Per il Sorrento è notte fonda

domenica 24 novembre 2013 Lascia un commento


SORRENTO – MARTINA 0-1

SORRENTO: (4-3-3): Polizzi; Imparato (61’ Coulibaly), Pisani, Villagatti, Caldore; Lettieri (68’ Soudant), Danucci, Coppola; Canotto (78’ Parodi), Improta, Maiorino. A disposizone: Miranda, Cavallaro, Lalli, Margarita. Allenatore: Chiappino.
MARTINA (5-4-1): Modesti; De Vita (67’ Dispoto), Nucera, De Lucia, Nonni. Salustri; Bilello (63’ Belli), Gai, Ilardi, Bozzi; Belleri (33’ Aperi). A disposizione: Leuci, Memolla, Casciani, Pinto. Allenatore Bocchini (squalificato) in panchina Cimino 
Arbitro: Fabio Piscopo di Imperia. Assitenti: Mangino e Zanella 
Marcatori: 51’ Aperi
Ammoniti: Belleri (M), Bilello (M), Lettieri (S), Pisani (S), Danucci (S): Espulsi: 88’ Danucci (S) e Chiappino (S) entrambi per proteste.
Calci d’angolo: 8-0 recuperi: 2’ primo tempo, 6’ secondo tempo. Presenti circa 300 spettatori. Prima della gara, osservato un minuto di raccoglimento in ricordo delle vittime dell’alluvione in Sardegna.

Stamattina passando in rassegna la formazione del Martina che al pomeriggio avrebbe giocato con il Sorrento ho pensato che un avversario con tutti qui guai non ci avrebbe creato problemi per cui questa partita potevamo solo vincerla. 
Invece sapete tutti come è andata a finire. La pioggia. Il campo viscido come una lastra di ghiaccio: Il Martina che si mette in campo con cinque difensori e quattro centrocampisti negli ultimi 30 metri. I nostri che le provano tutte ma non riescono a sfondare. Un gol annullato a Canotto per fuorigioco. Alla fine il Martina ti imbrocca la solita ripartenza balorda, Gai fa a fette la difesa rossonera con un lancio per Bozzi, questi arriva quasi a fondo campo e crossa in mezzo per l’accorrente Aperi che batte di prima intenzione facendo secco Polizzi. Uno a zero, palla al centro e buonanotte al secchio. Capitan Danucci perde la teste, protesta per un pallone che secondo lui non aveva varcato la linea di fondo e becca prima un giallo e subito dopo il rosso. Chiappino gli va appresso, nel senso che si fa cacciare pure lui. 
A quel punto chi e sugli spalti sotto la pioggia, perché come al solito gli è stato vietato di entrare con l’ombrello non vede l’ora che finisca e maledice il momento in cui ha preso la decisione di venire allo stadio. L’arbitro però concede quattro minuti di recupero, poi ce ne aggiunge altri due. Ma forse, per come si era messa, non saremmo riusciti a segnare nemmeno se si giocava fino a domani mattina.
Quarta sconfitta consecutiva. Quinta in casa su sette partite. La panchina del povero Chiappino che potrebbe saltare da un momento all’altro e un ex dirigente che si diverte a postare frasi di dubbio gusto su facebook. C’è poca da dissertare, meglio chiuderla qui con la speranza che da domani tutto si aggiusti.

P.S. Per il sindaco: Cominciamo con l'aggiustare la copertura del tetto di sala stampa e spogliatoi, perché quando piove l'acqua penetra all'interno 

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