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Rossoneri beffati nel recupero

domenica 6 novembre 2011 0 commenti


Viareggio-Sorrento 2-2

Viareggio (4-4-2): Ranieri; Carnesalini, Monopoli, Brighenti, Licata; Cristiani, Pizza, Tarantino (70’ Maltese), Lepri (62’ Palibrk); Scardina (84’ Guerra), Cesarini. A disposizione: Merlano, Conson, Sorbo, D’Onofrio. Allenatore: Bertolucci.
Sorrento (4-2-3-1): Rossi; Vanin, Terra, Di Nunzio, Sabato; Camillucci, Armellino; Bondi (57’ Carlini), Ginestra (71’ Basso), Croce (82’ Corsetti); Scappini. A disposizione: Chiodini, Nocentini, Tognozzi, Galabinov. Allenatore: Sarri.
Arbitro: Rocca di Vibo Valentia. Assistenti: Valeriani e Pennacchio.
Reti: Scappini 6’, Cesarini 19’ rig., Carlini 64’, Pizza 92’
Ammoniti: Tarantino, Camillucci, Vanin, Cristiani, Scappini

Svanisce nei minuti di recupero la possibilità di conquistare la quarta vittoria consecutiva. I rossoneri in vantaggio di una rete sul Viareggio proprio nel momento in cui sembravano poter controllare con sicurezza il risultato subiscono il pareggio di Pizza e sprecano una ghiotta occasione per avvicinare la Ternana bloccata sullo zero a zero dalla Spal.
A Viareggio le cose si erano messe subito bene. dopo appena sei minuti di gioca Scappini approfittava di uno svarione della difesa bianconera e faceva secco Ranieri.
I padroni di casa però non si demoralizzavano e dopo aver rimesso a posto le idee si buttavano all’arrembaggio costringendo i rossoneri sulla difensiva. Il Viareggio sfiorava il pareggio in un paio di occasioni per poi ottenerlo con un rigore trasformato da Cesarini e concesso per un fallo di mano su azione d’angolo di Camillucci.
Ristabilita la parità i bianconeri proseguivano ad attaccare fallendo di un soffio la seconda rete con Scardina che solo dinanzi a Rossi non centrava la porta. Terminato il momento di euforia dei viareggini il Sorrento si riaffacciava dalle parti di Ranieri con un tiro di Armellino da fuori che l’estremo bianconero bloccava in presa. Subito dopo Sabato rischiava l’autorete con un retropassaggio a Rossi.
Nella parte conclusiva del primo tempo il Sorrento si accontentava di controllare le sfuriate dei versiliesi ma proprio allo scadere rischiava nuovamente di subire il secondo gol. Fortunatamente l’ex Paganese Lepri da posizione favorevole concludeva a lato graziando Rossi.
Il secondo tempo iniziava con un tuffo di Cristiani in area rossonera che l’arbitro puniva con il cartellino giallo. Il Viareggio insisteva e Lepri si rendeva protagonista di un’azione pregevole conclusa però con un tiraccio.
Come accaduto negli incontri precedenti, con il passare dei minuti il Sorrento assumeva il controllo della situazione e si rendeva pericoloso con una punizione dai 35 metri di Ginestra bloccata da Ranieri e un pallonetto dello stesso Ginestra che scavalca pure la traversa.
Dopo un quarto d’ora Sarri iniziava le manovre per assicurarsi la vittoria mettendo Carlini al posto di Bondi e dopo appena quattro minuti dall’ingresso Max trovava la rete del secondo vantaggio con una conclusione da sotto misura. Allora Sarri per cercare di mettere ancora più al sicuro il risultato decideva di togliere Ginestra sostituendolo con Basso che si posizionava sull’esterno destro permettendo l’accentrarsi di Carlini.  
Basso si rendeva subito pericoloso con un tiro da fuori che terminava poco alta sulla traversa. Stessa sorte anche per una conclusione di Carlini che avrebbe potuto mettere la parola fine al risultato. Ad otto dalla fine Sarri completava i cambi a disposizione mandando in campo Corsetti per un esausto Croce. La partita si avviava alla conclusione ma in pieno recupero arrivava la beffa. Il neo entrato Guerra sfuggiva alla guardia di Corsetti e metteva al centro una palla su cui si avventava Pizza che trovava la rete del pareggio. 

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Ginestra e Scappini domano il Carpi

domenica 30 ottobre 2011 0 commenti


Sorrento - Carpi 2-1

Sorrento (4-2-3-1) Rossi; Vanin, Terra, Di Nunzio, Bonomi (57’ Sabato); Camillucci, Armellino; Bondi, Ginestra, Croce (66’ Carlini); Scappini (74’ Galabinov). A disposizione: Chiodini, Romeo, Tognozzi, Basso. Allenatore: Sarri.
Carpi (4-4-2) Bastianoni; Laurini (68’ Poli), Bova, De Paola, Lorusso; Concas, Perini, Memushaj, Pasciuti (74’ Potenza); Kabine (74’ Perrulli), Cesca. A disposizione: Mandrelli, Marchi, Sogus, Di Gaudio. Allenatore: Notaristefano.
Arbitro: Castrignanó di Roma 2. Assistenti: Bottegoni e Mariani.
Marcatori: Kabine (C) al 45' pt, Ginestra (S) al 22' st, Scappini (S) al 27' st.
Ammoniti: Kabine (C) De Paola (C), Sabato (S).

Dopo un primo tempo incolore concluso in svantaggio il Sorrento si trasforma nella ripresa e riesce a superare un Carpi coriaceo e determinato ottenendo il quinto successo nelle ultime sei partite giocate. La giornata è stata resa ancora più positiva dalla sconfitta interna del Como e dal pareggio della capolista Ternana nel match interno con il Pavia. Al momento la testa della classifica è quattro punti più su del Sorrento; sarebbero solo due senza la penalizzazione.
Il Carpi pur senza Cioffi ed Eusebi si è dimostrata squadra molto tosta soprattutto dal punto di vista fisico. Se ci aggiungiamo pure che gli emiliani sono scesi in campo più determinati rispetto ai rossoneri si capisce facilmente il perché abbiano dominato per buona parte del primo tempo. I bianchi si sono subito impadroniti del comando delle operazioni portando diversi pericoli per la porta di Rossi. Già al 6’ Vanin è riuscito a murare una conclusione ravvicinata di Pasciuti su passaggio di Concas. Poi è stato Cesca a concludere malamente su assist del marocchino Kabine. A proposito di quest’ultimo c’è da dire che inizialmente si è reso protagonista di diverse entrate dure, e si è calmato solo dopo essere stato ammonito con colpevole ritardo da Castrignanó.
La prima azione del Sorrento al 21′ grazie ad un incursione di Vanin che giunto sul fondo serviva, palla all’indietro per Ginestra che pressato da Bova metteva fuori di un soffio. Poi era ancora il Carpi a rendersi pericoloso con un colpo di testa dello stesso Bova su cross di Memushaj  ma Rossi si faceva trovare ben piazzato e bloccava in presa.
Nel finale di tempo il Sorrento avvicinava nuovamente la porta di Bastianoni con un colpo di testa di Ginestra e con un tiro da fuori di Camillucci di poco alto sulla traversa. Proprio allo scadere passava in vantaggio il Carpi: lancio di Bastianoni per Cesca che liberava al tiro Kabine bravo ad infilare in diagonale la porta di Rossi.
Tra il pubblico della centrale c’era qualche tifoso che reagiva al gol subito insultando Sarri e i giocatori rossoneri mentre uscivano dal campo, ma lo stesso Sarri negli spogliatoi strigliava a dovere la squadra che si ripresentava in campo più determinata. Ad inizio ripresa tuttavia era ancora il Carpi a rendersi pericoloso con un tiro Cesca e con un insidioso cross di Lorusso che costringeva Rossi ad una difficile deviazione sopra la traversa. Poi Sarri toglieva Croce e Bonomi mandando in campo Carlini e Bonomi. Da quel momento in poi la partita passava in mano ai rossoneri. Al 64’ Bastianoni era bravo a deviare sopra la traversa una conclusione di Scappini, ma tre minuti dopo nulla poteva sul colpo di testa in tuffo di Ginestra su cross di Vanin dalla destra. Il Carpi accusava il colpo e i rossoneri ne approfittavano mettendo a segno la seconda con una deviazione sotto misura di Scappini su cross basso di Carlini ancora dalla destra.
Notaristefano cercava di rimediare mandando in campo Perrulli e Potenza al posto di Kabine e Pasciuti e Sarri rispondeva con Galabinov per Scappini. Gli emiliani cercavano di reagire, ma non avevano più la forza per farlo mentre il Sorrento andava più volte vicino alla terza rete, una prima volta con una  conclusione di Ginestra che sfiorava il palo, una seconda con un tiro dal limite di Galabinov deviato in angolo da Bastianoni ed una terza con un tiro dello stesso Galabinov che colpiva il palo a portiere battuto.
L’ultimo brivido dell’incontro era per un tiro da fuori di Memushaj al 93’ ma la palla terminava lontano dai pali e Rossi e compagni potevano così festeggiare sotto la curva.

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Croce stende la Spal

domenica 23 ottobre 2011 0 commenti


Spal-Sorrento 0-1


Spal (4-2-3-1): Teodorani; Ghiringhelli (66’ Cosner), Zamboni, Pambianchi, G. Rossi; Agnelli, Castiglia; Melara, Laurenti (78’ Marconi), P. Rossi (52’ A. Vecchi); Arma. A disposizione: Capecchi, Canzian, Migliorini, Bedin. Allenatore: S. Vecchi.
Sorrento (4-2-3-1): Rossi; Vanin, Terra, Di Nunzio, Bonomi; Camillucci, Armellino (87’ Tognozzi); Bondi (82’ Basso), Ginestra (74’ Carlini), Croce; Scappini. A disposizione: Chiodini, Nocentini, Sabato, Galabinov. Allenatore: Sarri.
Arbitro: Saia di Palermo. Assistenti: Fassina e Toniato.
Rete: 63’ Croce (So)
Ammoniti: Castiglia (Sp), Carlini (So), Croce (So). Espulso: Zamboni (Sp)

Il Sorrento torna da Ferrara con il bottino pieno grazie ad un gol di Croce al 17’ del secondo tempo. Si tratta del terzo successo esterno su cinque partite giocate. Il progetto di Sarri comincia a prender forma. Il tecnico rossonero vuole una squadra capace di esprimersi allo stesso modo sia in casa che in trasferta, e i risultati cominciano a dargli ragione. La squadra che sta mettendo sarà pure meno spettacolare di quella dello scorso anno ma è molto più concreta e se, come richiesto dal mister, riuscirà ad essere più cattiva in fase risolutiva ne vedremo delle belle. Intanto prendiamoci questi tre punti che ci tengono agganciati al treno delle prime tre, Ternana, Taranto e Como, oggi tutte vittoriose. Per migliorare c’è tempo.  
Nel passare alla cronaca odierna non possiamo non dimenticarci del commovente tributo dello stadio "Paolo Mazza" al campione di motociclismo Marco Simoncelli, deceduto questa mattina in Malesia durante la gara di MotoGP. Un ragazzo che era nel cuore di tutti gli sportivi italiani e che sarà ricordato per sempre.
Le due squadre si sono affrontate a viso aperto, dando vita ad una partita godibile che ha prodotto diverse azioni da una parte e dall’altra. Il lavoro maggiore è per Teodorani scarsamente protetto dalla propria difese che deve opporsi alle conclusioni di Bondi, Scappini, Armellino, Camillucci e Ginestra. Dall’altra parte la difesa rossonera è più attenta e smorza le occasioni spalline prima della conclusione. La prima conclusione dei padroni di casa arriva infatti dopo la mezzora con Melara che spara alto. Nei minuti finali del primo tempo però è chiamato in causa anche Gegè Rossi che si fa trovare pronto sulle conclusioni di Paolo Rossi e del capocannoniere del girone Rachid Arma sfuggito per la prima volta al controllo asfissiante di Terra e Di Nunzio.
L’episodio decisivo del’incontro avviene al 3’ del secondo tempo quando Zamboni interviene platealmente per fermare Scappini al limite dell’area dopo uno svarione di Panbianchi. L’arbitro decreta l’espulsione del capitano Spallino e, sulla punizione Ginestra colpisce il palo.
La Spal in inferiorità numerica continua a giocare come se niente fosse e va pure in rete con Arma, ma Saia annulla per evidente posizione di fuorigioco. Ma l’illusione dura solo pochi minuti, subito dopo infatti il Sorrento assume il comando delle operazioni e per Teodorani sono dolori. Il portiere emiliano si oppone con successo alle conclusioni di Ginestra, Camillucci e Scappini, ma quando al 17’ Vanin pesca Croce libero sul secondo palo per Teodorani non c’è niente da fare. L’esterno rossonero realizza la seconda rete personale dopo quella alla Reggiana e porta in vantaggio il Sorrento.
Nell’ultima mezzora, si scatena la girandola delle sostituzioni, ma nella sostanza succede moto poco e il Sorrento, forte dell’uomo in più, riesce ad amministrare il vantaggio con facilità correndo qualche rischio solo nei minuti finali quando gli spallini tentano il tutto per tutto e si buttano all’arrembaggio producendo un paio di conclusioni che terminano lontano dalla porta di Rossi. Anzi, con un poco di cattiveria in più potrebbe arrivare anche il raddoppio ma Croce, Bondi e Carlini non riescono a superare Teodorani.

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Sorrento - Foligno 1-0 Scappini rompe l’incantesimo

domenica 16 ottobre 2011 0 commenti


Sorrento (4-2-3-1) Rossi; Vanin, Romeo (82’ Terra), Di Nunzio, Bonomi; Camillucci, Tognozzi (71’ Niang); Bondi, Ginestra, Croce; Scappini (74’ Galabinov). A disposizione: Chiodini, Nocentini, Sabato, Basso. Allenatore: Sarri.
Foligno (4-3-1-2) Zandrini; Romano, Tuia, Merli Sala, Petti; Menchinella, Papa (65’ Cardarelli), Castellazzi (56’ Tabacco); Tattini; Guidone, Testa (80’ Fedeli). A disposizione: Mazzoni, Stoppini, Messina, Luparini. Allenatore: Magrini.
Arbitro Giallanza di Catania. Assistenti: Botosso e Liturco.
Marcatori: Scappini (S) al 7' st
Ammoniti: Di Nunzio (S), Tattini (F), Terra (S), Croce (S), Tuia (F). Angoli: 7-3. Recuperi: 1' pt, 4' st. 


Che quella con il Foligno potesse essere una partita rognosa lo aveva anticipato già Sarri durante la conferenza stampa del venerdì, ma pochi gli avevano creduto. Invece sul campo è andata proprio come previsto dal mister. Foligno arroccato davanti a Zandrini e Sorrento che tentava di avvicinarsi alla porta senza riuscire a trovare il varco giusto. Quando ci riusciva incappava nuovamente nei pali della porta avversaria. Il primo lo coglieva Ginestra, ma a gioco fermo, dopo appena 11 minuti. Poi toccava a Scappini che si avventava su un cross di Ginestra dalla sinistra e batteva a rete. Il pallone finiva prima sulla traversa poi sul palo e da lì tra le braccia di Zandrini.
Il Foligno che nelle precedenti sette partite aveva raccolto solo un punto e si presentava a Sorrento con Magrini in panca al posto dell’esonerato Castori sembrava quasi avesse paura ad uscire dalla propria metà campo e non si affacciava quasi mai dalle parti di Rossi, ma quella volta che lo faceva per poco non pescava il jolly prima con un colpo di testa di Guidone e poi con un traversone di Castellazzi che Testa non riusciva ad intercettare. Il Sorrento ci provava anche con un tiro da fuori di Camillucci ma il pallone finiva abbondantemente a lato.
Si tornava negli spogliatoi con il risultato ancora inchiodato sullo zero a zero e, al ritorno in campo si ricominciava con la stessa musica del primo tempo. Foligno arroccato, il Sorrento che tentava di far breccia con cross dalle fasce che puntualmente Zandrini respingeva con i pugni. Dopo il terzo palo di giornata su colpo di testa di Ginestra dagli e ridagli, finalmente, sull’ennesimo cross di Bondi dalla destra, Scappini anziché colpire con la fronte come al solito, ci ha messo la nuca indovinando una traiettoria beffarda che ha scavalcato il portiere e si è infilata in porta rompendo  l’incantesimo.
Passati in vantaggio i rossoneri hanno avuto diverse opportunità di chiudere l’incontro ma non sono riusciti a concretizzarle anche e soprattutto per la bravura di Zandrini che ha compiuto almeno un paio di salvataggi prodigiosi su un colpo di testa di ginestra e su un tiro di Croce. Dall’altro lato Rossi è rimasto quasi inattivo ben protetto dalla difesa. Per non  correre rischi Sarri ha mandato in campo il fresco Niang al posto di Tognozzi ormai stanco. Il centrocampista senegalese pochi minuti dopo il suo ingresso in campo ha avuto uno scontro testa contro testa con Tabacco riportando la peggio ma è rimasto in campo fino al termine dell’incontro. Subito dopo però è stato accompagnato all’ospedale per accertamenti. Sul finire dell’incontro lieve infortunio anche per Romeo rilevato da Terra. 

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Beffati dal Prof

giovedì 13 ottobre 2011 0 commenti


BENEVENTO - SORRENTO 1-0


Benevento (4-4-2) Baican; Pedrelli, Rinaldi, Signorini, Anaclerio (10' Candrina); Cia, La Camera, Rajcic, Pintori; Cipriani (66’ Sy), Altiner (54’Vacca). A disp: Mancinelli, Fogolari, De Risio, D’Anna. All. Simonelli.
Sorrento (4-2-3-1) Rossi; Romeo, Terra, Di Nunzio, Bonomi; Camillucci, Tognozzi (74’Niang); Bondi (65’ Basso), Carlini (52’ Ginestra), Croce; Scappini. A disposizione: Chiodini, Vanin, Sabato, Galabinov. Allenatore: Sarri.
Arbitro: Abbattista di Molfetta. Assistenti: Servilio e Atta Alla di Roma 1.
Rete: 15' Cipriani (B)
Ammoniti: Tognozzi (S), Rinaldi (B), Cipriani (B), Terra (S), Sy (B), La Camera (B).

Un buon Sorrento esce a mani vuote dal Vigorito. Subita la rete di Cipriani i rossoneri si destano e vanno più volte vicino al pareggio pure cogliendo tre legni. Alla fine il risultato da ragione all’ex Simonelli. Rispetto all’ultima uscita esterna di Avellino i passi in avanti sono parecchi ma si intravvedono ulteriori margini di miglioramento per cui l’ambiente ha accettato la sconfitta con filosofia guardando avanti con fiducia: il campionato è ancora lungo.
Sarri inizialmente concede un turno di riposo a Vanin e Ginestra presentando Romeo sull’esterno destro e Scappini in avanti. Il palermitano si ritrova di fronte il furetto Pintori e alla fine vince il confronto dimostrando una grande duttilità. Il Benevento parte subito forte costringendo i rossoneri a rinculare nella propria area ed al 15’ passa in vantaggio con colpo di testa di Cipriani che salta più in alto di tutti e fa secco Rossi in mezzo a tre sorrentini. Incassato il gol il Sorrento sbanda ancora per alcuni minuti poi prende coraggio e sposta il baricentro portandolo nella metà campo giallorossa. I rossoneri si affacciano nell’area avversaria al 20’con Carlini che va in rete con un braccio quando però l’assistente aveva già rilevato una posizione di fuorigioco. Due minuti dopo un liscio di Rinaldi su lancio dalle retrovie di Romeo mette Scappini solo davanti a Baican; l’attaccante rossonero conclude di prima intenzione, ma il pallone oltre a superare il portiere supera anche la traversa. Adesso sono i padroni di casa che sono costretti ad indietreggiare. I cross di Bondi sono puntuali, ma Scappini e Di Nunzio mettono poca potenza nei loro colpi di testa e Baican si esalta. Prova a sfondare Croce da sinistra, il suo cross è respinto con i pugni da Baican e finisce sui piedi di Camillucci che molla una sventola bestiale che fa tremare il palo alla sinistra del portiere giallorosso. Non è finita! cresce Tognozzi che innesca Bondi sul vertice dell’area: il brasiliano si libera di Candrina e poi cerca di mettere il pallone all’incrocio dei pali con un tiro di precisione. La palla coglie la faccia inferiore della traversa e resta in campo. Carlini ribatte in porta ma Baican riesce a metterci una pezza respingendo. Il pallone finisce a Croce che sbilanciato da un difensore non riesce a centrare la porta ormai vuota. Sul capovolgimento di fronte i rossoneri rischiano di subire la seconda rete: Terra, nel tentativo di anticipare Cipriani di testa, manda il pallone a picchiare sulla traversa. Il tempo si chiude con un tiro da fuori di Bondi che sorvola la traversa.
Ad inizio ripresa, Sarri manda in campo Ginestra al posto di Carlini, mentre Simonelli sostituisce Altinier con Vacca. Il copione è sempre lo stesso, rossoneri in avanti alla ricerca del pari, giallorossi barricati in area. Ci provano Scappini e Bonomi con dei tiri da lontano che difettano di potenza che Baican intercetta con facilità. Poi ci prova anche Ginestra su punizione cogliendo il terzo palo a portiere battuto.  Il Benevento riesce ad alleggerire la pressione con un lancio di Pintori per Cipriani ma Di Nunzio lo batte in velocità salvando in fallo laterale. Bondi accusa i crampi e Sarri lo sostituisce con Basso. Poi toglie pure lo stanco Tognozzi mandando in campo Niang mentre Simonelli mette Sy al posto di Cipriani. Nel finale i rossoneri si riversano in avanti senza la necessaria lucidità finendo per consegnare il pallone alla difesa giallorossa. Il Benevento fa suoi i tre punti mentre i rossoneri se ne ritornano in penisola a mani vuote.

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Vittoria convincente, Reggiana asfaltata

domenica 9 ottobre 2011 0 commenti


SORRENTO - REGGIANA 2-1

Sorrento (4-2-3-1) G. Rossi; Vanin, Romeo, Di Nunzio, Bonomi; Camillucci, Armellino; Bondi, Carlini (81’ Basso), Croce (85’ Niang); Ginestra (65’ Scappini). A disposizione: Chiodini, Terra, Sabato, Galabinov. Allenatore: Sarri.
Reggiana (4-3-3) Silvestri; Iraci, Aya, Mei, Sperotto; Viapiana, Calzi, Alessi; Esposito (79’ Fedi), P. Rossi (58’ Redzic), Matteini. A disposizione: Bellucci, Siragusa, Lanna, Bovi, Doumbia. Allenatore: Mangone.
Arbitro: Pasqua di Tivoli. Assistenti: De Troia e Mandis.
Marcatori: Di Nunzio (S) al 27' pt, Croce (S) al 28' st, Fedi (R) al 47' st.
Ammoniti: Di Nunzio (S), Sperotto (R), Croce (S). Espulso: Armellino (S) per proteste. Angoli 4-5. Recuperi: 1' pt, 3' st.

Il Sorrento ha ottenuto quest’oggi la prima vittoria interna del torneo superando una coriacea Reggiana con una convincente prestazione. Il risultato finale di 2-1 non rende giustizia agli uomini di Sarri, che hanno avuto il controllo dell’incontro per tutti i 90 minuti realizzando due reti con Di Nunzio e Croce archiviando la pratica già a metà ripresa, rendendosi poi  pericolosi in parecchie altre occasioni. Solo a tempo scaduto, dopo la strana espulsione di Armellino la Reggiana è riuscita ad accorciare le distanze con Fedi. I rossoneri incamerano altri tre punti  e in attesa di conoscere il verdetto della disciplinare per il derby con lo Stabia del 2009 hanno iniziato già da stasera a preparare l’incontro di mercoledì sera col Benevento.
Tornando alla cronaca odierna il primo spunto degno di nota dell’incontro è stato un tiro di punizione dai 30 metri del reggiano Calzi sul quale Rossi si è fatto trovare pronto a ribattere. Dopo questo spunto il centrocampo rossonero ha preso il comando del gioco e per Rossi ben protetto dal quartetto difensivo in cui ha giganteggiato un monumentale Romeo non ci sono stati più pericoli. Il suo dirimpettaio ha avuto invece molto lavoro da sbrigare. Il primo a scaldargli le mani è stato Ginestra che lo ha impegnato con un tiro al volo su cross dalla sinistra di Croce. Poco dopo il portiere ospite nel tentativo di rinviare con i piedi finisce per regalare il pallone allo stesso Ginestra che tenta di concludere di prima intenzione colpendo male. Poi ci prova Bondi su punizione ma la palla finisce alta. Passano un paio di minuti e il Sorrento ottiene un altro calcio di punizione dalla medesima posizione. Questa volta il tiro di Bondi è più preciso e costringe Silvestri a rifugiarsi in corner. L'angolo è battuto da Bondi, che trova Croce sul secondo palo che di testa rimette in mezzo per  Di Nunzio che insacca in acrobazia in mezzo a diversi avversari. Nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo non succede nulla di rilevante, con i rossoneri che tengono a bada gli ospiti con disinvoltura.
Ad inizio ripresa Mangone toglie Rossi, sostituendolo con il giovane Redzic. I rossoneri man mano che passano i minuti giocano con sempre maggiore disinvoltura riuscendo a trovare  parecchi varchi sulla sinistra con la coppia Bonomi - Romeo, ma  Carlini e Ginestra non riescono a trovare il colpo del ko. Al 65’ Sarri toglie Ginestra e lo sostituisce con Scappini, che appena entrato scocca un tiro dai 30 metri che per poco non sorprende Silvestri, troppo fuori dai pali.
Con l’ingresso di Scappini gli attacchi dei rossoneri aumentano di pericolosità. Il gol del raddoppio è nell’aria ed arriva al 74' quando Carlini e Croce combinano sulla sinistra, prendendo d'infilata Aya. Il difensore riesce ad opporsi al tiro di Carlini, ma questi riconquista il pallone e serve Croce, tutto solo, che realizza la seconda rete. La partita in pratica finisce qui. A tempo ormai scaduto Armellino, si fa espellere e sull’azione seguente Fedi realizza il gol della bandiera con un colpo di testa.

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Violato il Partenio

domenica 2 ottobre 2011 0 commenti


Un tiro di Ginestra è sufficiente per ottenere il secondo successo esterno della stagione

Avellino - Sorrento 0-1

Avellino (4-4-2) Fumagalli; Labriola, Porcaro, Cardinale (60’ De Gol); Herrera (80’ Ercolano), D’Angelo, Correa, Millesi; Thiam (52’ Lasagna), Zigoni. A disposizione: Fortunato, Citro, Zappacosta, Falzerano. Allenatore: Bucaro.
Sorrento (4-2-3-1) Rossi; Vanin, Romeo, Di Nunzio, Bonomi (84’ Sabato); Camillucci, Armellino; Bondi (77’ Scappini), Carlini, Croce (71’ Corsetti); Ginestra. A disposizione: Chiodini, Terra, Niang, Galabinov. Allenatore: Sarri
Arbitro: Luca Barbeno di Brescia Assistenti: Antonello Grispigni di Roma 1 e Francesco Passero Roma 1
Marcatore: 41' pt Ginestra (S)
Ammoniti: Porcaro (A), Fumagalli (A), Carlini (S).

Finalmente al quarto tentativo il Sorrento esce vittorioso dal partenio. La squadra rossonera ha giocato un incontro molto concreto badando soprattutto ad annullare gli avanti in maglia verde che in tutto la partita hanno avuto una sola grande occasione con Herrera ben chiuso da Rossi. Dall’altro lato le invenzioni di Bondi hanno messo tre volte i propri compagni in condizione di segnare. Alla prima Ginestra ha fatto centro. Alla seconda Carlini è stato stoppato da un’uscita kamikaze di Fumagalli. Alla seconda la palla ha fatto la barba al palo.
Sarri che inizialmente aveva riproposto la stessa formazione di partenza della settimana scorsa con l’eccezione del rientrante croce al posto di Corsetti durante il riscaldamento ha dovuto rinunciare a Tognozzi vittima di un infiammazione al tendine di Achille e ha mandato in campo Armellino.
L’incontro ha riservato pochissime emozioni. Il Sorrento ha fatto sfogare i padroni di casa lontano dalla porta di Rossi per poi colpire con un’apertura improvvisa di Camillucci per Bondi che dalla destra ha pennellato un cross a centro area sul quale Ginestra si è avventato di testa sfiorando il palo. L’unica sbavatura dell’attenta difesa rossonera si verifica al 18’ quando Correa riesce a mettere in moto Thiam sul settore sinistro. Il senegalese appoggia sulla destra a Millesi che di sinistro impegna severamente Rossi, la sfera arriva ad Herrera che si fa chiudere lo specchio dall’estremo difensore rossonero.
Poi non accade più nulla di rilevante fino al 41’ quando Bondi con una invenzione delle sue mette Ginestra, davanti a Fumagalli e il cobra colpisce con un diagonale chirurgico che si insacca a fil di palo sulla sinistra del portiere. Poco prima dello scadere Bondi si ripete, lanciando carlini centralmente. Questa volta Fumagalli si catapulta tra i piedi dell’attaccante rossonero riuscendo a disinnescare il tiro. Subito dopo il portiere avellinese viene ammonito per proteste in quanto pretendeva di aver subito un fallo.
Nella ripresa l’Avellino cerca disperatamente il pareggio ma l’unica conclusione degna di nota è  di Zigoni su assist di Herrera: il tiro manca di potenza e Rossi blocca senza problemi. Il Sorrento si limita a controllare ma si rende ugualmente pericoloso quando Porcaro sbaglia un disimpegno, regalando palla a Croce che subito innesca Ginestra: questa volta la mira del bomber posillipino è meno precisa del primo tempo e la palla si perde sul fondo facendo la barba al palo.
Nel finale Bucaro tenta il tutto per tutto inserendo Lasagna per un evanescente Thiam ed Ercolano per Herrera: Sarri risponde con Corsetti per Croce, Scappini per Carlini e Sabato per Bonomi. L’Avellino non riesce più a pungere ma i rossoneri non ne approfittano e l’incontro si chiude sull’uno a zero.
I tre punti ottenuti senza entusiasmare fanno storcere il naso agli eterni insoddisfatti, ma sono un buon bottino che va in cascina. Qualche passo in avanti rispetto alla gara col Taranto si è visto. Avanti così.

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Tra Sorrento e Taranto pari a reti bianche

domenica 25 settembre 2011 0 commenti


Sorrento - Taranto 0-0 - Pari giusto. Il Taranto fallisce un rigore con Rantier, ma Bremec compie due miracoli sulle conclusioni di Ginestra e Di Nunzio.  

Sorrento (4-2-3-1) Rossi; Vanin, Romeo, Di Nunzio, Bonomi; Camillucci, Tognozzi (66’ Armellino); Corsetti, Carlini (54’ Scappini), Bondi; Ginestra (64’ Galabinov). A disposizione: Chiodini, Terra, Sabato, Niang. Allenatore: Sarri.
Taranto (3-4-3) Bremec; Sosa, Di Bari, Prosperi; Garufo, Giorgino, Sciaudone (66’ Di Deo), Rizzi; Chiaretti, Girardi (88’ Guazzo), Rantier (73’ Russo). A disposizione: Faraon, Cutrupi, Videcodimi, Antonazzo. Allenatore: Dionigi.
Arbitro: Michele Gallo di Barcellona Pozzo di Gotto. Assistenti: Tudisco e Santoro.
Ammoniti: Sosa (T), Rizzi (T), Di Deo (T), Camillucci (S), Di Nunzio (S).

Il big match tra Sorrento e Taranto finisce a reti inviolate. Il Sorrento parte contratto e lascia l’iniziativa agli avversari. Gli ionici si rendono pericolosi dapprima con un tiro di Chiaretti che Rossi devia in corner e successivamente con un colpo di testa di Rantier, che finisce di poco a lato. La prima azione pericolosa del Sorrento è propiziata da una discesa di Bonomi che serve Carlini in piena area, che pressato da Di Bari scarica all’indietro per l’accorrente Ginestra che calcia in porta di prima intenzione sfiorando il palo alla sinistra di Bremec. Al diciassettesimo doppia occasione per Girardi che ispirato da Chiaretti impegna Rossi con due colpi di testa consecutivi.
Col passare dei minuti il Sorrento riesce a spostare il baricentro del gioco lontano dalla propria area di rigore senza tuttavia riuscire ad impegnare Bremec. L’unico che prova a far salire la squadra è Carlini poco assistito da Corsetti e Bondi, mentre Ginestra stretto nella morsa della difesa avversaria non riesce a rendersi pericoloso come altre volte è capitato. Prima della chiusura del primo tempo si registrano solo delle conclusioni da fori di Chiaretti e Garufo fermate senza problemi da Rossi.
Alla ripresa del gioco la partita cambia volto. Il Sorrento alza di parecchio il proprio baricentro. Corsetti e Bondi apportano un maggior contributo alla manovra mettendo spesso in apprensioni la difesa ospite. Si fa vivo anche Vanin che nel primo tempo non era mai riuscito a superare la metà campo e Bremec viene chiamato più volte in causa. Dopo un tiro di Camillucci, che termina a lato ci prova Bondi con un calcio di punizione deviato in angolo dalla barriera.
Sarri decide di gettare nella mischia Scappini togliendo Carlini tra lo stupore dei tifosi che avrebbero voluto togliere Corsetti o Ginestra. L’occasione più ghiotta dell’incontro capita al dodicesimo quando Bondi libera Ginestra in area, solo davanti a Bremec, ma la conclusione ravvicinata del cobra non è delle più efficaci e viene respinta dall’estremo difensore rossoblù. Al diciottesimo, l’episodio che potrebbe cambiare la gara: su una ripartenza del Taranto il pallone finisce a Girardi che entra in area controllato da Vanin. Nell’azione si intromette Ginestra che nel tentativo di rubare palla a Girardi lo manda a terra provocando un calcio di rigore. Batte Rantier che spiazza Rossi, ma calcia a lato.
Nei minuti successivi nel Taranto Di Deo e Russo rilevano Sciaudone e Rantier, mentre Armellino e Galabinov sostituiscono Tognozzi e Ginestra. I due nuovi entrati nelle file rossonere hanno dato ulteriore slancio alla manovra spostando ancora più avanti il baricentro del gioco, costruendo un’altra occasionissima quando il colpo di testa a botta sicura di Di Nunzio sugli sviluppi di un corner, è stato intercettato da Bremec. Ad un minuto da novantesimo palla gol per Galabinov che invece di colpire di testa cerca di metterci il piede mancando la deviazione vincente.
Si finisce con il Taranto in evidente difficoltà che riesce a neutralizzare i minuti di recupero tenendo il pallone lontano dalla propria porta.
L’incontro termina a reti inviolate. Una partita che si è rischiato di perdere ma che si poteva vincere con merito visto che nel secondo tempo il Sorrento è stato molto più intraprendente dei pugliesi che alla fine hanno cercato solo di far passare il tempo il più in fretta possibile.
Dalla prossima, il derby con l’Avellino, dovrebbero rientrare sia Croce che Basso fornendo ulteriori armi ad una squadra che è apparsa comunque in crescita rispetto alla precedente partita casalinga con il Pavia. 

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A Como pari in rimonta

domenica 18 settembre 2011 0 commenti


Como-Sorrento 2-2

Como (4-2-3-1): Giambruno; Diniz, Zullo, Urbano Som (64’ Ambrosini); Salvi (32’ Ardito), Lewandowski; Bardelloni (61’ Doumbia), Toledo, Ciotola; Filippini. A disposizione: Conti, Vicente, Romano, Miello. Allenatore: Ramella.
Sorrento (4-2-3-1): Rossi; Vanin, Romeo, Nocentini, Bonomi; Armellino (46’ Tognozzi), Camillucci; Corsetti (61’ Scappini), Carlini, Bondi, Ginestra (86’ Galabinov). A disposizione: Chiodini, Di Nunzio, Sabato, Niang. Allenatore: Sarri.
Arbitro: Soricaro di Barletta. Assistenti D’Apice e Ricci
Marcatore: 3' Ginestra (S), 17' Filippini (C) 45’ Filippini  (C) rig., 79’ Scappini (S)
Ammoniti: Zullo (C), Vanin (S), Carlini (S), Ambrosini (C), Lewandowski (C).

Dopo il pareggio interno di sette gironi fa con il Pavia, il Sorrento ottiene un altro punto al Senigaglia con il Como. Un pareggio che alla fine sta stretto ai rossoneri. Dopo un primo tempo in cui i padroni di casa sono riusciti a metterci in difficoltà chiudendo in vantaggio la ripresa ha fatto registrare il netto predominio dei rossoneri che hanno messo sotto i lariani, raddrizzando il risultato e sfiorando il successo con un finale pirotecnico. Tralasciando le polemiche per eventuali errori arbitrali (entrambe le reti lariane presentano situazioni dubbie) registriamo l’ennesimo risultato positivo che muove la classifica e iniziamo a pensare già da adesso all’incontro di domenica prossima con il Taranto che oggi ha agganciato la testa della classifica in pieno recupero, sperando di poter avere presto a disposizione tutti gli effettivi.
Il resoconto del match vede una buona partenza dei rossoneri che trovano subito il vantaggio: terzo minuto Bondi cambia gioco e pesca Corsetti solo a destra, Corsetti rimette in mezzo per l'accorrente Ginestra che batte Giambruno al volo. I padroni di casa non si perdono d’animo e prendono in mano il gioco. Al 7' Como vicinissimo al pareggio: Toledo entra in area dalla destra e conclude con un diagonale alto. Lariani di nuovo pericolosi al 10' con un tiro da fuori di Ciotola che Rossi devia in angolo. Il Como trova la rete del pareggio al 17': corner dalla sinistra di Toledo, sponda di Lewandowski che rimette al centro per Filippini che di testa supera Rossi.
Alla mezzora Ramella è costretto a sostituire Salvi che si infortuna in un contrasto con Armellino. Al suo posto entra Ardito. Poco dopo si rifà vivo il Sorrento con un tiro da fuori di Ginestra, che Giambruno blocca con sicurezza. Intanto Ramella inverte gli esterni: Bardelloni opposto a Vanin  crea diversi problemi alla retroguardia rossonera impegnando Rossi con un tiro in diagonale. Poco prima dello scadere del tempo Bardelloni punta nuovamente Vanin che nel tentativo di fermarlo commette fallo a cavallo della linea dell’area di rigore, probabilmente fuori. L’arbitro però vede il fallo all’interno dell’area e concede un calcio di rigore per il Como che Filippini trasforma beffando Rossi con un cucchiaio. Si và al riposo con il Como in vantaggio.
Alla ripresa il Sorrento parte deciso e colleziona alcuni tiri dalla bandierina; su uno di questo al 6’ Ginestra riesce a mettere il pallone in porta ma l’arbitro ravvisa una carica ai danni del portiere lariano ed annulla la rete. Al quarto d’ora Sarri toglie Corsetti e manda in campo Scappini. Carlini passa sull’out destro mentre Ginestra retrocede in appoggio a Scappini che va ad occupare il ruolo di prima punta. I rossoneri con il nuovo assetto aumentano la pressione sulla difesa lariana. Al 79’ Carlini conquista un calcio di punizione per fallo di Diniz su di lui. Alla battuta va Bondi; il cross del brasiliano finisce a Scappini che sovrasta Urbano e di testa batte Giambruno riportando il risultato in parità.
Ottenuto il pareggio il Sorrento continua a mantenere il controllo del gioco alla ricerca della rete del successo sfiorandola con un colpo di testa di Galabinov (entrato pochi minuti prima in sostituzione di Ginestra). Il finale di gara è tutto un susseguirsi di occasioni per i rossoneri che con Galabinov, Scappini e Carlini vanno più volte al tiro trovando l’opposizione di Giambruno che evita la sconfitta al Como.

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Occasione sprecata

domenica 11 settembre 2011 0 commenti


Sorrento-Pavia 2-2 Rossoneri due volte avanti, due volte ripresi.

Sorrento: Rossi, Vanin, Terra, Nocentini, Bonomi (74' Sabato), Camillucci (79' Tognozzi), Armellino, Corsetti (69' Galabinov), Carlini, Bondi, Ginestra. A disposizione: Chiodini, Di Nunzio, Greco, Niang. Allenatore: Sarri.
Pavia: Facchin, Gheller, Romeo, Fissore, Meregalli, Puccio, Carotti, Meza Colli (76' Bufalino), Falco, D'Errico (82' Verruschi), Rodriguez (88' Veronese). In panchina: Cacchioli, Capogrosso, Caidi, Dall'Oglio. Allenatore: Domenicali.
Arbitro: Federico La Penna di Roma 1.
Marcatori: 45' rig. Ginestra (S), 66' Falco (P), 76' Galabinov (S), 79' D'Errico (P).
Ammoniti Gheller, Fissore, Rodriguez (P), Bonomi e Corsetti (S). Angoli 10-4.

Dopo la vittoria sul Monza il Sorrento vorrebbe proseguire la striscia vincente ma come pronosticato da Sarri venerdì sulla sua strada ci sono il caldo e il Pavia che si riconferma come la bestia nera dei rossoneri. Il Sorrento parte subito per imporre il suo gioco ma si trova di fronte una  squadra ben organizzata che concede pochi spazi ed è molto pericolosa con i due esterni Falco e D’Errico. Bondi e Corsetti peccano spesso di precisione così per accendere Ginestra c’è bisogno dell’estro di Carlini, che alla fine sarà il migliore in campo per i suoi. Nel primo quarto d’ora da registrare solo due tiri dalla distanza, uno per parte, di Ginestra e Puccio entrambi fuori misura. La prima conclusione nello specchio è del Pavia con un colpo di testa di Meza Colli parato senza problemi da Rossi. Poi mentre il Sorrento fa incetta di calci d’angolo collezionare ben 9 senza graffiare e il Pavia a rendersi pericoloso in due occasioni con Rodriguez costringendo Rossi agli straordinari.
Quando ormai il primo tempo sta per concludersi Carlini approfitta di liscio del Romeo pavese e si catapulta in area dove è fermato fallosamente da Gheller che già ammonito viene graziato dall’arbitro. Ginestra dal dischetto non sbaglia e porta in vantaggio il Sorrento in vantaggio.
Il secondo tempo inizia bene per il Sorrento che va vicino al raddoppio con un calcio di punizione dai 25 metri, di Bondi che sfiora il palo alla sinistra di Facchin. Tre minuti la difesa pavese si fa trovare scoperta, Carlini lancia Corsetti verso la rete e Meregalli lo atterra provocando un altro rigore contro il Pavia. Anche questa volta l’arbitro non ammonisce l’autore del fallo. Sul dischetto nuovamente Ginestra che cerca di sorprendere Facchin cambiando angolo. Il portiere ospite non si lascia ingannare e respinge sia il tiro sia la ribattuta dello stesso Ginestra.
Nonostante il rigore sbagliato la partita sembra essere saldamente in mano al Sorrento che potrebbe raddoppiare con un tiro da fuori di Armellino che scheggia il palo a Facchin battuto. Quando manco te lo aspetti arriva invece il pareggio pavese. Falco sfugge per l’ennesima volta a Bonomi, entra in area dal vertice destro e indovina un tiro a giro che termina la sua corsa all’incrocio dei pali alla destra di Rossi. Passano due minuti e Falco fa ammattire nuovamente Bonomi costringendo Rossi ad un’uscita avventurosa per sventare il pericolo.
Per  riacciuffare il risultato Sarri toglie Corsetti e manda dentro Galabinov spostando Carlini sulla fascia destra. Poco dopo Bonomi è costretto a uscire in barella e al suo posto entra Sabato. Il Sorrento riprende ad attaccare e si porta avanti anche Vanin che entra in area palla al piede arriva fin sulla linea di fondo ed appoggia in mezzo per Galabinov che fa secco Facchin di piatto.
Partita chiusa? Nemmeno per sogno. Incredibilmente il Pavia riesce a sorpendere impreparata la difesa rossonera. Il solito Falco parte dalla sua metà campo da posizione centrale e punta la porta senza essere affrontato servendo un pallone d’oro all’accorrente D'Errico che batte Rossi per la seconda volta.
Sarri si gioca l’ultima carta con Tognozzi al posto dello stanco Camillucci. Il nuovo entrato però mostra di non essere al meglio della condizione. La partita così si spegne, ma a ravvivarla ci pensa il solito Carlini che buca la difesa ospite e si presenta a tu per tu con Facchin. Il portiere riesce a chiudergli lo specchio con un uscita disperata ma il pallone termina nuovamente sui piedi dell’attaccante rossonero che conclude di un soffio  alto. 

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Pavia bestia nera


Sorrento-Pavia 2-2. Rossoneri due volte avanti, due volte ripresi

Sorrento: Rossi, Vanin, Terra, Nocentini, Bonomi (74' Sabato), Camillucci (79' Tognozzi), Armellino, Corsetti (69' Galabinov), Carlini, Bondi, Ginestra. A disposizione: Chiodini, Di Nunzio, Greco, Niang. Allenatore: Sarri.
Pavia: Facchin, Gheller, Romeo, Fissore, Meregalli, Puccio, Carotti, Meza Colli (76' Bufalino), Falco, D'Errico (82' Verruschi), Rodriguez (88' Veronese). In panchina: Cacchioli, Capogrosso, Caidi, Dall'Oglio. Allenatore: Domenicali.
Arbitro: Federico La Penna di Roma 1.
Marcatori: 45' rig. Ginestra (S), 66' Falco (P), 76' Galabinov (S), 79' D'Errico (P).
Ammoniti Gheller, Fissore, Rodriguez (P), Bonomi e Corsetti (S). Angoli 10-4.

SEGUE SERVIZIO

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Fine di un sogno

domenica 5 giugno 2011 0 commenti

Sorrento - Verona 1 - 1

Sorrento: Rossi; Vanin, Lo Monaco (55' Di Nunzio), Terra, De Giosa; Erpen, Togni, Nicodemo, Manco (55' Corsetti); Pignalosa (75' Bonvissuto), Carlini. A disposizione: Mancinelli, Angeli, Armellino, Niang.  Allenatore: Gianni Simonelli
Hellas Verona: Rafael; Cangi, Ceccarelli, Maietta, Scaglia; Russo, Esposito, Hallfredsson; Mancini (77' Martina Rini), Ferrari, Berrettoni (64' Anderson). A disposizione: Nicolas, Abbate, Garzon, Pichlmann, Le Noci. Allenatore: Andrea Mandorlini
Arbitro Irrati di Pistoia (Palazzoni-Avellano).
Ammoniti: Lo Monaco (S), Maietta (V), De Giosa(S), Anderson (V), Di Nunzio (S).
Marcatori: 5' De Giosa, 45' Berrettoni

Finisce nella semifinale playoff il  sogno del Sorrento di salire in serie B. L’incontro era cominciato con il piede giusto. Al 5' infatti su corner dalla destra di Togni, il Sorrento trovava la rete del vantaggio con un colpo di testa di De Giosa.
Dopo il vantaggio del Sorrento la partita continua ad essere ricca di spunti da entrambe le parti. Al Sorrento serve il secondo gol e il Verona gioca a viso aperto. Rossi salva due volte la propria porta
su altrettante conclusioni di Ferrari al 21' la prima di testa la seconda di piede e si ripete anche su una botta dai venti metri di Russo.
Poco a poco però il Sorrento riesce a prendere in mano l’incontro e mette paura a Rafael con un tiro da fuori di Erpen. Il portiere scaligero salva il risultato al 41' con un colpo di reni su incornata di De Giosa a seguito di una punizione di Erpen.
Poco prima dello scadere della prima frazione Lo Monaco non interviene su un lancio lunghissimo di Scaglia, e si fa rubare il pallone da Ferrari che dal fondo scarica indietro per Berrettoni, che batte a rete dal limite trovando la deviazione di Terra che prende in controtempo Rossi e regala la rete del pareggio ai veneti.
Ad inizio ripresa Simonelli cerca di riorganizzare la squadra con Di Nunzio e  Corsetti al posto di lo Monaco e Manco, ma è il Verona a rendersi pericoloso  con un tiro di Russo dopo un batti e ribatti ai sedici metri. Dopo un tiro di Erpen che termina di poco al lato ben controllato da Rafael il Sorrento non riesce più a rendersi pericoloso. Rossi invece deve disimpegnarsi in almeno un paio di occasione per evitare di subire la seconda rete.
Nel finale Simonelli manda in campo Bonvissuto al posto dell’ormai stanco Pignalosa e porta avanti de Giosa e Terra per cercare di sfruttare la loro abilità sui palloni alti. Il Sorrento continua a metterci il cuore ma riesce ad impensierire Rafael solo con due calci di punizione dai venti metri di De Giosa. Il primo è deviato in angolo da Rafael, mentre  il secondo si infrange sulla barriera. I rossoneri vanno in rete con un colpo di testa di carlini su cross dalla sinistra di Erpen ma l’arbitro ravvisa un fuorigioco e annulla. Nel finale su cross di Russo dalla destra, Anderson impatta di testa, e Rossi alza sopra la traversa.
La partita finisce qui. Il Verona passa in finale dove incontrerà la Salernitana vittoriosa ad Alessandria per tre reti ad una. Per il Sorrento invece il campionato finisce qui.
Tra qualche giorno a mente fredda si tirerà il bilancio dell’annata appena trascorsa. 

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Ferrari punisce il Sorrento

lunedì 30 maggio 2011 0 commenti

Hellas Verona-Sorrento 2-0

Hellas Verona: Rafael; Cangi, Ceccarelli, Maietta, Scaglia; Martina Rini (82' Garzon), Esposito, Hallfredsson; Mancini (52' Berrettoni), Ferrari, Le Noci (65' Selva). A disposizione: Nicolas, Abbate, Anderson, Russo. Allenatore: Andrea Mandorlini
Sorrento: Rossi; Vanin, Lo Monaco, Terra (78' Di Nunzio), De Giosa; Erpen, Togni, Nicodemo, Manco; Pignalosa (72' Bonvissuto), Carlini (91' Corsetti). A disposizione: Mancinelli, Angeli, Camorani, Armellino. Allenatore: Gianni Simonelli
Arbitro: Maurizio Mariani (Sez. arbitrale di Aprilia)
Marcatori: 75' Ferrari, 88' rig. Ferrari
Ammoniti: Esposito, De Giosa, Maietta, Ceccarelli, Di Nunzio.

Il primo atto della semifinale playoff tra Verona e Sorrento si è concluso con la vittoria della squadra veneta per due reti a zero. Il risultato lascia l’amaro in bocca al Sorrento che soprattutto nel primo tempo non ha affatto demeritato.
La gara si è giocata di fronte a circa quindicimila spettatori, trecento dei quali arrivati dalla penisola sorrentina e da diverse città del nord Italia per sostenere il Sorrento. Il colpo d’occhio era fantastico e chi lo ha vissuto da vicino lo ricorderà per sempre. Il Sorrento è sceso in campo senza alcun timore reverenziale pronto a rispondere colpo su colpo alle iniziative dei veneti invero alquanto sterili. La prima palla gol del match è per i rossoneri che cercano di sfondare frontalmente con Carlini che calcia in porta dal limite dell’area, il pallone finisce addosso Pignalosa trasformandosi in un assist per lo stesso giocatore che viene a trovarsi a tu per tu con Rafael ma non riesce a trovare lo spiraglio per metterla dentro.
Nei minuti successivi Il Verona ha continuato a mantenere una certa supremazia territoriale senza tuttavia impensierire Rossi. Le conclusioni dei veneti finivano sempre fuori bersaglio. La più pericolosa era costituita da un colpo di testa di Ferrari su cross di Scaglia che passava venti centimetri sopra la traversa di Rossi.
Sul capovolgimento di fronte il colpo di testa di Pignalosa su traversone dalla destra di Manco, era più preciso ma era respinto da Rafael con un prodigioso colpo di reni. Sull’azione successiva Erpen faceva ammattire Cangi e poi concludeva con un tiro maligno sul primo palo bloccato da Rafael.
Questo è il momento migliore dei rossoneri che ottengono pure una punizione limite che fa zittire i quindicimila veronesi sugli spalti. Il tiro di Togni termina fuori di un metro. Il primo tempo si chiude con Martina Rini che ruba palla al limite, triangolazione con Ferrari, tiro da posizione molto defilata respinto da Rossi.
Nella ripresa il Sorrento non è più riuscito a rendersi pericoloso e il Verona ha preso coraggio. Le uniche occasioni degne di nota erano quelle di un tiro fuori bersaglio di Hallfredsson che rischiava di trasformarsi in un pericoloso assist ed era messo in angolo da un intervento in scivolata di De Giosa, e successivamente un tiro dello stesso Hallfredsson respinto in angolo da Rossi.
Dopo che il Verona ha mandato in campo Berrettoni e Selva al posto di Mancini e Le Noci alla mezzora Simonelli sostituisce Pignalosa con Bonvissuto.
Il vantaggio scaligero scaturisce da un contrasto a centrocampo tra Nicodemo e Maritna Rini. Il fallo è del veneto ma l’arbitro assegna la punizione al Verona. Esposito appoggia a sinistra per Scaglia che mette in area. Il cross è fuori misura ma Ceccarelli lo rimette al centro in acrobazia, e Ferrari batte tutti sul tempo e fa l'1-0 che porta avanti i gialloblù.
Il Sorrento ha una reazione rabbiosa, De Giosa ci prova su punizione ma Rafael blocca ancora. Simonelli toglie Terra alle prese con i crampi e manda in campo Di Nunzio. Bonvissuto conquista un altro calcio di punizione dai venti metri ma il tiro di Togni finisce alto sulla traversa.
All’88 mentre Vanin che era fuori per farsi curare deve ritornare precipitosamente in campo per chiudere su Ferrari libero da marcatura, Rossi respinge un cross dalla destra di Berrettoni: la palla finisce a Selva che calcia in porta. Di Nunzio cerca di fare scudo con il corpo ma mentre si volta per offrire la schiena al tiro il pallone gli sbatte sulla parte alta del braccio. Mariani concede un calcio di rigore inesistente che Ferrari trasforma.
Il Sorrento reagisce con ancora maggior rabbia ma l’ennesima punizione dal limite di De Giosa finisce nuovamente tra le mani di Rafael. Al terzo di recupero Selva sfiora la terza rete.
Alla fine per quello che si è visto in campo il risultato premia eccessivamente il Verona. Gli scaligeri nel complesso hanno meritato più del Sorrento ma entrambe le reti sono scaturite da due errori arbitrali. A posizioni invertite quel calcio di rigore non sarebbe mai stato concesso. Paghiamo quindi anche il fatto di essere la piccola Sorrento contro la grande Verona.
Adesso in settimana ci sarà da curarsi le ferite, rimboccarsi le maniche e pensare al match di ritorno di domenica prossima al campo Italia quando ci saranno da recuperare i due gol subiti ieri.


IL CUORE ROSSONERO BATTE ANCORA, LA NOSTRA LOTTA COMINCIA ORA. 

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Il Sorrento cade a La Spezia e il Gubbio fa festa

domenica 8 maggio 2011 0 commenti

Spezia - Sorrento 2-1
Spezia (4-3-3): Conti; Marchini, Buscaroli, Comazzi, Bianchi; Padoin (74’ Casoli), Buzzegoli, Herzan; Basso (66’ Lollo), Cesarini, Chianese (58’ Colombo). A disposizione: Fiorillo, Cintoi, Musto, Ferrarese. Allenatore: D'Adderio
Sorrento (4-4-2): Rossi; Vanin, Terra, Di Nunzio, De Giosa (74’ Angeli); Erpen, Togn, Armellino (70’ Esposito), Manco; Carlini, Pignalosa (70’ Bonvissuto). A disposizione: Mancinelli, Lo Monaco, Sabato, Camorani. Allenatore: Simonelli.
Arbitro: Pairetto (Nichelino); Assistenti: De Bortoli e Raimondi.
Marcatori: 26' Padoin (Spe), 50’ Pignalosa (Sor), 82’ Casoli (Spe)
Ammoniti: Vanin (Sor), Marchini (Spe), Cesarini (Spe).

Il Sorrento perde con lo Spezia per due reti ad una, ma l’incontro di oggi è stato condizionato enormemente dai risultati che giungevano dagli altri campi. Inizialmente le due squadre hanno cercato entrambe quella vittoria che avrebbe potuto riaprire i rispettivi campionati andando entrambe vicino al gol. Lo Spezia è riuscito per primo nell’impresa grazie ad un colpo di testa di Padoin su un cross dalla sinistra di Basso.
Verso la fine del primo tempo sono cominciati ad arrivare gli aggiornamenti dagli altri campi e si è capito subito che ne lo Spezia ne il Sorrento sarebbero riusciti a conseguire i loro traguardi. L’incontro si è mantenuto acceso fino al 5’ della ripresa quanto il Sorrento è riuscito a pareggiare  con un colpo di testa di Pignalosa deviato da un difensore bianco su un cross di Erpen dalla sinistra.
A quel punto le due squadre si sono concesse alcuni minuti di pausa ed è iniziata la girandola delle sostituzioni. Nello Spezia Casoli, Lollo e Colombo hanno preso il posto di Padoin, Basso e Chianese. Nel Sorrento invece Angeli, Esposito e Bonvissuto hanno sostituito De Giosa, Armellino e Pignalosa.
Ricaricate parzialmente le batterie con forze fresche le due squadre hanno ripreso a spingere giocando più per la gloria e lo spettacolo che per la classifica. Tra le file del Sorrento si è messo particolarmente in luce Gaetano Manco che forse con questa prestazione ha cercato di convincere Simonelli a restituirgli la maglia da titolare.
Ad otto minuti dal termine però il destino a voluto che a segnare fosse l’eugubino Casoli che lanciato da Cesarini ha approfittato di una disattenzione della difesa rossonera e si è presentato da solo davanti a Rossi fulminandolo con un potente destro.
Nei minuti finale il Sorrento ha cercato di salvare l’onore ma la difesa spezzina è riuscita ad arginare i tentativi di Erpen e Bonvissuto.
Intanto il Gubbio battendo  la Paganese per tre reti ad uno (una di Boisfer, doppietta di Gomez) ha guadagnato la promozione in serie B.
In zona playoff  l’Alessandria battendo la Spal (1-0) è la seconda squadra dopo il Sorrento che si è assicurata il diritto a parteciparvi.
Quasi sicura di parteciparvi anche la Salernitana che è andata ad espugnare il campo della Reggiana e che nell’ultimo turno ospiterà un Gubbio ormai in vacanza.
L’ultimo posto utile se lo giocheranno il Verona che oggi a battuto il Lumezzane (1-0) e lo Spezia. Agli scaligeri per qualificarsi ai playoff potrebbe bastare anche un pareggio in quanto hanno una differenza reti nettamente migliore dello Spezia.
A questo punto è molto probabile che gli accoppiamenti per le semifinali playoff saranno Sorrento-Verona da una parte e Alessandria-Salernitana dall’altra.

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Carlini e Pignalosa stendono il Gubbio

domenica 1 maggio 2011 0 commenti

Il Sorrento batte la capolista Gubbio per due reti ad una e si si porta a meno quattro a due gare dal termine del campionato.

Sorrento (4-4-2): Rossi; Vanin, Terra, Di Nunzio, De Giosa; Erpen, Togn, Nicodemo, Corsetti (62’ Manco); Carlini (89’ Esposito), Pignalosa (76’ Angeli). A disposizione: Mancinelli, Sabato, Camorani, Bonvissuto. Allenatore: Simonelli.
Gubbio (4-3-3): Lammanna, Bartolucci, Borghese, Briganti, Caracciolo; Sandreani, Boisfer, Raggio Garibaldi (67’ Galano); Daud, Bazzofia, Gomez Taleb. A disposizione: Farabbi, Montefusco, Gaggiotti, Alcibiade, Suciu, Nazzani. Allenatore: Torrente.
Arbitro: Irrati di Pistoia. Assistenti: Ostuni e Calò
Marcatori: 40’ Carlini (S), 48’ Daud (G), 64’ Pignalosa (S)
Ammoniti: Boisfer (G), Corsetti (S), Borghese (G), Terra (S), De Giosa (S), Nicodemo (S), Angeli (S).

Il big match del girone A della Prima Divisione tra Sorrento e Gubbio si è concluso con la vittoria dei rossoneri per due reti ad una. Il Gubbio era sceso a Sorrento per cercare di ottenere il punto che gli avrebbe consentito di vincere il campionato ed ha cercato fin da subito di mettere l’incontro sul piano che più gli si addice con una serie interminabile di entrate al limite del regolamento, trovando il tacito assenso dell’arbitro Irrati che ha lasciato spesso correre. Il Sorrento per non farsi mettere sotto è stato costretto ad adeguarsi. Ne è scaturito un incontro maschio e intenso dove però si sono avute poche occasioni da rete da entrambe le parti. Alla fine si sono contati sette ammoniti, due del Gubbio e ben cinque del Sorrento. Stupisce che in questo elenco manchino i nomi di Sandreani, Raggio Garibaldi e Bazzoffia che hanno compiuto numerose entrate senza essere sanzionati da un arbitro che a tratti è parso essere il dodicesimo uomo in campo degli eugubini.
Il Sorrento è stato bravo a capitalizzare le poche occasioni che ha avute ed è riuscito a portare a casa i tre punti, rimandando la festa promozione degli ospiti. Senza l'infortunato Paulinho e con Pignalosa puntualmente martoriato da Borghese che faceva di tutto per far prevalere la maggiore stazza fisica, i rossoneri hanno cercato di aggirare la difesa ospite dalle fasce riuscendo a creare la prima occasione da rete con una triangolazione Erpen - Togni - Erpen conclusasi con un tiro sbilenco dell’argentino.
Dalla parte opposta Rossi era praticamente inoperoso e le uniche conclusioni verso la sua porta giungevano da un paio di calci piazzati di Daud da distanza siderale che non riuscivano a giungere a bersaglio.
La rete del vantaggio arrivava al 40’ in seguito ad un’azione iniziata con un tiro dalla bandierina di Togni. La palla ribattuta dalla difesa era rimessa in mezzo da Di Nunzio giungendo a Carlini che colpiva di testa insaccando alla destra di Lamanna.
Si andava al riposo col Sorrento in vantaggio, ma appena tornati in campo De Giosa per fermare Bazzoffia era costretto a commettere un fallo al limite dell’area. Daud approfittava di un buco della barriera per battere Rossi con un tiro rasoterra che si insaccava tra palo e portiere.
Subito il pareggio il Sorrento accusava il colpo e rischiava di subire ancora, ma Rossi si riscattava ribattendo in uscita un tiro di Bazzoffia che poi pochi minuti dopo mandava alle stelle una buona occasione.
Simonelli allora toglieva il poco incisivo Corsetti e mandava in campo Manco. I rossoneri spinti dal tifo della nord si riaffacciavano nei pressi della porta di Lamanna e provavano a sfondare centralmente con una fitta rete di passaggi tra Manco, Erpen e Carlini. Borghese nel tentativo di chiudere il buco lasciava libero Pignalosa che approfittava dell’occasione e superava Lamanna con un pallonetto.
Nell’ultima mezzora di gioco Torrente ne tentativo di rimontare inserisce il quarto attaccante mettendo Galano al posto di Raggio Garibaldi e manda più volte Borghese in area a saltare ma il Gubbio non riesce più ad impensierire Rossi e esce dal campo sconfitto.
Domenica prossima il Gubbio avrà a disposizione in altra occasione per chiudere il campionato ospitando la Paganese mentre il Sorrento sarà impegnato nella trasferta di La Spezia.    

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Sorrento corsaro a Bolzano

sabato 23 aprile 2011 1 commenti

Decide una doppietta di Erpen. Nel finale incidente a Paulinho (frattura dell'omero sinistro).

FC Suedtirol - Sorrento 0 - 2

FC Suedtirol (4-3-3): Zomer; Brugger, Cascone (31’st Kiem), Mirri (10’st Nazari), Martin; Furlan, Mariano Romano, Alfredo Romano (35’st Albanese); El Kaddouri, Marchi, Fischnaller. A disposizione: Mair, Nazari, Fink, Baccolo, Kiem, Traorè, Albanese. Allenatore: Maurizio Pellegrini
Sorrento (4-4-2): Rossi; Vanin, Lo Monaco, Di Nunzio, De Giosa; Erpen, Togni (42’st Armellino), Nicodemo, Corsetti (38’st Manco); Carlini (38’st Pignalosa), Paulinho. A disposizione: Mancinelli, Angeli, Sabato, Armellino, Camorani, Manco, Pignalosa. Allenatore: Giovanni Simonelli
Arbitro: Bindoni di Venezia
Reti: 13’ Erpen, 72’ Erpen
Ammoniti Togni (S), Martin (FCS), Lo Monaco (S), Carlini (S), Vanin (S).

Il Sorrento ritorna alla vittoria in trasferta dopo oltre quattro mesi espugnando il Druso di Bolzano con una doppietta dell’argentino Erpen. La partita è stata dominata agevolmente dai rossoneri che avrebbero potuto realizzare anche altre segnature. Secondo i cronisti locali più che di una partita si è trattato di un allenamento, in quanto il Sudtirol non è mai riuscito ad impensierire Rossi tornato difendere la porta rossonera dopo oltre due mesi di assenza.
Nel finale di gara l’attaccante rossonero Paulinho in uno scontro di gioco ha riportato una frattura scomposta dell'omero sinistro ed è stato costretto ad abbandonare il campo lasciando la squadra in dieci in quanto Simonelli aveva da poco esaurito le sostituzioni a disposizione.
Successivamente si è appreso che il brasiliano dovrà subire un intervento chirurgico che lo terrà lontano dai campi di gioco per almeno 40 giorni.
La cronaca dell’incontro come già accennato è un monologo rossonero. Dopo alcuni minuti di studio la partita entra nel vivo al 12’ con la prima occasione da gol per il Sorrento con Corsetti che approfitta di un lancio in verticale di Togni e si invola tutto solo verso Zomer, ma non riesce a concludere facendosi anticipare dal portiere in uscita disperata.
L’azione si ripete quasi in fotocopia appena un minuto dopo quando è Corsetti che lancia in profondità Erpen. L’argentino si presenta tutto solo davanti a Zomer e lo fulmina con un tiro mancino sul primo palo.
Il Sudtirol fatica a reagire, e il Sorrento continua controllare. Paulinho si trasforma in uomo assist e costruisce un’altra occasione pericolosa imbeccando il liberissimo Erpen che batte di sinistro dal limite senza riuscire a centrare il bersaglio.
Il Sorrento va vicinissimo al raddoppio ad un minuto dal termine del primo tempo allorquando su un lancio profondo, l’ex rossonero Cascone sbuccia la palla di testa, liberando al tiro Carlini che colpisce un clamoroso palo.
La situazione non cambia nemmeno nella ripresa, il Sudtirol  continua ad essere evanescente mentre i rossoneri si rendono pericolosi al 9’ quando Carlini si libera di Martin, e crossa a centro area dalla destra per Erpen che a sua volta serve Paulinho che non riesce a concludere con la precisione abituale e manda il pallone alle stelle.
La rete che chiude l’incontro arriva al 26’: il neo entrato Nazari non riesce a controllare un pallone vagante nell’area altoatesina ne approfitta Carlini che appoggia ad Erpen, ancora una volta libero, che insacca in rete.
Nell’ultimo quarto d’ora non accade più nulla eccetto le tre sostituzioni operate da Simonelli più che altro per  perdere tempo e l’infortunio al gomito di Paulinho che ad una settimana di distanza del big match col Gubbio lascia i tifosi con il fiato sospeso i attesa di conoscere le reali condizioni del bomber rossonero.
Riguardo all’incontro con il Gubbio c’è da dire che quest’oggi, per un lungo periodo di tempo i tifosi rossoneri hanno accarezzano il miraggio di poter ridurre a 5 i punti di distanza dalla vetta in quanto gli eugubini impegnati nel match interno con il Lumezzane erano in evidenti difficoltà ed hanno rischiato in più occasioni di subire la rete dello svantaggio che avrebbe portato il Sorrento addirittura a -4. Poi a dieci minuti dalla fine la rete di Daud ha riportato il Gubbio a +7 e nel convulso finale c’è stato pure il giallo di un gol fantasma del Lumezzane: il portiere eugubino Lamanna ha ricacciato fuori dalla rete un pallone che gli stessi cronisti umbri dicono avesse varcato interamente la linea.
L’ennesima conferma che per vincere i campionati c’è bisogno pure di una buona dose di fortuna. 

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Paulinho annienta il Verona

lunedì 18 aprile 2011 0 commenti

Sorrento-Hellas Verona 2-0

Sorrento: Mancinelli; Vanin, Di Nunzio, Lo Monaco, De Giosa (89' Angeli); Erpen (92' Camorani), Togni, Nicodemo, Corsetti (84' Manco); Paulinho, Carlini. A disposizione: Casadei, Sabato, Esposito, Pignalosa.  Allenatore: Simonelli
Hellas Verona: Rafael; Cangi (87' Pichlmann), Ceccarelli, Maietta, Anderson; Martina Rini, Mancini (82' Tiboni), Esposito, Hallfredsson, Scaglia (64' Le Noci); Ferrari. A disposizione: Nicolas, Vergini, Garzon, Russo. Allenatore: Mandorlini
Arbitro: Maurizio Mariani di Aprilia
Marcatori: 55' Paulinho, 95' Paulinho
Ammoniti: Carlini, Martina Rini, Ceccarelli, Nicodemo, Hallfredsson. Espulsi: Martina Rini al 58'.

Due eurogol di Paulinho entrambi nella ripresa (55', 95') consentono al Sorrento di avere la meglio su un coriaceo Verona. Con questa vittoria i rossoneri consolidano il secondo posto in classifica, e si portano ad un passo dalla matematica qualificazione ai playoff.
Il Sorrento si era presentato in campo contratto e nervoso ma il Verona pur dimostrandosi solido e compatto non riusciva ad impensierire Mancinelli. I rossoneri pur senza entusiasmare andavano alla conclusione con Paulinho e Erpen ma Rafael si faceva trovare sempre pronto.
Dopo una ventina di minuti dall’inizio arrivavano i sostenitori veneti e l’incontro si vivacizzava sugli spalti e in campo. Il Sorrento andava vicinissimo al vantaggio con Erpen che colpiva il palo interno alla destra di Rafael con un tiro dal vertice dell’area. Carlini si avventava sul pallone e insaccava ma l’arbitro ravvedeva una posizione di offside e annullava la segnatura.
Prima della fine del tempo Rafael doveva compiere altri due interventi su tiri da fuori di Paulinho e Nicodemo. L’unica azione pericolosa del Verona arrivava da un cross basso di Martina Rini sventato da un perfetto recupero di Vanin che si concedeva il lusso di uscire dall’area palla al piede.
Al ritorno in campo il Sorrento si mostrava più intraprendente e impensieriva Rafael con due tiri da fuori area di De Giosa e Togni. Poi Corsetti si ritrovava una pallone tra i piedi a pochi metri dal portiere scaligero ma mancava clamorosamente la conclusione.
Al quarto tentativo i rossoneri passavano in vantaggio; Paulinho, stoppava di petto ai venticinque metri dalla porta  e batteva di destro prima che il pallone toccava terra indovinando una traiettoria magistrale che superava Rafael andandosi ad insaccare sotto l’incrocio dei pali.
La reazione del Verona era veemente e dopo appena tre minuti Martina Rini si avventava su un cross dalla bandierina di destra di Esposito, e metteva in rete con una mano. Gol annullato e secondo cartellino giallo per il centrocampista gialloblu che doveva abbandonare il campo lasciando i suoi in inferiorità numerica.
L’ultima mezzora registrava gli sterili attacchi del Verona che non riusciva mai a rendersi veramente pericoloso, e le azioni in contropiede del Sorrento che sfiorava il raddoppio in più occasioni con Carlini, Paulinho, Manco e Vanin.
Negli ultimi minuti il Verona appariva chiaramente demoralizzato e Paulinho ne approfittava per battere nuovamente Rafael con un pallonetto beffardo a pochi secondi dallo scadere del quinto minuto di recupero ottenendo la ventiquattresima rete personale.
Sabato prossimo il Sorrento andrà a giocare a Bolzano con gli altoatesini del Sud Tirol per cercare di ottenere quel punto che gli manca per assicurarsi la matematica certezza dei playoff

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Paulinho tre volte a segno, ma il Pavia ne fa cinque

domenica 10 aprile 2011 0 commenti

Pavia-Sorrento 5-4

Pavia: Facchin, Daffara, Visconti (36' Caidi), Puccio, Preite, Blanchard, Meza Colli (68' Tarantino), Carotti, Eusepi, Ferretti, Guadalupi (76' Meregalli). A disposizione: Redaelli, Giannattasio, Tattini, D'Errico A. Allenatore Carbone.
Sorrento: Mancinelli, Vanin, De Giosa, Nicodemo, Lo Monaco, Di Nunzio, Manco (52' Erpen), Togni, Carlini (60' Pignalosa), Paulinho, Corsetti. A disposizione: Pratticò, Angeli, Sabato, Esposito, Armellino. Allenatore Simonelli.
Arbtiro: Fabbri di Ravenna.
Marcatori: 15', 72' e 89' Paulinho (S), 21' e 75' Eusepi (P), 38', 46' pt e 53' Ferretti (P), 93' De Giosa (S).
Note: espulsi Preite (P) al 78' e Caidi (P) all'82' per doppia ammonizione. Ammoniti Visconti, Preite, Caidi (P), Nicodemo e Vanin (S). Angoli 2-8.

Il Sorrento a Pavia rimedia una sconfitta per 5 reti a 4. Incontro strano e rocambolesco quello del Fortunati. Almeno tre dei cinque gol del Pavia sono regali della nostra difesa. In attacco Paulinho segna tre gol, gliene annullano uno che molto probabilmente era buono e colpiamo due traverse. Alla fine l’aritmetica da ragione al Pavia e ci obbliga a ragionare seriamente dei nostri errori e a preoccuparci del riavvicinamento dell’Alessandria, con la sesta che si porta ad otto punti.
Il Sorrento parte bene e fa sognare i propri tifosi ma dopo aver ottenuto il vantaggio. Nei primi 20 minuti i rossoneri schiacciano il Pavia nella propria area sfiorando il vantaggio con una girata di Corsetti che termina di poco alto e trovandolo al 15’ con un colpo di testa da antologia di Paulinho su cross di Togni.
Il gol placa la furia del Sorrento e risveglia il Pavia che al 17’ va vicino al pareggio con Eusepi che si fa portare via la palla da Mancinelli. Quattro minuti dopo, l’attaccante pavese si fa perdonare sfruttando un preciso assist di Guadalupi battendo Mancinelli in uscita.
Il Sorrento potrebbe tornare in vantaggio al 27' quando un colpo di testa all'indietro di Blanchard finisce sulla traversa per poi rimbalzare sulla linea di porta. Secondo i rossoneri il pallone era addirittura entrato, ma l’arbitro ha lasciato proseguire l’azione. Un minuto dopo Paulinho viene atterrato da Preite sulla linea dell'area di rigore e l’arbitro decreta un calcio di punizione. Il tiro di Togni sfiora la traversa e finisce sul fondo.
I rossoneri continuano a comandare il gioco; Paulinho ci prova con un destro dalla distanza di poco fuori. Poi viene fermato da Facchin in uscita e reclama il rigore. La difesa pavese è in evidente difficoltà e Carbone ricorre al cambio fuori Visconti, dentro Caidi, che si sistema al centro con Blanchard che va a sinistra.
Negli ultimi sette minuti del tempo il Sorrento che fin qui aveva dominato l’incontro fa harakiri. Al 38' il Pavia passa in vantaggio con un’azione fotocopia di quella del pareggio: lancio di Guadalupi per Ferretti, Mancinelli sbaglia l'uscita e l’attaccante pavese appoggia in rete con facilità.
Al 46' Di Nunzio effettua un retropassaggio che Mancinelli non riesce a controllare. Eusepi gli ruba il pallone e serve Ferretti che mette in rete a porta sguarnita.
Al ritorno in campo al difesa rossonera appare frastornata e regala tre occasioni al Pavia, ma Mancinelli riesce a riscattare le incertezze del finale di primo tempo. Al quarto tentativo però il  portiere rossonero deve arrendersi al tiro a giro di Ferretti. Pavia 4 - Sorrento 1.
Simonelli butta dentro Erpen e Pignalosa al posto di Manco e Carlini. Il Sorrento abbozza una reazione, riuscendo a collezionare diversi tiri dalla bandierina e due punizioni dal limite: la prima  di De Giosa è respinta dalla barriera; la seconda di Togni dal portiere Facchin. Sull’angolo di Erpen, Paulinho svetta di testa e mette a segno con la difesa azzurra completamente ferma. 4 a 2 a venti dalla fine.
Purtroppo subito dopo un’altra disattenzione difensiva permette a Ferretti di imbeccare Eusepi solo davanti a Mancinelli. Il numero 9 pavese non sbaglia e fa 5 a 2.

Il Sorrento si butta all’attacco. Preite atterra Paulinho e viene espulso. La punizione di Togni si stampa sulla traversa. Trenta secondi dopo colpo di testa di Paulinho fuori di un niente.
Ennesimo fallo di Caidi su Paulinho e il Pavia resta in nove uomini. Cross di Togni, testa di Paulinho, palla in rete. L’arbitro annulla per fuorigioco un gol di Paulinho. I rossoneri protestano veementemente. Il DG Scala viene espulso e Vanin ammonito.
Il Sorrento continua ad attaccare: cross di Esposito, testa di Paulinho, palla in rete. 5 a 3 all’ 87’.
Nemmeno il tempo di rimettere in gioco il pallone e Paulinho sfiora la quarta rete. In pieno recupero
De Giosa riduce ulteriormente le distanze con una  punizione dai 25 metri.
Negli ultimi due minuti  i rossoneri si riversano nell’area pavese ma non riescono a trovare la rete del pareggio.

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