Precedenti tra Sorrento e Rende. Calabresi mai sconfitti al Campo Italia

venerdì 12 settembre 2014 Lascia un commento

Domenica prossima, 14 settembre andrà in scena, al Campo Italia, l’incontro della seconda giornata del Girone I della Serie D Sorrento-Rende. Sarà la nona volta che le due squadre si affrontano.

La serie fu inaugurata, proprio al Campo Italia il 22 ottobre 1978. Era il primo anno in cui si giocava il campionato di C2. Il Sorrento, allenato da Gino Raffin, scese in campo con questa formazione: Meola; Vendittelli, Borchiellini; Ceccaroni, Colaprete, Bellopede; Traini, Chinellato, Iannamico, Iovine, Silvestri. A disposizione: Stinga, Duranti, De Luca. I calabresi allenati da Zanotti risposero con: Naselli; Facchinello, Ipsaro; Asara, Marletta, Manfroni; De Brasi, Morosini, Doletti, Pasquino, Chiappetta. A disposizione: Guido, Zimmaro, Segarlo. Dalla cronaca di Gennaro Pappalardo apprendiamo di un incontro scialbo e con poche occasioni, la più importante delle quali un tiro del sorrentino Iannamico ribattuto sulla linea da Marletta (futuro rossonero otto anni dopo) a portiere battuto. Risultato finale zero a zero.

Zero a zero che è di gran lunga il risultato che ha caratterizzato le sfide tra queste due squadre essendosi verificato in cinque occasioni su otto. Negli altri tre incontri non è che si siano viste valanghe di reti. Due volte a vinto il Rende per 1-0 mentre la terza è finita 1-1, ma c’è mancato poco, almeno come tempistica, che il Sorrento perdeva pure quella. 25 febbraio 2007, il Sorrento di Cioffi guida la classifica della C2, mentre il Rende è ultimo e sconsolato. I calabresi nelle precedenti undici trasferte avevano colto un solo punto, per il resto tutte sconfitte. Tutto facile … dieci minuti e ce la sbrighiamo! Invece niente. Sembra quasi che la capolista sua la squadra in maglia bianca. Quando finalmente il Sorrento si sveglia non è fortunato. Una cannonata di Teta finisce sul palo a portiere battuto. Poco dopo il sorrentino Braca stende Bernardi in area, dal dischetto Galantucci spiazza Mennella e porta in vantaggio il Rende. Come una belva ferita il Sorrento si riversa in massa nella metà campo avversaria, cinge d'assedio la porta ma la squadra calabrese regge con ordine la forza d'urto dei rossoneri, e rischia di chiudere i conti con un contropiede di Fabio che per poco non realizza il due a zero. A dieci minuti dalla fine Ripa, in contropiede (?!) si invola verso la porta avversaria costringendo il portiere Pellegrino al fallo al di fuori del lato corto dell'area di rigore.. Il portiere, ammonito per la seconda volta è costretto ad abbandonare il campo. Il secondo portiere Galeano fa appena in tempo ad entrare in campo al posto di Criniti, che ancora Ripa, in mischia realizza la rete dell’uno ad uno. È questa l’unica rete realizzata dal Sorrento negli otto incontri con il Rende.

Parlando delle sfide con il Rende non possiamo dimenticare un altro incontro che poteva costare molto caro ai rossoneri. Stiamo parlando di quello giocato al Campo Italia il 12 maggio 1985. Campionato di C2, trentesima giornata (quintultima). Il Sorrento di Canè capolista solitario con 38 punti, uno in più del Licata, e tre in più del Frosinone (che però deve recuperare l’incontro con il Crotone), ospita il Rende di Vita e Gramoglia che staziona in un tranquillo centroclassifica. I rossoneri partono subito in tromba e al 12’ vanno vicini al gol con un tiro di Apuzzo parato da Carpita. Quattro minuti dopo l’arbitro Dal Forno annulla una rete di Apuzzo in sospetta posizione di fuorigioco. “Poi al 21' la frittata per il Sorrento: Di Maria, servito da Silvestri, scende lungo la linea dell'out e crossa. La palla ha uno strano effetto e va ad infilarsi nel set opposto rispetto alla posizione di Porrino. Un premio per i calabresi ed un castigo per i sorrentini, i quali si vedono poi privare al 36' del centrocampista Duranti vittima di uno stiramento. Cane, per la prima volta a mal partito tra le mura amiche, decide di immettere in campo una terza punta. Nella ripresa il potenziale offensivo del Sorrento aumenta: la metà campo del calabresi è letteralmente assediata, ma l'area di rigore è ben presidiata da Guzzo e compagni. Inoltre Carpita mette in evidenza tutta la sua bravura e quel pizzico di fortuna necessario a difendere la preziosissima vittoria. Al 63' il numero uno di Vita e Gramoglia si supera per respingere oltre la traversa un pallone a campanile calciato da Magliocca. Sul conseguente tiro dalla bandierina Apuzzo centra la traversa. Cinque minuti dopo una bordata di Bigotto su calcio di punizione dal limite viene deviata in angolo da un difensore ben appostato al fianco di Carpita. Al 75' ancora il pipelet rendese deve volare per mandare in angolo su tiro ravvicinato di Apuzzo. La gara si conclude praticamente all'88' quando Carpita, ottimamente piazzato, blocca tra le braccia un bolide di Magliocca che era riuscito a perforare il muro eretto dal calabresi davanti alla propria rete. Ormai non c'è più nulla da fare e Dal Forno, contestato dai locali che pretendevano un po' di recupero fischia per sancire la bella vittoria dei calabresi. In campo si accende qualche tafferuglio del quale fanno le spese il presidente Manna e lo stesso Di Maria” (dall’articolo di Gennaro Pappalardo).

Già che ci siamo diamo uno sguardo anche all’incontro del 3 dicembre 1989, terminato con un pareggio ad occhiali che andava strettissimo ai rossoneri.

Ecco il racconto dell’incontro sempre ad opera di Gennaro Pappalardo:
“Anche il Rende ringrazia per il punto conquistato senza grossi affanni: è il decimo pareggio del Sorrento, il quinto in casa con lo stesso risultato. Priva di Palermo e Contino, ancora infortunati, la squadra sorrentina non riesce a mettere a frutto il gran volume di gioco prodotto dai centrocampisti. Una superiorità territoriale che si esaurisce davanti all'area di rigore avversaria per la mancanza di un vero «puntero». Insomma qualcosa dovrà cambiare in casa rossonera. Dal 15' il Sorrento si riversa nella metà campo dei calabresi e Di Lascio coi suoi numeri fa la differenza in campo. Al 20' l'Interno sinistro riprende una corte respinta della difesa rendese e spara a rete. Il tiro risulta forte ma centrale. Al 30' una sciabolata su punizione sempre di Di Lascio non viene sfruttata da nessun compagno malgrado l'uscita a vuoto di Filice. Al 36' il sorrentino segna ma l'arbitro annulla: Di Lascio avrebbe chiamato la palla ingannando un avversario. Al 45' Filice si oppone con un volo all'incrocio dei pali ad un magistrale calcio di punizione ancora di Di Lascio. Nella ripresa la musica non cambia: al 61' è Porzio a veder volare Filice su un suo colpo di testa. Poi dopo due mancanze della difesa sorrentina al 63' ed al 71' su pericolosi contropiedi dei calabresi di nuovo il Sorrento ci prova ma ancora Filice dice no a Di Lascio sull'ennesimo calcio di punizione dal limite”.


In un modo o nell’altro i calabresi sono sempre riusciti a tornarsene a casa con qualche punto. Speriamo che quella di dopodomani sia la volta buona per conquistare la prima vittoria contro una squadra che si presenta al Campo Italia dopo il pareggio interno a reti bianche con la Battipagliese nella prima uscita di questo campionato.

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