domenica 22 dicembre 2013

Campo Italia ancora maledetto

Sorrento sconfitto dal Castel Rigone.
Sorrento-Castel Rigone 0-1

SORRENTO (3-5-2): Miranda; Benci, Villagatti, Pisani; Imparato (78’ Pantano), Coppola, Danucci, Margarita (73’ Lalli), Canotto; Maiorino, Improta (52’ Chinellato). A disposizione: Polizzi, Cavallaro, Coulibaly, Lettieri. Allenatore: Simonelli.
CASTEL RIGONE (4-2-3-1): Franzese; Santarelli, Gimmelli, Moraci, Mattelli; Montanari, Coresi; Bontà (61’ Redi), Vicedomini, Ubaldi; Agostinelli, Bontà. A disposizone: Zucconi, Sbaraglia, Luna, Battistelli, Liurni, Tranchitella. Allenatore: Fusi.
Arbitro: Mirko Olivieri di Palermo. Assistenti: Cipressa e Di Stefano.
 Reti 69’ Agostinelli
Ammoniti: Mattelli (C), Imparato (S).

Continua la maledizione del Campo. Anche oggi, all’avversario di turno, il Castel Rigone è bastata una sola giocata per portare a casa l’intera posta. Tranne che nell’azione che ha portato al gol di Agostinelli non si registrano infatti altri pericoli seri per la porta difesa da Miranda.

Il Sorrento avrebbe sicuramente meritato di raccogliere almeno un punto. La squadra di Simonelli è andata al tiro in diverse occasioni, ma non è riuscita a bucare la porta difesa da Franzese. Improta prima, e Chinellato poi, hanno lottato con tanta abnegazione, ma con poco profitto. Clamorosa la palla gol fallita dal primo a tu per tu con Franzese al 25’ del primo tempo. Maiorino ben controllato dalla difesa ospite ha avuto poche occasioni per andare al tiro. Altre conclusioni sono venute da Benci, Canotto, Margarita, Coppola e Villagatti, ma nessuno di questi è riuscito a centrare il bersaglio. Sembra quasi che sul Campo Italia gravi una maledizione. Simonelli per sdrammatizzare la situazione ha detto che ci converrebbe giocare da un'altra parte, e a ben pensarci converrebbe quasi dargli ascolto. Poi però il mister rossonero è tornato serio, ammettendo per la prima volta che c’è bisogno di parecchi rinforzi, non fosse altro che per cercare di ovviare a questo empasse psicologico che attanaglia la squadra nelle sfide casalinghe. Richieste che pochi minuti dopo probabilmente ha rivolto anche alla dirigenza riunitasi nel suo spogliatoio.