Sportiello, l’ultimo giustiziere dei lupi

giovedì 2 febbraio 2012 0 commenti


Quello tra Sorrento ed Avellino è un derby regionale che ha pochi precedenti. In tutta la loro storia le due squadre hanno militato nel medesimo campionato in sole 6 occasioni. Purtroppo non siamo riusciti a risalire ai risultati dei campionati 1947-48 (serie C) e  1949-50 (promozione).
Gli altri precedenti, prima di questa stagione,  risalgono tutti al periodo 1969-1973 nel quale le due squadre ebbero modo di affrontarsi in tre occasioni. Al Campo Italia il Sorrento riuscì ad imporsi sia il 23 novembre 1969 che il 28 febbraio 1971, in entrambi i casi con il minimo scarto grazie alle reti di Paolino Bozza e Gennaro Sportiello.
L’ultima sfida di campionato sul terreno del Campo Italia si ebbe il 21 gennaio 1973 e terminò a reti inviolate.
Dopo di allora l’Avellino è tornato a Sorrento, per un incontro valido per gli ottavi di finale della Coppa Italia Lega di serie C, il 17 gennaio 2007,  gara vinta dai rossoneri per due reti ad una. Gli autori delle reti furono Rivaldo per gli irpini, Giulio Russo e Francesco Ripa per il Sorrento. 

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Coppa America, c'è l'ok per via Caracciolo


(Fonte: Repubblica.it) - Via libera al prolungamento della scogliera che dovrà però essere rimossa dopo tre o quattro settimane dall'evento

La conferenza dei servizi sull'America's Cup, presieduta dal capo di gabinetto del comune di Napoli Attilio Auricchio e dall'assessore all'Urbanistica Luigi De Falco, ha dato il via libera definitivo al progetto delle opere necessarie alla realizzazione delle regate preliminari che si terranno in via Caracciolo dal 7 al 15 aprile 2012.
La riunione, che si è tenuta a Palazzo San Giacomo, ha incassato l'ultimo parere favorevole da parte della soprintendenza per i Beni Architettonici di Napoli nel Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
A spiegare le condizioni necessarie alla concessione del parere favorevole è stato il soprintendente Stefano Gizzi." Via libera al prolungamento della scogliera che dovrà essere rimosso, nella parte emergente le acque, nelle successive tre o quattro settimane la conclusione delle regate. Dopo un'analisi dei flussi marini dovranno essere rimosse o rimodulate le scogliere adiacenti al muretto borbonico, al fine di recuperare il più possibile l'originaria linea di costa.
Infine, per quanto riguarda la rimozione dei massi delle scogliere, il soprintendente ha auspicato, laddove possibile, che questo possa avvenire via mare". Lo rendono noto i partecipanti alla conferenza dei servizi.

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Egitto, scontri allo stadio: 73 morti



(Fonte: Ilmessagero.it) - Una vera e propria battaglia su un campo di calcio ha lasciato sul terreno 73 morti e quasi mille feriti, secondo un bilancio che potrebbe ancora salire. E' successo durante una partita a Port Said, nel nord del Paese. «È il peggiore disastro nella storia del calcio egiziano», ha dichiarato il vice ministro della sanità Hesham Sheiha parlando alla televisione di Stato. Le violenze hanno coinvolto sostenitori delle squadre dell'El-Masrj e dell'Al-Ahli, uno dei club più popolari del Paese.

Gli scontri tra tifosi nello stadio di Port Said, al termine della partita di calcio tra la squadra locale El-Masrj e la più titolata Al-Ahli (del Cairo), sono scoppiati quando centinaia di ultrà locali hanno invaso il terreno di gioco, nonostante la loro squadra avesse vinto inaspettatamente per 3 a 1. I tifosi hanno cominciato una vera e propria caccia ai giocatori avversari, lanciando bottiglie e pietre e inseguendoli fin dentro gli spogliatoi. Le forze dell'ordine non sono riusciti a fermare la marea di tifosi e gli scontri sono proseguiti anche all’esterno.

Guerra pianificata. Per il medico dell'Ahly, Ehab Ali, non è stato altro che «una guerra pianificata». Le immagini della televisione di stato egiziana mostrano centinaia di supporter invadere il campo non appena fischiata la fine del match, mentre la polizia in assetto antisommossa appare incapace di gestire la situazione e si tiene sostanzialmente a bordo campo. Da un primo bilancio di sette morti si è saliti in meno di un'ora a oltre settanta e mille feriti. Drammatiche alcune delle testimonianze dei giocatori dell' Ahly raccolte dalla tv del club. «Le forze di sicurezza ci hanno abbandonato, non ci hanno protetto. Un supporter mi è appena morto davanti agli occhi negli spogliatoi. Questo non è il calcio, è una guerra», ha urlato al telefono il veterano Mohamed Abou-Treika implorando che venissero mandati aiuti. Il quotidiano "The Egyptian Gazette" online, che cita fonti di polizia anonime nell'obitorio dell'ospedale di Port Said, aggiunge che «molte delle vittime sono uomini delle forze dell'ordine, oltre ai tifosi».

Elicotteri per salvare i giocatori. Dopo poco l'esercito ha inviato due elicotteri per evacuare dallo stadio, dove erano rimasti intrappolati, giocatori e tifosi della squadra ospite.

Sospeso il campionato. Mentre ancora si contano le vittime la Federazione calcio egiziana ha sospeso i match del campionato sine die mentre il Parlamento è convocato domani in seduta urgente. La tifoseria dell'Ahli, nota con nome di Ultras, era nei mesi scorsi in piazza Tahrir quando si sono verificati gli scontri fra sostenitori e oppositori della rivoluzione. «È un messaggio dei partigiani dell'ex regime», hanno commentato sul loro sito i Fratelli musulmani subito dopo la strage.

Violenze frequenti. Gli scontri di questa sera ripropongono drammaticamente la questione della sicurezza nell'Egitto del dopo rivoluzione, dove la polizia gioca un ruolo di basso profilo e le partite di calcio sono diventate un avvenimento ad alto rischio anche per la violenza delle tifoserie. In questo clima si sono subito inseriti i Fratelli musulmani che hanno accusato i sostenitori dell'ex presidente Hosni Mubarak «di aver pianificato gli scontri».

Scontri anche al Cairo. Anche nella capitale, dopo l'arrivo della notizia di quanto stava accadendo a Port Said, durante la partita della squadra locale i tifosi hanno appiccato un incendio allo stadio. La partita è stata immediatamente sospesa.

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Giovedì amichevole Sorrento-Massalubrense

mercoledì 1 febbraio 2012 0 commenti

Domani pomeriggio, in preparazione al derby di domenica prossima con l’Avellino il Sorrento allenato da Gennaro Ruotolo, sosterrà un’amichevole con il Massalubrense di mister Palmieri.
L’incontro si svolgerà al Campo Italia di Sorrento con inizio alle ore 14.30 e sarà la prima occasione per vedere all’opera Nicola Beati, Paolo Zanetti e Piergiuseppe Maritato, i tre rinforzi arrivati al termine del mercato di gennaio.

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Armellino primo giorno alla Reggina


Ecco la prima foto di Marco Armellino con la maglia della Reggina. 
Il centrocampista di Seiano, classe 89, ceduto dal Sorrento alla Reggina nell'ultima giornata del mercato di gennaio ha raggiunto in giornata Reggio Calabria ed ha disputato il primo allenamento con i nuovi compagni.
Marco Armellino si è unito al sodalizio calabrese con un contratto che scade il 30 giugno 2014. 


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Ecco Zanetti


È arrivato a Sorrento e si è unito alla squadra per l’allenamento pomeridiano del mercoledì il centrocampista Paolo Zanetti che è stato rilevato nelle ultime ore della finestra invernale di mercato dal Grosseto. Ecco alcune foto in cui lo si vede compiere dei giri di campo insieme a Simone Basso.
All’allenamento era presente anche l’altro centrocampista Nicola Beati del quale però non abbiamo nessuna foto.
Per domani è atteso l’arrivo anche di Piergiuseppe Maritato, l’attaccante rilevato in prestito dal Vicenza.
All’allenamento odierno, svolto in buona parte sotto una pioggia gelata non era presente il difensore Francesco Di Nunzio che accusa un leggero malanno muscolare.



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Stadio San Paolo rischio chiusura


(Fonte: Il Mattino.it) - Due avvallamenti, uno di cinque metri e un altro di poco più della metà, proprio all’altezza della curva B, sotto gli spalti. Ma che hanno fatto lanciare per qualche ora l’allarme sull’agibilità dello stadio San Paolo in vista della gara di questa sera tra Napoli e Cesena.
Per due giorni il Comune ha mobilitato i vigili del fuoco e i tecnici municipali per un sopralluogo: l’ispezione - eseguita da vigili urbani e dagli ingegneri comunali dell’ufficio tecnico - ha tranquillizzato sia il Napoli che l’assessorato allo sport: si sarebbe trattato di un leggero cedimento del pavimento dovuto alle infiltrazioni d’acqua. Cosa, ovviamente, non da trascurare nè da prendere sotto gamba.
Si è così immediatamente risaliti all’origine della perdita e così, dopo un intervento di diverse ore completato solo nel tardo pomeriggio di ieri, il Comune è riuscito a scongiurare il pericolo del rinvio della gara dopo aver ottenuto da parte della ditta che ha sistemato la perdita e riasfaltato la parte che aveva ceduto, il parere di non pericolosità. I due piccoli avvallamenti sono stati sistemati col cemento. Ovviamente non ci sono pericoli per sull’agibilità delle strutture dello stadio.
Nel frattempo Mazzarri stasera troverà un campo completamente rimaneggiato dopo le critiche della settimana scorsa. La ditta che ha l’appalto della manutenzione - il manto erboso è, in base alla convenzione tra Comune e club, di pertinenza del Napoli - è intervenuta rizzollando le parti critiche

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C’è un progetto contro il Sorrento?


Giacomo Andreotti soleva dire che "a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina". Tralasciando il fatto che la paternità dell'aforisma dovrebbe essere attribuita al cardinale Mazarino, il significato di questa frase è che nonostante i precetti religiosi prevedano che non si debba pensare male degli altri, spesso abbiamo ragione di farlo, perché gli altri si comportano effettivamente male, facendo proprio quello che abbiamo pensato di loro.
Per quale motivo il designatore arbitrale della Lega Pro, Stefano Farina, ha affidato un come Taranto-Sorrento, la cui importanza già alta era accresciuta ulteriormente dalla prevedibile presenza di oltre seimila spettatori allo stadio e di altre decine di migliaia davanti alla TV ad un incapace riconosciuto come il signor Cifelli di Campobasso?
Un arbitro di secondo  anno con solo 15 direzioni alle spalle, che in precedenza non era mai stato designato per incontri importanti e che per giunta era reduce da altre contestazioni. Un arbitro di cui era noto che fosse in grado di gestire gli incontri solo facendo un massiccio ricorso ai cartellini gialli e rossi.
Le statistiche non sbagliano mai. Ed infatti quello che era prevedibile è prontamente accaduto. Oltre alla ignobile sceneggiata del gol prima annullato e poi concesso, dopo le vibranti proteste dei giocatori e dirigenti del Taranto, si contano pure otto ammoniti e quattro espulsi.
Clamorosa quella ai danni di Rafael Bondi al 40’ della ripresa. Il giocatore brasiliano, che durante il conciliabolo tra arbitro e assistente era sempre rimasto lontano dal capannello che si era radunato intorno ai due, una volta tornati a giocare si è visto sventolare sotto gli occhi il cartellino rosso, rimanendo a bocca aperta.
A fine gara il giocatore il giocatore si è avvicinato rispettosamente all’arbitro chiedendogli quale fosse stato il motivo dell’espulsione. Questa la risposta che ha ricevuto “Dovevo buttare fuori uno e mi sei apparso davanti allora ho buttato fuori te!!” Questa si che è una bella motivazione!!
Poi andiamo a vedere chi è stato designato per il prossimo incontro Sorrento-Avellino e scopriamo che si tratta di Andrea De Faveri di San Donà di Piave, un quinto anno con 72 partite alle spalle, con una media ammonizioni ed espulsioni a partita che è meno della metà di quella di Cifelli e ci chiediamo perché non è stato mandato un arbitro simile a dirigere Taranto-Sorrento. Con Cifelli era matematico che qualcuno ne sarebbe uscito con le ossa rotte. È toccato a noi. Chi ne doveva trarre vantaggio? La Ternana o il Benevento? Ha ragione il presidente Gambardella quando afferma che gli viene voglia di togliere il fastidio per dedicarsi ad altro.

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