Salernitana, Cavese e Gela escluse dalla Lega Pro

sabato 9 luglio 2011 0 commenti


Ieri pomeriggio la Covisoc ha comunicato l’esito dei controlli della documentazione presentata dalle squadre della Lega Pro per l’iscrizione ai campionati.
Fino a questo momento le decisioni della commissione non sono state ancora rese pubbliche. Le società sotto esame erano sedici. Da quello che si è appreso dalla stampa soltanto una, il Foggia è riuscita ha superare lo scoglio della Covisoc. Per le altre quindici la commissione ha confermato le irregolarità. Per sei società la situazione è molto compromessa e non sembra esserci alcuna speranza di salvataggio. I casi disperati, sarebbero quelli riguardanti, Salernitana, Cavese, Gela, Catanzaro, Matera e Brindisi. Per altre sei società, Pro Patria, Cosenza, Lucchese, Fano, Montichiari e Ravenna, la situazione è compromessa ma ancora risanabile. Per le rimanenti tre, Foligno, Atletico Roma e Como, la situazioni sembra essere facilmente risolvibile.

Tra le possibili avversarie del Sorrento quella più inguaiata e la Salernitana che quasi sicuramente sarà costretta a ripartire dalla Serie D. La pesante situazione debitoria dei granata rende vano qualsiasi tentativo di salvataggio. Solo un miracolo potrebbe consentire a Lombardi di iscrivere la squadra al prossimo campionato di Prima Divisione.
Niente da fare anche per il Gela. La prevista bocciatura della Covisoc, fa risonanza con i problemi societari che attanagliano i siciliani. I tifosi scendono in piazza a sostegno dei propri colori, ma l’iscrizione al prossimo campionato appare cosa ardua, se non impossibile.
Stessa situazione anche per la Cavese che se avesse avuto i conti apposto poteva pure aspirare al ripescaggio in Prima Divisione. A questo punto l’unico a credere nella possibilità di iscrivere la squadra al campionato resta il sindaco.
L’Atletico Roma, molto probabilmente, invece, riuscirà ad iscriversi al prossimo campionato di Prima Divisione, senza ulteriori problemi assumendo la nuova denominazione di Pomezia e trasferendosi a giocare gli incontri interni nella cittadina del litorale romano.
Anche la Lucchese appare in grado di sanare la propria situazione grazie all’intervento di alcuni imprenditori che le permetteranno di prender parte al prossimo campionato di Prima Divisione seppure con una penalizzazione di alcuni punti.

Se le squadre escluse dalla Prima Divisione saranno almeno due, e al momento lo sono (Salernitana e Gela), appare probabile il ripescaggio dell’Avellino che occupa la seconda posizione nella griglia dei ripescaggi.

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Il mercato rossonero

venerdì 8 luglio 2011 0 commenti

Pubblichiamo oggi una tabella con tutti i movimenti di mercato (effettivi e presunti) del Sorrento, che aggiorneremo  di giorno in giorno, fino al 31 di agosto, giorno di chiusura del calciomercato.
Nella prima riga della tabella trovate i giocatori confermati. Al momento secondo le dichiarazioni rilasciate da Gambardella al quotidiano Metropolis risultano confermati per la prossima stagione tutti i giocatori sotto contratto. Vale a dire i portieri Rossi, Casadei e Pratticò, i difensori Terra, Di Nunzio, Sabato e Vanin, i centrocampisti Corsetti, Manco, Ferrara ed Armellino, e l’attaccante Carlini. Tra quelli in scadenza, l’unico a rinnovare è stato Abdoulaye Niang.
Nella seconda riga trovate i nomi di tutti quelli che hanno lasciato o stanno per lasciare Sorrento. Ecco la lista dei partenti e la loro destinazione:  Mancinelli (p; Benevento), Angeli (d; Fine contratto), De Giosa (d; Fine contratto), Camorani (d; Pescara), Lo Monaco (d; Trapani), Esposito (c; Fine contratto), Nicodemo (c; Fine contratto), Togni (c; Pescara), Bonvissuto (a; Bari), Pignalosa (a; Fine contratto), Paulinho (a; Livorno).
La terza riga è quella dedicata ai nuovi arrivati. per il momento sono presenti in questa sezione solo quei giocatori  che la scorsa estate erano stati dati in prestito e che adesso scaduto il termine sono ritornati al Sorrento: Ambrosio (p; Lecce), Balzano (d; Avellino), Gallo (d; Aversa Normanna), Greco (c; Paganese).
L’ultima parte della tabella contiene i nomi di tutti i giocatori accostati al Sorrento in questa prima settimana di mercato.


Confermati

Rossi (p), Casadei (p), Pratticò (p), Terra (d), Di Nunzio (d), Sabato (d), Vanin (d), Corsetti (c), Erpen (c), Manco (c), Niang (c), Ferrara (c), Armellino (c), Carlini (a).



Partenze

Mancinelli (p; Benevento), Angeli (d; Fine contratto), De Giosa (d; Fine contratto), Camorani (d; Pescara), Lo Monaco (d; Trapani), Esposito (c; Fine contratto), Nicodemo (c; Fine contratto), Togni (c; Pescara), Bonvissuto (a; Bari), Pignalosa (a; Fine contratto), Paulinho (a; Livorno).


Arrivi

Ambrosio (p; Lecce), Balzano (d; Avellino), Gallo (d; Aversa Normanna), Greco (c; Paganese),


Trattative

Romeo (d; Palermo), Bachiocchi (c; Cavese), Camilluci (c; Alessandria), Tognocci (c; Pescara), Croce (c; Alessandria), Bondi (c; Alessandria),
Petrilli (c; Nocerina), Ganci (a; Pescara), Ripa (a; Nocerina),

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Napoli a Sorrento per un calcio alla SLA


La prima uscita del Napoli 2011-2012 avverrà al campo Italia di  Sorrento.

Almeno sei-sette azzurri tra i riconfermati della passata stagione prenderanno parte giovedì sera (ore 20) all'amichevole al campo Italia di Sorrento contro la nazionale attori-artisti. Prevista la presenza di Maggio, Aronica, Mascara, De Sanctis e Vitale invitati da Gennaro Iezzo. La partita fa parte dell'evento di solidarietà organizzata dalla Iezzo Global Management "Calcio amore & fantasia" che si terrà da martedì 12 luglio (conferenza stampa) a venerdì  15 (serata premiazione) presso l'Hotel Conca Park di Sorrento.

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Erpen al Sorrento fino al 2013

Una delle prime richieste che Maurizio Sarri ha fatto al presidente Mario Gambardella subito dopo aver firmato il contratto che lo lega al Sorrento fino al 2013 è stata quella di togliere dal mercato l’esterno argentino Horacio Erpen e se possibile di prolungargli il contratto. Poi sembra che abbia telefonato personalmente al giocatori illustrandogli i suoi progetti e il ruolo che vorrebbe riservare all’argentino.
Detto fatto, presidente e giocatore si sono incontrati a loro volta e hanno deciso di comune accordo di prolungare il contratto in scadenza a giugno 2012 di un altro anno. Erpen che era stato richiesto da Benevento, Gubbio, Juve Stabia e Nocerina ha accettato di buon grado di restare a Sorrento, una città in cui lui e la sua famiglia si trovano benissimo e dove spera di restare per molti anni ancora anche dopo il 2013.
La notizia del rinnovo di Erpen non è stata ancora ufficializzata dalla società ma è atteso a breve un comunicato in merito.

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Avallone: "Vogliamo essere competitivi"

giovedì 7 luglio 2011 0 commenti

Cinque anni a Nocera Inferiore fanno di Salvatore Avallone un nome iscritto a fuoco nella storia dei molossi, nel bene e nel male. Originario di Salerno, prima di arrivare a Nocera, ha vestito le maglie di Avellino, Casale e Alessandria. In terra piemontese la consacrazione, cinque stagioni da leader e poi la chiamata dei rossoneri. Ad ottobre del 1997 il primo incontro con il "San Francesco" ed è subito amore con la tifoseria che apprezza la grinta e la voglia di non fermarsi mai del Sasà calciatore. Dopo l'impresa di Gualdo arriva l'amarezza ad Ancona contro la Ternana di Delneri e Fabris, da lì in poi il lento declino dei rossoneri è storia appurata. In un attimo i molossi passano dalla possibile B all'incubo della C2 e Avallone, che nel frattempo ha ottenuto i gradi di capitano, diventa un pò il capro espiatorio della tifoseria. Eros e thanatos, amore e odio ed una tifoseria spaccata; da una parte chi lo ha sempre apprezzato e difeso e dall'altra chi non lo ha mai accettato del tutto. Carismatico e deciso, Avallone, non s'è mai fatto distrarre dagli animi della piazza ed ha sempre svolto con professionalità il proprio dovere, così come tutt'ora fa da dirigente del Sorrento. Intervistato da Tuttonocerina.com ha parlato del suo passato a Nocera e del futuro del Sorrento.

Facciamo un salto nel passato, ottobre 1997 l'inizio di cinque anni in rossonero. Una vita...
"Si, sono stati cinque anni importanti per me, sia dal punto di vista professionale che umano. Ho vissuto momenti belli e brutti ma non rinnego niente di quella che è stata la mia carriera. Mi sono sempre espresso bene in tutte le piazze e ho sempre dato il massimo in tutte le squadre dove ho militato. Sono stati anni bellissimi e indimenticabili".

Lei ha vissuto in rossoneri i brividi della B sfiorata e l'amarezza della retrocessione in C2, due estremi...
"La sfiorata promozione e la retrocessione, ricordi tristi che non si possono cancellare. Il presente però è ben diverso per i rossoneri che sono riusciti da arrivare in B, un traguardo che noi mancammo".

Nei suoi anni a Nocera ha diviso la tifoseria, una frangia l'ha sempre appoggiato mentre un'altra si è spesso scagliata contro di lei...
"E' vero, a Nocera però ho tantissimi amici, per la tifoseria non è stato facile accettare che io di Salerno diventassi capitano della Nocerina. E ogni volta che capitava qualcosa finivano per attaccarmi sistematicamente, ho ricevuto tanti elogi così come numerose critiche ma sempre con rispetto reciproco, sia da parte mia che dei tifosi. Io non mi sono mai tirato indietro, ho sempre dato il massimo, scendendo in campo anche quando non ero al cento percento però non sono stato compreso da tutti i tifosi. Ho rispettato la maglia ed un presidente come Gambardella che aveva speso tanto per la Nocerina".

Un binomio, quello Gambardella-Avallone, che si è ricomposto a Sorrento. Tracciamo un bilancio di questo anno appena concluso con i rossoneri...
"E' un bilancio assolutamente positivo, siamo riusciti a concludere al secondo posto in classifica però dispiace non essere riusciti a vincere gli spareggi. Il Presidente avrebbe meritato la promozione per lo sforzo profuso e dispiace ancora di più perchè era nelle nostre possibilità. Vogliamo assolutamente sfatare questa maledizione".

Quindi la prossima stagione del Sorrento sarà da vertice?
"Noi vogliamo essere competitivi, come quest'anno, e non ci fissiamo obiettivi. Ovviamente il tutto dovrà rientrare in un budget ben preciso, la Prima Divisione impone delle spese di bilancio oculate perchè le entrate non riescono a compensare le uscite".

Lei avrà il difficile compito di riparare alle partenze di giocatori importanti come Paulinho e Togni...
"E' vero sono partiti giocatori importanti, tra chi era in prestito e chi ha deciso di non rinnovare il contratto abbiamo avuto partenze importanti ma arriveranno altri giocatori competitivi. Purtroppo Togni ha voluto la B a tutti i costi mentre Paulinho era in prestito ed è tornato a Livorno".

Parliamo un pò dell'Avallone dirigente, è stato difficile riporre i panni di calciatore ed indossare la giacca e la cravatta?
"Non è stato difficile perchè dopo 21 anni di carriera capisci che è arrivato il momento di fermarsi, fisicamente diventa difficile riuscire a correre ancora dietro al pallone. Oggi lo faccio ma mentalmente, essere dirigente è una cosa bellissima perchè posso fare un lavoro che mi piace in un mondo che conosco benissimo anche se c'è sempre qualcosa da imparare".

Lei e Ivano Pastore: giovani e con tanta voglia di mettersi in mostra...
"Ivano ha avuto anche la soddisfazione di arrivare in B, ha fatto un gran lavoro e i meriti vanno anche al presidente Citarella. Hanno fatto qualcosa di eccezionale, essere giovane significa avere tanti stimoli in più ma è un lavoro non facile. C'è tanto da imparare stando dall'altra parte della scrivania".

Parliamo di mercato, giravano voci di un possibile ritorno a Sorrento di Francesco Ripa. Quanto sono veri questi rumors di mercato?
"Ripa è un ottimo giocatore, è già stato a Sorrento dove peraltro ha lasciato un bellissimo ricordo. E' un calciatore importante ma non abbiamo mai intavolato nessuna trattativa con la Nocerina. Il mercato è appena iniziato e forse in futuro potrebbe pure nascere qualcosa ma per il momento non siamo interessato al calciatore".

A percorso inverso ha mai ricevuto una telefonata da Ivano Pastore per Horacio Erpen?
"E' lo stesso discorso di Ripa, Erpen è un calciatore importante per noi e non abbiamo ricevuto nessuna offerta dalla Nocerina. Su di lui ci sono molte squadre ma non i rossoneri. Non mi risulta che Pastore sia interessato al nostro attaccante".

Infine c'era più di un indizio che vedeva Aurelio De Laurentiis, patron del Napoli, interessato ad entrare in società con Gambardella...
"Non le so dire, io sono contento che il presidente Gambardella sia rimasto. Queste sono cose di carattere amministrativo e non mi toccano, io sono felice per la permanenza del patron che reputo una persona pulita e un grande uomo".



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Al via la Campagna Abbonamenti del Sorrento

Pochi minuti fa la segreteria del Sorrento ha emesso un comunicato stampo in cui si annuncia la presentazione della Campagna Abbonamenti per la stagione 2011/2012 che avverrà sabato 9 luglio 2011 alle ore 16, presso il Grand Hotel Michelangelo di Sorrento.
La nuova Campagna Abbonamenti 2011/2012 avrà come slogan la seguente frase: L'Unione fa la forza! Fai grande il Sorrento Calcio con il Tuo Abbonamento.
Saranno previste diverse novità. Alla conferenza stampa, oltre ai massimi dirigenti della società, sarà presente anche il Sindaco di Sorrento.

La presentazione della Campagna Abbonamenti è aperta anche ai tifosi. Questi però per poter intervenire devono ritirare l’accredito presso la Sede del Sorrento calcio entro le ore 13 di sabato 9 luglio 2011.

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Maurizio Sarri e il suo 4-4-2

Il secondo articolo per meglio conoscere il neo allenatore del Sorrento Maurizio Sarri lo abbiamo scovato su Calciomagazine.net  ed è stato scritto il 28 maggio 2008 quindi due anni prima di quello che abbiamo già pubblicato. Questo articolo parla in modo molto dettagliato del modo in cui il mister toscano fa giocare le proprie squadre prediligendo il 4-4-2 (ma forse sarebbe meglio parlare di 4-2-3-1).

Eccolo:


Maurizio Sarri e il suo 4-4-2

Uno degli allenatori che si è guadagnato il rispetto degli addetti ai lavori negli ultimi anni è sicuramente Maurizio Sarri, nato a Napoli nel 1959, ma toscano a tutti gli effetti.
Nell’arco di 5 stagioni calcistiche l’ex funzionario di banca della provincia aretina ha realizzato il suo sogno: diventare un allenatore professionista, mettendo da parte i conti correnti e i bonifici degli altri, e cimentandosi con altri tipi di numeri.
A proposito di numeri, ve ne sono alcuni che gli rimangono addosso come una seconda pelle.
Uno dei suoi soprannomi, infatti, è Mister “33 schemi”, ovvero il numero di stratagemmi, ad occhio e croce, che sarebbe in grado di applicare su palle inattive.
Ma è anche l’uomo di un particolare modulo 4-4-2, basato sulla spinta degli esterni, con difesa alta, due mediani di contenimento a fare da diga al centro e in avanti una punta e una mezzapunta. Sebbene nel calcio sia difficile inventare qualcosa, si può dire che questa variante del modulo all’inglese è stata ben interpretata dal tecnico toscano.
Sarri inizia la sua avventura calcistica nello Stia (Ar), in seconda categoria. Scala, a suon di vittorie e di promozioni sul campo, le varie categorie dilettantistiche, arrivando in Eccellenza, in serie D, e, nell’anno 2003/2004 alla Sangiovannese. Quell’anno centra l’obiettivo dichiarato del presidente Arduino Caprini e raggiunge uno splendido secondo posto che vale la C1.
Due anni dopo lo richiede il Pescara, ripescato per l’ennesima volta in serie B. Nonostante una situazione societaria difficile e una preparazione atletica iniziata tardi, Sarri, alla fine del campionato, si toglie la soddisfazione di centrare l’undicesimo posto esaltando diversi giocatori outsiders scartati e dati in prestito da altri club di serie B.
Gli anni successivi sono meno ricchi di soddisfazioni. Degna di nota però è la doppia partita di coppa Italia con il Milan: Sarri, alla guida dell’Arezzo, vede sfuggire la qualificazione per colpa di un errore arbitrale che annulla un gol regolare della sua squadra in finale di partita. Sergente di ferro preciso e testardo, mostra queste sue caratteristiche nel bene e nel male. Sono doti che gli hanno consentito di andare lontano, ma che gli hanno anche fatto perdere alcune partite: quando il suo gioco non funziona, Sarri raramente cambia l’assetto della squadra.

Il modulo 4-4-2 alla Sarri
Il 4-4-2 può essere applicato in diversi modi, e può prestarsi ad atteggiamenti tattici e a schemi molteplici. Il gioco alla Sarri, innanzitutto, cura meticolosamente la preparazione atletica.
Gli esterni di centrocampo devono correre tanto, distruggere e costruire il gioco, saper fare contenimento ma anche spingersi avanti. Sono, in definitiva, le pedine chiave di questo modulo.
I due giocatori al centro sono due mediani puri di rottura, devono essere il lucchetto di fronte alla difesa: recuperare i palloni e lanciare il pallone subito alle punte o alle ali. Si tratta, tutto sommato, di un modo di giocare semplice, che passa attraverso due scelte:
1) Lancio lungo del mediano verso la punta, che devia lateralmente di testa il pallone in favore di un compagno, il quale a sua volta deve essere pronto a concludere in porta.
2) Affondo di uno dei due esterni, che crossa al centro o conclude, talvolta, in porta.
È un modulo che da modo spesso agli esterni a segnare: ne sa qualcosa Daniele Croce, autore di un campionato col Pescara, quello del 2004/2005, giocato a livelli stellari.
Il lato debole di questo gioco è che trascura la fase di possesso della palla. È necessario, a volte, quando si sta vincendo e bisogna mantenere il risultato, rimanere in possesso del pallone e farlo girare, avanzando più con degli affondi palla al piede che con lanci lunghi.

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L'incredibile storia di Maurizio Sarri

Maurizio Sarri è il nuovo allenatore del Sorrento. Di lui finora sappiamo molto poco. I pochi dati in nostro possesso riguardano le tre occasioni in cui le sue squadre hanno incontrato il Sorrento, vale a dire Sorrento-Perugia del 25 gennaio 2009 terminata 1-0 (Biancone) e i due incontri della passata stagione con l’Alessandria terminati 3-3 l’andata al Moccagatta (Scappini, Martini, Togni, Damonte, Paulinho, Manco) e 4-3 per il Sorrento il ritorno al campo Italia (Scappini, Martini, Paulinho, Damonte, Terra, Corsetti, Paulinho).
Per saperne qualcosa di più abbiamo saccheggiato il web trovando alcuni articoli che lo descrivono molto bene. Il primo firmato da Ferdinando Ielasi è stato pubblicato sul sito www.reggionelpallone.it il 22 maggio 2010 alla vigilia dell’incontro Grosseto-Reggina.

Eccolo:

Dalla seconda categoria alla B. L'incredibile storia di Maurizio Sarri
MAURIZIO SARRI
Nato a Napoli il 10 Gennaio del 1959

Immaginate Carlo Briganti, Giovanni Minniti o un qualsivoglia tecnico che guida in Seconda Categoria una squadra “minore” reggina. Immaginateli prima per decenni nei suddetti campionati, e poi improvvisamente artefici di una escalation tale, da consentirgli di sedersi un giorno, quasi increduli, su una panchina di serie B. Immaginateli passare da campetti polverosi, a templi del calcio come il Marassi o il San Paolo. Pura utopia? Forse, o forse no. L’incredibile storia di Maurizio Sarri (ex calciatore dilettantistico dal curriculum praticamente  sconosciuto), parla infatti di un allenatore  che inizia proprio dalla Seconda, per poi scalare un po’ tutte le categorie, fino a ritrovarsi a 45 anni in serie cadetta.

La carriera - Fedelissimo al 4-4-2, sempre proposto pensando prima a distruggere il gioco altrui e poi a colpire, Sarri come già detto inizia ad allenare in Seconda Categoria, e più precisamente nella provincia di Arezzo, dov’è cresciuto fin da ragazzino. Il suo primo amore si chiama “Stia”, squadra di un paesino di nemmeno 3.000 anime che il tecnico comincia ad allenare a stagione in corso, nel 90-91, centrando un ottimo 4° posto.  E’ proprio nella provincia toscana, che anno dopo anno comincia a prendere forma e sostanza il “miracolo Sarri”, il quale ottiene altri 2 piazzamenti lusinghieri con la Faellese, che gli valgono il doppio salto nel campionato di Promozione. In quest’ultima categoria vince il suo primo torneo con il Cavriglia, anche se l’anno dopo, con lo stesso club, conosce per la prima volta l’amarezza dell’esonero. Tornato in Promozione una nuova vittoria del campionato, stavolta con l’Antella, nel 96-97. L’Eccellenza sembra tuttavia un ostacolo insuperabile, visto che in 3 anni si registrano il secondo esonero, con il Valderna, e 2 campionati anonimi con Antella e Tegoleto.

La prima vera impennata, è datata  2000-2001: Sarri accetta l’incarico del Sansovino (ancora in Eccellenza), ma comunica alla società che in caso di mancata vittoria del campionato abbandonerà definitivamente l’avventura come mister, per concentrarsi sul suo lavoro in banca. L’ago della bilancia,  penderà  a favore della panchina: il Sansovino infatti domina il campionato e accede in Cnd, e per convincere il mister a rimanere i dirigenti aretini gli raddoppiano l’ingaggio. Maurizio Sarri ormai è un allenatore a tempo pieno, che completa la sua scalata nel 2002-2003, quando con gli arancioblù conquista la Coppa Italia Dilettanti, e dopo essersi piazzato secondo nel proprio girone viene ripescato in C2. La favola continua a San Giovanni Valdarno, dove la Sangiovannese  prima vince i playoff di C2 e poi centra un onorevolissimo 8° posto nella c1 girone A. Per Sarri ormai è il momento della gloria, che si manifesta in serie B nel 2005-2006, anno in cui salva senza alcun problema un Pescara in gravissime difficoltà finanziarie, sul quale ad inizio stagione nemmeno gli stessi tifosi adriatici erano disposti a scommettere.

Nel 2006-2007, il sogno di  una vita: Sarri ritorna nella sua Arezzo, ma stavolta lo fa dalla porta principale, per prendere il posto di Antonio Conte e cercare di salvare gli amaranto, penalizzati di 6 punti nell’ambito di Calciopoli, dalla retrocessione in C1. Il prodigio stavolta non riesce (esonero a Marzo e squadra riaffidata a Conte), anche se  nell’album dei ricordi rimarrà per sempre uno storico pareggio per 2-2 in casa della Juventus.

Come spesso avviene, il boom è seguito dalla discesa, e le cose vanno male sia a Verona che a Perugia, in C1, dove Sarri ripete la brutta esperienza dell'entrata in corsa, con esonero successivo
  
Quest’anno la terza avventura in B, a Grosseto, dove subentra al posto dell'esonerato Gustineti:  il sogno  playoff, per i biancorossi sembra proprio destinato a rimanere tale.

Curiosità - Il vero e proprio pupillo di Maurizio Sarri, è l’ex centrocampista della Reggina Luca Tognozzi. Con Sarri, Tognozzi ha disputato 5 campionati di fila (Sansovino, Sangiovannese e Pescara) passando proprio come il suo allenatore dai campionati dilettantistici  alla serie B.

Palmares - 2 promozioni in Eccellenza (Cavriglia 94-95 e Antrella 96-97), 1 promozione in Cnd (Sansovino 2000-201), 1 promozione in C2 (Sansovino 2002-2003), 1 promozione in C1 (Sangiovannese 2003-2004), 1 Coppa Italia Dilettanti (Sansovino 2002-2003).

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