è stato invece un anno magnifico, e ci è mancato soltanto un guizzo nei momenti cruciali. Non siamo infatti riusciti ad esprimerci al massimo quando c’era da piazzare l’affondo decisivo, ed è proprio lì che dobbiamo migliorare perché quando si presenteranno opportunità importanti non dovremo più sbagliare”.
Quest’anno la società non si nasconde. Ambizioni importanti per centrare l’obiettivo play-off.
“Ogni anno va messa l’asticella un po’ più in alto, per provare a migliorarsi stagione dopo stagione. È in fondo ciò che stiamo già facendo, conosciamo la strada giusta da seguire, e con impegno dobbiamo puntare ad andare oltre la terza posizione conquistata nello scorso campionato”.
Quali sono le tue attese e aspettative?
“Dare tutto quello che finora non sono riuscito a dare, e raggiungere quel sogno play-off che si stiamo portando dietro da troppi anni. Possiamo farcela: la società è pronta così come il nostro gruppo, e vogliamo toglierci grandi soddisfazioni”.
Giovanni Minieri (Ufficio Stampa ShedirPharma Folgore Massa)
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Mondiale under 21, solo argento per l'Italia sconfitta 15-12 al tiebreak dall'Iran
Ennesimo secondo posto di una rappresentativa italiana in questa estate in cui azzurri e azzurre hanno quasi sempre fornito prestazioni lusinghiere salvo che nella partita conclusiva dove se si eccettua la finale delle universiadi maschili ci siamo quasi sempre dovuti accontentare del secondo gradino del podio,
L’estate italiana è tutta d’argento. Dopo l'universiade femminile,gli europei di sitting volley femminile, gli Europei Under 16 i Mondiali Under 20 femminili, anche i Campionati Mondiali Under 21 maschili svoltisi in Bahrain terminano con una sconfitta in finale: l’Italia si arrende al tie break all’Iran al termine di una sfida durissima e all’insegna dell’equilibrio più assoluto.
La “maledizione” del secondo posto non cancella però il cammino da record della squadra di Monica Cresta, capace di tornare in finale dopo 26 anni di digiuno e protagonista di 7 vittorie in altrettante partite prima dell’amaro epilogo. Dopo tre finali perse (1985, 1991, 1993), l'Italia non ce l’ha fatta a rompere la maledizione e oggi è stata battuta nel match per l’Oro 2-3 (25-17, 17-25, 23-25, 25-22, 12-15) dall’Iran.
L’estate italiana è tutta d’argento. Dopo l'universiade femminile,gli europei di sitting volley femminile, gli Europei Under 16 i Mondiali Under 20 femminili, anche i Campionati Mondiali Under 21 maschili svoltisi in Bahrain terminano con una sconfitta in finale: l’Italia si arrende al tie break all’Iran al termine di una sfida durissima e all’insegna dell’equilibrio più assoluto.
La “maledizione” del secondo posto non cancella però il cammino da record della squadra di Monica Cresta, capace di tornare in finale dopo 26 anni di digiuno e protagonista di 7 vittorie in altrettante partite prima dell’amaro epilogo. Dopo tre finali perse (1985, 1991, 1993), l'Italia non ce l’ha fatta a rompere la maledizione e oggi è stata battuta nel match per l’Oro 2-3 (25-17, 17-25, 23-25, 25-22, 12-15) dall’Iran.
Per tutta la manifestazione gli azzurrini hanno messo in mostra una bellissima pallavolo, lottando anche contro la sfortuna: Diego Cantagalli non è mai potuto scendere in campo per un infortunio alla mano. Per il match conclusivo si è dovuto fare a meno anche del centrale sorrentino Giovanni Gargiulo costretto pure lui a guardare i compagni dalla panchina senza poter fornire il suo apporto risultato più volte determinante nelle gare precedenti
A distanza di 26 anni l’Italia ha così conquistato nuovamente l’Argento, sesta medaglia mondiale di sempre nella categoria.
La finale contro l’Iran è stata una lunga battaglia, con nessuna delle due contendenti disposte a mollare. Le due squadre si sono alternate spesso al comando e il tie-break è stata la logica conclusione del match. A piazzare l’affondo decisivo sono stati gli asiatici e l’Italia si è dovuta accontentare di un ottimo secondo posto.
CRONACA - Nel primo set gli azzurrini sono subito balzati al comando (7-3), venendo però raggiunti sul (15-15). Il nuovo cambio di ritmo dell'Italia ha piegato definitivamente le resistenze degli avversari, superati (25-17).
A parti invertite la seconda frazione, l'Iran ha messo in difficoltà i ragazzi di Cresta e si è portato avanti con decisione (10-17). L'Italia non ce l'ha più fatta a recuperare e ha dovuto cedere (17-25).
Equilibrata la terza frazione, gli azzurrini hanno tentato l'allungo (17-14), la squadra asiatica ha riportato le cose in parità (19-19). Nel finale le due squadre si sono più volte avvicendate in testa, fino al break decisivo firmato dall'Iran (23-25).
Il set perso in volata non ha scoraggiato Lavia e compagni, sull’8-8 l’Italia ha accelerato e l’Iran è rimasto indietro (14-10). I ragazzi di Cresta hanno viaggiato spediti sul (19-14), ma gli asiatici ancora una volta si sono rifatti sotto (22-20). Nel momento decisivo gli azzurrini sono rimasti lucidi e hanno fissato il punteggio sul (25-22).
La “battaglia” è proseguita nel tie-break, Italia e Iran hanno dato vita a un lunghissimo punto a punto che s’è trascinato fin sull’11 pari. A rompere l’equilibrio è stata la formazione asiatica e gli azzurrini, pur lottando sino alla fine, sono stati battuti (12-15).
I 12 azzurrini d’Argento: Nicola Zonta, Lorenzo Sperotto, Filippo Federici, Diego Cantagalli, Kristian Gamba, Francesco Recine, Matheus Motzo, Davide Gardini, Leandro Mosca, Giovanni Gargiulo, Lorenzo Cortesia, Daniele Lavia. Allenatrice Monica Cresta
Tabellino: ITALIA - IRAN 2-3 (25-17, 17-25, 23-25, 25-22, 12-15)
ITALIA: Sperotto 1, Lavia 19, Cortesia 8, Gamba 18, Recine 14, Mosca 10. Libero: Federici. Motzo 2, Zonta. N.e: Gardini, Gargiulo, Cantagalli. All. Cresta
IRAN: Esfandiar 22, Yali 23, Sharifi 18, Falahat 5, Feyzemamdoust 6, Toukhteh 5. Libero: Hazratpourtalatappeh. Saadat, Saberi, Daneshdoust, Kamalabadi, Ghaziani. All. Behrouz
Arbitri: Sowayed (Bah) e Pumduang (Tha).
Spettatori: 2000. Durata Set: 23', 27', 34', 31’, 19’.
Italia: 3 a, 12 m, 25 et.
Iran: 10 a, 9 m, 30 et.
MEDAGLIERE ITALIANO MONDIALE U21 - Argento: 1985 Milano (Skiba), 1991 Il Cairo (Skiba), 1993 Rosario (Polidori), 2019 Bahrain (Cresta). Bronzo: 1995 Johor Bahru (Polidori), 2013 Ankara (Bonitta).
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MONDIALE U21: L'ITALIA È IN FINALE, SUPERATA 3-1 LA RUSSIA
venerdì 26 luglio 2019
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Dopo ventisei anni dall’ultima volta, l’Italia è in finale in un Campionato Mondiale under 21 maschile, grazie alla vittoria degli azzurrini di Monica Cresta per 3-1 (24-26, 25-19, 25-22, 25-21) sulla Russia.
Un risultato di grande portata, che permette alla selezione tricolore di giocare per l’oro mondiale per la terza volta nella sua storia in questa categoria, nella finale in programma domani alle ore 18.00 contro l'Iran
Il miglior risultato, infatti, è attualmente rappresentato dalla medaglia d’argento conquistata nelle edizioni del 1991 in Egitto e del 1993 in Argentina.
Nella gara di oggi, si è vista una selezione tricolore capace di mantenere la concentrazione alta per tutto l’arco della partita, caratteristica che le ha permesso di rimanere in gara anche dopo un primo set perso nelle battute finali. Nel proseguo del match, infatti, i ragazzi di Monica Cresta hanno sfoderato una prestazione da sottolineare in tutti i fondamentali, trovando sempre il guizzo decisivo nei momenti chiave del match e riuscendo ad essere superiori soprattutto sotto il punto di vista psicologico.
Nell’ultima parte dell’incontro, l’azzurrino Kristian Gamba ha avvertito un fastidio al pollice della mano sinistra a causa di una pallonata. Attualmente è in ospedale per accertamenti.
Come già anticipato sopra in finale gli azzurri affronteranno l'Iran, già battuto nella seconda fase 3-1 (25-23, 25-22, 20-25, 31-29). Iran che ha vinto l'altra semifinale con il Brasile col risultato di 3-0.La finale sarà trasmessa in diretta da Barhain Sport TV. A Sorrento, paese natale del centrale azzurro Giovanni Maria Gargiulo si sta valutando l'opzione di istallare un maxischermo in Piazza Lauro per permettere a tutti gli sportivi, anche a quelli che non dispongono di una connessione ad alta velocità di assistere al match.
Queste le dichiarazioni degli azzurri a fine partita:
MONICA CRESTA: “Sono felicissima per come abbiamo affrontato la gara, soprattutto sotto il punto di vista mentale. A tratti si è visto il divario fisico ma noi non abbiamo mollato continuando a lottare su ogni palla, e alla fine i nostri sforzi sono stati ripagati. Siamo a medaglia, una medaglia che abbiamo fortemente voluto, anche se all’inizio nessuno di noi se la sarebbe aspettata. Adesso manca la partita più importante, quindi testa alla finale con il coraggio che ci contraddistingue.”
LORENZO SPEROTTO: “E’ un’emozione grandissima il fatto di essere arrivati in finale e dunque a medaglia, è il risultato del nostro duro lavoro. Oggi contro la Russia è stata davvero una battaglia, loro sono una squadra molto forte fisicamente e quindi sapevamo che sarebbe stata una gara difficile. Oggi però abbiamo dimostrato che anche nei momenti di difficoltà questa squadra riesce a rimanere unita e focalizzata sull’obiettivo, e penso che questa caratteristica sia stata fondamentale per la vittoria di oggi”.
KRISTIAN GAMBA: “E’ stata una gara tanto intensa quanto emozionante. Anche se li avevamo già battuti in amichevole sapevamo che avremmo trovato una squadra diversa, molto fisica e tosta da affrontare. La nostra arma oggi doveva essere quella di sfruttare al meglio il servizio e penso che tutto sommato ci siamo riusciti. Ma ciò che ha fatto la differenza è stata la forza di questo magnifico gruppo, che non si arrende mai. Anche quando ci siamo trovati sotto nel primo set siamo riusciti a rimanere concentrati, a giocare di squadra senza affidarci ai singoli, e alla fine abbiamo raggiunto il risultato.”
Tabellino: ITALIA-RUSSIA 3-1 (24-26, 25-19, 25-22, 25-21)
Italia: Recine 19, Gargiulo 2, Gamba 16, Lavia 14, Cortesia 7, Sperotto 5, libero: Federici, Zonta, Motzo 1, Mosca 6. Ne: Gardini, Cantagalli.
Russia: Dikarev 8, Abaev 2, Tetyukhin 11, Zahvatenkov 2, Sapozhkov 28, Kuznetcov 9, libero: Golubev, Melikov, Sidenko, Krechetov. Ne: Volodin, Pivovaron.
Durata: 31’, 25’, 28’, 29’
Italia: 8 a, 20 bs, 12 mv, 28 et
Russia: 6 a, 18 bs, 12 mv, 29 et
Risultati Serie C Femminile
Classifica Serie C femminile