Leonardo Fantauzzo: "In Penisola ho lasciato un pezzo di cuore, e non vedo l'ora di riprendere il percorso interrotto qualche anno fa"

mercoledì 25 agosto 2021 0 commenti


FANTA
is back. La batteria dei posto 4 si completa con un autentico colpo da novanta: qualità atletiche sopra la media, forti valori umani, e grandi doti di velocità e potenza. Dopo le ultime due stagioni disputate in A2 con le maglie di Lagonegro e Siena, scende di categoria per tornare a “casa” il martello Leonardo Fantauzzo.

A distanza di 3 stagioni, torni a vestire la maglia della Folgore. Com’è nata la trattativa, e quanto è stato facile accettare?

“Le negoziazioni son partite già nella scorsa stagione, quando il ds Ruggiero mi ha contattato per disputare i play-off di Serie B, ma per alcune circostanze non siamo riusciti a trovarci. Quando mi ha richiamato quest’anno, ho accettato subito perché la Folgore è la mia seconda famiglia”

Ritrovi una società solida, che attraverso lavoro e programmazione ha raggiunto finalmente la Serie A. Che effetto ti fa tornare  in un ambiente che per te non ha segreti?

“Difendere nuovamente i colori della Folgore mi provoca forti emozioni, ed allo stesso tempo tanta determinazione per il nuovo campionato ormai alle porte. In Penisola ho lasciato un pezzo di cuore, e non vedo l’ora di riprendere il cammino interrotto qualche anno fa”.

Conosci già il mister e gran parte dei compagni: quanto può aiutarti per entrare subito nei meccanismi di gioco?

“È verissimo. Conosco quasi tutti i ragazzi che comporranno il roster, e conservo un ottimo rapporto con il mister Esposito. Tutto questo è sicuramente un buon punto di partenza, ma dobbiamo lavorare sodo, allenarci sempre al massimo e restare coesi per arrivare all’inizio delle ostilità con la piena consapevolezza delle nostre capacità”.

Quali sono le tue aspettative ed ambizioni personali?

“Le aspettative sono quelle di creare una squadra competitiva e ben amalgamata, che possa dire la sua in questo campionato difficile ed imprevedibile. Le ambizioni personali passano in secondo piano, perché pratichiamo uno sport di squadra, ed è la forza del gruppo che porta al raggiungimento di risultati importanti”.

La tua esperienza in A2 può sicuramente aiutare un gruppo fondamentalmente giovane. Quanto può incidere mentalmente, e come cambia il focus, nel passare dalla lotta promozione a quella per mantenere la categoria?

“Il passo è relativamente semplice, perché anche se si tratta di obiettivi diametralmente opposti, l’unico imperativo per centrarli è quello di vincere. Noi come squadra proveremo a conquistare il maggior numero di successi possibile, e poi alla fine tireremo le somme guardando la classifica dove ci avrà portato”.

Si spera di rivedere finalmente i palazzetti pieni. Negli occhi restano ancora i cori, i tamburi ed i tuoi 23 punti al Palatigliana contro Ottaviano che ritroveremo in A3. Quanta voglia c’è di tornare ad una quasi normalità?

“Il ritorno alla normalità deve essere graduale, e gestito con estrema attenzione per evitare un nuovo lockdown. Allo stesso tempo, abbiamo tutti bisogno dei palazzetti pieni e del calore del pubblico che rappresenta il settimo uomo in campo. Quello che ti spinge a prestazioni che vanno oltre i tuoi stessi limiti”.

Cosa vuoi dire ai tifosi che potranno finalmente riabbracciarti?

“Voglio fare un grande saluto ai nostri supporters, ed in particolare ai Crustiffs, sempre presenti nel loro spicchio di Curva. Non vedo l’ora di rivederli al palazzetto ed esultare nuovamente insieme a loro”. 


Giovanni Minieri Ufficio Stampa e Comunicazione ShedirPharma Folgore Massa

 

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Francesco Conoci: "Ho scelto la Folgore per crescere sia dal punto di vista sportivo che umano"

martedì 24 agosto 2021 0 commenti

La forza dei giovani. Terribili, e vogliosi di spingere a tavoletta per crescere allenamento dopo allenamento. Per la prima esperienza fuori dalla Puglia natia, giunge in maglia Folgore il talentuoso posto 4 Francesco Conoci.

Com’è nata la trattativa con la Folgore?

“La possibilità di vestire i colori biancoverdi si è concretizzata grazie al lavoro del mio procuratore. Erano giunte al nostro tavolo diverse offerte, ma il progetto della Folgore mi è sembrato quello più intrigante. In più, avendo da poco compiuto 18 anni, credo che questa sia una ghiottissima opportunità per crescere sia dal punto di vista pallavolistico che umano: finora non avevo mai giocato fuori dalla mia Puglia, e questo mi è sembrato il momento giusto per farlo.  Il salto dalla B alla Serie A3 è stato il naturale epilogo per una società ben strutturata, con tanta voglia di crescere e raggiungere risultati importanti. Attraverso le pagine social ho potuto assaporare il calore della tifoseria, e non vedo l’ora di poter vivere da vicino l’atmosfera della gare che contano”.

Che obiettivi ti sei posto per la prima stagione in Penisola Sorrentina?

“Sicuramente quello di crescere il più possibile. Ho già parlato diverse volte con il mister: sono pronto a mettermi a disposizione dei compagni e dello staff tecnico, per poi lavorare con umiltà e determinazione”.

Conosci già qualcuno dei tuoi nuovi compagni?

“Seguo già alcuni ragazzi sui social, ma non ho avuto ancora modo di conoscerli personalmente, né li ho mai incrociati da avversari. Dall’esterno, ho percepito l’idea di un gruppo affiatato con tanta voglia di far bene”.

Campania e Puglia sono famose per il calore che si respira all’interno dei propri palazzetti. Com’è stato giocare nella scorsa stagione in impianti vuoti, e quanta voglia c’è di fare piccoli passi verso la normalità?

“L’ultima stagione è stata a dir poco surreale, visto che sulle gradinate potevano essere presenti soltanto i tesserati delle società.  Sarebbe importante riavere il pubblico nei palazzetti, perché rappresentano la marcia in più per lottare con ancora maggior vigore sui taraflex di tutta Italia”.  


Giovanni Minieri Ufficio Stampa e Comunicazione ShedirPharma Folgore Massa

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Paolo Pontecorvo: "Conquistare la Serie A con i colori della mia terra, mi ha reso doppiamente orgoglioso"

venerdì 20 agosto 2021 0 commenti


Una strepitosa cavalcata. Dal settore giovanile fino alla Serie A, con un forte senso di appartenenza per l’orgoglio di vestire i colori biancoverdi, simbolo della propria terra natia. A seguito dell'infortunio di Gionchetti, ha lasciato momentaneamente la maglia di libero per ritagliarsi un ruolo da schiacciatore dando una grossa mano nei fondamentali di seconda linea e servizio. Resta memorabile l'infinita serie dai 9 metri contro Fiumicino, con cui si è guadagnato un posto nella storia.  Confermatissimo come secondo libero, Paolo Pontecorvo.

Che emozione è stata, dopo aver fatto tutta la trafila nel settore giovanile, conquistare la Serie A difendendo i colori della tua terra?

“Il mio è stato un percorso lungo, ma allo stesso tempo formativo sia dal punto di vista sportivo che mentale. Ho avuto la fortuna di centrare un obiettivo importante con la società della mia cara Massa Lubrense, e questo mi ha reso doppiamente orgoglioso. È stata un’emozione indescrivibile, che ancora oggi appare nitida davanti ai miei occhi”.

Con quali aspettative andrai ad approcciare un campionato così affascinante come la Serie A3?

“Ci attende un campionato totalmente nuovo sotto ogni punto di vista. Siamo pronti a difenderci con le unghie e con i denti su ogni campo, per dare continuità a quanto di buono è stato fatto finora”.

Nell’ultima stagione sei stato impiegato non solo da libero, ma anche da schiacciatore in seconda linea grazie alle tue qualità in fase difensiva. Com’è nata l’idea, e quanto è stato facile adattarti?

“Sono contento di aver contribuito a dare una mano ai miei compagni di squadra in questo fondamentale. Il mister, durante gli allenamenti, ci dà l’opportunità di provare diversi sistemi di gioco, ed è stato anche merito suo individuare questa soluzione che ha dato risultati positivi”.

Sotto quali aspetti sei maggiormente cresciuto, lavorando con il mister Esposito?

“Lavoro con il mister da oltre 5 anni. Abbiamo raggiunto un’intesa tale, che basta un semplice sguardo per capirci. C’è ancora tanto lavoro da fare, e sono pronto a mettere il massimo impegno per ricambiare la sua fiducia”.

Quanto ti sono mancati, e quanto sarebbe bello rivedere i tifosi al palazzetto, per un campionato tosto che si affronta da matricola?

“Vedere i palazzetti vuoti non è stato per nulla piacevole, ma ovviamente la tutela della salute viene prima di tutto. Nella scorsa stagione abbiamo sentito la mancanza dei nostri supporters, e mi auguro di rivederli presto sugli spalti perché costituiscono un aspetto imprescindibile di questo sport”.

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