Hellas Verona - Sorrento prevendita al Bar La Scala

venerdì 20 maggio 2011 0 commenti

Dalla giornata di mercoledì, sono disponibili presso i punti vendita del circuito Ticket One, i biglietti per la gara d'andata della semifinale dei playoff promozione, del Girone A  della Prima Divisione in programma domenica 29 maggio allo stadio Marcantonio Bentegodi (ore 16).
Da sabato 21 maggio per i tifosi rossoneri, la prevendita sarà attivata anche presso il Bar La Scala di Piano di Sorrento, sino a sabato 28 maggio alle ore 19.00.
Si ricorda che per l'acquisto del tagliando della gara che ha un costo di 13 euro (12 €+1€ diritto di prevendita), valevole per il settore ospiti del "Bentegodi" è necessaria la Tessera del Tifoso.

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Piano in festa per Hamsik e Maggio

Entusiasmo alle stelle, ieri pomeriggio, a Piano di Sorrento, per l'arrivo di Marek Hamsik e Chistian Maggio. I due calciatori azzurri sono intervenuti presso la sede del negozio Dooa Store al Corso Italia per promuovere la nuova linea di abbigliamento di uno degli sponsor istituzionali del Napoli. Accolti dal titolare Vanni Carretta, i due azzurri hanno posato per foto ricordo con i tanti tifosi in festa. I due azzurri hanno firmato tanti autografi e posato per le foto ricordo dei circa 300 tifosi accorsi per applaudire i due calciatori azzurri. Ultimo atto della loro escursione in costiera, il taglio di una torta con la Champions League, il Vesuvio e il logo del Napoli.

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Qui Verona “Meglio giocare a Sorrento”

Continua la disinformazione dei siti vicini all’Hellas Verona che da giorni stanno portando avanti una campagna di stampa diffamatoria contro il campo Italia. Ecco l’ultimo articolo della serie pubblicato dal sito tggialloblu.it. Non sapendo più cosa scrivere, adesso sostengono che è meglio giocare sul terreno irregolare del campo Italia piuttosto che rischiare di giocare al San Paolo di Napoli o al Vestuti di Salerno. In attesa di leggere un articolo in cui chiederanno di giocare entrambe le partite al Bentegodi con un arbitro scelto da loro, gustatevi questo:



Meglio giocare a Sorrento. È il motivo che ha spinto il Verona a non presentare ricorsi per giocare in campo neutro la gara di ritorno delle semifinali dei playoff. L'incartamento raccolto dai professionisti messi al lavoro dalla società gialloblù sarebbe con tutta probabilità bastato per uno spostamento di sede della partita, muri troppo vicino al campo di gioco, rimbalzo della palla irregolare sul sintetico a parte, la Lega avrebbe avuto tutto l'interesse di avere un incasso migliore facendo giocare il match in uno stadio più grande. Ma alla fine il Verona ha preferito non procedere per una serie di motivi, di convenienza e di "politica" sportiva. Primo tra tutti, il fatto che se non si fosse giocato all'"Italia", campo su cui il Sorrento gioca solo grazie ad una speciale deroga, si sarebbe giocato o a Napoli o a Salerno, in stadi tradizionalmente "avversi" dove il pubblico contro sarebbe stato molto di più dei tremila e spiccioli che può contenere il piccolo impianto campano. E l'ambiente sarebbe stato ancora più caldo. 
C'è poi il fattore Mandorlini, che ha avuto peso in casa dell'Hellas. Il tecnico gialloblù, persa 2-0 la partita di ritorno dello scorso aprile, ha sempre fatto capire di voler tornare a Sorrento a prendersi una rivincita. Una convinzione che l'allenatore si è dimostrato in grado di trasmettere alla squadra.
Verona che in maniera indiretta ma con adeguata scelta di tempo ha fatto invece arrivare in Lega il messaggio di essere l'unica società in regola a disputarsi nel girone A il secondo posto per la serie B. Anche nei suoi momenti personali più difficili, e ne ha avuti, il presidente Martinelli non ha mai sgarrato di un giorno nel pagare gli stipendi, i contributi, l'Irpef, rispettare quelle regole federali che altri non hanno rispettato. Il Sorrento da un anno gioca su un campo irregolare, che ha portato ai campani un grande vantaggio nelle partite in casa (13 vittorie su 17 partite e solo 2 sconfitte l'ultima a classifica definita domenica scorsa contro la Cremonese). Alessandria e Salernitana sono due società in coma, ad un passo dal fallimento, tenute in vita solo in prospettiva degli eventuali diritti che arriverebbero dalla promozione. Entrambe le società sono arrivate alla fine del campionato senza pagare gli stipendi, ma a gennaio nessuno ne ha bloccato il mercato. Entrambe le società sono approdate ai playoff accumulando nuove penalizzazioni che solo le assurde regole del calcio italiano vogliono da scontarsi nel prossimo campionato, che per quanto si è capito potrebbe addirittura non vederle più al via. Promozione che il Verona e Giovanni Martinelli meritano nei bilanci e che vogliono conquistarsi, senza sconti, anche sul campo.


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Hellas Verona-Sorrento, già venduti 2800 tagliandi

giovedì 19 maggio 2011 0 commenti

La Lega Italiana Calcio Professionistico ha reso noti i primi dati relativi alla prevendita dei biglietti per Hellas Verona-Sorrento, gara di andata della semifinale playoff promozione del Girone A della Prima Divisione, in programma domenica 29 maggio allo stadio Marcantonio Bentegodi di Verona con inizio alle ore 16.00.
Alle ore 20 di giovedì 19 maggio erano stati acquistati già 2.800 tagliandi, di questi ben 2.000 sono di Curva Sud. 

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Gegè Rossi talismano rossonero

Il portiere del Sorrento Generoso Rossi vanta un record singolare; nelle tre occasioni in cui ha giocato nel campionato di C1, che adesso si chiama Prima Divisione, ha sempre ottenuto la promozione in serie B.
Gegè esordì in C1 a diciannove anni nella stagione 1998-99 vestendo la maglia del Savoia del presidente Moxedano e di mister Osvaldo Iaconi conquistando subito la maglia di titolare. In quel campionato la squadra oplontina fu promossa in serie B attraverso i playoff dopo essersi classificata al quinto posto nella regular season.
I bianchi di Torre Annunziata in semifinale affrontarono il Palermo che si aveva concluso il campionato in seconda posizione alle spalle della Fermana e lo batterono con il punteggio di una rete a zero sia all’andata giocata al San Paolo di Napoli sia al ritorno allo Stadio della Favorita.
Nell’altra semifinale la Juve Stabia superò il Giulianova. Dopo essere state sconfitte per tre a due in Abruzzo le vespe vinsero il confronto di ritorno per due a zero.
La finale in partita unica si giocò al Partenio di Avellino il 13 giugno 99 e vide la vittoria del Savoia per due reti a zero. Gegè disputò una buona partita ottenendo il primo successo della sua carriera.
L’anno successivo Rossi passò a difendere la porta del Crotone e la squadra calabrese si rese protagonista di una cavalcata trionfale ottenendo la promozione diretta con il primo posto nel girone B, totalizzando 69 punti contro i 62 dell’Ancona.
La carriera di Rossi proseguì poi sui campi di A e B con Bari, Venezia, Lecce, Siena e Triestina vestendo anche la maglie della nazionale under.
Nel 2008 fu ingaggiato dal Gallipoli tornando in Prima Divisione. Terza partecipazione e terza vittoria con i giallorossi pugliesi che riuscirono a precedere tutti con un gran finale di campionato approdando in serie B direttamente con 66 punti contro i 64 del Benevento e i 59 del Crotone che poi fu promosso in cadetteria attraverso i playoff.
Nonostante l’ottimo campionato disputato l’anno seguente Rossi non fu riconfermato dal Gallipoli e rimase fermo fino a gennaio accettando poi di firmare per il Sorrento. Purtroppo, alcuni problemi di salute non permisero a Gegè di scendere in campo.
Gambardella e Simonelli però sapevano di avere per le mani un grande portiere e un grande uomo e hanno atteso con pazienza che ritrovasse la condizione per consegnarli la maglia di titolare della porta del Sorrento.
Rossi è diventato subito uno dei leader dello spogliatoio rossonero, instaurando anche un ottimo rapporto con la tifoseria. Quando nell’ultima di campionato Simonelli lo ha lasciato fuori per dare spazio a Casadei e per evitare che potesse ricevere un’ammonizione che essendo Gegè in diffida avrebbe fatto scattare l’automatica squalifica per una giornata impedendogli di scendere in campo nella prima partita dei playoff, lui è andato in mezzo agli ultras a tifare per i propri compagni facendosi fotografare accanto a tutti quelli che glielo hanno chiesto.
Adesso è pronto a riprendere il posto in squadra per guidare i compagni alla conquista della serie B confermando ancora una volta che con lui in porta la promozione è sicura al 100%.

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Presentata la Gran Fondo del Volturno

Ha preso il via ufficialmente stamane la quarta edizione della Gran Fondo del Volturno, la manifestazione ciclistica organizzata dall’associazione Centoeventi in collaborazione con i quotidiani Corriere di Caserta e Cronache di Napoli. Nella cornice di Piazza Campania, al Centro Commerciale Campania di Marcianise, si è svolta la conferenza di presentazione della manifestazione. 
A fare gli onori di casa il vicepresidente vicario dell’Ussi (Unione Stampa Sportiva Italiana) e giornalista della Rai Gianfranco Coppola. “È con grande soddisfazione che presento questa manifestazione perché il ciclismo è ormai l’unico sport che a costo zero permette agli appassionati di vedere e parlare con i campioni”.
Ospite d’onore il presidente del consiglio regionale della Campania Paolo Romano. "La Gran Fondo del Volturno è un bellissimo evento che si svolge in un territorio incantevole. Le istituzioni devono appoggiare le manifestazioni che creano i presupposti per far decollare i territori".
La corsa toccherà gran parte dei Comuni del Matese e avrà come luogo di partenza e arrivo la città di Piedimonte Matese.
“Per noi – spiega il sindaco Vincenzo Cappello – è una grande opportunità di crescita. Abbiamo organizzato diversi eventi collegati alla corsa”. Quindi l’intervento del sindaco di Alvignano Angelo Di Costanzo: “Di anno in anno ci sono sempre più persone che assistono a quest’evento che è importante per il territorio”. Poi il presidente della Comunità Montana Fabrizio Pepe: “Il Matese è la perla della Campania, uno scenario eccezionale”. Quindi tocca al presidente del Coni di Caserta Michele De Simone: “Il ciclismo è una festa per i cittadini e sono certo che quest’evento, alla quarta edizione, crescerà ancora di più”, a seguire il presidente provinciale dell’Us Acli Aldo Lellis: “Qui si coniugano sport e natura e gli amanti delle due ruote sono i primi ad apprezzare le bellezze naturalistiche”. A conclusione l’intervento del direttore di Corriere di Caserta e Cronache di Napoli Domenico Palmiero: “Siamo giunti alla quarta edizione di una manifestazione con cui abbiamo voluto dare il nostro contributo alla crescita sociale del nostro territorio”. L’appuntamento è per domenica 29 maggio a Piedimonte Matere per la quarta Gran Fondo del Volturno.

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Verona, al lavoro aspettando il Sorrento

mercoledì 18 maggio 2011 0 commenti

Dopo due giorni di riposo l'Hellas Verona torna al lavoro in vista del primo impegno nei playoff, il 29 maggio, in casa con il Sorrento. Oggi i gialloblù si sono allenati in palestra e sul campo a Sandrà, con il solo Napoli tenuto precauzionalmente a riposo, mentre Berrettoni si è sottoposto a terapie. Domani e venerdì seduta pomeridiana, sabato mattutina e poi due giorni di libertà prima di concentrarsi unicamente sul prossimo avversario, che affrontera la squadra di Mandorlini in favore di classifica. Contro i campani sarà assente Pichlmann, appiedato per un turno dal giudice sportivo.

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E Giulietta versò lacrime napulitane

Da Verona, il lamentatoio-preventivo di Mandorlini: Stadio Italia irregolare

Questione di stile. Ma anche di strategia. Dalle colonne della Gazzetta dello Sport di stamani, mister Mandorlinisurriscalda il clima che si sviluppa sull’asse Verona-Sorrento, lasciandosi andare ad una pretestuosa rimostranza sulle dimensioni del terreno di gioco dello stadio Italia.
 Un «incubo» per il tecnico ravennate, già bandiera dell’Inter di Trapattoni, che con il club scaligero dovrà scendere in campo nell’impianto di via Califano per il return match della semifinale play off, che si disputerà il 5 giugno. Si tratta per lo più di un film con un copione già scritto, che innesca una polemica ridondante, inconcludente e nauseante. Che inizia anche un po’ a stancare.
Se da un lato, infatti, bisogna assolutamente ammettere che le condizioni generali della struttura sportiva della Città del Tasso «offendono» oltremodo la tradizione di un territorio incantevole, conosciuto e riconosciuto in tutto il mondo per l’amenità e la bellezza dei luoghi e la squisita ospitalità della gente, dall’altro non va assolutamente dimenticato che lo stadio «Italia» è legittimato, senza il ricorso a deroghe di sorta, dalle autorità sportive e di sicurezza, ad ospitare le gare del campionato di Prima divisione. Non è un regalo concesso per chissà quali virtù e raccomandazioni, ma solo la logica conseguenza dell’ottemperanza di una serie di parametri che ha fatto scattare, nell’estate 2010, il quinto «via libera» consecutivo ad un torneo di Lega pro. Cinque stagioni caratterizzate, inoltre, dall’assoluta mancanza di intemperanze sugli spalti, di problemi logistici sul rettangolo di gioco, di disordini sul fronte della sicurezza, anche quando le tifoserie ospiti erano particolarmente numerose. Non è un dettaglio da poco, ma la dimostrazione concreta che la regolarità dello stadio Italia è garantita, collaudata e consolidata su tutti i fronti.
Se mister Mandorlini dubita delle dimensioni del rettangolo di gioco dell’Italia, poteva denunciarlo da subito, senza aspettare l’impegno dei play off. Sarebbe stato un modo per allontanare le illazioni di una polemica innescata ad arte, confezionata su misura per produrre un piagnisteo-preventivo degno delle migliori sceneggiate partenopee di «meroliana-memoria». È una questione di stile.
Lo stesso stile (impeccabile) adottato dal club rossonero di patron Mario Gambardella che, nella gara d’andata della regular season disputato a Verona (terminata 1-1), non osò frignare per le condizioni (quelle sì al limite della regolarità) dell’orto del Bentegodi, dove a rotolare sembrava un cavolfiore e non una sfera di cuoio.
E poi c’è anche una questione di strategia. Le dichiarazioni di Mandorlini innescano una gara parallela, decisamente impari, che verte sulle pressioni mediatiche e ambientali tra Verona e Sorrento. Verona è una grande piazza, nobile decaduta del calcio ai massimi livelli: sotto il profilo del blasone e del seguito di tifosi, ha pochi eguali in Lega pro. Ma il Sorrento non deve cadere nella tentazione di misurarsi su fattori extracalcistici: l’ambiente e la squadra devono assolutamente ignorare ogni elemento che possa trasformare la marcia di avvicinamento ad un appuntamento sportivo in «caciara». La migliore risposta è sul campo e sugli spalti, dove calciatori e tifosi saranno chiamati, ognuno secondo rispettivi ruoli e competenze, a dare il massimo. Indipendentemente dall’avversario.

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