Volley, Ambra Trevisiol si racconta

giovedì 2 luglio 2020 0 commenti

Un arcobaleno verso la gloria. Gesto tecnico soltanto in apparenza simile, ma neuroni sempre attivi per visualizzare lo sviluppo del gioco e creare dal nulla geometrie tali da far esplodere le compagne in un boato fragoroso di gioia pura. Il ruolo di regista è carico di pressioni e responsabilità, ma tutto questo non può spaventare un’atleta che fa delle ferrea determinazione un punto fermo della propria carriera. “Con risolutezza e duro lavoro si può arrivare ovunque”. Questo è il manifesto di Ambra Trevisiol: carattere solare e positivo, con tanta voglia di divertire e divertirsi anche nella prossima stagione. La palleggiatrice di Oderzo classe ’92 inizia a muovere i primi passi a Belluno, poi qualche stagione in B1 con le maglie di Isernia, Padova, Carinatese e Scafati prima del grande salto di qualità fatto con pieno merito in Campania. Nell’estate del 2018 sposa il progetto della Volalto 2.0 Caserta (A2) e sarà una stagione da urlo: dopo un avvio in sordina la squadra inizia a carburare, guadagnandosi l’accesso ai play-off promozione. Le dragonesse asfaltano Soverato ai quarti, superano la favorita Trento con una spettacolare gara 3 a domicilio in semifinale, e poi la ciliegina sulla torta con la storica promozione in A1 superando Orvieto al termine di una durissima battaglia senza esclusione di colpi al Palavignola. L’ultima stagione ha visto Trevisiol esordire in A1 proprio a Caserta in un campionato prima interrotto e poi definitivamente sospeso a causa dell’epidemia di Covid-19 che ha tenuto l’intero pianeta sotto scacco. La voglia di mettersi in gioco è tanta, con un sogno neanche troppo segreto nel cassetto: quell’azzurro che s’intonerebbe perfettamente con il colore dei suoi occhi. D’altra parte, la vita appartiene soltanto a chi sa sognare.

Costi ha affascinato del ruolo di regista, carico di impegno e responsabilità?

“È stato come un colpo di fulmine. Nel momento in cui ho alzato la prima palla, ho subito capito che quello di palleggiatrice sarebbe stato esattamente il mio ruolo. Provavo emozioni forti, e prendevo coscienza di poter fare la differenza all’interno di una squadra. Mettere le attaccanti nelle migliori condizioni per inchiodare giù il pallone, adattarmi al gioco dell’allenatore così come alle caratteristiche del roster. Esistono tante variabili: dalla testa, passando per la visione di gioco fino ad arrivare alla tecnica. Devi essere sempre pronta a leggere le giocate, e regalare alle compagne le traiettorie giuste per eludere il muro rivale e far cadere quella sfera dove nessuno può arrivare”. 

Nel corso della tua carriera, qual è stato il consiglio più bello che hai ricevuto?

“Finora ho lavorato con tanti allenatori, ed ognuno di loro mi ha lasciato insegnamenti importanti sotto il profilo tecnico-tattico, o preparato ad essere forte e grintosa nei momenti più delicati delle gare. Sarebbe ingeneroso dimenticarne qualcuno, per cui non mi sento di far nomi!”.     

C’è stato un idolo, un’atleta a cui ti sei ispirata?

“Assolutamente sì. Dico senza mezzi termini la giapponese Yoshie Takeshita. L’avevo vista giocare alle Olimpiadi, e mi impressionò tantissimo per la gestione e l’originalità del gioco”.

Passando invece alla tua esperienza in Campania, quanto è stato facile ambientarti a Caserta?

“È stato facilissimo, perché ho trovato un gruppo fantastico che mi ha fatto immediatamente sentire a casa”.

Come descriveresti la tua esperienza in rosanero? Vittoria in A2 e poi una grande sfida nella massima serie. Qual è stato il momento più bello con la maglia rosanero?

“Di momenti indimenticabili ne ho 3. Le festa promozione sul taraflex di casa per celebrare la conquista storica dell’A1, giocare al Palaverde contro l’Imoco Conegliano davanti alla mia famiglia ed a tanti amici che erano venuti a vedermi, e poi entrare negli highlights della Lega all’esordio in massima serie nella prima di ritorno contro Brescia”.

In A2 a Soverato anche un ace nello 0-3 verso le semifinali

“Sì, anche quello indubbiamente è un bel ricordo così come la gara contro Mondovì. Caserta è stata una parentesi ricca di emozioni forti, e ci vorrebbero giorni per elencarle tutte”

A Caserta un grande gruppo alla base dei successi. Ti sei allenata con Ludovica Dalia, quali caratteristiche le ruberesti?

“Ludovica ha molta fantasia, le piace molto smarcare le attaccanti con il suo gioco. È una dote importante che ho anch’io, per cui mi rispecchio molto nel suo modo di concepire la regia”.

Un pregio del tuo carattere, e come impatta sulla tua carriera di atleta?

“Un pregio che tutti mi riconoscono è la determinazione. D’altra parte è proprio grazie a carattere e duro lavoro se sono riuscita a scalare tutti i gradini fino ad arrivare alla serie A1. Non mi accontento mai, e dopo ogni traguardo raggiunto alzo sempre l’asticella per fissare un altro obiettivo ancora più importante”.  

Mente, cuore e corpo. In che ordine li metteresti nel momento in cui metti piede sul taraflex?

“Metterei cuore e mente sullo stesso piano, e poi corpo subito dopo. Sono dell’idea che le prime due possono portarti lontano, mentre il corpo segue tutto inevitabilmente”. 

Sei superstiziosa? Hai dei riti scaramantici prima di entrare in campo?

“In realtà non ho esattamente una ritualità ad accompagnarmi nella marcia di avvicinamento ad una partita. Mi limito a far semplicemente le stesse cose, come indossare ogni elemento della divisa da gara sempre nello stesso ordine, o utilizzare il medesimo elastico per capelli. Per il resto, sono molto concentrata sulla partita perché la mia testa non può concedersi distrazioni”.

C’è un numero a cui sei particolarmente legata?

“Certamente, il 17!”

Quali sono a tuo parere i valori chiave della pallavolo, e quali consigli daresti alle giovani ragazze che si avvicinano al tuo sport?

“Crederci sempre senza mollare mai. Non bisogna mai smettere di credere nei propri sogni. La mia storia sta lì esattamente a dimostrare che con la risolutezza ed il duro lavoro quotidiano si può arrivare ovunque. È proprio questa la frase che ripeterei come un mantra a coloro che per diverse ragioni possano trovarsi a vivere un momento di incertezza e difficoltà”.

La pandemia ha sospeso il campionato. Come hai vissuto quei momenti?

“Non è stato semplice, perché mi è mancata tantissimo sia la pallavolo che le mie compagne. Tuttavia ho lavorato tantissimo anche a casa, perché sapevo che prima o poi tutto sarebbe finito e dovevo farmi trovare pronta per scendere eventualmente in campo ancora più forte e determinata di prima. È stato divertente anche girare alcuni video con mio padre: con un coach in casa non si può mai stare tranquilli, e son venute fuori tante situazioni davvero esilaranti”.   

Quali hobby hai potuto coltivare durante il lockdown?

“Ho tantissime passioni che mi mantengono occupata: disegno, leggo un po’ di tutto, faccio puzzle e mi piace ascoltare le canzoni allegre e positive di Jovanotti. Non sto mai ferma fondamentalmente”. 

Cosa cerchi per la prossima stagione?

“Il mio obiettivo attuale è quello di giocare in Serie A, perché è la categoria in cui riesco ad esprimere al meglio tutte le mie qualità. Nell’ultima stagione ho giocato diverse partite da titolare in massima serie, per cui la voglia di confermarmi è tanta, anche perché per indole mi piace affrontare e vincere ogni sfida. Sogno di alzare qualche trofeo in ambito nazionale e, per utilizzare una frase che amo ripetere sempre: l’azzurro si intona benissimo con il colore dei miei occhi! Ho già ricevuto diverse proposte, ed insieme al mio procuratore accetterò il progetto che reputerò migliore per la mia crescita personale e professionale”. 


Giovanni Minieri Sport Press Officer

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Ci lascia Tolò Cuomo storico capitano del Flos Carmeli

martedì 2 giugno 2020 0 commenti

Gli sportivi sorrentini piangono la scomparsa di un'altra bandiera del glorioso Flos Carmeli di padre Fernardo Sorrentino. Ci lascia Antonio Cuomo da tutti conosciuto come Tolò. Nato a Sorrento il 7 ottobre 1931 è stato uno dei pochi ad aver giocato in tutte le franchigie che hanno rappresentato Sorrento dalla rinascita dell’immediato dopoguerra agli anni sessanta: SS Sorrento, Sant’Agnello-Penisola Sorrentina, Flos Carmeli e di nuovo SS Sorrento. Per fare l’en plein gli mancava solo la Fiamma Sorrento nella quale avrebbe dovuto giocare nella stagione 60-61 insieme al fratello minore Carlo ma poi così non fu. Con 222 presenze certificate (ma sono molte di più perché di mancano diversi tabellini delle stagioni dal 1950 al 1953) e al settimo posto nella lista dei giocatori che hanno vestito la maglia del Sorrento. Prima partita il 26 marzo 1950 Angri Sorrento 2-0. ultima dieci anni dopo l'otto maggio 1960 Sorrento-Ischa 0-1
Laureato in medicina ha esercitato per anni la professione di analista all'ospedale di Sorrento.

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Emanato il protocollo per la ripresa degli allenamenti della pallavolo

giovedì 21 maggio 2020 0 commenti

La Giunta Esecutiva della Fipav ha emanato il protocollo* di ripresa degli allenamenti valido, a partire da lunedì 25 maggio, per pallavolo, beach volley e sitting volley nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento.
La Federazione Italiana Pallavolo, dunque, ha dato seguito alle disposizioni dettate il 20 maggio dall’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri recanti “Modalità di svolgimento degli allenamenti per gli sport di squadra” e volto a consentire la graduale ripresa delle attività sportive, nel rispetto delle prioritarie esigenze di tutela della salute connesse al rischio di diffusione da Covid-19.
Tali disposizioni, emanate in ottemperanza a quanto disposto dal DPCM del 17 maggio che in materia di sport all’articolo 1, punto 1 recita: “sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Allo scopo di consentire la graduale ripresa delle attività sportive, nel rispetto di prioritarie esigenze di tutela della salute connesse al rischio di diffusione da COVID-19, le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, degli sport individuali e di squadra, sono consentite, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, a porte chiuse”.
Il protocollo emanato dalla Federazione Italiana Pallavolo ha come obiettivo quello di descrivere le condizioni tecnico-organizzative e igieniche nell’ambito delle discipline della pallavolo, beach volley e sitting volley.
Per la ripresa delle sessioni di allenamento ad oggi consentite devono essere rispettate le norme di distanziamento sociale senza alcun assembramento e a porte chiuse all’interno delle rispettive Associazioni/società sportive o nei centri di allenamento federale.
La Federazione Italiana Pallavolo, con la stesura di tale protocollo, confida nel senso di responsabilità dei propri tesserati e degli addetti ai lavori ricordando che resta di fondamentale importanza l’adottare comportamenti di buon senso sempre nel rispetto delle prioritarie esigenze di tutela della salute connesse al rischio di diffusione da Covid-19.

Il protocollo è destinato a:
‒ Associazioni/Società Sportive affiliate alla FIPAV​
‒ Centri di allenamento federale​
‒ Palestre o palazzetti dello sport in cui si allenano le associazioni/società​
‒ Figure tecniche e sanitarie per la pallavolo​
‒ Atleti

Il protocollo persegue tali scopi:
- La ripresa di allenamenti di pallavolo, beach volley e sitting volley nel rispetto dei principi fondamentali e delle norme igieniche generali e di distanziamento sociale emanate dalle autorità governative in relazione all’emergenza epidemiologica in atto​
- La ripresa dell’attività degli allenatori​
- Definire delle linee guida semplici​
- Garantire la sicurezza di atleti e tecnici definendo regole chiare su ciò che è consentito e cosa no

Tra i punti salienti del documento c’è:
-L’istituzione della figura del Covid Manager che avrà il compito di coordinare e verificare il rispetto delle disposizioni del protocollo​
-Le linee guida della gestione degli spazi comuni​
-Le modalità di ingresso negli impianti sportivi compresa la gestione delle entrate e uscite​
-Le persone ammesse all’interno dell’impianto​
-Le precauzioni igieniche-personali da seguire​
-La gestione dell’eventuale atleta sintomatico​
-Le modalità di allenamento​
-La gestione delle terapie fisiche​
-L’idoneità sportiva e accertamenti sanitari

La versione completa del protocollo e il modulo di autodichiarazione sono disponibili in allegato
La documentazione governativa e federale completa sull'emergenza Covid-19 è disponibile qui: https://www.federvolley.it/aggiornamenti-su-covid-19

*Si specifica che il protocollo di protezione fa riferimento all’attuale quadro normativo e alle limitazioni in esso contenute e verrà, di volta in volta, aggiornato in relazione ai successivi provvedimenti che verranno adottati dai competenti organi governativi, dal CONI, dal CIP e dal Consiglio Federale della FIPAV.

Allegati: 


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Addio ad Elio Grassi, centravanti del Sorrento nella stagione 81-82

lunedì 18 maggio 2020 0 commenti

Profondo cordoglio a Seregno per la scomparsa di Elio Grassi ex calciatore degli anni Settanta. Un infarto fulminante lo ha stroncato ad appena 62 anni. Nella stagione 81-82 aveva vestito la maglia rossonera del Sorrento in C2 collezionando 31 presenze e 6 reti. Gli sportivi carottesi lo ricordano pure per aver fatto parte della squadra del Piano Ristorante La Tombola che si aggiudicò il Torneo dei comuni nell’estate 1982.
Nato a Seregno aveva iniziato la sua carriera in C2 debuttando con la maglia azzurra allo stadio Ferruccio. Centravanti dotato di grande prestanza fisica e ottima tecnica, era stato preso dalla Lucchese alla fine della stagione 1978-79, coi toscani aveva giocato una trentina di partite prima di trasferirsi alla Turris in C1 e successivamente al Sorrento ( C2). Dopo due brevi parentesi con l’Akragas e il Nola, aveva terminato la sua carriera nel 1988 col Vigor Lamezia. Padre di due figli viveva a Seregno nel rione Fort di Och.

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Monica De Gennaro a Coneglino per l'ottava stagione! 269 presenze (record) e 9 trofei

venerdì 15 maggio 2020 0 commenti

Dal 2013 è la “bandiera” dell’Imoco Volley Conegliano, oggi l’annuncio della sua conferma per inaugurare così la sua ottava stagione in maglia gialloblù, lei è Monica De Gennaro da Sant'Agnello, semplicemente il “miglior libero del Mondo”, ormai un’istituzione nella rosa delle Pantere.
Recentemente inserita dalla CEV nel sestetto ideale europeo dell’ultima decade, “Moki” in questi anni ha fatto incetta di riconoscimenti individuali, sia con il club che con la maglia dell’Italia, diventando un esempio e un modello a livello internazionale nel suo ruolo:  miglior libero ai Mondiali del 2014 e del 2018, Miglior Giocatrice della Serie A1 nel 2019, Miglior Giocatrice della Coppa Italia 2017, Miglior Libero della Champions League 2017 e del World Gran Prix 2017, e c’è la sua importante firma in tutti i trofei della storia di Imoco Volley, con 3 scudetti, 1 Mondiale per Club, 3 Supercoppe Italiane, 2 Coppe Italia.
Ovviamente la formidabile giocatrice campana (è nata a Piano di Sorrento l’8 gennaio 1987) è l’atleta della storia di Imoco Volley con il maggior numero di presenze in campo con la sua maglia n°10, ben 269 partite in 7 stagioni:  l’esordio il 20 ottobre 2013 nella vittoria 3-1 al Palaverde con Frosinone, da lì ci sono state per lei con la maglia delle Pantere 186 gare di campionato, 42 di play off, 23 di Coppa Italia, 5 di Supercoppa, 51 di Coppe Europee, 5 al Mondiale per Club.
995 i set giocati con l’Imoco, è stata presente a tutte le vittorie nella storia del club gialloblù con 9 trofei conquistati.
Solo 13 volte in 269 partite è rimasta in panchina.
Nella classifica delle presenze con l’Imoco Volley, De Gennaro è nettamente prima con le sue 269 presenze in 7 stagioni, seguita da Jenny Barazza (5 stagioni) e Robin De Kruijf  (4 stagioni) appaiate al secondo posto con 134 presenze, poi Joana Wolosz a quota 127 presenze e Kimberly Hill con 121 presenze, entrambe in 3 stagioni. 
Ecco le parole di Moki De Gennaro dopo l’annuncio della sua conferma in gialloblù:
“Io sono sempre stata abbastanza a lungo nelle squadre in cui ho giocato, ma davvero quando otto anni fa sono arrivata qui non credevo sarei rimasta così a lungo a Conegliano, invece è stata una storia bellissima finora e sono convinta ci siano ancora altri importanti capitoli da scrivere in futuro. Qui sono cresciuta insieme alla società e alle sue ambizioni, – continua Monica De Gennaro –  è stato bello crescere insieme e arrivare in alto con questo club in cui mi trovo benissimo. La società è di livello top, il pubblico è quanto di meglio ci possa essere per creare un’atmosfera unica attorno alla squadra, gioco con compagne fortissime, non potrei volere di più per la mia professione. Quest’anno ci siamo dovute fermare prima dei traguardi che ci eravamo prefissati, ma questo ci darà molta carica in futuro, vogliamo ricominciare la prossima stagione da dove ci eravamo interrotte. Non sarà facile, ogni stagione è diversa dalla precedente e ci saranno avversarie fortissime che si stanno attrezzando, ma abbiamo ancora tanta voglia di dimostrare quanto valiamo. Aspettiamo con fiducia di ripartire la prossima annata, lavoreremo sodo per dare ancora grandi soddisfazioni ai nostri tifosi.” 
Una stakanovista del campo e dell’allenamento come te, come sta vivendo questo anomalo periodo di inattività? “All’inizio ho sofferto un po’, mi allenavo da sola in casa o facendo esercizi e bagher contro il muro, ci siamo inventati con Daniele (il marito Santarelli è il coach dell’Imoco Volley, ndr) delle sfide in cucina con il pallone piccolo e altri esercizi per tenermi in forma, poi pian piano mi sono abituata alla nuova situazione e ho cominciato ad apprezzare anche un po’ di relax, dopo tanti anni di attività ininterrotta tra club e nazionale tirare un po’ il fiato non è male. Comunque ovviamente mi manca molto la palestra e lo stare in campo, ma ora non si può, non vedo l’ora di poter riprendere e tornare al Palaverde per un’altra stagione con la maglia dell’Imoco Volley.”

Comunicato stampa  e foto Imoco Volley Conegliano


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Nemesi Stabiae promossa in B1, premiato il merito sportivo

sabato 9 maggio 2020 0 commenti

La pallavolo stabiese può finalmente festeggiare. Premiato il merito sportivo della Nemesi Link Campus University, promossa dalla Fipav in B1 in quanto leader del girone I di B2 al momento dell’interruzione per la pandemia di coronavirus che ha messo in ginocchio l’intero paese. La cavalcata del sodalizio gialloblù è stata irresistibile: 45 punti in 16 gare, e miglior squadra in assoluto nel panorama nazionale con una classifica avulsa di 2.813 vincendo la concorrenza di Busa Foodlab Gossolengo e Warmor Gorle.
Ma non è tutto, perché le gialloblù guidate da Camiolo e Solimene avevano anche conquistato un appuntamento con la storia.
Il titolo di campione d’inverno aveva permesso alla Link Campus University di accedere ai quarti di Coppa Italia: dopo aver ribaltato tra le mura amiche (3-1) il ko al tie-break sul campo della Volley Reghion Reggio Calabria, le stabiesi si erano conquistate con prepotenza l’accesso alla prestigiosa Final Four Nazionale.
Un raggio di sole nella città delle terme, con le ragazze gialloblù vogliose di farsi valere (appena le condizioni lo permetteranno) anche in categoria superiore.    

Articolo di Giovanni Minieri

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Monica De Gennaro nella squadra del decennio

Nonostante tutto lo sport mondiale sia fermo causa la pandemia da coronavis la pallavolista santanellese Monica De Gennaro aggiunge un altro prestigioso riconoscimento alla sua già invidiabile bacheca.
Il libero dell’Imoco Conegliano campione d’Italia e della nazionale italiana vice campione del mondo è stata inserita nella squadra femminile del decennio 2010-2019 della CEV  (Confédération Européenne de Volleyball).
Una squadra incredibilmente forte che presenta una diagonale principale  composta da Maja Ognjenović al palleggio e Tijana Boskovic opposto, Francesca Piccinini e Gözde Kırdar quali schiacciatrici di banda, Milena Rasic e Maja Poljak al centro e naturalmente Monica De Gennaro libero. 
A decidere la composizione tre allenatori di grande esperienza quali l’italiano Giovanni Guidetti che allena la Turchia, il belga Gert Vande Broek e la serba Svetlana Ilic che ha guidato la nazionale austriaca fino a pochi giorni.
Abbastanza concordi i tre allenatori sulla scelta del libero: «Se chiedessimo a 100 tecnici – spiega Gert Vande Broek – forse 99 tra essi sceglierebbero Monica De Gennaro oltre che per le sue qualità difensive anche per la sua capacità di ispirare le nuove generazioni: “nessuna da bambina vuol fare il libero ma lei è una grande testimonial perché si vede che le piace, che è il suo ruolo, che gli dà valore e importanza”. 
Più dibattuta la scelta delle altre giocatrici, con Francesca Piccinini che grazie alle sue 7 Champions è riuscita a primeggiare tra le schiacciatrici di banda insieme alla turca Gözde Kırdar su una rosa di 8 tra cui scegliere,che prevedeva ben 4 italiane (Bosetti, Piccinini, Del Core, Costagrande) + Glinka, Kirdar, Mihajlovic, Kosheleva.  Piccinini giudicata «un monumento della pallavolo mondiale» dalla Ilic. 
Tra le palleggiatrici è stata scelta  la serba Maja Ognjenović, mentre nel ruolo di opposto l’altra serba Tijana Bošković ha avuto la meglio sulla nostra Paola Egonu grazie soprattutto ai successi conquistati con la maglia della nazionale (mondiale ed europeo). 
Per Gert Vande Broek “Paola Egonu sarà senza dubbio la migliore nella prossima decade, tra 4,5,6 anni e … comunque scegliere tra le 2 è come scegliere tra Cristiano Ronaldo e Leo Messi”.
Chiudono il sestetto le centrali Maja Poljak (Croazia) e Milena Rašić (Serbia).

Qui il filmato

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Ci lascia Urano Navarrini allenatore del Sorrento nella stagione 1982-83

sabato 18 aprile 2020 0 commenti

Stamattina presso il Pio Albergo Trivulzio di Milano è venuto a mancare Urano Navarrini ex allenatore del Sorrento nella stagione 1982-83.
Urano Navarrini era nato a Verona il 2 Maggio 1945.
Da calciatore aveva vestito le maglie del Milan, della Pistoiese del Savona del Verbania del Taranto del Novara e della Pro Patria.
Smise di giocare nel 1978 intraprendendo immediatamente la carriera di allenatore durante la quale guidò Pro Patria, Aosta, Sorrento, Elpidiense, Potenza e Vigevano.
Il Sorrento Calcio esprime il proprio cordoglio ai familiari di Urano e a tutti quelli che gli hanno voluto bene.

A fianco una foto di Urano Navarrini all'epoca in cui allenava il Sorrento.

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