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A Sorrento striscione per la liberazione di Gianmaria Cesaro
Oggi pomeriggio al Campo Italia
di Sorrento prima del fischio di inizio della gara di campionato fra il
Sorrento ed il Pavia, le due squadre hanno mostrato al pubblico uno striscione
rosso nero lungo 10 metri
con la scritta "LIBERO GIANMARIA CESARO DALLE MANI DEI PIRATI".
L’iniziativa promossa dal Vice
Presidente rossonero Gaetano Mastellone con l'autorizzazione del Presidente
Mario Gambardella e del Presidente della Lega di Prima Divisione Mario Macalli,
aveva lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e il governo sul dramma
che sta vivendo la famiglia del giovane marinaio di Piano di Sorrento prigioniero
dei pirati dall’8 febbraio scorso insieme agli altri 21 componenti
dell’equipaggio della petroliera “Savina Caylyn” al largo della costa somala.
Attraverso lo sport si desidera lanciare un forte messaggio di solidarietà e
vicinanza verso Gianmaria e verso i marinai rapiti.
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Occasione sprecata
Sorrento-Pavia 2-2 Rossoneri due
volte avanti, due volte ripresi.
Sorrento: Rossi, Vanin, Terra,
Nocentini, Bonomi (74' Sabato), Camillucci (79' Tognozzi), Armellino, Corsetti
(69' Galabinov), Carlini, Bondi, Ginestra. A disposizione: Chiodini, Di Nunzio,
Greco, Niang. Allenatore: Sarri.
Pavia: Facchin, Gheller, Romeo, Fissore,
Meregalli, Puccio, Carotti, Meza Colli (76' Bufalino), Falco, D'Errico (82'
Verruschi), Rodriguez (88' Veronese). In panchina: Cacchioli, Capogrosso,
Caidi, Dall'Oglio. Allenatore: Domenicali.
Arbitro: Federico La Penna di
Roma 1.
Marcatori: 45' rig. Ginestra (S),
66' Falco (P), 76' Galabinov (S), 79' D'Errico (P).
Ammoniti Gheller, Fissore,
Rodriguez (P), Bonomi e Corsetti (S). Angoli 10-4.
Dopo la vittoria sul Monza il
Sorrento vorrebbe proseguire la striscia vincente ma come pronosticato da Sarri
venerdì sulla sua strada ci sono il caldo e il Pavia che si riconferma come la
bestia nera dei rossoneri. Il Sorrento parte subito per imporre il suo gioco ma
si trova di fronte una squadra ben
organizzata che concede pochi spazi ed è molto pericolosa con i due esterni
Falco e D’Errico. Bondi e Corsetti peccano spesso di precisione così per
accendere Ginestra c’è bisogno dell’estro di Carlini, che alla fine sarà il
migliore in campo per i suoi. Nel primo quarto d’ora da registrare solo due
tiri dalla distanza, uno per parte, di Ginestra e Puccio entrambi fuori misura.
La prima conclusione nello specchio è del Pavia con un colpo di testa di Meza
Colli parato senza problemi da Rossi. Poi mentre il Sorrento fa incetta di
calci d’angolo collezionare ben 9 senza graffiare e il Pavia a rendersi
pericoloso in due occasioni con Rodriguez costringendo Rossi agli straordinari.
Quando ormai il primo tempo sta
per concludersi Carlini approfitta di liscio del Romeo pavese e si catapulta in
area dove è fermato fallosamente da Gheller che già ammonito viene graziato
dall’arbitro. Ginestra dal dischetto non sbaglia e porta in vantaggio il
Sorrento in vantaggio.
Il secondo tempo inizia bene per il
Sorrento che va vicino al raddoppio con un calcio di punizione dai 25 metri , di Bondi che
sfiora il palo alla sinistra di Facchin. Tre minuti la difesa pavese si fa
trovare scoperta, Carlini lancia Corsetti verso la rete e Meregalli lo atterra
provocando un altro rigore contro il Pavia. Anche questa volta l’arbitro non
ammonisce l’autore del fallo. Sul dischetto nuovamente Ginestra che cerca di
sorprendere Facchin cambiando angolo. Il portiere ospite non si lascia
ingannare e respinge sia il tiro sia la ribattuta dello stesso Ginestra.
Nonostante il rigore sbagliato la
partita sembra essere saldamente in mano al Sorrento che potrebbe raddoppiare
con un tiro da fuori di Armellino che scheggia il palo a Facchin battuto. Quando
manco te lo aspetti arriva invece il pareggio pavese. Falco sfugge per l’ennesima
volta a Bonomi, entra in area dal vertice destro e indovina un tiro a giro che
termina la sua corsa all’incrocio dei pali alla destra di Rossi. Passano due
minuti e Falco fa ammattire nuovamente Bonomi costringendo Rossi ad un’uscita avventurosa
per sventare il pericolo.
Per riacciuffare il risultato Sarri toglie
Corsetti e manda dentro Galabinov spostando Carlini sulla fascia destra. Poco dopo
Bonomi è costretto a uscire in barella e al suo posto entra Sabato. Il Sorrento
riprende ad attaccare e si porta avanti anche Vanin che entra in area palla al
piede arriva fin sulla linea di fondo ed appoggia in mezzo per Galabinov che fa
secco Facchin di piatto.
Partita chiusa? Nemmeno per sogno.
Incredibilmente il Pavia riesce a sorpendere impreparata la difesa rossonera. Il
solito Falco parte dalla sua metà campo da posizione centrale e punta la porta
senza essere affrontato servendo un pallone d’oro all’accorrente D'Errico che
batte Rossi per la seconda volta.
Sarri si gioca l’ultima carta con
Tognozzi al posto dello stanco Camillucci. Il nuovo entrato però mostra di non
essere al meglio della condizione. La partita così si spegne, ma a ravvivarla
ci pensa il solito Carlini che buca la difesa ospite e si presenta a tu per tu
con Facchin. Il portiere riesce a chiudergli lo specchio con un uscita
disperata ma il pallone termina nuovamente sui piedi dell’attaccante rossonero che
conclude di un soffio alto.
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Pavia bestia nera
Sorrento-Pavia 2-2. Rossoneri due volte avanti, due volte
ripresi
Sorrento: Rossi, Vanin, Terra, Nocentini, Bonomi (74'
Sabato), Camillucci (79' Tognozzi), Armellino, Corsetti (69' Galabinov),
Carlini, Bondi, Ginestra. A disposizione: Chiodini, Di Nunzio, Greco, Niang.
Allenatore: Sarri.
Pavia: Facchin, Gheller, Romeo, Fissore, Meregalli, Puccio,
Carotti, Meza Colli (76' Bufalino), Falco, D'Errico (82' Verruschi), Rodriguez
(88' Veronese). In panchina: Cacchioli, Capogrosso, Caidi, Dall'Oglio.
Allenatore: Domenicali.
Arbitro: Federico La Penna di Roma 1.
Marcatori: 45' rig. Ginestra (S), 66' Falco (P), 76'
Galabinov (S), 79' D'Errico (P).
Ammoniti Gheller, Fissore, Rodriguez (P), Bonomi e Corsetti
(S). Angoli 10-4.
SEGUE SERVIZIO
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11 settembre 2001 per non dimenticare
Le vittime degli attentati furono
2974, esclusi i diciannove dirottatori: 246 su quattro aeroplani (88 sul volo
American Airlines 11, 59 sul volo United Airlines 175, 59 sull'American
Airlines 77 e 40 sul volo United 93; non ci fu alcun superstite), 2603 a New York e 125 al
Pentagono. Altre 24 persone sono ancora elencate tra i dispersi. Tutte le
vittime erano civili a parte 55 militari uccisi al Pentagono. Furono più di 90
i paesi che persero cittadini negli attacchi al World Trade Center. Il NIST ha
stimato che circa 17.400 civili erano presenti nel complesso del World Trade
Center al momento degli attacchi, mentre i dati sui turisti elaborati dalla
Port Authority of New York and New Jersey (l'"Autorità portuale di New
York e del New Jersey") suggeriscono una presenza media di 14.154 persone
sulle Torri Gemelle alle 8:45 del mattino. La gran parte delle persone al di
sotto delle zone di impatto evacuarono in sicurezza gli edifici, come pure 18
persone che si trovavano nella zona di impatto della torre meridionale; Al
contrario, 1366 delle vittime si trovavano nella zona di impatto o nei piani
superiori della torre settentrionale; secondo il Rapporto della Commissione,
centinaia furono le vittime causate dall'impatto, mentre le restanti rimasero
intrappolate e morirono a seguito del collasso della torre. Quasi 600 persone
furono invece uccise dall'impatto o morirono intrappolate ai piani superiori
nella torre meridionale. Almeno 200 persone saltarono dalle torri in fiamme e
morirono, come raffigurato nella emblematica foto The Falling Man ("L'uomo
che cade"), precipitando su strade e tetti degli edifici vicini a
centinaia di metri più in basso. Alcune persone che si trovavano nelle torri al
di sopra dei punti di impatto salirono fino ai tetti degli edifici sperando di
essere salvati dagli elicotteri, ma le porte di accesso ai tetti erano chiuse;
inoltre, non vi era alcun piano di salvataggio con elicotteri e, quella mattina
dell'11 settembre, il fumo denso e l'elevato calore degli incendi avrebbe
impedito agli elicotteri di effettuare manovre di soccorso. Le vittime tra i
soccorritori furono 411. Il New York City Fire Department (i vigili del fuoco
di New York) perse 341 vigili del fuoco e 2 paramedici; il New York City Police
Department (la polizia di New York) perse 23 agenti, il Port Authority Police
Department (la polizia portuale) 37. I servizi di emergenza medica privata
persero altri 8 tecnici e paramedici. La Cantor Fitzgerald L.P., una banca di
investimenti i cui uffici si trovavano ai piani 101–105 del WTC 1, perse 658
impiegati, più di qualunque altra azienda. La Marsh Inc., i cui uffici si
trovavano immediatamente sotto quelli della Cantor Fitzgerald ai piani 93–101
(dove avvenne l'impatto del volo 11), perse 295 impiegati, mentre 175 furono le
vittime tra i dipendenti dellaAon Corporation. Dopo New York, lo stato che ebbe
più vittime fu il New Jersey, con la città di Hoboken a registrare il maggior
numero di morti. È stato possibile identificare i resti di sole 1600 delle
vittime del World Trade Center; gli uffici medici raccolsero anche «circa
10.000 frammenti di ossa e tessuti non identificati, che non possono essere
collegati alla lista dei decessi». Altri resti di ossa furono trovati ancora
nel 2006, mentre gli operai approntavano il Deutsche Bank Building per la
demolizione. La morte per malattie ai polmoni di alcune altre persone è stata
fatta risalire alla respirazione delle polveri contenenti centinaia di composti
tossici (quali amianto, mercurio, piombo, ecc.) causate dal collasso del World
Trade Center. La gravità dell'inquinamento ambientale derivante da tali polveri
- che investirono tutta la punta sud dell'isola di Manhattan - fu resa nota al
grande pubblico solo a distanza di circa quattro anni dall'evento: sino ad
allora le agenzie governative statunitensi avevano sottovalutato o nascosto il
rischio ambientale, forse allo scopo di non causare ulteriore panico e di
rendere più spediti i soccorsi, lo sgombero delle macerie, il ripristino delle
normali attività della città così gravemente ferita.
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Calcio e solidarietà prima di Sorrento-Pavia
sabato 10 settembre 2011
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Comunicato della Lega
Pro
Domani, prima della
gara di campionato fra il Sorrento ed il
Pavia, alle ore 15 al Campo Italia di Sorrento, sarà esposto uno striscione lungo 10 metri con la scritta
"LIBERO GIANMARIA CESARO DALLE MANI DEI PIRATI". Saranno i calciatori
del Sorrento a portarlo al loro ingresso
in campo. L'iniziativa è stata ideata dai vertici del Sorrento Calcio
ed ha avuto il sostegno della Lega Pro.
Il giovane marinaio di Piano di Sorrento è prigioniero dei
pirati dall’8 febbraio scorso insieme agli altri 21 componenti dell’equipaggio
della petroliera “Savina Caylyn” al largo della costa somala.
Attraverso lo sport, i club di Lega Pro lanciano un forte
messaggio di solidarietà e vicinanza verso Gianmaria e gli altri marinai
rapiti.
Firenze, 10 settembre 2011
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Sorrento, striscione per Gianmaria
Il Sorrento Calcio vicino a Gianmaria
Cesaro, marinaio rapito dai pirati somali
Domani, domenica 11 settembre
2011, prima della gara di campionato fra il Sorrento ed il Pavia, ore 15 al
Campo Italia di Sorrento, con l'autorizzazione del Presidente Mario Gambardella
e del Presidente della Lega di Prima Divisione Mario Macalli, il Vice Presidente
Gaetano Mastellone ha fatto realizzare uno striscione rosso nero lungo 10 metri con la scritta
"LIBERO GIANMARIA CESARO DALLE MANI DEI PIRATI" che i calciatori del
Sorrento porteranno al loro ingresso in campo. Il giovane marinaio di Piano di
Sorrento è prigioniero dei pirati dall’8 febbraio scorso insieme agli altri 21
componenti dell’equipaggio della petroliera “Savina Caylyn” al largo della
costa somala. Attraverso lo sport si desidera lanciare un forte messaggio di
solidarietà e vicinanza verso Gianmaria e verso i marinai rapiti.
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Pavia in trincea contro il Sorrento
Fonte: Enrico Venni (La Provincia
Pavese)
Il capitano Carotti: “Dovremo
essere bravi a coprirci e ripartire sfruttando la velocità dei nostri
attaccanti”.
Quella di domani per il Pavia sarà
la prima di due trasferte difficili visto che domenica prossima gli azzurri di
Domenicali saranno a Taranto.
Il Pavia è una squadra in
crescita che cerca sempre di imporre il proprio gioco, ma i lombardi sanno bene
che si troveranno di fronte una delle pretendenti alla promozione in B e come annunciato
dal capitano Lorenzo Carotti in un intervista alla Provincia Pavese sono pronti
ad innalzare una diga contro a un Sorrento che cercherà di imporre il proprio
gioco. “La nostra caratteristica è quella di giocare ed impostare sempre, ma di
fronte avremo una squadra che sul proprio campo cercherà di metterci subito in
difficoltà. Dovremo essere bravi in copertura e sfruttare la velocità dei
nostri attaccanti nelle ripartenze”.
“Il Sorrento è una squadra molto
esperta oltre che con molti giocatori da categoria superiore – spiega Carotti.
Per loro si tratta anche del debutto casalingo e non vorranno sbagliare. Si
gioca poi su un campo piccolo che li favorisce perché ci sono abituati, ma ci
stiamo preparando anche a questo”.
Se Carotti rappresenta
l’esperienza di questo Pavia, il giovane Filippo Falco è la verve. Pugliese,
l’ex Primavera del Lecce è abituato a giocare al Sud. “Sarà una partita
durissima, ma noi andiamo a Sorrento per sfruttare le occasioni che ci potranno
capitare o che ci andremo a creare – spiega Falco. Noi esterni offensivi
dovremo farci trovare pronti alle ripartenze, anche se sappiamo bene che
all’occorrenza si deve anche difendere”.
“Conosciamo le difficoltà che ci
aspettano – conclude Falco – ma la nostra caratteristica è quella di provarci
sempre e di giocarci il tutto per tutto ogni domenica. E a Sorrento sarà la
stessa cosa”.
Il Pavia dopo aver svolto la
rifinitura mattutina è partito per Sorrento nel primo pomeriggio. Perso come
già anticipato martedì l’infortunato Galassi, mister Domenicali è riuscito a
recuperare Fissore. Il centrale difensivo che nell’incontro con la Reggiana ha
riportato la frattura composta del setto nasale giocherà con una maschera
protettiva in carbonio. La formazione sarà per 10/11 identica a quella scesa in
campo con la Reggiana. L’unica novità sarà rappresentata da Puccio che prenderà
il posto dell’infortunato Galassi.
Mister Domenicali adotta lo
stesso modulo (4-2-3-1) del collega Sarri. Questa la probabile formazione dei
pavesi: Facchin; Gheller, Romeo, Fissore, Meregalli; Carotti, Puccio;
Mezzacolli, Falco, D'errico; Rodriguez.
Leggi anche: Sorrento, squadra che vince non si cambia
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