venerdì 15 febbraio 2013
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Questa volta purtroppo la notizia è vera, Carmelo Imbriani è
stato costretto ad arrendersi: è morto stamane 15 febbraio alle ore 6.45, all’ospedale
di Perugia, amorevolmente assistito, fino all’ultimo, dalla moglie Valeria, dai
due genitori e dal fratello Gianpaolo. Imbriani
era sposato con Valeria da oltre dieci anni e lascia due bambini uno di 9 anni
e uno di appena 4 mesi.
In mattinata è previsto che la salma dell’ex calciatore del
Napoli e del Benevento, che pochissimi mesi prima della malattia era stato
promosso allenatore della società sannita, venga trasferita all’obitorio
dell’ospedale di Perugia e successivamente, dopo le formalità di rito,
trasferita a Ceppaloni città natale della famiglia Imbriani per i funerali.
A ricordo di Imbriani, nel fine settimana sarà osservato un
minuto di raccoglimento su tutti i campi di calcio dalla serie A ai dilettanti.
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Konan doppietta, Musetti ai box
giovedì 14 febbraio 2013
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Nel primo tempo il mister rossonero
ha mandato in campo una formazione identica per dieci undicesimi a quella vista
all’opera con il Prato. Unica differenza l’impiego come prima punta del
rientrante Vittorio Bernardo al posto dell’acciaccato Musetti (affaticamento muscolare) che quest’oggi non
ha preso parte alla partitella e si è allenato in disparte insieme a Cavallaro,
Terminiello e Zantu.
In fase offensiva si è rivisto il
3-4-3, mentre in quella difensiva si passava alla difesa a quattro. Questo l’undici
iniziale: Polizzi; Nocentini, Di Nunzio, Fusar Bassini; Kostadinovic, Beati, A.
Esposito, Bonomi; Guitto, Bernardo, Tortolano. Gegè Rossi ha difeso la porta
della Berretti, contribuendo in maniera decisiva a limitare il passivo della
prima frazione a solo due segnature. Gli unici a perforarlo sono stati
Tortolano con un tiro di prima intenzione su cross di Kostadinovic dalla destra,
e in chiusura di tempo lo stesso Kostadinovic che ha ribadito in rete una corta
respinta di Rossi su tiro dal limite di Guitto.
Nel secondo tempo Rossi e Polizzi
si sono alternati in porta alla prima squadra mentre quella della berretti è
stata difesa da Valerio Frasca. La prima squadra era completata da Balzano, Ciampi,
Ansalone; Arcuri, Salvi, Ferrara, Iuliano; Corsetti, Konan e Roberto Esposito.
L’ivoriano Konan ha mostrato di aver compiuto diversi passi avanti rispetto
alla settimana scorsa, realizzando due delle tre reti di questa frazione, la
prima sfruttando un rimpallo a seguito di una percussione di Corsetti, la
secondo con una magistrale punizione dal limite che si è andata ad insaccare
all’incrocio dei pali. Suo anche l’assist che ha mandato in rete Corsetti.
Facile prevedere che domenica prossima
Konan possa fare il suo esordio in campionato entrando a partita in corsa.
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Si dopava assumendo farmaci per animali
“Un giorno si abbaia, l'altro si
muggisce”. Cosi racconta Jesus Manzano, II Grande Accusatore del ciclismo
dopato spagnolo. Il riferimento e all'Oxyglobin, l'emoglobina estratta dal
sangue dei cani, e all’Actovegin, l'estratto di sangue dei vitellini. Due delle
tante medicine che i medici della Kelme, guidati da Eufemiano Fuentes, davano
ai propri ragazzi. “Tra di noi ci scherzavamo sopra”.
“Comincio a correre in bicicletta
da ragazzo. Lascio gli studi, divento professionista. Il primo anno mi lasciano
stare, al secondo mi dicono che mi danno qualcosa per truccare il motore. Ormoni femminili e poi
testosterone, insulina, nandrolone, epo di ogni tipo, trasfusioni”.
Net 2003 , Jesus rischia la vita due
volte. Prima al Tour de France, quando gli iniettano 50 ml di Oxyglobin e gli dicono
di andare in fuga. “lo sto male, ho freddo, tremo, ma nell'auricolare BeIda
strilla di attaccare. Scatto, e vado via con Jalabert. Poi non ce la faccio più
e cado, svenuto. Mi risveglio nell'ambulanza e la prima cosa che mi dice il
medico della Kelme a di non dire nulla, altrimenti finiamo tutti al gabbio, che
siamo in Francia, mica in Spagna. Mi diagnosticano un colpo di calore, io che
mi sentivo congelare e pensavo di morire”. Poi poco dopo a Valencia: “mi
reiniettano una sacca di sangue portata al Tour e tornata in Spagna, viaggiando
chissà in che condizioni. A 150 del 500 ml comincio a star malissimo. La
staccano, mi danno i diluenti e mi mettono su un treno. Il bigliettaio si
rifiuta di partire per quanto sto male. Scendo, mi mettono in un hotel a una
stella con siero e diluente e la mattina dopo a casa”.
“Poi II Giro del Portogallo, dove,
pieni di epo, ci ritiriamo in massa per paura di essere beccati dopo aver
barato a un controllo antidoping facendo pipi sul dito sul quale avevamo messo
una polvere mascherante. E quindi la Vuelta, con un'altra trasfusione e
iniezioni di cortisone in un ginocchio”.
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Stadio Cagliari, arrestato Cellino
Oltre al presidente della squadra
sarda in carcere anche il primo cittadino di Quartu Mauro Contini e l'assessore
Stefano Lilliu
Sono stati arrestati stamane
Massimo Cellino, presidente del Cagliari Calcio, Mauro Contini e Stefano
Lilliu, rispettivamente sindaco e assessore ai lavori pubblici del comune di
Quartu (Cagliari), nell'ambito dell'inchiesta della procura di Cagliari sui lavori
di adeguamento dello stadio di Is Arenas, dove la squadra sta disputando le
partite casalinghe di serie A.
IN CARCERE - Le misure cautelati,
firmate dal gip di Cagliari Giampaolo Casula su richiesta del pm Enrico Lussu
titolare dell'inchiesta sullo stadio di Is Arenas, sono state eseguite questa
mattina all'alba dal nucleo regionale di polizia giudiziaria del Corpo
forestale. I tre arrestati sono già stati portati nel carcere di Buoncammino.
L'INCHIESTA - Gli arresti
eccellenti di oggi seguono quelli, il 29 novembre scorso, di due dirigenti del
comune di Quartu e di un imprenditore incaricato dei lavori. I primi due,
Pierpaolo Gessa, dirigente dei Lavori pubblici, e Andrea Masala, erano finiti
in carcere per falso e tentato peculato, mentre Antonio Grussu, titolare della
società Andreoni, era stato condotto ai domiciliari. Gessa aveva lasciato
Buoncammino per i domiciliari poco dopo l'interrogatorio di garanzia (i cui
verbali sono stati secretati), mentre Masala è stato scarcerato dopo due mesi,
il 5 febbraio scorso. Al centro dell'inchiesta c'è l'utilizzo di fondi del Pia,
piano integrato d'area per la zona di Is Arenas, quartiere periferico di Quartu
che circonda lo stadio.
L'ACCUSA - Secondo l'accusa,
parte dei finanziamenti sarebbero stati impiegati per far realizzare alla
Andreoni alcune strutture dell'impianto sportivo, dal basamento della tribuna
principale alla recinzione con porte antipanico e tornelli. Le spese, invece,
sarebbero dovute essere a carico del Cagliari Calcio. La società si è sempre
dichiarata estranea. Il gip di Cagliari che a novembre ha firmato le prime
ordinanze di custodia cautelare aveva però parlato di «operazione organizzata
sottobanco» e ipotizzato complicità non solo di funzionari e impiegati con
accesso ai documenti dei lavori ma «ancor più verosimilmente» di «coloro che
rivestono le più alte posizioni all'interno dell'amministrazione comunale e
delle società coinvolte». Gli arresti di oggi sembrano confermare questa linea
accusatoria. (fonte: Agi)
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Imbriani è ancora vivo
mercoledì 13 febbraio 2013
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Poco dopo che avevamo dato la notizia della morte di Imbriani
riprendendola da altri siti, sulla rete è uscita la smentita del giornalista di
Sportitalia Silver Mele che dice di aver parlato al telefono con il fratello di
Imbriani che gli ha confermato che Carmelo è in coma irreversibile, ma non
ancora morto. È arrivato anche un comunicato dalla struttura ospedaliera che
ospita Imbriani e che sottolinea come le condizioni di Imbriani siano
gravissime e il trentaseienne sia in fin di vita. La battaglia per Imbriani, la
più dura della sua carriera, si è fatta terribile, ma per fortuna non è ancora
arrivato il fischio finale.
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Carmelo Imbriani è in fin di vita
L'ex attaccante azzurro ed ex allenatore del Benevento in
gravissime condizioni all'ospedale di Perugia. È malato da qualche mese, gli è
stato diagnosticato il linfoma di Hodgkin
Carmelo Imbriani è in fin di vita. L'ex attaccante del
Napoli ed ex allenatore del Benevento è stato trasferito nel reparto di
rianimazione dell'ospedale "Silvestrini" di Perugia e in tarda serata
le sue condizioni sono state definite «gravissime». In serata si era diffusa la
notizia della sua morte, ma medici e familiari hanno smentito.
Ad Imbriani, che domenica ha compiuto 37 anni, è stato
diagnosticato in estate il linfoma di Hodgkin. Di recente ha ricevuto la
solidarietà di moltissimi giocatori e allenatori di serie A e di tantissimi
tifosi che hanno mostrato maglie e striscioni con la scritta "Imbriani non
mollare".
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NPG Sorrento vittoriosa con l’Athena Roma
martedì 12 febbraio 2013
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La NPG Sorrento doveva riscattare
tre sconfitte consecutive contro una delle squadre migliori del campionato,
quell’Athena Roma battuta all’andata proprio allo scadere in una partita
memorabile. Serviva una vittoria per cambiare marcia in campionato e
riavvicinarsi ai piani alti della classifica.
È partita bene la squadra di
coach Falbo che ha mostrato di aver cambiato marcia dopo la disfatta di
Castellammare; Valisena ed Ermito hanno firmato il primo vantaggio anticipando
le mosse delle avversarie apparse un po’ ferme: vantaggio messo al sicuro da
una buona difesa di Minadeo ed Errico e dai canestri di Anastasio. Alla fine
del primo parziale il punteggio di 18-12 è sembrato un buon segno. Bene anche
in avvio di secondo parziale le sorrentine che hanno dato spettacolo dalla
linea dei tre metri: Valisena, Isacchi, ancora la play e Anastasio hanno
indovinato triple a ripetizione mentre la squadra di Rosatelli non è riuscita a
rispondere pur cambiando tutto il quintetto nel corso del quarto. Il vantaggio
di casa è salito a +11 alla fine del tempo quando la sirena ha decretato il
34-23 sul quale si è tornati negli spogliatoi.
Dopo l’intervallo lungo primi
minuti di studio: solo due punti romani in tre minuti di gioco. Falbo ha
cercato di velocizzare la manovra ma l’Athena è risalita approfittando di un
momento difficile per la NPG. A metà tempo punteggio di 34-33. Anastasio ha firmato a -3.00 dal termine i
primi e unici punti sorrentini, preziosissimi. La Polisportiva è riuscita a
superare l’empasse e a ribaltare la situazione riprendendo in mano le redini
del gioco terminando il terzo tempo ancora in vantaggio sul 36-33.
All’ultimo ritorno in campo un
errore difensivo di casa ha permesso alle romane di tornare sotto 36-35.
Minadeo ha dovuto lasciare il campo per infortunio e le due squadre per lunghi
minuti si sono solo studiate senza presentarsi molto sotto canestro. A -5.00
dalla sirena il punteggio è rimasto bloccato ma dopo pochi secondi è arrivato
il sorpasso romano, il primo della gara. Due liberi di Ermito hanno ristabilito
le distanze dando il là ad un bel testa a testa. Valisena con un gioco da tre
ha dato respiro alle sorrentine e il vantaggio è rimasto intatto fino ai 38
secondi dal termine quando Anastasio si è presentata in lunetta mettendo di
fatto fine alla gara. 49-43 alla sirena. La NPG Sorrento è riuscita nel suo
intento ed ora viaggia a 16 punti in classifica, più vicina al secondo posto,
obiettivo ancora possibile.
NPG Sorrento – Athena Roma 49-43
(Parziali: 18-12, 16-11, 2-10, 13-10)
NPG Sorrento: Valisena 15,
Isacchi 7, Ermito 11, Minadeo 2, Errico 5, Anastasio 9, Busiello, Cacace,
Parlato ne, De Lizza ne. Coach: Falbo.
Athena Roma: Raveggi 11, Grimaldi
2, Hernandez 17, Tancredi 10, Fasciani 3, Busso, Ciaravella, De Bellis, Basso
ne, Santucci. Coach: Rosatelli.
Arbitri: Peluso e Marzullo
(Avellino)
Francesco Bevacqua
Ufficio Stampa Polisportiva
Sorrento
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Sorrento-Andria a Simone Aversano di Treviso
Sarà il signor Simone Aversano della
sezione di Treviso, a dirigere l’incontro Sorrento-Andria Bat, valido per la sesta
giornata di ritorno del girone B della Prima Divisione, in programma domenica 17
febbraio 2013 (inizio ore 14,30) al Campo Italia di Sorrento. Con lui gli
assistenti di linea saranno i due gemelli di Isernia Andrea e Stefano Cordeschi.
Simone Aversano è nato a
Castelfranco Veneto il 14 dicembre 1981, appartiene alla sezione di Treviso e
svolge la professione di Dottore Commercialista. La sua carriera di direttore
di gara è iniziata nel 1996. È alla quarta stagione in Can Pro dove ha esordito
il 23 agosto 2009, arbitrando l’incontro della prima giornata del girone B
della seconda divisione tra Sacilese e Sangiustese (2-1). L’esordio in Prima
Divisione è avvenuto il 7 febbraio 2010 in Como-Figline (0-2).
Le gare totali finora dirette dal
fischietto veneto sono state 56 di cui 28 in Prima Divisione, 28 in Seconda
Divisione. Prima di arrivare in Can Pro, Aversano ha collezionato 31 presenze
in Can D.
In questa stagione ha già diretto
7 incontri, 6 di Prima Divisione (Barletta-Perugia 0-1, Carrarese-Viareggio
1-3, Como-Lecce 2-2, Virtus Entella-Lumezzane 1-1, Cremonese-Tritium 5-0, Nocerina-Prato
4-2) e 1 di Seconda (Salernitana-Teramo 3-1).
Le sue direzioni hanno fatto
registrare 25 vittorie delle ospitanti (44,64%), 14 pareggi (25,00%) e 17
vittorie delle viaggianti (30,36%). 22 i rigori decretati (uno ogni 229 minuti)
31 gli espulsi (uno ogni 163 minuti).
L’arbitro veneto è alla prima
direzione con il Sorrento, mentre ha un precedente con i pugliesi: Sudtirol-Andria
(1-1) del 13 novembre 2011.
Di seguito le designazioni per le
altre partite della sesta giornata di ritorno del girone B della Prima
Divisione:
Avellino-Frosinone: Davide
Ghersini di Genova (Vigo-Rizzo)
Benevento-Gubbio: Rosario Abisso di
Palermo (Bellagamba-Camillucci)
Carrarese-Pisa: Mirko Oliveri di
Palermo (Bottegoni-D'amato)
Catanzaro-Viareggio: Alessandro
Greco di Lecce (Monetta-Lanotte)
Latina-Barletta: Mirko
Mangialardi di Pistoia (Zuccaro-Mertino)
Paganese-Prato: Riccardo Baldicchi
di Città di Castello (Stasi-De Filippis)
Perugia Vs Nocerina: Gianluca
Aureliano di Bologna (Croce-Mosca)
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