Sorrento sciupone, beffato dalla Scafatese

sabato 19 dicembre 2015 Lascia un commento

Sorrento-US Scafatese 1-2

Sorrento: Cinque M., Carezza, Genovese, Volpe, Cuomo, D’Auria, Micalizzi (70’ Cimmino), Spina (46’ Ciabatta), Di Pietro, Manco, Arenella. A disposizione: D’Onofrio, Cocozza, Mormone, Cinque A., , Improta. Alleantore: De Stefano.
US Scafatese: Gallo, Matrone, Ferrauto (46’ Varriale, 80’ Vitiello), Avino, Ammendola, Terlino, Siano, Della Femina, Maione, Ferrentino, Romano. A disposizione: Francavilla, D’Alessio, Manzo, Cavallaro, Librera. Alleantore: Amarante.
Arbitro: Domenico Mirabella di Napoli
Reti: 40’ Ferrentino (Sc) rigore, 53’ Di Pietro (S), 91’ Della Femina (Sc).
Ammoniti: Carezza, Volpe, Cimmino, Cuomo, Arenella (S); Avino (Sc). Espulsi: 42’ De Stefano (allenatore Sorrento) per proteste; 76' Matrone (Sc) per doppia ammonizione.

Va male al Sorrento la "prima" al Kennedy contro la US Scafatese. Rossoneri sconfitti immeritatamente (1-2) ma protagonisti di una gara generosa e intensa, condita da una ripresa disputata con tanto orgoglio e furore agonistico. Tatticamente gli schieramenti sono speculari, con la Scafatese che presenta un 4-3-1-2 e il Sorrento che risponde con Di Pietro e il nuovo acquisto Arenella in avanti, supportato alle spalle da un altro neo rossonero, Alessandro Manco, con Roberto Volpe in regia. L'inizio dei canarini è però devastante: il cross dalla destra di Matrone trova la testa di Ferrauto che, da pochi passi, fallisce il bersaglio. Ancora Maione si divora un gol abbastanza agevole con il numero uno rossonero Cinque uscito disperatamente sui suoi piedi, quindi lo stesso Matrone manda alto una conclusione potente. In campo c'è solo la Scafatese, col Sorrento che fatica a trovare le contromisure e raramente mette il naso fuori la propria metà campo. Tuttavia Di Pietro avrebbe la palla buona per il vantaggio, ben imbeccato in profondità, ma il suo mancino da buona posizione finisce alto sulla traversa. Di nuovo Maione trova un Cinque strepitoso da distanza ravvicinata, prima di sfiorare il palo alla sinistra del pipelet costiero con un'abile girata. Nei rossoneri il più attivo è Di Pietro: un traversone dalla destra trova la sua inzuccata a pochi passi da Gallo che però non ha difficoltà nella presa diretta. Quindi, al 40', il vantaggio canarino: Romano si beve Cuomo che però, del tutto involontariamente, tocca il pallone con un braccio nel contrasto con l'avversario. Dal dischetto trasforma Ferrentino. Gli animi si iniziano comprensibilmente a scaldare, tanto che il tecnico costiero De Stefano viene allontanato dal direttore di gara, il napoletano Mirabella, per proteste dopo aver reclamato una ammonizione per un fallo duro, e non sanzionato disciplinarmente, su un rossonero. Il primo tempo si chiude quindi con una punizione di Genovese che non crea problemi a Gallo. 
Nel secondo tempo si vede un altro Sorrento. Più tonico, arrabbiato e determinato a rimettere in sesto la gara. Gli attacchi rossoneri sono furiosi e arriva il pari griffato Di Pietro (53') che beffa Gallo uscito in netto ritardo dai pali. In questo caso, non funziona il meccanismo del fuorigioco utilizzato spesso in partita dalla retroguardia gialloblù. La verticalizzazione pregevole era stata di Manco. Il Sorrento affonda, vuole i tre punti e cinge d'assedio gli avversari: Siano cincischia in area e Arenella ne approfitta lasciandosi però neutralizzare da Gallo la fiondata a colpo sicuro. Sulla ripartenza, Ferrentino spedisce alto una sassata da distanza siderale. E' solo in questo frangente che la Scafatese prova ad uscire dal guscio: Siano pesca Romano, il cui tiro a giro fa la barba all'incrocio dei pali. Il duetto si ripete qualche secondo dopo, con Romano che, nell'area piccola, manda incredibilmente il proprio piattone alto di una spanna sulla traversa. Tuttavia il monologo rossonero riprende senza soluzione di continuità e, da quel momento, diventa ancora più arrembante. Volpe serve Manco che converge con rapidità e scarica un tiro a giro che non trova il bersaglio per una questione di centimetri, quindi Gallo fa il miracolo su una bordata rasoterra di Carezza, volando nell'angolino alla sua destra e scacciando il pallone in angolo. Da pochi minuti, la Scafatese era rimasta in 10 per l'espulsione di Matrone (doppia ammonizione). Il gol sembra nell'aria anche perché in campo gli schemi sono saltati da un bel po' e i rossoneri non speculano sul pari, producendo il massimo sforzo per portare a casa l'intera posta in palio. Un atteggiamento tanto generoso quanto improduttivo, in quanto l'intensità del team di De Stefano è direttamente proporzionale all'affrancamento da qualsiasi equilibrio tecnico-tattico sul sintetico del Kennedy. E così, quando scocca il 90', arriva la doccia gelata. Una beffa immeritata ed atroce: Maione porta a spasso mezza difesa costiera e trova Della Femina liberissimo a destra. Una prima conclusione a botta sicura viene respinta miracolosamente da Cinque, che poi non può nulla sulla successiva battuta a rete del mediano gialloblù che intanto si era andato a defilare sul primo palo. Per il Sorrento tempo per recuperare non ce ne è più e il risultato finale non fa giustizia di una prestazione nella quale i rossoneri hanno lanciato il cuore oltre l'ostacolo, cercando di approfittare anche del contemporaneo passo falso del Massa Lubrense nel fortino del San Tommaso. Peccato, ma si può ripartire da quanto di buono visto nel secondo tempo. Con un girone di ritorno ancora da disputare, nulla può essere precluso per un gruppo ancora affamato e non disposto ad arrendersi.

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