Come promesso ieri, subito dopo essere venuti a conoscenza che l'incontro Perugia-Sorrento del 14 aprile 2013 (2-1) era tra quelli sotto inchiesta per la vicenda del calcioscommesse, abbiamo cercato di approfondire la vicenda e tramite Stefano Sica abbiamo contattato un giornalista di Perugia che ci ha fornito ulteriori informazioni sulla stessa.
La situazione sta più o meno così: la partita è stata attenzionata dagli inquirenti perché alla vigilia dell’incontro c'era stato un flusso anomalo di puntate sulla vittoria del Perugia.
Francamente, detto tra noi, sarebbe stato molto più “anormale” puntare sul pareggio o sulla vittoria dei rossoneri. L’unico elemento a nostro favore era la cabala, ma purtroppo, come ebbe a dire Papagni alla vigilia dell’incontro, i precedenti favorevoli non potevano esserci di nessun aiuto e avremmo dovuto fare affidamento solo sulle nostre forze, e quelle ahinoi erano alquanto misere.
Tornando all’inchiesta di Cremona, sembra che gli inquirenti abbiano accertato che la partita sia tra quelle che gli arrestati avevano inserito nel loro "pacchetto" di incontri dall’esito certo ed era quindi stata proposta agli scommettitori. Per il momento dalle indagini non è venuto fuori alcun coinvolgimento da parte di tesserati delle due società e non c'è nulla nell'informativa dei Pm. Questo vuol dire che il Sorrento non corre alcun rischio di penalizzazioni. Prima di dichiarare il cessato pericolo è ben comunque attendere gli interrogatori.
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