sabato 9 febbraio 2013
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Articolo firmato Luca Gialanella
per la Gazzetta dello Sport
Nelle carte dell'Operacion Puerto
emergono i recapiti telefonici e altri documenti che inchiodano l'ex campione
lucchese, il quale per ora non commenta quanto emerso
Da Super Mario a
"Maria". È la metamorfosi di Cipollini, come emerge dalle carte della
Guardia Civil spagnola. "Maria", il codice che il medico Fuentes
aveva scelto per il velocista lucchese. E dietro alle tabelle 2002 del doping
c’è il numero di fax di casa sua, a Lucca, con tanto di prefisso. I documenti
che la Gazzetta dello Sport pubblica in esclusiva sembrano inequivocabilmente
svelare, per la prima volta, il trattamento dopante mese dopo mese di una
stella del ciclismo mondiale, con carichi impressionanti di Epo, ormoni e
anabolizzanti (per la forza), più le indicazioni sui pagamenti a Fuentes. Il
2002, cioè l’anno indimenticabile per Cipollini, con quel ritiro a sorpresa a
luglio al quale neppure i suoi compagni avevano mai creduto. Un modo per togliersi
dalla luce dei riflettori prima del grande rientro verso il Mondiale.
Accompagnato, a quanto pare, dalle sacche di sangue. Mario Cipollini,
contattato, ha preferito non commentare e ha rimandato il suo giudizio: vuole
prima vedere i documenti.
E per fortuna che il processo
dell’Operacion Puerto a Madrid doveva essere inutile, dedicato a giudicare
"delitti contro la salute pubblica" e non contro il doping. Quasi 7
anni dopo, la lunga scia dell’inchiesta sul traffico di sacche di sangue
organizzato dal dottor Eufemiano Fuentes e dall’ematologo Merino Batres
travolge il più forte velocista della storia. Vincitore, nel 2002, della
Sanremo, della terza Gand-Wevelgem e soprattutto del Mondiale di Zolder. Ma le
sorprese non sono finite. Nelle oltre 7mila pagine dei 23 tomi che compongono
gli atti giudiziari ci sono documenti che in questi anni non sono mai venuti
alla luce.
Il 2002 è l’anno del Mondiale di
Zolder. La chiave della vittoria per Cipollini sono anche tre sacche di sangue,
ciascuna di 250 ml: dal 20 al 24 settembre procede a un prelievo, e nello
stesso periodo si reimmette una sacca di sangue "ripulito" dalle
scorie, solo parte corpuscolare. Nella tabella, Fuentes indica l’arco di tempo
utile per questa operazione. Mancavano tre settimane alla prova iridata,
Cipollini ha concluso il 14 settembre la Vuelta. Si ritira all’8ª tappa:
"Mi sento al massimo. Non voglio intaccare una condizione che è già
ottima. Ormai penso di conoscermi, so come gestirmi. E so come allenarmi a
casa, se ho saputo vincere dopo 100 giorni di assenza. Al Mondiale manca un
mese. Ho bisogno di fare un certo tipo di allenamenti per quel percorso".
Nella settimana del Mondiale,
poi, Cipollini potrebbe essersi buttato dentro un’altra sacca di sangue:
probabilmente il 9 ottobre, a Salice Terme, prima di partire per il Belgio, e
dopo i controlli della Federazione previsti per il mattino alle 7. La corsa è
domenica 13 ottobre.
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