Il giorno dopo la gara tra Verona e Sorrento, mi preme raccontare l’incivile accoglienza ricevuta dai tifosi sorrentini al Bentegodi.
Una volta arrivati allo stadio siamo stati rinchiusi in un piazzale sotto il sole e tenuti li fino a pochi minuti prima dell’inizio della partita. Le mogli dei calciatori del Sorrento destinate alla tribuna centrale sono potute andare a ritirare gli accrediti, in mezzo ai veronesi, solo a mezzora dall’inizio della gara senza essere accompagnate da nessuno Stewart o agente di polizia. (A Sorrento gli accrediti agli ospiti vengono consegnati all’ingresso della tribuna sud).
Non ci è stato permesso di portare in tribuna alcunché. Molti di noi sono dovuti tornare indietro per depositare borse e zaini sul pullman. Non ci hanno permesso di portare nemmeno le bottigliette d’acqua da mezzo litro. Chi voleva bere doveva acquistare le bevande servite in bicchiere dallo spaccio dello stadio.
Ad un bambino di Sorrento è stato vietato di introdurre un quadrato di stoffa con sopra scritto CIAO MAMMA. Ma qui era chiaro che si trattava di uno striscione dal chiaro contenuto offensivo.
Per fortuna ci hanno permesso di tenere le scarpe e le cinture dei pantaloni. Temevamo di dover lasciare all’ingesso pure quelle.
Una volta sugli spalti siamo stati fatti accomodare nel settore più lontano dal terreno di gioco. Subito dopo ci siamo accorti della presenza alla nostra sinistra nel settore distinti di un gruppo di trogloditi in mutande (avevano tolto tutto il resto) che hanno passato l’intera durata dell’incontro ad insultanti vomitando idiozie di tutti i tipi e prendendosela pure con i santi.
A proposito, non abbiamo capito che cosa c’entrasse il povero San Gennaro con la partita tra il Verona e il Sorrento.
Dopo il primo gol del Verona questa bella gioventù scaligera ha incrementato gi insulti verso di noi e accortisi che continuavamo a ridere del loro stato hanno iniziato a tirare verso il nostro settore oggetti di ogni tipo. (A proposito, che fine ha fatto la rete di protezione?). Monetine, accendini, scarpe, ce n’era in abbondanza per aprire una bancarella dell’usato. Gli Stewart si limitavano ad osservare e a restituire gli oggetti tirati ai proprietari.
Poco prima del fischio di chiusura dal vomitorio alla nostra sinistra sono comparsi sugli spalti degli agenti di polizia in assetto antisommossa bardati di casco scudo e manganello che hanno spaventato a morte il malcapitato Antonino, un anziano tifoso del Sorrento che per meglio godersi la partita si era seduto in un angolino all’ombra trovandosi all’improvviso circondato dagli agenti.
Due di questi sono venuti in mezzo ai tifosi rossoneri chiedendo ad un ragazzo questi di seguirli. Poi si è saputo che lo avevano arrestato accusandolo di aver tirato degli oggetti contro i tifosi scaligeri.
L’uscita dal campo è avventa in un clima di tensione crescente. Ci trovavamo circondati dai poliziotti e temevamo che potessero caricarci da un momento all’altro senza sapere il perché di questo loro atteggiamento ne in quale direzioni volessero mandarci. Fortunatamente grazie anche all’intervento di un’avvocatessa sorrentina siamo riusciti a stabilire un dialogo con gli agenti aiutandoli poi a dirigere il gruppo dei tifosi rossoneri dove volevano loro.
Alla fine tutto è andato bene e abbiamo potuto risalire sui bus e avviarci verso casa. Siamo però convinti che la situazione poteva essere gestita in modo più signorile. Il nostro gruppo era composto anche da anziani donne e bambini. Come poi abbiamo dimostrato se volevano la nostra collaborazione bastava chiederla. Sentirci trattati come un branco di bestiame ci ha offeso profondamente.
Semmai certi trattamenti dovrebbero essere riservati al branco di trogloditi che era alla nostra sinistra e che minaccia di abbattersi sul campo Italia la prossima domenica turbando la quiete della penisola sorrentina.
Si spera che la prefettura di Napoli possa istituire un filtro adeguato lontano da Sorrento evitando l’ingresso in costiera ai malintenzionati in modo da permettere a tutti gli altri di godere di una sana giornata di sport.
Ecco alcune foto che ben descrivono la differenza fra tifosi sorrentini e scaligeri. Gli elementi in mutande delle ultime due foto, che come si può ben vedere continuano ad insultare i sorrentini sotto gli sguardi distratti degli stewart sono gli stessi che nel finale di gara hanno lanciato oggetti verso il nostro gruppo.







