Ginestra e Scappini domano il Carpi

domenica 30 ottobre 2011 Lascia un commento


Sorrento - Carpi 2-1

Sorrento (4-2-3-1) Rossi; Vanin, Terra, Di Nunzio, Bonomi (57’ Sabato); Camillucci, Armellino; Bondi, Ginestra, Croce (66’ Carlini); Scappini (74’ Galabinov). A disposizione: Chiodini, Romeo, Tognozzi, Basso. Allenatore: Sarri.
Carpi (4-4-2) Bastianoni; Laurini (68’ Poli), Bova, De Paola, Lorusso; Concas, Perini, Memushaj, Pasciuti (74’ Potenza); Kabine (74’ Perrulli), Cesca. A disposizione: Mandrelli, Marchi, Sogus, Di Gaudio. Allenatore: Notaristefano.
Arbitro: Castrignanó di Roma 2. Assistenti: Bottegoni e Mariani.
Marcatori: Kabine (C) al 45' pt, Ginestra (S) al 22' st, Scappini (S) al 27' st.
Ammoniti: Kabine (C) De Paola (C), Sabato (S).

Dopo un primo tempo incolore concluso in svantaggio il Sorrento si trasforma nella ripresa e riesce a superare un Carpi coriaceo e determinato ottenendo il quinto successo nelle ultime sei partite giocate. La giornata è stata resa ancora più positiva dalla sconfitta interna del Como e dal pareggio della capolista Ternana nel match interno con il Pavia. Al momento la testa della classifica è quattro punti più su del Sorrento; sarebbero solo due senza la penalizzazione.
Il Carpi pur senza Cioffi ed Eusebi si è dimostrata squadra molto tosta soprattutto dal punto di vista fisico. Se ci aggiungiamo pure che gli emiliani sono scesi in campo più determinati rispetto ai rossoneri si capisce facilmente il perché abbiano dominato per buona parte del primo tempo. I bianchi si sono subito impadroniti del comando delle operazioni portando diversi pericoli per la porta di Rossi. Già al 6’ Vanin è riuscito a murare una conclusione ravvicinata di Pasciuti su passaggio di Concas. Poi è stato Cesca a concludere malamente su assist del marocchino Kabine. A proposito di quest’ultimo c’è da dire che inizialmente si è reso protagonista di diverse entrate dure, e si è calmato solo dopo essere stato ammonito con colpevole ritardo da Castrignanó.
La prima azione del Sorrento al 21′ grazie ad un incursione di Vanin che giunto sul fondo serviva, palla all’indietro per Ginestra che pressato da Bova metteva fuori di un soffio. Poi era ancora il Carpi a rendersi pericoloso con un colpo di testa dello stesso Bova su cross di Memushaj  ma Rossi si faceva trovare ben piazzato e bloccava in presa.
Nel finale di tempo il Sorrento avvicinava nuovamente la porta di Bastianoni con un colpo di testa di Ginestra e con un tiro da fuori di Camillucci di poco alto sulla traversa. Proprio allo scadere passava in vantaggio il Carpi: lancio di Bastianoni per Cesca che liberava al tiro Kabine bravo ad infilare in diagonale la porta di Rossi.
Tra il pubblico della centrale c’era qualche tifoso che reagiva al gol subito insultando Sarri e i giocatori rossoneri mentre uscivano dal campo, ma lo stesso Sarri negli spogliatoi strigliava a dovere la squadra che si ripresentava in campo più determinata. Ad inizio ripresa tuttavia era ancora il Carpi a rendersi pericoloso con un tiro Cesca e con un insidioso cross di Lorusso che costringeva Rossi ad una difficile deviazione sopra la traversa. Poi Sarri toglieva Croce e Bonomi mandando in campo Carlini e Bonomi. Da quel momento in poi la partita passava in mano ai rossoneri. Al 64’ Bastianoni era bravo a deviare sopra la traversa una conclusione di Scappini, ma tre minuti dopo nulla poteva sul colpo di testa in tuffo di Ginestra su cross di Vanin dalla destra. Il Carpi accusava il colpo e i rossoneri ne approfittavano mettendo a segno la seconda con una deviazione sotto misura di Scappini su cross basso di Carlini ancora dalla destra.
Notaristefano cercava di rimediare mandando in campo Perrulli e Potenza al posto di Kabine e Pasciuti e Sarri rispondeva con Galabinov per Scappini. Gli emiliani cercavano di reagire, ma non avevano più la forza per farlo mentre il Sorrento andava più volte vicino alla terza rete, una prima volta con una  conclusione di Ginestra che sfiorava il palo, una seconda con un tiro dal limite di Galabinov deviato in angolo da Bastianoni ed una terza con un tiro dello stesso Galabinov che colpiva il palo a portiere battuto.
L’ultimo brivido dell’incontro era per un tiro da fuori di Memushaj al 93’ ma la palla terminava lontano dai pali e Rossi e compagni potevano così festeggiare sotto la curva.

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