A colloquio con Franco Giglio

giovedì 26 febbraio 2015 Lascia un commento

La scorsa settimana dopo l’intervista rilasciata da Franco Giglio a Josè Astarita sulle vicende estive del Sorrento, qualcuno non leggendo nulla di simile sul nostro sito, e immaginando si trattasse di un tentativo di censura, ci aveva rimproverato della cosa. All’amico in questione rispondemmo che avremmo cercato di accontentarlo quanto prima possibile e subito dopo ci mettemmo in contatto con un amico del signor Giglio per fissare un appuntamento. 
Ieri sera insieme all’inviato di Solosorrento.it siamo stati ricevuti da Giglio che si è intrattenuto con noi per circa due ore rispondendo ad ogni nostra domanda.
Il primo argomento affrontato è stato naturalmente quello della mancata acquisizione del Sorrento da parte sua l’estate scorsa. Giglio ha ribadito nuovamente di aver avuto dei contatti con D’Angelo e di aver preso visione della situazione economica del Sorrento che a suo dire presentava un deficit complessivo di circa 2 milioni di euro. Ha ribadito anche che per poter iscrivere il Sorrento alla Lega Pro si sarebbe dovuto prima ricapitalizzare per 280.000 euro, ma che il tempo per farlo era troppo poco e che non si era certi di venir ripescati, per cui si rischiava in caso di mancato ripescaggio di mettere 280.000 euro in un impresa al collasso. Il ripescaggio in Lega Pro poteva essere l’unico incentivo per provare a tenere in vita il Sorrento.
A questo punto gli abbiamo ricordato che il ripescaggio poteva essere a rischio per le cattive condizioni in cui versa il Campo Italia e lui si è dimostrato d’accordo aggiungendo che gli ultimi miglioramenti alla struttura sono stati apportati durante la sua gestione, quando furono realizzate la cabina stampa e la tettoia sotto la tribuna centrale. 
L’accenno al Campo Italia ha offerto uno spunto per chiedergli se riteneva adeguato il canone richiesto dal Comune. Giglio ha cercato di aggirare la risposta ma ha comunque dovuto ammettere che le cifre richieste sono alquanto elevate: infatti, il Sant’Agnello per giocare gli incontri interni al Campo Italia avrebbe dovuto sborsare 300 euro a partita per il fitto del campo (somma che andava versata al Comune), più una cifra simile per tutto il resto (steward ecc.). Una spesa troppo elevata per una società dilettantistica che non fa nemmeno pagare il biglietto d’ingresso. Per cui, nonostante ad inizio anno il Campo Italia sia stato indicato come campo su cui giocare le partite casalinghe, in seguito per risparmiare, si è deciso di giocare al Cerulli di Massa Lubrense. 
L’ultimo argomento di discussione è stato il Sant’Agnello e le prospettive per la prossima stagione. Queste le parole di Giglio: “Tengo a precisare che a Sant’Agnello sto facendo calcio per puro divertimento, senza alcuna intenzione di danneggiare il Sorrento. Insieme all’amico Alberto Negri abbiamo allestito una squadra che speriamo possa lottare fino alla fine per la vittoria del campionato. Però metto in chiaro già adesso che nel caso in cui riuscissimo a raggiungere la Serie D, non ci saranno progetti faraonici. Anzi, potremmo addirittura decidere di cedere il titolo per acquistarne un altro di Eccellenza. Nel caso in cui decidessimo di iscriverci alla serie D cercheremo di mantenere la categoria puntando su 3-4 elementi di esperienza affiancandogli tanti giovani da valorizzare … sperando che possano sbocciare ed entrare nel mondo dei professionisti”.

Share/Bookmark

0 commenti »

Lascia la tua risposta!

Aggiungi il tuo commento qui sotto, oppure esegui un trackback dal tuo sito. Puoi anche iscriverti a questi commenti via RSS.

Sii gentile, rimani in argomento. Lo spam non sarà tollerato.

DISCLAIMER - Penisola Sport è un blog d’informazione senza scopi di lucro, i cui contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali industrie dell'editoria o dell'intrattenimento. La testata ambisce ad essere una piena espressione dell'art. 21 della costituzione italiana. Pur essendo normalmente aggiornato più volte quotidianamente, non ha una periodicità predefinita e non può quindi considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001.

L'autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone. L'autore si riserva, tuttavia, la facoltà di rimuovere quanto ritenuto offensivo, lesivo o contrario al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti di cui si scrive. Alcune fotografie possono provenire da internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio. Eventuali detentori dei diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione o citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.