martedì 5 febbraio 2013
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Da oggi pomeriggio il Sorrento ha
attaccante in più, l’ivoriano di passaporto italiano Axel Cédric Haouliais
Konan. Per saperne di più sul suo conto andiamo a rileggere una sua intervista-autobiografia
pubblicata due anni fa dal sito ufficiale del Bellinzona.
Alex Konan nasce ad Abidjan, in
Costa d’Avorio il 25 gennaio 1983. Come molti altri suoi connazionali, Axel è
partito prestissimo dal suo paese, aveva appena 16 anni… “Fu nel corso di un torneo disputato in Ghana - con la formazione della
scuola calcio della mia città, Abidjan - che ebbi i primi contatti con alcuni
dirigenti italiani”, racconta il longilineo e affabile Konan… “Approdai a Lecce dove allora lavorava
Pantaleo Corvino, attuale direttore sportivo della Fiorentina. Fui aggregato
alla squadra Primavera del club giallorosso dove non feci molta fatica ad
ambientarmi, anche perché trovai molti altri ragazzi con cui coltivare
amicizie. Ricordo in particolare Vucinic - attuale bomber della Juventus,
tra i migliori attaccanti oggi in circolazione, ndr - che già dimostrava un talento sopraffino”.
Proprio a Lecce, Axel Konan
conobbe il prestigioso palcoscenico della serie A, a soli 17 anni esordì
infatti contro la Juventus… “Fu mister
Cavasin a promuovermi in prima squadra. Allora, i ragazzi che facevano bene con
la Primavera avevano la possibilità di mettersi in mostra ai massimi livelli,
in seguito non fu più così: in Italia è davvero difficile per un giovane
ritagliarsi spazi importanti. Personalmente, ebbi l’occasione di sfruttare una
particolare contingenza, ovvero la squalifica subita da Lucarelli. Archiviato
il debutto, Cavasin continuò a manifestare piena fiducia nei miei confronti
permettendomi di continuare ad allenarmi con la prima squadra. Fu a Venezia,
durante una partita chiusa sull’1-1, che realizzai la mia prima rete. Dopo la retrocessione
in B del Lecce e l’immediato ritorno in serie A, la panchina fu affidata a
Delio Rossi: una bella parentesi, poiché con il tecnico emiliano fui spesso
titolare in attacco al fianco dell’uruguaiano Ernesto Javier Chevanton”.
Nel 2006, a soli 23 anni, Konan
lasciò momentaneamente la Puglia… “fui
ceduto in prestito al Torino allora guidato da Zaccheroni. Non fu un’esperienza
molto positiva. Iniziai la stagione da titolare, poi una sequela di infortuni
più o meno gravi mi pregiudicò l’attività agonistica e al termine del
campionato feci ritorno a Lecce dove rimasi altre due stagioni. Purtroppo
giocai pochissimo in seguito a una diagnosi formulata con troppo ritardo, una
fissura da stress alla tibia mal curata che mi impedì di guarire in tempi
ragionevoli. Fu un periodo pieno di dubbi, non riuscivo a capacitarmi, a
trovare una soluzione, a riacquistare la piena forma fisico-atletica; insomma,
non ero sereno”.
Tornato a Lecce nel 2007, Konan
ebbe alcuni problemi contrattuali… “I
primi tempi non furono ideali”, osserva ancora l’attaccante granata che in
maglia giallorossa collezionò 129 presenze realizzando 22 gol… “Mister Beretta non mi vedeva e, nonostante
mi fossi preparato molto bene durante il ritiro, mi lasciò in disparte:
pensavo, insomma, di essermi meritata maggiore considerazione. Quella che mi
offrì viceversa Luigi De Canio, ingaggiato in corso di stagione al posto di
Beretta. De Canio mi diede fiducia, credeva nei miei mezzi e io seppi
ricambiarlo: la stima, in questi casi, è davvero fondamentale. Segnai anche
contro la Juve”. Frequentazioni prestigiose e avversari di elevatissima
caratura… “Maldini e Nesta su tutti,
difensori straordinari”.
Chiusa la stagione 2008-2009 con
il Lecce, Axel si trovò senza contratto e con qualche problema famigliare da
risolvere… “Per questa ragione lasciai un
po’ da parte il calcio. In questo periodo rifiutai diverse offerte per giocare
sia in Italia, sia in Grecia. Volevo lasciare il Bel Paese e quindi accettai
con grande piacere la proposta del Bellinzona”. Della capitale ticinese e
del calcio svizzero, Konan conosceva poco o nulla ma grazie a un altro granata,
Drissa Diarra (anch’egli con un passato leccese) la punta ivoriana usufruì di
una prima infarinatura… “In Italia si
lavora moltissimo sulla tattica, in modo quasi esasperato: ognuno sa
esattamente come muoversi sul campo e come si muovono i compagni. In Svizzera
ho costatato che si gioca un calcio piuttosto fisico, meno portato al rigido
tatticismo, ma non per questo più facile che altrove. Mi sono trovato subito
molto bene, sto cercando di raggiungere i miei massimi livelli e ritrovare le
mie vere sensazioni. La concorrenza interna? Se è sana non mi spaventa e non
può che giovare a tutto l’ambiente. Del resto mi so adattare: ho giocato in
tutti i ruoli del reparto offensivo, in mezzo come sulle fasce. Mi reputo più
una seconda punta ma, lo ripeto, sono pronto a interpretare il canovaccio che
mi vorrà assegnare Mister Morinini, una persona tosta, che sa ciò che vuole e
che sa trasmettere positività”.
Con la squadra svizzere, Konan segna
2 gol in 17 partite. A fine stagione in seguito alla retrocessione del club si
svincola. Rimane inattivo per tutta la stagione 2011-2012.
Nell’estate scorsa riprende ad
allenarsi svolgendo la preparazione con la Berretti del Lecce. Il 14 settembre
2012 ottiene la cittadinanza italiana, dinanzi al sindaco di Surbo, Daniele
Capone. “È un giorno molto importante
della mia vita – ha dichiarato al Nuovo Quotidiano di Puglia – sono orgoglioso
di essere diventato cittadino italiano e vorrei condividere questa grande gioia
con la mia famiglia, mia moglie e le mie due figlie, oltre alle persone che mi
sono sempre state vicine”.
Ad ottobre sostiene un provino
con il Pescara (serie A) ma non viene ingaggiato.
Qui sotto un filmato con alcune delle reti realizzate in carriera da Konan
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