Sarri ... Taranto ti ho già battuto

sabato 24 settembre 2011 0 commenti


Come abbiamo scritto alcuni giorni fa bilancio degli incontri tra Sorrento e Taranto è nettamente favorevole agli ionici che in dieci incontri, tra coppa e campionato, hanno raccolto cinque vittorie e cinque pareggi senza essere mai stati sconfitti.
Ieri, a margine della conferenza stampa di Sarri, abbiamo scoperto che il bilancio degli incontri tra il tecnico rossonero e il Taranto è invece a suo favore.
Sarri, infatti, alla guida del Perugia ha incontrato gli ionici nella stagione 2008/09. Era il  26 ottobre 2008 e le due squadre si affrontarono al Curi di Perugia e il Taranto allora allenato da Franco Dellisanti subì una pesante sconfitta venendo seppellito da una tripletta di Mazzeo.
Quello di domani sarà invece il primo scontro tra Maurizio Sarri e Davide Dionigi. 

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150 partite nel mirino dell'antimafia


Nel mirino dei pm della Procura di Napoli sono finite almeno 150 partite dei vari campionati di calcio, compresa la serie A. I pm, coordinati dal procuratore aggiunto Rosario Cantelmo, stanno esaminando flussi anomali riguardanti le scommesse sulle partite di calcio. La Procura è entrata in possesso di un elenco di match inviatogli dall'Agenzia dei Monopoli.
L'inchiesta della Dda sta facendo luce sui meccanismi con cui il clan camorristico D'Alessandro - Di Martino, attivo nella zona di Castellammare di Stabia e dei Monti Lattari, stava ampliando i propri investimenti in un settore estremamente redditizio.
Otto le persone fermate, tra cui Maurizio Lopez, dirigente nazionale dell'ufficio quote e rischi di Intralot, ed Antonio De Simone, a sua volta dipendente con mansioni dirigenziali della società di scommesse. Quello delle scommesse illegali è un filone di una più ampia inchiesta su irregolarità nel mondo del calcio (che l'anno scorso portò all'arresto del calciatore Cristian Biancone e all'iscrizione nel registro degli indagati del portiere Vitangelo Spadavecchia) di cui ha parlato ieri mattina in conferenza stampa il procuratore aggiunto Rosario Cantelmo.
Sono 150, ha spiegato Cantelmo, gli incontri di calcio segnalati alla Dda di Napoli dall'Agenzia dei Monopoli e dalla Procura della Figc perché ritenuti sospetti a causa del flusso anomalo di giocate.
Su questi incontri, soprattutto di serie minori ma anche di serie A, sono in corso ora accertamenti: sono stati e saranno sentiti i dirigenti di diverse squadre, mentre si esaminano filmati e fotografie di partite sospette. Cantelmo ha anche riferito che è in corso una rogatoria con un Paese straniero e altre ne saranno avviate: dalle indagini sono emersi contatti tra i D'Alessandro-Di Martino e alcuni loro referenti in Spagna e Sudamerica. La Dda, con la procura di Torre Annunziata, sta esaminando anche il comportamento, definito anomalo, di alcune tifoserie nei confronti di calciatori di squadre minori: c'è il sospetto che possano esserci contatti con i clan. Per i prossimi mesi sono dunque prevedibili sviluppi importanti.
Nel corso dell'operazione che si è conclusa ieri, che è stata portata a termine dai carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia con il coordinamento dei pm Pierpaolo Filippelli e Claudio Siragusa, sono state ricostruite numerose scommesse illegali, ciascuna dal valore di decine di migliaia di euro, fatte da affiliati al clan e dai due dirigenti di Intralot sottoposti a fermo (ma la società, in una nota, manifesta la sua totale estraneità alla vicenda e si ritiene parte lesa). Uno dei sistemi adottati era operare come banco sul sito telematico illegale www.betfair.com, ruolo che la legge riserva allo Stato o ad altro ente concessionario. Il clan, inoltre, gestiva o si accingeva a gestire tramite prestanome diversi punti Intralot: due sono stati sequestrati a Gragnano e Pimonte (Na), su un terzo di Rimini sono in corso accertamenti.

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Avallone: "La partita di domenica sarà importante per testare il lavoro svolto"

venerdì 23 settembre 2011 0 commenti


(Fonte: Febbrea 90.com) - Il Ds rossonero si pronucia su Sorrento-Taranto e aggiunge: "prematuro giudicare le due formazioni"

Il dirigente rossonero ha indubbiamente costruito una corazzata in grado di battersi per il primato assoluto del girone. Avallone comprende bene le dinamiche del mondo calcistico, in quanto ha alle spalle un dignitoso passato da atleta. La Juventus è stato il suo trampolino di lancio da giocatore per una carriera che si è poi dipanata sopratutto in terza serie. Da un lustro ha appeso le scarpe al chiodo per mettere la sua esperienza “dietro a una scrivania”. Il suo Sorrento è partito con il piede giusto in campionato, ma il cammino dei costieri è irto di difficoltà: a cominciare da domenica prossima, quando Ginestra e compagni ospiteranno il Taranto, un'altra big del girone.
La gara tra Sorrento e Taranto potrebbe rappresentare la prova del nove per entrambe? - “È una partita importante tra due squadre favorite, insieme al Benevento, alla vittoria del campionato; almeno secondo l'opinione degli addetti ai lavori. E' ancora prematuro giudicare, ma sicuramente sarà un banco di prova importante per vedere i frutti del lavoro svolto in questi mesi. Credo che alla fine verrà fuori una buona partita”

Quali sono state le linee guida che ha seguito per la costruzione della squadra rossonera? -“Abbiamo cercato di mettere a disposizione di mister Sarri alcuni elementi che aveva già allenato nell'ultima stagione ad Alessandria. Quindi un blocco importante di 4-5 giocatori che avremmo voluto prendere già nella passata stagione. Poi abbiamo riconfermato quei calciatori che avevano dimostrato il loro valore nel corso della passata stagione. Inoltre abbiamo acquistato calciatori importanti come Ginestra, elemento in grado di sostituire Paulinho che con noi aveva realizzato 24 reti durante lo scorso anno. Senza dimenticare l'inserimento di elementi d' esperienza come Nocentini e Tognozzi, quest'ultimo giunto dal Pescara. Insomma abbiamo cercato di venire incontro alle esigenze del modulo applicato dal nostro tecnico”

Dopo la delusione per la mancata promozione dello scorso torneo è tornato l'entusiasmo a Sorrento? - “Sicuramente. Siamo ripartiti nonostante la delusione. Nel campionato passato pensavamo di giocarcela fino alla fine per arrivare primi, poi nella griglia dei play off abbiamo cercato di sfruttare il vantaggio di essere giunti secondi. Invece così non è stato ed ha vinto il Verona. Siamo ripartiti malgrado gli iniziali dubbi del presidente che era vicino a mollare. In seguito, grazie anche all'aiuto del nostro main sponsor, abbiamo ricominciato. Il presidente ha ritrovato il giusto entusiasmo ed abbiamo costruito una squadra in grado di giocarsela, anche per quest'anno, nel migliore dei modi”.

È più difficile scendere in campo da calciatore o costruire una squadra? - “Entrambi i ruoli presentano grosse difficoltà. Da calciatore si hanno determinate tensioni, l'unico vantaggio è quello che in campo qualcuno ti guida. Mentre da direttore sportivo devi costruire la squadra e il tuo successo dipende dal rendimento dei calciatori. E' chiaro che si cercano elementi valenti non solo dal punto di vista tecnico-tattico, ma anche con dei valori umani”.


Ascolta l'intervista ad Avallone

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Minuto di raccoglimento per i militari deceduti in Afghanistan


Il Presidente del CONI, Giovanni Petrucci, ha invitato le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva a far osservare un minuto di silenzio in occasione di tutte le manifestazioni sportive, che si disputeranno in Italia nel fine settimana, in memoria dei tre militari italiani che hanno perso la vita oggi a Herat, nell'Afghanistan occidentale, in un incidente stradale, mentre altri due sono rimasti contusi.

Le vittime sono il tenente Riccardo Bucci, 34 anni, il caporal maggiore scelto Mario Frasca, 32, e il caporal maggiore Massimo Di Legge, 28.

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Sarri, sarà un incontro combattuto


Nel pomeriggio mister Sarri ha tenuto la consueta conferenza stampa settimanale in cui ha affrontato diversi temi. Qui sotto alcune delle sue affermazioni più importanti. Per tutto il resto rimandiamo alla registrazione integrale della conferenza presente a fondo artitcolo.

Cosa non è andato per il verso giusto a Como? - “A Como siamo stati in difficoltà per venti minuti. In quel periodo abbiamo perso molti palloni in uscita per cui non riuscivamo ad alzare il nostro baricentro. L’aspetto positivo è che in quel periodo abbiamo concesso poche occasioni da gol. I due gol sono venuti su palle da fermo. Dobbiamo migliorare la capacità di passare indenni i momenti in cui sono gli altri a condurre il gioco”.

Come arriviamo alla partita col Taranto? - “Noi siamo in crescita sia sotto il punto di vista tecnico che fisico, però affronteremo una formazione che ha mantenuto la stessa intelaiatura del finale dello scorso campionato e che non perde da nove mesi. Noi invece abbiamo solo due mesi di lavoro alle spalle, anzi cinque giocatori sono con noi solo da venti giorni. Loro in questo momento sono più squadra rispetto a noi. Noi al momento siamo un insieme di buoni giocatori e dobbiamo lavorare per diventare una squadra. Non siamo ancora una squadra perché nel momento di difficoltà non riusciamo a compattarci come dovremmo, per cui sarebbe stato meglio affrontarli più avanti nella stagione”.

Chi teme del Taranto? - “Più che i singoli temo il complesso che è nettamente superiore alla somma matematica dei singoli, se proprio devo fare un nome però dico Chiaretti e Rantier”.

Ha già deciso la formazione? - “La formazione non l’ho ancora decisa, molto dipenderà dagli ultimi due allenamenti. Ho a disposizione diverse soluzioni. Tognozzi e Scappini hanno aumentato la loro autonomia. Basso, se il dottore darà l’ok potrebbe essere anche lui disponibile, in settimana l’ho visto molto brillante”.

Che partita sarà? - “Il Taranto è una squadra che in trasferta concede poco, lo scorso campionato fuori casa hanno subito solo nove reti, per cui prevedo una partita più combattuta a centrocampo rispetto a quelle che abbiamo fatto ultimamente”.

Ascolta la registrazione integrale

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Dionigi, Sorrento obbligato a vincere


(Fonte: Blunote.eu) - La sfida di Sorrento è delicata se si considera la forza dell'antagonista, ma il Taranto ha ormai abituato a tanto e non sorprenderebbe una riscossa in terra costiera. La forza dei peninsulari è risaputa: ottimi giocatori a centrocampo e in attacco e un allenatore tanto bravo quanto preparato. Davide Dionigi analizza il match con particolare attenzione. "Sarà un impegno difficile contro una squadra forte dal centrocampo in su. Il loro reparto mediano è molto fisico e per certi versi molto simile al nostro. Sarri è molto preparato e conta su una rosa molto organizzata, che gioca sulle seconde palle, brava nelle ripartenze veloci e sulle palle inattive di solito fanno blocchi simili al basket. Spesso arrivano a difendere in cinque uomini e in avanti si esprimono al meglio in un campo abbastanza ristretto".
Le similitudini tra due formazioni chiamate alla vittoria non mancano. "Il Sorrento, insieme al Benevento, è obbligato a vincere questo campionato, noi andremo lì cercando di fare la nostra partita. Non avremo paura dell'avversario, proveremo ad avere lo stesso atteggiamento visto a Lumezzane, a Roma e a Castellammare di Stabia. Giocheremo a viso aperto e con la massima serenità. Sono simili a noi per il fatto di giocare molto alti, provando ad aggredire l'avversario e per questo mi aspetto una gara diversa dalle altre in cui non mancheranno le azioni per andare in porta. C'è molta qualità da una parte e dall'altra e il campo ci permetterà di poter controllare la palla con maggiore disinvoltura rispetto allo Iacovone, ma allo stesso tempo ridurrà gli spazi".
Le tre vittorie consecutive non hanno gasato l'ambiente, anzi si direbbe che vige la massima tranquillità. "Non c'è motivo per essere euforici – ammette il trainer -, siamo ancora alla terza giornata ed è ancora presto per parlare. Per le difficoltà avute, non mi aspettavo di vincere tutte le gare, ma dentro di me lo covavo sin dal ritiro. Erano queste le sensazioni che provavo e mi ero convinto che ce la potessimo fare. Poi gli infortuni mi hanno un po' destabilizzato e ho tentato di trovare il giusto equilibrio con la massima calma"
L'uomo del momento è Lucas Chiaretti. "Chiaretti lo conoscevo già perché avevo giocato insieme ad Andria e a Taranto è maturato grazie anche alla convinzione del ragazzo di poter diventare decisivo. Prima si limitava alla bella giocata, ora, invece, è diventato determinante mettendosi al servizio della squadra".
Il segreto del successo è la forza del gruppo. È questo il leit motiv che risuona incessantemente da più parti. "Quando cambi sette undicesimi della formazione e gli elementi nuovi danno il massimo, è giusto che ci sia il turn over. Questa è la mia filosofia. Chiaretti è indispensabile finché corre, nel momento in cui diminuisse la sua condizione, sarebbe un altro giocatore a scendere in campo. Il calcio moderno è questo, è innovazione, e Antonio Conte della Juventus è molto bravo a mettere in pratica questa sorta di evoluzione. Per giunta, questo metodo è ottimo per tenere alta la concentrazione e mantenere la pressione fino a quando non si gioca".

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Calcioscommese e camorra: 8 arresti

(Fonte: Metropolisweb.it) - I soldi della camorra investiti nel sistema delle scommesse clandestine. Un giro d’affari milionario, quello stroncato dai carabinieri del comando gruppo di Torre Annunziata, che questa notte hanno fatto scattare l’operazione Golden Goal 2. È il secondo filone di un’inchiesta nata nel 2008 e sfociata un anno dopo nell’arresto di oltre venti persone, ritenute appartenenti ai clan D’Alessandro e Di Martino, attivi nell’area stabiese. Questa volte sono otto i destinatari un decreto di fermo emesso dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli. Gli indagati devono rispondere, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio e alla fittizia intestazione di società.

 La centrale del sistema illegale era Castellammare di Stabia (Napoli) dove i boss e i prestanome del clan D’Alessandro avevano trovato nel settore dei giochi una macchina per fare soldi e ripulire il denaro sporco proveniente da altri affari illeciti, come il traffico di droga e le estorsioni. Le ramificazioni partivano da Castellammare e raggiungevano anche l’area dei monti Lattari, dove i D’Alessandro avevano stretto un patto di ferro con i Di Martino, non solo per i rifornimenti della droga. Nell’ambito dell’operazione i militari dell’Arma hanno sottoposto a sequestro due centro scommesse Intralot, a Gragnano e a Pimonte, sequestrando durante le perquisizioni anche decine di migliaia di euro in contanti.

 Nel mirino degli inquirenti anche la gestione della Intralot, società greca che nel 2008 decise di entrare nel mercato italiano, diffondendo oltre quattrocento punti scommesse su tutto il territorio. Nell’ambito dell’operazione Golden Goal 2 sono stati fermati anche l’ex direttore commerciale della Intralot, Antonio De Simone, e il direttore del settore quote e sistemi, Maurizio Lopez, entrambi originari di Castellammare di Stabia. Secondo l’Antimafia erano i referenti del clan D’Alessandro e avevano favorito l’apertura di centri scommesse nell’area stabiese intestati a prestanome della cosca. Uno di questi centri, tuttavia, si trovava anche al Nord: esattamente a Rimini, dove a gestirlo c’era Espedito Amodio, anch’egli fermato questa mattina.

 Associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio di denaro sporco e all'intestazione fittizia di società, con l'aggravante di aver agito per favorire un clan camorristico. Sono questi i reati ipotizzati dalla Direzione distrettuale antimafia, che ha emesso un decreto di fermo nei confronti di otto persone, accusate di far parte di una rete criminale sotto il controllo della cosca dei D'Alessandro di Castellammare e dei Di Martino dei monti Lattari. In manette sono finiti l'ex direttore del settore quote della Intralot, Maurizio Lopez, già indagato nell'ambito del primo filone di inchiesta, e l'ex direttore commerciale della società di scommesse, Antonio De Simone. Il primo è stato arrestato a Roma, il secondo a Castellammare.

 Sono accusati di essere i complici di Vincenzo D'Alessandro, attualmente detenuto ed ex reggente del clan di Scanzano. Imprenditore della camorra è ritenuto anche Antonio Oscurato, con precedenti penali alle spalle, preso a Castellammare. E' stato fermato a Rimini, invece, Espedito Amodio, gestore di un centro scommesse Intralot proprio nella località romagnola. Due coniugi, Vincenzo Palumbo e Carolina Scarfato, sono stati arrestati a Gragnano: sono gli intestatari di un centro Intralot nella città della pasta. Infine, gli ultimi due decreti di fermo sono stati eseguiti a Pimonte, dove a finire nei guai sono stati Daniele Santarpia e Michele Cavaciello, titolari di un altro punto scommesse.

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Alla Folgore il derby col Sant’Agnello



Dopo aver battuto l’Olimpo Napoli nell’esordio stagionale alla Pulcarelli, la Folgore Massa, concede il bis a 24 ore di distanza nel derby con la APD Carotenuto Sant’Agnello.
La seconda partita in due giorni si è sicuramente fatta sentire per il sestetto di mister Paolo Russo già nel pieno della sua preparazione atletica. Due set giocati bene e su ritmo proprio. Due set da dimenticare. Questa la sintesi di un match dai due volti vinto per 3-1 dalla Folgore al cospetto di un APD Carotenuto che, seppur in formazione molto rimaneggiata, ha mostrato grande umiltà e tenacia. Troppi gli errori gratuiti inanellati nel corso di un match che almeno sulla carta si presentava meno impegnativo di quello di martedì sera alla Pulcarelli.
Troppo svogliata è apparsa in battuta e difesa la squadra di coach Russo, adeguandosi ad un ritmo di gara tutt’altro che entusiasmante. Ma dopo appena due settimane di preparazione non si poteva pretendere molto di più soprattutto considerando l’assenza della punta di diamante Fabio Cuccaro. Assenza che costringe ancora allo schieramento fuori ruolo dell’opposto Armidoro, ex B2 del VB Stabia. La nota più lieta di giornata è rappresentata dalla prestazione di Gianluca Coppola. Da buon profeta in patria, il santanellese di casa Folgore ha letteralmente trascinato i suoi alla vittoria in un convulso quarto parziale, dimostrando che l’esperienza gioca sempre un ruolo decisivo in questa categoria ed in squadre giovani. Ora tutti gli occhi sono puntati al big match di domenica sera alla Pulcarelli. Arriva il VB Stabia. Con le “vespe”, la squadra del ds Belfiore si giocherà la qualificazione. Appuntamento alle ore 18.30 per un test match davvero molto importante.

Ufficio Stampa Folgore Massa

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