Rocco: “Città di Nocera grande squadra, ma attenti ai miei ragazzi”

giovedì 24 settembre 2015 Lascia un commento

Ripubblichiamo qui sotto l’intervista concessa dall’allenatore rossonero Dario Rocco agli amici di ForzaNocerina.it

Da calciatore ha indossato la casacca rossonera in due occasioni, la prima volta nel 2002, per soli sei mesi, poi ininterrottamente dal 2004 al 2007, anno della retrocessione tra i dilettanti nello spareggio play-out contro il Melfi. Dario Rocco, attuale tecnico del Sorrento Calcio, è all’esordio tra gli over dopo una lunga trafila nelle giovanili: “Per la prima volta mi trovo a confrontarmi, da allenatore, con una realtà differente da quella del settore giovanile – esordisce il trainer costiero – È un campionato interessante, l’Eccellenza di quest’anno, con tante squadre ben allestite che, per uomini e modo di stare in campo, vanno ben al di là del carattere regionale del torneo. Le più attrezzate, a mio avviso, sono il Sant’Agnello ed il Città di Nocera. Chi vincerà il torneo? Sarà una bella lotta fino alla fine, secondo me, ma per l’affetto che mi lega alla città e ai suoi colori dico Nocera”.
Squadra senza velleità di classifica particolari, società reduce dal doppio salto all’indietro dalla Lega Pro all’Eccellenza, sotto alcuni punti di vista l’esperienza di Sorrento, per l’ex centrocampista dei molossi, è molto simile a quella vissuta in rossonero: “È stata dura sotto ogni punto di vista, non erano anni eccezionali, ma pieni di dignità – commenta Rocco – Nonostante tutto, sento ancora di dover ringraziare tutte quelle persone come D’Angelo, Gambardella, Della Porta, e tanti altri, che, con amore e passione, hanno impedito che la barca affondasse. Ora siamo in una situazione simile, a Sorrento, dobbiamo fare di tutto affinché la storia continui”.
Ma che Sorrento si troverà di fronte il Città di Nocera? “Una squadra giovane, composta da sei, sette under, e con over che sono al massimo dei classe ’93 – continua Rocco – Il Sorrento viene da anni di Lega Pro fallimentari, in cui si sono accumulati debiti su debiti, per questo, ora, non siamo nella possibilità economica di poterci inserire in discorsi diversi da quello della salvezza”.
Esordio amaro contro il Montesarchio, qualche timido passo in avanti dal punto di vista dell’espressione di gioco nella seconda contro il San Vito Positano, per i suoi: “C’è ancora da migliorare, ma nonostante ciò sono soddisfatto dei miei ragazzi. Contro i rossoneri punteremo a fare bella figura, senza chiuderci e giocare di rimessa. Quelli che devono vincere a tutti i costi sono loro. Sarà un bel banco di prova per noi anche dal punto di vista caratteriale, soprattutto considerando che in queste categorie non ci capiterà più di incontrare un pubblico numeroso come quello nocerino”.
E la sua emozione di ritornare al San Francesco? “Non so che accoglienza mi spetterà, io, dal canto mio, ho sempre dato molto, indipendentemente da ciò che i tifosi dicevano di me. Nutro un grande affetto per il pubblico, e gli auguro le migliori soddisfazioni. Nocera è una piazza particolare, non basta essere grandi giocatori per poterci giocare, bisogna prima di tutto essere giocatori da Nocera e da Nocerina, con doti caratteriali fuori dal comune. Quest’anno la società, composta da persone serie e pulite in un mondo marcio come quello del calcio malato degli ultimi tempi, ha allestito una squadra di alto profilo anche caratteriale, ma credo sia importante lasciare lavorare tranquilli staff tecnico e giocatori, e sono certo che i risultati arriveranno. Proprio i tifosi credo possano essere l’arma in più del Città di Nocera”.

Fonte: Gianluca Tortora, ForzaNocerina.it

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