giovedì 2 giugno 2011
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(Calciopress – Sergio Mutolo) Le disgrazie non vengono mai sole. Per completare una stagione già di per se disastrosa, mancava solo lo scandalo del calcio scommesse versione 2011.
Una bufera che scoppia nel momento peggiore. Tutto accade a ridosso delle partite in programma per gli spareggi. Si stanno per disputare i Playoff/Playout in serie B e in Lega Pro.
In gioco obiettivi importanti, che servono a dare un senso a questo sport. In serie Bwin ballano l’ultima promozione in serie A e l’ultima retrocessione in Lega Pro. In Prima Divisione di Lega Pro si devono decidere due promozioni in serie B e quattro retrocessioni in Seconda Divisione.
Partite attese, che arrivano a completamento del lavoro di un’intera stagione e hanno già catalizzato l’interesse di grandi folle di appassionati sugli spalti della Lega Pro. Enorme, anche sotto il profilo numerico, la partecipazione popolare registrata in occasione delle semifinali di andata dei Playoff di Salernitana, Hellas Verona, Taranto e Juve Stabia. Certamente analoga sarebbe stata la risposta di pubblico anche sui campi della serie B interessati agli spareggi per la promozione nella massima serie.
Quando accadono cose così, non si può non fermarsi a pensare. È terribile ciò che sta capitando, tutto insieme, a un calcio trascinato alla deriva da dirigenti inadeguati.
La prima riflessione pertiene al tradimento perpetrato nei confronti dei tifosi. Fermo restando che si attende la conclusione delle indagini e l’accertamento della verità vera (se mai esiste una verità vera), ci si domanda con quale spirito la gente deciderà di partecipare a eventi sportivi che – in mano a una ben oliata organizzazione – si sono dimostrati manipolabili a proprio piacimento ? È stata tradita, dal suo interno, la passione di chi sostiene tutto il movimento. La credibilità del calcio è in caduta libera. Lo sgomento dei tifosi, architrave del sistema, è in ascesa esponenziale.
La seconda riflessione è di carattere tecnico-giuridico. Lo spettacolo deve comunque andare avanti ? Il presidente della Figc, Giancarlo Abete, sostiene di si. Gli spareggi della Serie Bwin e della Lega Pro non verranno fermati.
È una scelta condivisibile, in considerazione dell’elenco (ancora approssimativo) di diciotto partite che potrebbero essere state truccate falsando le classifiche in testa e in coda ? Al di là dell’aspetto etico della questione (ma l’etica in Italia è roba che si mangia ? o di che altro tipo di diavoleria si tratta ?) e senza entrare nello specifico dei singoli casi (ancora sotto inchiesta), non esiste il rischio concreto di dover ridisegnare ex post le classifiche ? E di conseguenza invalidare i campionati e le griglie playoff/playout ?
Gli spareggi, per essere disputati, devono essere il risultato di una classifica certa al di sopra di ogni ragionevole dubbio. Diversamente il ricorso alla giustizia ordinaria, per cercare di mettere a posto le cose, diventa più che un’opzione.
Paradigmatico quanto accadde nel 2003. Il Catania, retrocesso per decisione della Corte Federale, decise di adire la giustizia ordinaria. Passando da un ricorso all’altro, l’allora presidente etneo Riccardo Gaucci (figlio di Luciano) ottenne del Tar la riammissione del suo club escluso dalla giustizia sportiva. Non a caso ci ritroviamo con una serie A ipertrofica a 20 squadre e una serie B ingolfata da 22 club iscritti.
Dopo queste (doverose) premesse, buoni spareggi a tutti. E che Dio ce la mandi buona e senza vento.
Sergio Mutolo – www.calciopress.net
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Scommesse e match truccati coinvolto l’Hellas Verona
mercoledì 1 giugno 2011
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Nel mirino degli inquirenti l’incontro Verona-Ravenna
Scandalo nel mondo del calcio. L'ennesimo. E si capisce che i sedici arresti di questa mattina sarebbero solo la punta di un iceberg destinato ad allargarsi e a minare, di nuovo, l'immagine dello sport più popolare d'Italia. Popolare come i nomi che sono finiti nella rete della polizia di Cremona, accusati di aver pilotato i risultati di alcune partite per poi avere la garanzia di scommettere giusto. E fare molti soldi, da "reinvestire" per corrompere giocatori e allargare l'organizzazione.
LO SCANDALO TOCCA ANCHE L'HELLAS - Anche l'Hellas Verona, suo malgrado, entra nelle carte dell'inchiesta. Sotto la lente d'ingrandimento, infatti, sarebbe finita anche la larga vittoria dei gialloblù contro il Ravenna del 27 febbraio scorso. Quattro a due il risultato finale. "Sono sgomento - ha dichiarato il consigliere delegato della squadra ora impegnata nei playoff Benito Siciliano - Siamo completamente estranei. Tutti conoscono la solidità e l'onestà di questa società. Abbiamo vinto legittimamente conseguendo il risultato con il massimo sforzo". Dall'ordinanza del gip Guido Salvini si evince che Giorgio Buffone, direttore sportivo del Ravenna Calcio, "squadra disponibile a perdere in trasferta" si scrive letteralmente, informa della volontà di subire una sconfitta Marco Pirani, medico odontoiatra della provincia di Ancona, che a sua volta informa il suo socio Massimo Erodiani. I due secondo l'accusa organizzavano il giro delle partite pilotate. Il direttore sportivo "prendeva contatti con la dirigenza della squadra veronese ai fini di concordare un'eventuale sconfitta del Ravenna, non riuscendo nell'intento". Stando alle carte quindi il contatto ci sarebbe stato, ma senza andare a buon fine.
"RIGIOCATE HELLAS-RAVENNA" - Gli inquirenti hanno preferito andare sul sicuro. "Sono stati raggiunti da misura cautelare solo i soggetti che parlavano direttamente al telefono - ha spiegato il procuratore della Repubblica di Cremona Roberto Di Martino, città da cui sono partite le indagini - sono stati esclusi quelli di cui si parla solamente". Intanto il Codacons ha chiesto che le possibili partite falsate vengano rigiocate. Uno scenario improbabile, ma se ciò avvenisse l'Hellas potrebbe rischiare di perdere i playoff. Un'eventuale sconfitta con il Ravenna porterebbe i gialloblù a pari punti con lo Spezia, anche se, dalla parte dei gialloblù c'è una migliore differenza reti.
"CAMPIONATO LEGA PRO FALSATO"- Playoff a rischio, dunque? Il Codacons ha anche annunciato che intraprenderà una class action per chiedere il rimborso dei biglietti delle partite incriminate. Compresa quella del Bentegodi. I dubbi sul campionato di Lega Pro in corso pesano come un macigno. Nell'ordinanza di custodia cautelare con la quale il gip Guido Salvini ha disposto gli arresti per le sedici persone coinvolte si spiega che "l'attività dell'associazione è tuttora in corso e sta incidendo sulle ultime fasi dei vari campionati, con gravi danni per le società, per gli scommettitori leali e per la regolarità delle competizioni sportive".
Fonte: www.veronasera.it
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VAMOS A MATAR IL VERONA
Horacio Erpen carica i compagni alla vigilia della gara di ritorno della semifinale playoff
«Vamos», si dice così in Argentina, quando bisogna affrontare una impresa difficile. Il fantasista Horacio Nicolas Erpen si allinea con un pensiero e un auspicio alla vigilia della semifinale 2.
«C’è la possibilità di recuperare due gol, il Verona nell’andata non mi è sembrato più forte di noi». E allora «vamos», perché vincere con due gol di scarto significherebbe agguantare la finale in quanto il Sorrento, grazie al secondo posto della regular season, può farcela anche con il pareggio nel computo delle reti segnate nella doppia sfida.
Ventinove anni, argentino di Conception, predestinato perché anche il papà era calciatore, Erpen si prepara alla sfida con grande fiducia «perché – spiega – in questa stagione siamo stati sempre reattivi quando siamo stati andati sotto nel risultato. Anzi, spesso abbiamo centrato rimonte eccezionali, vincendo partite in cui ci eravamo complicati da soli la vita con qualche errore. Oggi ci troviamo praticamente nella stessa situazione e dobbiamo tirare fuori la stessa mentalità che tante volte ci ha consentito di ribaltare i risultati contro chiunque».
L’ultima grande rimonta dei rossoneri al Campo Italia è stato il 4-3 sull’Alessandria (impegnata nell’altra semifinale playoff del girone A contro la Salernitana) dopo avere chiuso il primo tempo sotto per 3-1. Era il 27 febbraio scorso. Tre mesi dopo, c’è un’altra impresa di questo tipo da affrontare. Le motivazioni, per Erpen e per la squadra, stavolta «saranno persino più forti – perché sottolinea il giocatore argentino – la chance di vincere i playoff capita raramente nella carriera di un calciatore».
Una sorta di «vamos», intanto, ha aperto la settimana che si concluderà con la semifinale 2. I tifosi hanno fatto un capolavoro per ridare serenità ai rossoneri. Martedì, nel giorno della ripresa della preparazione, Gianni Simonelli e i giocatori sono stati accolti con applausi a valanga, cori d’incitamento, trombe, bengala e striscioni. Duecento fedelissimi li applaudivano dalla curva nord, tecnico e giocatori a rimandare i loro applausi di ringraziamento verso la tribuna. «Non so – spiega Erpen - a chi sia venuta questa bella idea, ma i tifosi che hanno organizzato questa piccola festa hanno liberato me e i compagni dalle piccole ansie subentrate dopo la sconfitta di Verona con il 2-0 subito a un minuto dalla fine».
Destro e sinistro ad accarezzare il pallone, Erpen ha fisico di abatino e fa bella figura perché ha talento da vendere da quando iniziò nelle giovanili del Boca Junior, dove ha mosso i primi passi anche il romanista Burdisso. Prima della sfida col Verona, forse, passeranno nella sua mente come un flash back tanti momenti della sua carriera, prima tra Argentina e Uruguay, poi con otto stagioni in Italia. Un anno fa, assieme a Togni e Terra, perse la doppia semifinale playoff contro la Cremonese. Per lui, dodici mesi dopo, c’è anche la voglia di reagire a quella amarezza. Il grande Samuel Eto’o ha detto: «Le finali non si giocano, si vincono». Erpen sorride e concorda «perché – osserva – noi e i tifosi, per tutti 90 minuti di Sorrento-Verona, dovremo ragionare in questo modo. Una partita così importanti va affrontata con la mentalità giusta. Bisogna crederci tutti assieme, la squadra e i tifosi, con tanta voglia di sacrificarci dall’inizio alla fine». Il patto d’acciaio tra squadra e tifosi si può dire già firmato: «Vamos a matar… il Verona».
A cura della Direzione Comunicazione & Marketing Sorrento Calcio
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Buffone scommette, il Ravenna perde
Venduti gli incontri con Alessandria e Verona
Sono gravi le accuse nei confronti di Giorgio Buffone, direttore sportivo del Ravenna Calcio, figura di spicco dell’associazione a delinquere sgominata questa mattina dall’esecuzione delle ordinanze cautelari emesse dal tribunale di Cremona. Nell’ordinanza emessa dal tribunale figurano 18 tentativi di illecito su altrettante partite. Buffone avrebbe messo lo zampino in 10 di queste. Un numero che confermerebbe il ruolo di spicco del dirigente giallorosso all’interno dell’organizzazione.
Sono gravi le accuse nei confronti di Giorgio Buffone, direttore sportivo del Ravenna Calcio, figura di spicco dell’associazione a delinquere sgominata questa mattina dall’esecuzione delle ordinanze cautelari emesse dal tribunale di Cremona. Nell’ordinanza emessa dal tribunale figurano 18 tentativi di illecito su altrettante partite. Buffone avrebbe messo lo zampino in 10 di queste. Un numero che confermerebbe il ruolo di spicco del dirigente giallorosso all’interno dell’organizzazione.
L’ordinanza infatti sottolinea come “Erodiani, Pirani, Paoloni, Parlato, Bellavista, Buffone, Giannone promuovessero, costituissero ed organizzassero un’associazione a delinquere alla quale partecipavano Bressan, Bruni, Gegic, La Civita, Micolucci, Mehmeti, Signori, Sommese e Tuccella”. Tutti i soggetti nominati sono accusati sono accusati di associazione a delinquere per frode in manifestazioni sportive. Solo i primi sette sono però costretti in carcere, gli altri ai domiciliari.
Buffone in questo contesto aveva i contatti giusti sia per corrompere le squadre in causa, sia per far partire le scommesse. Organizzava le combine, e indottrinava il suo uomo in Albania per le puntate da effettuare. Tutto è dimostrato da colonne infinite di intercettazioni, “molto utili e molto chiare” hanno sottolineato gli inquirenti, in virtù del fatto che non percependo questa eventualità, gli indagati dialogavano tranquillamente senza troppi veli, sulle trattative illecite.
Secondo l’ordinanza Buffone manteneva contatti con Nicola Santoni (preparatore dei portieri del Ravenna Calcio), affinché quest’ultimo contattasse Cristiano Doni per manipolare il risultato di Atalanta-Ascoli. Manteneva contatti anche con il presidente dell’Alessandria e del Verona per concordare la sconfitta del Ravenna. Una volta ottenuta la certezza che la sua squadra avrebbe perso, istruiva Ismet Mehemeti e Antonio Shytaj sulle scommesse da piazzare in Albania. Sconfitta giallorossa pianificata a tavolino anche contro la Reggiana.
Le partite manomesse con la complicità di Buffone sono: Verona-Ravenna 27/2/2011; Ascoli-Atalanta 12/3/2011; Taranto-Benevento 13/3/2011; Atalanta-Piacenza 19/3/2011; Alessandria-Ravenna 20/3/2011; Benevento-Pisa 21/3/2011; Padova-Atalanta 26/3/2011; Siena-Sassuolo 27/3/2011; Ravenna-Spezia 27/3/2011; Reggiana-Ravenna 10/4/2011.
Un caso su tutti: Alessandria-Ravenna. Nella combine relativa a questa partita, valida per la 27esima giornata del campionato di Lega Pro Prima divisione, hanno partecipato il ds Buffone, il presidente Fabbri, l’allenatore Leonardo Rossi e l’albanese Mehemeti. Tra di loro, non è però ancora chiaro il ruolo, anche la figura di Daniele Deoma, dirigente del Bellaria. Buffone contatta Veltroni, presidente dei piemontesi, arriva l’accordo e la comunicazione viene girata a Rossi e Fabbri. Con le parti informate, Buffone contatta gli investitori Pirani e Mehemeti per le scommesse da predisporre. La vittoria dell’Alessandria, al posto del pareggio, sarebbe stata pagata dai piemontesi 50mila euro.
Questa è una delle tante partite truccate da Buffone e soci, che attraverso i canali di Mehmeti e Erodiani scommettevano tra l’Abruzzo e l’Albania ingenti quantitativi di denaro. Tra le intercettazioni spiccano però numerossissime altre partite: Brescia-Bologna e Chievo-Sampdoria tanto per citarne due. Il tutto in un sistema che vedeva i calciatori coinvolti come appartenenti a parallele società di calcio. Atleti “di proprietà” di questi dirigenti in grado di manipolare risultati e quindi campionati.
Fonte: www.romagnanoi.it
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Autosport Sorrento lancia lo Junior Team
La seconda prova del neonato Campionato Italiano Velocità Sperimentale, in programma lo scorso week-end sul Circuito Internazionale Napoli di Sarno (SA), ha visto il lancio di un’ennesima iniziativa partorita in casa Autosport Technology e Radical. Sul prestigioso impianto campano, sede della “factory” del Team, ha debuttato, infatti, quello che si può definire un vero e proprio junior team Autosport. Quattro giovanissimi piloti, la cui età media superera di pochissimo i diciotto anni si sono cimentati, infatti, al volante di altrettante vetture Radical-Suzuki 1300 “gemelle” per quella che è stata simpaticamente ribattezzata “operazione linea verde”. Leader del gruppo il diciassettenne Michele “Miky” Esposito, pilota che ha ormai accumulato una discreta esperienza con le biposto inglesi e che si è già fatto notare per gli ottimi risultati ottenuti. A fargli compagnia tre ragazzi accompagnati dal comune denominatore del cognome già noto agli addetti ai lavori, a cominciare dal quindicenne Francesco Celentano, figlio di quel Giuseppe per anni protagonista nel CIVT con ogni tipo di vettura, per proseguire con Paolo Durante, diciottenne figlio di Giovanni, da sempre facente parte della struttura tecnica e logistica dell’Autosport Sorrento. Ha chiuso lo “schieramento” Gennaro Vinaccia, “nipote d’arte”, poiché suo zio Luigi (che era anch’egli in gara a Sarno con una SR4-Suzuki 1500) è riuscito, finalmente, a “strapparlo” al ramo della famiglia più dedito al calcio
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Villaggio Decathlon a Piazza Lauro
In occasione della quarta edizione della manifestazione Golden Goal che si terrà a Sorrento (Na) dal 3 al 5 giugno prossimi, Decathlon realizza il Villaggio Decathlon coinvolgendo le associazioni sportive locali, per permettere la pratica sportiva ai bambini presenti e cogliendo l’occasione per festeggiare la nascita di un nuovo punto vendita.
Il Villaggio Decathlon, allestito in piazza A. Lauro, sarà aperto al pubblico in tutte le 3 giornate con personale Decathlon proveniente dai negozi di Giugliano, Casoria e Marcianise pronto ad accogliere tutti i bambini che vorranno cimentarsi nelle più svariate discipline sportive.
Presso il Villaggio Decathlon sarà infatti possibile praticare tanti sport diversi, nel pieno spirito della filosofia Decathlon: calcio, pallavolo, golf, tennis, ping pong, badminton e tiro con l’arco, nonché intraprendere il percorso jumper.
Il quarto negozio Decathlon campano, che aprirà le sue porte entro la fine dell’anno, sarà localizzato a sud di Salerno, presso il nuovo svincolo dell’autostrada A3 in direzione aeroporto.
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Aspettiamoci classifiche sconvolte dalle penalizzazioni
L´avvocato Mattia Grassani, volto noto del mondo sportivo (è il legale del Napoli), è intervenuto in esclusiva a Radio Sportiva per immaginare i possibili scenari dopo il nuovo scandalo scommesse che ha travolto il calcio italiano.
"Gli scenari che si prospettano dipendono da ciò che è contenuto nelle carte dell´inchiesta: dall´istanza di custodia cautelare emerge però uno scenario di grandi ex campioni coinvolti in situazioni totalmente contrarie ai valori dello sport. La Procura Federale aprirà un suo fascicolo, è possibile ipotizzare forti penalizzazioni che potranno anche sconvolgere le classifiche della Serie B e della Lega Pro. Può cambiare tanto, anche se per ora sono solo ipotesi: pensare a campionati con posizioni finali decise dagli organi di giustizia sportiva e non dal campo è lecito, me lo aspetto".
Le società rischiano quindi?
"In termini penali no, se non viene dimostrato che sapevano, ma in termini sportivi vale il principio della responsabilità oggettiva: se propri tesserati hanno agito anche senza che i vertici sapessero la società paga comunque".
Cosa succede adesso?
"Uno scandalo di queste proporzioni in questo momento non ci voleva: il calcio italiano stava cercando di uscire dalla crisi, si pensava che dopo Calciopoli certi meccanismi non ci fossero più. Anche come danno d´immagine, vedi gli arresti, è un ritorno indietro di 30 anni: una bruttissima pagina di sport, sarà molto difficile ripartire questa volta".
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Codacons: rigiocare tutte le partite falsate
Tutte le partite di calcio i cui risultati possono essere stati falsati dall'organizzazione scoperta oggi dalla magistratura di Cremona, devono essere tassativamente rigiocate.
La richiesta arriva dal presidente Codacons, Carlo Rienzi, che annuncia anche che l'ufficio legale della associazione dei consumatori sta studiando la possibilità di intentare una vera e propria class action, alla quale tifosi e scommettitori possono partecipare compilando i moduli di pre-adesione che entro oggi saranno pubblicati sul blog www.carlorienzi.it.
"Si tratta - spiega Rienzi - di uno scandalo gravissimo che danneggia pesantemente le società calcistiche ma soprattutto i tifosi e gli scommettitori, e uccide lo sport. La Lega Calcio deve prendere provvedimenti urgenti, annullando i risultati degli incontri alterati e disponendo la ripetizione delle partite. Il Codacons annuncia anche azioni risarcitorie in favore dei soggetti danneggiati. "Tutti coloro che hanno effettuato scommesse sulle partite truccate, o che hanno conservato biglietti - precisa l'associazione dei consumatori - e abbonamenti allo stadio relativi ai medesimi incontri, possono chiedere un risarcimento, in virtù dei danni economici subiti e della buona fede tradita".
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