Prato-Sorrento, Papagni convoca anche Konan

sabato 9 febbraio 2013 0 commenti

Sono 20 i giocatori convocati dal mister rossonero Aldo Papagni per l’incontro di domani tra Prato e Sorrento. Il tecnico di Bisceglie deve rinunciare allo squalificato Balzano, agli infortunati Arcuri e Zantu. 
Prima convocazione per il nuovo arrivato Axel Konan. 
Non convocati il portiere Frasca, il difensore Ciampi e il centrocampista Iuliano.

Questo l’elenco completo ruolo per ruolo:

Portieri: Polizzi, Rossi.
Difensori: Anzalone, Bonomi, Ciampi, Di Nunzio, Fusar Bassini, Kostadinovic, Nocentini, Terminiello.
Centrocampisti: Beati, A. Esposito, R. Esposito, Ferrara, Guitto, Salvi.
Attaccanti: Bernardo, Corsetti, Konan, Musetti, Tortolano.

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Prato-Sorrento, Esposito convoca Cesarini e Di Dio

Al termine dell’allenamento di rifinitura sostenuto questa mattina sul terreno dello Stadio Lungobisenzio l’allenatore del Prato Vincenzo Esposito ha diramato la lista dei convocati per l’incontro di domani pomeriggio con il Sorrento.
Per l’incontro con i rossoneri il tecnico biancazzurro dovrà fare a meno del difensore Alessandro Malomo e dell´attaccante Diego Silva Reis, entrambi squalificati. Assente anche il centrocampista, Andrea Romanò per infortunio. Recuperano, invece, l´estremo difensore Stefano Layeni, uscito anzitempo nella partita di domenica per una contusione e l´attaccante Oussama Essabr assente nello scorso incontro per infortunio. Nell’elenco dei 18 convocati spiccano i nomi dei due ex rossoneri: Alessandro Cesarini e Alessandro Di Dio.  

Questa la lista dei 18 convocati:

Portieri: Brunelli, Layeni.
Difensori: Bagnai, Beduschi, Bisoli, Carminati, De Agostini, Ghinassi, Saitta.
Centrocampisti: Casini, Cavagna, Corvesi, Di Dio, Disabato.
Attaccanti: Cesarini, Essabr, Napoli, Tiboni.

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Prato-Sorrento alla radio

I tifosi rossoneri che volessero rimanere informati sull’andamento dell’incontro Prato-Sorrento che andrà in scena domani pomeriggio domenica 10 febbraio 2013 allo Stadio Lungobisenzio di Prato potranno farlo collegandosi al sito di Radio Antenna Toscana Uno all'indirizzo web:  http://www.radioat1.it/streaming.html che a partire dalle ore 14.30 irradierà il programma Antenna Biancazurra che per questa domenica prevede la radiocronaca diretta di Prato-Sorrento e gli aggiornamenti dagli altri campi del girone B della Prima Divisione.

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Doping, Cipollini: la trasformazione da Super Mario a "Maria"

Articolo firmato Luca Gialanella per la Gazzetta dello Sport


Nelle carte dell'Operacion Puerto emergono i recapiti telefonici e altri documenti che inchiodano l'ex campione lucchese, il quale per ora non commenta quanto emerso
Da Super Mario a "Maria". È la metamorfosi di Cipollini, come emerge dalle carte della Guardia Civil spagnola. "Maria", il codice che il medico Fuentes aveva scelto per il velocista lucchese. E dietro alle tabelle 2002 del doping c’è il numero di fax di casa sua, a Lucca, con tanto di prefisso. I documenti che la Gazzetta dello Sport pubblica in esclusiva sembrano inequivocabilmente svelare, per la prima volta, il trattamento dopante mese dopo mese di una stella del ciclismo mondiale, con carichi impressionanti di Epo, ormoni e anabolizzanti (per la forza), più le indicazioni sui pagamenti a Fuentes. Il 2002, cioè l’anno indimenticabile per Cipollini, con quel ritiro a sorpresa a luglio al quale neppure i suoi compagni avevano mai creduto. Un modo per togliersi dalla luce dei riflettori prima del grande rientro verso il Mondiale. Accompagnato, a quanto pare, dalle sacche di sangue. Mario Cipollini, contattato, ha preferito non commentare e ha rimandato il suo giudizio: vuole prima vedere i documenti.
E per fortuna che il processo dell’Operacion Puerto a Madrid doveva essere inutile, dedicato a giudicare "delitti contro la salute pubblica" e non contro il doping. Quasi 7 anni dopo, la lunga scia dell’inchiesta sul traffico di sacche di sangue organizzato dal dottor Eufemiano Fuentes e dall’ematologo Merino Batres travolge il più forte velocista della storia. Vincitore, nel 2002, della Sanremo, della terza Gand-Wevelgem e soprattutto del Mondiale di Zolder. Ma le sorprese non sono finite. Nelle oltre 7mila pagine dei 23 tomi che compongono gli atti giudiziari ci sono documenti che in questi anni non sono mai venuti alla luce.
Il 2002 è l’anno del Mondiale di Zolder. La chiave della vittoria per Cipollini sono anche tre sacche di sangue, ciascuna di 250 ml: dal 20 al 24 settembre procede a un prelievo, e nello stesso periodo si reimmette una sacca di sangue "ripulito" dalle scorie, solo parte corpuscolare. Nella tabella, Fuentes indica l’arco di tempo utile per questa operazione. Mancavano tre settimane alla prova iridata, Cipollini ha concluso il 14 settembre la Vuelta. Si ritira all’8ª tappa: "Mi sento al massimo. Non voglio intaccare una condizione che è già ottima. Ormai penso di conoscermi, so come gestirmi. E so come allenarmi a casa, se ho saputo vincere dopo 100 giorni di assenza. Al Mondiale manca un mese. Ho bisogno di fare un certo tipo di allenamenti per quel percorso".
Nella settimana del Mondiale, poi, Cipollini potrebbe essersi buttato dentro un’altra sacca di sangue: probabilmente il 9 ottobre, a Salice Terme, prima di partire per il Belgio, e dopo i controlli della Federazione previsti per il mattino alle 7. La corsa è domenica 13 ottobre.

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Viareggio-Sorrento anticipata a sabato 2 marzo

venerdì 8 febbraio 2013 0 commenti

Vista la concomitanza con il Carnevale, la partita Viareggio-Sorrento in programma domenica 3 marzo alle ore 14,30 è stata anticipata a sabato 2 marzo (ore 14,30 Stadio dei Pini).

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Papagni "A Prato giocheremo così" (Audio)

Qui sotto la registrazione audio dell conferenza stampa del tecnico rossonero Aldo Papagni alla vigilia dell'incontro Prato-Sorrento.  

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Test in famiglia per il Sorrento

giovedì 7 febbraio 2013 0 commenti


Prosegue la preparazione del Sorrento in vista dell’incontro di domenica prossima con il Prato. Questo pomeriggio i ragazzi di Papagni hanno disputato una partita di allenamento con la formazione berretti allenata da Rosario Cerminara.
Privo degli acciaccati Balzano, Arcuri e Bernardo e del lungodegente Zantu che si sono allenati a parte, il mister rossonero ha impiegato tutti gli elementi a disposizione schierando due distinte formazioni per ciascuno dei due tempi di gioco.
Nel primo tempo si è visto all’opera quello che dovrebbe essere l’undici di partenza da opporre al Prato. Gegè Rossi è andato a difendere la porta della Berretti mentre l’undici titolare si è schierato secondo il 4-2-3-1 con Polizzi in porta, Kostadinovic, Nocentini, Di Nunzio e Fusar Bassini in difesa, Alessio Esposito e Beati in mediana, Musetti punta avanzata, con Guitto, Tortolano e Bonomi in appoggio.
La prima frazione si è chiusa con il risultato di 4-0 per la squadra di Papagni: Sono andati a rete tutti e quattro gli uomini del reparto avanzato. Ha aperto le segnature Musetti, a seguire Guitto, Tortolano e Bonomi.
Nel secondo tempo la porta della berretti è stata difesa da Frasca. Per la prima squadra sono scesi in campo Ciampi, Terminiello, Ansalone, Cavallaro, Salvi, Ferrara, Iuliano, Roberto Esposito, Konan e Corsetti.
Inutile dire che gli occhi degli astanti erano tutti puntati sull’attaccante ivoriano che però ha deluso le attese dimostrando di essere abbastanza indietro sul piano atletico, sbagliando anche diversi appoggi e fallendo una facile occasione darete su appoggio di Corsetti. Il Sorrento è comunque andato a rete altre tre volte con Cavallaro, Iuliano e Corsetti chiudendo l’incontro sul 7-0.

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Bucaro: “c’erano troppe lacune nella rosa”

Articolo scritto da Francesco Loiacono per Mondopallone.it


Giovanni Bucaro attende una nuova occasione per ripartire. Esonerato dal Sorrento poco più di due settimane fa, l’allenatore palermitano prova a spiegarci le cause dell’esperienza non esaltante sulla panchina campana. Non solo: si parla anche di Lega Pro in generale, dei giovani e del divorzio tra Zdenek Zeman (ex tecnico del Bucaro calciatore nel Foggia dei miracoli)  e la Roma.

Mister, cosa non ha funzionato a Sorrento?

C’erano della lacune strutturali nella rosa a mia disposizione che ci hanno molto penalizzati. Di conseguenza i punti facevano fatica ad arrivare e tutto diventava più difficile; la squadra, in ogni caso, è rimasta sempre a galla tranne la partita di Carrara, quella che ha sancito il mio esonero. Del resto la proprietà aveva optato per un ridimensionamento in estate.

Squadra troppo giovane forse?

Non è quella il problema. Io parlo proprio di alcuni ruoli in cui mancavano i calciatori, a prescindere dall’età. Vedo che adesso le mie direttive sono state tradotte in pratica nell’ultimo giorno di mercato con l’ingaggio di cinque elementi. Ora sì che il Sorrento se la può giocare con più possibilità.

Alcuni tifosi, però, hanno capito che lei ha svolto bene il suo lavoro e non era l’unico responsabile…

Non c’è mai un unico responsabile quando le cose non vanno. Allenatore, società e calciatori devono dividersi le colpe in ugual misura, perché non si può credere di sviluppare un determinato progetto tecnico senza le attrezzature necessarie…

Cambiamo argomento: differenze tra i due gironi di Prima Divisione?

Nel girone B c’è un equilibrio maggiore, soprattutto per quanto riguarda le primissime posizioni. Vero che il Latina ha cinque punti sulla seconda, ma per il resto è bagarre. Dall’altre parte, invece, la differenza tra le squadre di vertice e quelle di bassa classifica si nota maggiormente. Il Lecce è di una sola lunghezza sopra il Trapani, ma sono convinto che non avrà problemi a vincere il campionato.

Ottimo campionato del suo ex Avellino…

Sì, e non è una sorpresa. Hanno aggiunto dei calciatori importanti ad un’ossatura già valida, per cui meritano di stare lassù. L’entusiasmo e il calore della piazza, da qui alla fine, saranno decisivi.

Capitolo giovani: nella Primavera della Juventus ha allenato un Niccolò Giannetti che ricorda vagamente un certo Pippo Inzaghi…

Le caratteristiche sono quelle: davanti alla porta Niccolò non sbaglia perché la vede e la sente come pochi. Ha quell’istinto da grande centravanti che, con le dovute proporzioni, ricorda il miglior Inzaghi. Avrei voluto tanto portarlo a Sorrento quest’estate, ma l’inserimento di un club di Serie B come il Cittadella ha fatto giustamente cambiare idea al ragazzo.

Da Manuel Giandonato si aspettava invece qualcosina in più?

Dal punto di vista tecnico vale di più e sono certo che raggiungerà presto i livelli che gli competono. Ricordiamoci, però, che non ha mai trovato la giusta continuità per via degli infortuni e dei molti cambi di maglia.

Il suo Zeman esonerato dalla Roma: che idea si è fatto?

È molto semplice: quando scegli di affidare la squadra a Zeman, sai già che i risultati non arriveranno nel brevissimo periodo. Allora mi chiedo che senso abbiano avuto le varie decisioni dei dirigenti giallorossi, i quali lo hanno peraltro messo in difficoltà con le loro dichiarazioni. Penso che l’Italia non accorcerà mai il divario con l’estero se continuerà a contraddirsi e a trattare così gli allenatori. Il boemo, tra l’altro, non aveva neanche i calciatori giusti per il suo gioco.

Tipo?

L’esempio più lampante è Totti, che è stato il migliore della Roma fino a questo momento ma che non può fare l’esterno d’attacco in un tipico tridente zemaniano. Infatti si accentrava spesso e veniva a giocare tra le linee. Chiariamoci subito: il problema non è mai un fuoriclasse del genere, anzi, ma diciamo che nell’insieme non era la squadra ideale da affidare a Zeman. 

Quale giovane collega l’ha impressionata di più da settembre ad oggi?

Volendo restare in Lega Pro, dico senza dubbi Vecchi del Sudtirol. Mi colpì già nella passata stagione con la Spal e adesso sta confermando le sue qualità nel Sudtirol, una squadra piena di giovani che gioca un ottimo calcio e in cui si vede la mano dell’allenatore

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