mercoledì 3 giugno 2015
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Dopo l’inaspettato impasse di ieri sera contro il Pomigliano, la Folgore Massa è già pronta a ripartire a caccia del sogno B2. Domenica sera il primo incontro della fase 4 dei Play off promozione tra la Folgore e la vincente della sfida tra Pozzuoli e Faicchio. Intanto la dirigenza si scusa con i tifosi:
Esistono gli impresentabili della politica e da ieri sera anche gli impresentabili del volley. La Folgore Massa può solo chiedere scusa agli oltre mille tifosi accorsi ieri sera al Palasport di Sorrento convinti di partecipare ad una festa o quanto meno ad una gara piena di emozioni e si sono ritrovati mortificati a vedere i propri beniamini umiliati, assistendo solo ai legittimi e meritati festeggiamenti altrui! La maglia si onora sempre, è una regola dello sport! Una regola che ieri sera i giocatori chiamati in campo ad affrontare l’Elisa Volley Pomigliano non hanno onorato. Una partita da “irresponsabili”. È questo il termine giusto. Il peso positivo della responsabilità doveva imporre una prestazione degna della cornice di pubblico presente. Mai in penisola sorrentina si era vista tanta gente per un evento sportivo che non fosse il calcio. Giocatori con gli attributi non sentono emozioni e paure ma solo responsabilità ed in una occasione del genere dovrebbero giocare meglio e non peggio del solito! Non esistono alibi, esistono solo scuse da porgere a tutti coloro che ci hanno seguito. C’è solo un modo di farsi perdonare ed è IL CAMPO! Avendo vinto un campionato e trenta partite di seguito, abbiamo almeno il vantaggio della doppia chance. Nulla teoricamente è perso. In dieci giorni si deciderà se il sogno della serie B può diventare realtà. Domenica si torna in campo. Stasera sapremo l’avversario ma da ieri sera sappiamo che il principale avversario siamo noi stessi e la nostra capacità di auto-distruggerci da irresponsabili, non dando forse il giusto peso a tutto quello che è stato costruito intorno ed alle emozioni che siamo in grado di regalare ed annientare con le nostre gesta. Ieri c’erano persone che piangevano a fine partita. Lacrime come coltelli se ci fermiamo a pensare che le abbiamo determinate noi! Trasformare quelle lacrime in sorrisi ora non deve essere un tentativo ma una MISSIONE!
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