martedì 7 giugno 2011
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"Un ritorno al timone del Sorrento? Per ora non credo".
Questa la risposta che Steafano Sica ha ricevuto da Antonino Castellano, storico presidente rossonero interpellato in merito ad un suo possibile rientro alla guida del Sorrento se la famiglia Gambardella dovesse lasciare.
Con Castellano al timone il club costiero ha visto la rinascita nel 1991 dopo il fallimento della gestione Pollio, attraversando le lenta e difficile risalita dai campionati dilettantistici fino alla C1. Poi, due anni fa, la cessione della società, all'epoca detenuta al 50%, alla famiglia Gambardella, oggi dimissionaria.
"È stato per me un grande dispiacere apprendere di queste dimissioni - incalza Castellano -. Io confido in un ripensamento. Forse ha prevalso l'amarezza per il traguardo della serie B sfumato sul più bello. Io spero che la famiglia Gambardella possa tornare in gioco ancora più motivata di prima perché si tratta di gente che sa fare calcio e che ha investito tanto per raggiungere certi obiettivi. Magari si possono abbattere le spese costruendo una squadra composta perlopiù da ragazzi, con un nuovo allenatore che sappia maggiormente gestire l'entusiasmo e la qualità dei giocatori più giovani. Non si può ottenere tutto e subito, ma in un paio di anni sarebbe comunque possibile mettere su una squadra che lotti nuovamente per i vertici. Io, ribadisco, non penso di rientrare. Voglio però chiarire un aspetto: non mi sono mai arricchito col Sorrento che per me, da costiero, ha rappresentato sempre una grande passione. A suo tempo, ho lasciato la mia parte di società gratis alla famiglia Gambardella, con un settore giovanile all'avanguardia, cosa a cui ho sempre tenuto tanto, come si sa. L'ho fatto per amore. Poi, quando mi accordai con loro, stipulammo una scrittura privata in base alla quale, in caso di loro disimpegno, mi sarei insediato nuovamente. Ma si tratta comunque di una scrittura senza valore giuridico: al momento, non intendo farla valere".
Stefano Sica
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Cuomo: Spero che Gambardella riveda la sua decisione

Sorrento - "Ho appreso per vie ufficiose l'intenzione di Gambardella di rassegnare le sue dimissioni dalla presidenza del Sorrento Calcio. Sono stupito di una decisione improvvisa e resto in attesa di conoscere le motivazioni". Così il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, commenta la decisione di Gambardella di abbandonare la presidenza della società sportiva. "Ad ogni modo tutto questo non influisce minimamente sulle considerazioni di gratitudine della città nei confronti suoi e della sua famiglia - aggiunge Cuomo - per la professionalità e la dedizione con la quale hanno diretto la società. Spero di incontrarlo al più presto per capire le ragioni della sua decisione e per provare a convincerlo a ritornare sui suoi passi".Intanto, in mattinata, la giunta municipale di Sorrento ha deciso con un provvedimento di insignire Gambardella della cittadinanza onoraria per i "suoi indiscussi meriti sportivi, per avere garantito la crescita del calcio in città e avere diffuso la migliore immagine di Sorrento sul territorio nazionale".
La cerimonia si terrà domenica 12 giugno, presso la sala consiliare del Comune di Sorrento alle ore 11.
La cerimonia si terrà domenica 12 giugno, presso la sala consiliare del Comune di Sorrento alle ore 11.
Fonte: Ago Press
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Gambardella si è dimesso
Con un annuncio pubblicato alle ore 13.08 di oggi, martedì 7 giugno 2011, sul sito ufficiale della società il presidente del Sorrento, Mario Gambardella ha annunciato le sue dimissioni definite “irrevocabili”
Ecco il testo del comunicato:
Per motivi personali, a partire dalla data odierna, rassegno le mie irrevocabili dimissioni dalla carica di Presidente del Sorrento Calcio.
La società è in vendita, pertanto, coloro i quali fossero interessati, potranno rivolgersi all'amministratore avv. Francesco D'angelo che recepirà eventuali offerte.
Nel ringraziare tutti i dirigenti che hanno collaborato alla gestione del club, e i tifosi per la loro vicinanza, auguro a tutti le migliori fortune.
Il Presidente
Mario Gambardella
Al momento non si conoscono i motivi che hanno dato origine a questa decisione. In mancanza di un comunicato ufficiale è solo possibile fare delle illazioni che potrebbero risultare sbagliate.
A meno di quarantotto ore dalla conclusione dell’incontro con il Verona che ha sancito l’eliminazione del Sorrento dalla corsa alla serie B la delusione è ancora troppo forte. Ci si augura che la famiglia Gambardella possa rivedere la decisione di lasciare il Sorrento e in concerto con lo sponsor MSC e l’amministrazione comunale gettare le basi per il futuro della società.
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VERGOGNATEVI!
I tifosi dell’Hellas Verona hanno, ancora una volta, offeso il territorio sorrentino. Li condanno apertamente e pubblicamente.
Quello che è accaduto domenica nel pre e dopo partita di una bella gara, calcisticamente corretta, come Sorrento – Verona vorrei che non accadesse più negli stadi italiani. Sarà un sogno! Purtroppo, ancora una volta, a Sorrento abbiamo dovuto subire “gli sfottò” (chiamiamoli così) da parte della maggior parte dei tifosi veronesi. Già all’inizio della partita, durante il minuto di raccoglimento in onore ed a commemorazione del Carabiniere italiano ucciso in Afghanistan, i tifosi dell’Hellas Verona hanno “violato” il dovuto silenzio con stupidi cori! Come cittadino italiano, e come cittadino sorrentino, sento il dovere di dire a queste persone una sola parola: Vergognatevi! Durante la partita, invece dei soliti sfottò calcistici che fanno parte del "gioco" abbiamo dovuto sopportare nel sentire frasi offensive ed ingiuriose! Ancora una volta dico loro: Vergognatevi! La “ciliegina” finale poi alla fine della partita allorquando il calciatore sorrentino Niang (un uomo docile ed una persona di straordinaria sensibilità) stava lasciando il campo da gioco. Niang nel passare vicino alla curva che “ospitava” i veronesi, veniva letteralmente inondato di fischi ed insultato con il solito “Bau Bau Bau..”! Questa volta non voglio usare la parola “Vergognatevi” ma vorrei essere, con le parole, ancora più duro! Però non trovo una parola adatta per inviare ai veronesi presenti il mio totale disprezzo per il loro atteggiamento. Nei confronti di Niang è stato compiuto un vero e proprio tiro al bersaglio di insulti razzisti, peggio che un attentato. Rammento che una sentenza della Cassazione ha definito razzismo "Ogni complesso di manifestazioni e atteggiamenti d'intolleranza, originati da profondi e radicati pregiudizi sociali nei confronti di individui o gruppi appartenenti a comunità etniche e culturali diverse, assai spesso ritenute inferiori”. Bisognerebbe, una volta per tutte, dare un forte esempio a questa inciviltà. La Suprema Corte dichiarò anche che i responsabili di azioni razziste, sono "forieri di uno sperimentato allarme sociale, con serio pericolo per l'ordine pubblico quando, in tempi utili, non si apprestino le necessarie cautele". I Giudici nell'emanare il verdetto su di un caso di razzismo dichiararono anche che: "Chi canzona nel contesto di una manifestazione sportiva un giocatore di colore, eccitando il disprezzo e lo scherno nei suoi confronti con grida d'intolleranza, infrange le norme contro la violenza negli stadi". Allora perché dai filmati non si risale a coloro i quali hanno fatto "violenza", perché non si allontanano definitivamente dagli stadi questi personaggi? Come cittadino italiano mi sento di porgere a Niang le mie scuse anche a nome dell'Italia ed invito il Sindaco di Sorrento, persona sempre attenta e sensibile, a diffondere un suo messaggio di solidarietà e di condanna per questo "tifo dalla parola violenta". Non voglio poi parlare dei danni fatti da questi eneurgumeni nel tragitto che, per fortuna, li hanno portati via dalla nostra civile penisola sorrentina. Mi auguro di non dover più incontrare questa gente!
Per concludere desidero invitare il presidente dell’Hellas Verona che ha ritenuto di venire nella nostra benedetta e, mi ripeto, civile e sana terra "scortato" da agenti che mi dicono addirittura della Digos! Mi pare eccessivo ed offensivo, presidente venga da solo a Sorrento e sarà ben accolto!
Gaetano Mastellone
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Una giornata di squalifica per De Giosa e Di Nunzio
lunedì 6 giugno 2011
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In merito all’incontro tra Sorrento e Verona del 5 giugno 2011 il Giudice Sportivo della Lega Pro notaio Pasquale Marino ha assunto le seguenti decisioni:
Ammenda di 5.000 Euro all’Hellas Verona F.C. perché propri sostenitori in campo avverso durante la gara intonavano cori inneggianti alla discriminazione territoriale e razziale.
Ammenda di 1.000 Euro al Sorrento Calcio s.r.l. perché propri sostenitori introducevano e accendevano nel proprio settore tre fumogeni, senza conseguenze; gli stessi, al termine della gara lanciavano sul terreno di gioco tre bottigliette d'acqua semipiene in direzione dell'arbitro, senza colpire.
Squalifica per una gara effettiva per recidività in ammonizione (seconda infrazione):
Squalifica per una gara effettiva per recidività in ammonizione (seconda infrazione):
Ceccarelli Luca (Hellas Verona F.C.)
De Giosa Roberto (Sorrento Calcio s.r.l.)
Di Nunzio Francesco (Sorrento Calcio s.r.l.)
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La sciarpa della discordia
Oggi abbiamo ricevuto una valanga di mail di sostenitori del Verona indignati per una sciarpa vista ieri a Sorrento. Questa sciarpa esiste veramente e sopra c’è scritto “ODIO VERONA”. Prima di oggi non l’avevamo mai vista ma c’è bastato chiedere in giro per scovarla e per conoscerne la storia. La sciarpa originariamente era stata creata dai tifosi del Napoli ed era di colore azzurro con scritto sul retro “Giulietta è ‘na zoccola”.
Quando il produttore ha saputo che il Verona doveva giocare con il Sorrento ha subito fatto un centinaio di esemplari con i colori rossoneri e li ha affidati ad un venditore ambulante.
Finita la partita i tifosi del Verona che lasciavano la penisola hanno visto una di queste sciarpe in mano ad alcuni bambini e sono scesi dai loro pulmini per portargliele via ma sono stati prontamente fermati dai poliziotti che li scortavano.
La leggenda vuole che alcuni di loro abbiano subito un sonoro mazziatone dagli avventori di un circolo accorsi in difesa dei bambini. In realtà i veronesi non appena si sono accorti della presenza degli adulti hanno fatto immediatamente dietro front e levato le tende.
Risultati Serie C Femminile
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