giovedì 14 marzo 2013
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Il Sorrento di Papagni prosegue
la preparazione al derby di domenica prossima con l’Avellino nel più assoluto
riserbo. Anche oggi, così come ieri, le porte del Campo Italia sono rimaste rigorosamente
chiuse e non ci è dato sapere come stia procedendo la preparazione per il
derby.
Il vicepresidente Gaetano
Mastellone, responsabile della comunicazione, è fuori penisola per impegni di
lavoro. Per saperne qualcosa ci siamo quindi rivolti al direttore sportivo
Salvatore Avallone a cui abbiamo chiesto se la chiusura del Campo Italia
potesse essere interpretata come una misura di ritorsione per la protesta inscenata
da un gruppo di tifosi martedì pomeriggio alla ripresa della preparazione.
Avallone ha risposto che non si è
trattato di un provvedimento contro i tifosi ma di una decisione per consentire
al mister per provare nuove soluzioni tattiche (al riparo da occhi indiscreti
n.d.r.) in vista del derby con l’Avellino.
Quello con i lupi sarà un
incontro molto delicato. Il Sorrento è reduce da due sconfitte consecutive e si
troverà di fronte una squadra con il morale alle stelle, che è riuscita a scavalcare
il Latina dopo una lunga rincorsa e che farà tutto il possibile per continuare
la corsa verso la serie B.
Domenica prossima, anche se sarà
consentito l’accesso ai soli possessori della tessera del tifoso, è molto
probabile che i sostenitori dell’Avellino possano essere più numerosi di quelli
locali. Il Sorrento rischia di giocare nuovamente fuori casa, e non può
permettersi di perdere ancora, perché le inseguitrici potrebbero approfittarne per
raggiungerlo o scavalcarlo. La domenica successiva ci sarà poi il confronto
diretto pure in trasferta con il Barletta. Una situazione molto delicata, sia per
la squadra, ma soprattutto per l’allenatore pugliese che non è mai entrato
nelle grazie dei tifosi rossoneri che gli preferiscono Bucaro. Un'altra sconfitta
potrebbe far crescere ulteriormente il numero di coloro che ne chiedono l’allontanamento.
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Habemus Papam
mercoledì 13 marzo 2013
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Annuntio vobis gaudium magnum; habemus Papam:Papa Francesco,
nato Jorge Mario Bergoglio (in latino: Franciscus; Malgrate, 17 dicembre 1936),
è papa della Chiesa cattolica. È vescovo di Roma e 266º papa della Chiesa
cattolica nonché sommo pontefice della Chiesa universale, sovrano dello Stato
della Città del Vaticano, primate d'Italia, oltre agli altri titoli propri del
romano pontefice, dal 13 marzo 2013..
Nato in una famiglia di origine piemontese, ha studiato
dapprima come tecnico chimico, poi in seminario, quindi nel 1958 è entrato a
far parte come novizio della Compagnia di Gesù, trascorrendo un periodo in Cile
e tornando a Buenos Aires per laurearsi in filosofia.
Dal 1964 ha insegnato
per tre anni letteratura e psicologia nei collegi di Santa Fe e Buenos Aires,
ricevendo poi l'ordinazione sacerdotale il 13 dicembre 1969.
Dopo altre esperienze di insegnamento e la nomina a
Provinciale dell'Argentina è stato rettore della facoltà di teologia e
filosofia a San Miguel e, nel 1986 è stato in Germania per il completamento del
dottorato, prima del ritorno in patria, nella città di Córdoba, dove è
diventato direttore spirituale e confessore della locale chiesa della Compagnia
di Gesù.
Il 20 maggio 1992 è nominato vescovo ausiliare di Buenos
Aires e titolare di Auca.
Il 3 giugno 1997 è nominato arcivescovo coadiutore di Buenos
Aires. Succede alla medesima sede il 28 febbraio 1998, a seguito della morte
del cardinale Antonio Quarracino. Diventa così primate d'Argentina. Dal 6
novembre dello stesso anno è anche ordinario per i fedeli di rito orientale in
Argentina.
Dopo la nomina cardinalizia da parte di papa Giovanni Paolo
II, il 21 febbraio 2001 con il titolo di San Roberto Bellarmino, è stato eletto
a capo della Conferenza Episcopale Argentina, dal 2005 al 2011, Bergoglio è
stato da sempre considerato uno dei candidati più in vista per l'elezione a
Pontefice nel conclave del 2005. Pur se tradizionalmente il presule aveva
sempre rifiutato incarichi di un certo peso nella Curia Romana, Bergoglio aveva
secondo gli osservatori dalla sua parte lo schieramento compatto dei vescovi
latinoamericani, e lo stesso Joseph Ratzinger, poi divenuto papa come Benedetto
XVI sarebbe stato fra i cardinali che avrebbero appoggiato la sua elezione.
Secondo alcuni, contrarietà sarebbe stata espressa dall'allora Segretario di
Stato Angelo Sodano.
La ricostruzione più puntuale del conclave, raccolta dal
vaticanista Lucio Brunelli, e che consiste nel diario di un cardinale elettore,
indica in Bergoglio il cardinale più votato in conclave dopo Ratzinger.
Il 13 Marzo 2013 è stato eletto Papa.
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Sorrento-Avellino a Saia di Palermo
martedì 12 marzo 2013
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Sarà il signor Francesco Paolo
Saia della sezione di Palermo, a dirigere l’incontro Sorrento-Avellino, valido
per la nona giornata di ritorno del girone B della Prima Divisione, in
programma domenica 17 marzo 2013 (inizio ore 14,30) al Campo Italia di Sorrento.
Con lui gli assistenti di linea saranno Paolo Dal Cin di Conegliano e Luca
Mondin di Treviso.
Francesco Paolo Saia è nato a
Palermo il 5 febbraio 1985, ed è alla quarta stagione in CAN PRO. Quasi un
figlio d'arte: suo padre Nicola ha un passato da assistente ed è il presidente
del Comitato regionale arbitri della Sicilia. Nella vita di tutti i giorni
svolge la professione di impiegato presso una ditta commerciale del capoluogo
siciliano.
Ha esordito in Prima Divisione
pochi mesi dopo la sua promozione in Lega Pro arbitrando l’incontro
Lumezzane-Alessandria del 29 novembre 2009 e fin qui ha diretto 64 gare (42 di
Prima Divisione e 22 di Seconda). In questa stagione ha già diretto 12 gare tutte
di Prima Divisione
Nelle 64 partite fin qui dirette
in Lega Pro si sono registrate infatti 24 vittorie delle ospitanti (37,50%), 26
pareggi (40,63%) e 14 vittorie delle viaggianti (21,88%).
Il fischietto siciliano è uno che
non ci pensa due volte ad estrarre il cartellino rosso: Finora lo ha estratto
in 32 occasioni vale a dire un espulso ogni due gare dirette. Meno propenso a
concedere calci di rigore, solo 19, ovvero uno ogni 303 minuti giocati.
Quattro i precedenti di Saia con
il Sorrento: Alessandria-Sorrento del 10 ottobre 2010 (3-3), Sorrento-Monza del
13 febbraio 2011 (1-0), Spal-Sorrento del 23 ottobre 2011 (0-1) e
Paganese-Sorrento 2-0 del 9 settembre 2012.
Tre i precedenti con gli irpini: Aversa
Normanna-Avellino del Primo Maggio 2011 (2-2), Avellino-Carpi del 12 ottobre
2011 (1-0) e Avellino-Latina del 2 dicembre 2012 (1-1).
Di seguito le designazioni per le
altre partite della nona giornata di ritorno del girone B della Prima
Divisione:
Andria Bat-Barletta: Gianluca
Aureliano di Bologna (D'Amato-Pentangelo)
Carrarese-Paganese: Davide
Ghersini di Genova (Tudisco-Santoro)
Frosinone-Catanzaro: Daniele
Bindoni di Venezia (Curatoli-Muto)
Nocerina-Pisa: Diego Bruno di Torino
(De Troia-Chiocchi)
Perugia-Latina: Rosario Abisso di
Palermo (Calò-Grillo)
Prato-Benevento: Francesco Fiore di
Barletta (Colì-Villa)
Viareggio-Gubbio: Giuseppe
Cifelli di Campobasso (Baccini-Pizzagalli)
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Alta Tensione al Campo Italia
Inizio di settimana movimentato
per il Sorrento di Papagni alla ripresa degli allenamenti dopo l’ingiusta
sconfitta di Benevento. Arrivati al campo per sostenere il primo allenamento in
preparazione al derby di domenica prossima con la capolista Avellino, Papagni e
i giocatori hanno trovato ad attenderli un gruppo di tifosi che ha chiesto di
poter avere un confronto verbale con la squadra e lo staff tecnico.
All’allenatore Papagni i tifosi
hanno contestato uno scarso coraggio nei minuti finali dell’incontro con il
Benevento. Secondo i tifosi, gli attaccanti Musetti e Konan sono stati mandati
in campo troppo tardi, quando ormai mancavano solo pochi minuti al termine dell’incontro.
Papagni non si è sottratto alle domande dei tifosi ed ha fornito il suo punto
di vista.
I tifosi hanno poi chiesto
notizie dettagliate sulle condizioni di Konan, auspicando un maggior impiego
dell’ivoriano, che fin qui è sceso in campo per pochissimi minuti. Di rimando l’allenatore
ha ripetuto le stesse parole più dette alla stampa. Konan migliora ogni giorno
che passa ma a suo giudizio non è ancora pronto. Si spera di poterlo avere in
uno stato di forma accettabile per gli ultimi due mesi di campionato.
Prima di abbandonare il campo i
tifosi hanno rivolto un appello ai giocatori invitandoli ad impegnarsi con
tutte le loro forze per il raggiungimento della salvezza. Poi, finalmente, l’allenamento
ha avuto inizio. Ma proprio in quel momento è arrivata la pioggia che è caduta
copiosa per almeno 20 minuti. Il temporale è cessato poco prima dell’inizio
della partitella che ha chiuso la seduta.
Durante l’incontro con i tifosi
era presente in campo la rosa di prima squadra al completo compreso gli
infortunati Rossi e Arcuri che sono rientrati in palestra quando è iniziato l’allenamento.
Con l’Avellino oltre agli infortunati Rossi e Arcuri il tecnico Papagni dovrà fare
a meno anche di Simone Bonomi appiedato da un turno di squalifica in seguito all’espulsione
per fallo da ultimo uomo rimediata a Benevento.
Nessuno squalificato nelle file degli irpini.
Nessuno squalificato nelle file degli irpini.
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Mastellone: “mai più arbitri distratti”
Comunicato Stampa Sorrento Calcio
I presidenti, i vice presidenti,
l'amministratore delegato e tutta la dirigenza del Sorrento Calcio dopo aver
analizzato la situazione generatasi da evidenti errori arbitrali nelle sole
ultime due gare di campionato, Viareggio e Benevento, hanno dato mandato al
vice presidente Gaetano Mastellone di inviare, con l'abituale correttezza e
stile, una nota formale al designatore arbitrale signor Stefano Farina.
Adesso Basta! Il Sorrento è
impegnata nella lotta per la salvezza che desideriamo raggiungere senza
ulteriori, ripetiamo, evidenti sviste. Sin da domenica prossima nel derby con
gli amici avellinesi, che sarà certamente una gara all'insegna dell'ospitalità
sorrentina alla quale siamo abituati, non vogliamo più avere arbitri e
guardalinee "distratti".
Quest'anno già abbiamo, per
evidenti e dimostrabili sviste da parte della terna arbitrale, dovuto lasciare
sul terreno di gioco diversi punti. Rammento che noi siamo sempre il Sorrento
con la "S" maiuscola. Quest'anno per una serie di situazioni dobbiamo
lottare per la salvezza e vogliamo farlo sino all'ultimo nel segno della nostra
grande sportività, ma desideriamo farlo con l'avere in campo dei comportamento
giusti. Il calcio di rigore che abbiamo subito a Benevento, che poi ci ha fatto
perdere la partita, è assolutamente inesistente. Basta guardare con la dovuta
attenzione il filmato della Rai. Il Benevento è una forte squadra con un
grandissimo Presidente e certamente non hanno bisogno di regali. Ma anche noi
siamo il Sorrento e desideriamo essere rispettati. Quest'anno già ho avuto modo
di lamentarmi pubblicamente di certi arbitraggi, lo faccio ancora e questa
volta con la certezza che anche il Sorrento abbia, per il futuro, qualità
operativa da parte dei direttori di gara. Solo questo chiediamo come Società,
anche a nome della nostra seria e sportiva tifoseria.
Il fallo di Bonomi su Marotta che l'arbitro Pelagatti ha visto in area anziché fuori
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La Polisportiva Sorrento cade a Santa Marinella
Non trova continuità la Polisportiva di coach Paolo Falbo
dopo la vittoria interna contro la Pink Time Bari. Al cospetto della seconda
classificata Santa Marinella le costiere subiscono una sconfitta per 60-44 dopo
aver lottato alla pari per due quarti prima di arrendersi alle forti
avversarie.
La formazione sorrentina, che ha schierato Busiello
dall’inizio a causa di una Valisena non in perfette condizioni fisiche, ha
dimostrato di poter tenere testa alle forti avversarie per tutta la durata del
primo e del secondo quarto, caratterizzati dal grande equilibrio in campo,
dall’ottima difesa costiera con Errico che alla fine della gara ha collezionato
ben quindici rimbalzi in difesa e tre in attacco, e dall bella verve da parte
di tutte le atlete in campo pronte a bissare il successo del turno precedente.
Il primo parziale si è chiuso sul 16-14.
Nel secondo tempo S. Marinella ha tentato la fuga piazzando
un parziale di 10-0 al quale ha risposto la Polisportiva con un break di 9 punti che ha ristabilito la
situazione di equilibrio. 26-23 all’intervallo lungo e per le sorrentine la
speranza di giocarsi la partita contro una delle squadre più in forma di tutta
la A3.
Il fantasma del terzo quarto, quasi mai mancato in tutto il
campionato, non si è fatto attendere ed ha aleggiato sul parquet laziale
colpendo la Polisportiva che è di fatto, dopo aver raggiunto il pareggio 26-26,
uscita dal campo.
S. Marinella ne ha approfittato ed ha colpito con Biscarini,
micidiale al tiro da tre, Gelfusa e un’ottima Russo e pian piano ha accresciuto
il proprio bottino di punti: la squadra di Falbo ha pagato il calo di
prestazioni e non è riuscita più a risalire. 45-31 il risultato alla fine del
terzo quarto. Non è cambiata la storia
nell’ultimo parziale: coach Precetti ha cambiato tutto il quintetto
romano mentre per la Polisportiva c’è stato spazio per Maddaloni e per una
timida risalita che non è bastata a sovvertire il destino della sfida. Le
sorrentine dovranno adesso cercare di fare punteggio pieno nelle ultime due
gare di campionato contro Brindisi, che ha già festeggiato la promozione in A2,
e Potenza.
S. Marinella - Polisportiva Sorrento 60-44 (16-14, 10-9,
19-8, 17-13)
S. Marinella: Vicomandi 4, Mancinelli, Biscarini 18,
Delvecchio 12, Russo 14, Gelfusa 12, Sabatini, Benedetti Michelangeli,
Romitelli 2, Rovani. Coach: Precetti.
Sorrento: Isacchi 3, Valisena, Parlato, Errico 2,
Ermito 13, Anastasio 18, De Lizza 3, Busiello 5, Cacace, Maddaloni. Coach:
Falbo.
Francesco Bevacqua
Ufficio Stampa Polisportiva Sorrento
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Non era rigore Sorrento derubato
lunedì 11 marzo 2013
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Questa è la prova fotografica che
il calcio di rigore che ha permesso al Benevento di battere il Sorrento non
c’era, e che si è trattata di una svista madornale dell’arbitro Saverio
Pelagatti e dell’assistente Lucia Abruzzese che hanno spostato in area di
rigore il fallo di Bonomi su Marotta avvenuto abbondantemente fuori dall’area.
Per far comprendere meglio cosa
avvenuto ecco una seconda immagine che si riferisce all’attimo in cui Bonomi si
aggrappa ai pantaloncini di Marotta per arrestarne la corsa verso Polizzi.
Marotta è sulla lunetta, ovvero a circa 4 metri dalla linea dell’area di
rigore, Bonomi almeno un metro dietro. È questo il momento in cui viene
commesso il fallo. Poi entrambi finiscono a terra e sullo slancio Marotta viene
a trovarsi all’interno dell’area mentre Bonomi rimane a terra al di fuori.
La posizione di capitan Di Nunzio
nelle due foto aiuta a capire cosa sia realmente successo. Nella prima è dietro
Bonomi e Marotta. Nella seconda ha scavalcato Bonomi ed è quasi al livello di
Marotta. A seguito della trattenuta di Bonomi c’è stato un rallentamento della
corsa anche di Marotta che evidentemente era già in caduta.
L’arbitro avrebbe quindi dovuto
concedere una punizione dal limite e non un calcio di rigore come invece ha
fatto. Un errore macroscopico, perché il fallo è avvenuto molto lontano dall’area
di rigore e le posizioni di arbitro ed assistente e loro visuali erano tali da
consentire loro di vedere perfettamente cosa era realmente accaduto.
Un errore per il quale ci
dovranno essere le giuste e dovute proteste della società e di tutti gli organi
di informazione che seguono il Sorrento. Non è la prima volta che veniamo
penalizzati dagli arbitri, che con noi hanno vita facile perché siamo troppo
piccoli per alzare la voce. Adesso basta. Anche se siamo piccoli dobbiamo gridare
talmente forte da far sentire la nostra protesta fin nei piani alti del palazzo
calcistico.
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Benevento-Sorrento 1-0 Highights
domenica 10 marzo 2013
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Ecco gli highlights dell'incontro Benevento-Sorrento di oggi pomeriggio. Il servizio è quello del Tg3 della Campania.
Basta guardare il filmato a velocità reale per rendersi conto che il fallo di Bonomi su Marotta è avvenuto abbondantemente fuori area. Purtroppo il solito arbitro inadeguato lo ha visto dentro ed ha decretato il rigore.
Basta guardare il filmato a velocità reale per rendersi conto che il fallo di Bonomi su Marotta è avvenuto abbondantemente fuori area. Purtroppo il solito arbitro inadeguato lo ha visto dentro ed ha decretato il rigore.
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