L’espulsione rimediata ieri
pomeriggio nei minuti finali della partita con il Latina costringerà quasi
sicuramente Francesco Di Nunzio a guardare le prossime due partite del Sorrento
dalla tribuna.
Si era al minuto 89 e Alessio
Esposito nel tentativo di portar via il pallone ad Agodirin gli assestava un
pestone mandandolo al tappeto. L’attaccante nerazzurro Tulli poco lontano si
avvicinava ad Esposito per farsi giustizia ma veniva prontamente allontanato da
Di Nunzio con una manata che l’arbitro Illuzzi puniva con il cartellino rosso.
Domani, il giudice sportivo,
sanzionerà ulteriormente il capitano rossonero, infliggendogli due giornate di
squalifica, costringendolo quindi a saltare l’incontro interno con il Prato e
quello in trasferta con l’Andria. La cosa creerà ulteriori grattacapi a Bucaro che
dovrà affrontare il problema della sua sostituzione proprio nel momento in cui
c’è già Marco Ciampi in non perfette condizioni tant’è vero che sabato scorso non
è stato nemmeno inserito nella lista dei convocati per l’incontro con il
Latina.
Venerdì in conferenza stampa
Bucaro aveva già lanciato un allarme dicendo che al momento all’organico del
Sorrento mancao due difensori. Ieri, ad inizio partita in panchina come
difensori c’erano i due baby Vigorito e Terminiello con quest’ultimo che ad
inizio ripresa è entrato al posto di Bonomi. Al momento la soluzione più
probabile per surrogare Di Nunzio appare proprio quella dell’impiego di Vittorio
Terminiello. Nell’amichevole con la Nocerina Bucaro gioco per tutti i novanta
minuti con una linea difensiva composta da Balzano, Nocentini, Terminiello e
Bonomi. Un’altra soluzione potrebbe essere quella di schierare Bonomi centrale,
ruolo già ricoperto in passato con Terminiello esterno sinistro come ieri
pomeriggio.
La terza soluzione, se vogliamo, è
quella più fantasiosa e prevede l’impiego del centrocampista Paolo Zanetti nel
ruolo di centrale difensivo al fianco di Nocentini, con Balzano e Bonomi
esterni, e con Beati in regia che potrebbe tornare utile più nella gara esterna
con l’Andria che in quella interna con il Prato.

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