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Monica De Gennaro ci racconta il trionfo europeo dopo una estate infinita e piena di emozioni

martedì 7 settembre 2021 0 commenti


La santanellese Monica De Gennaro reduce dalla trionfale vittoria per 3-1 nella finale del campionato europeo per nazioni di volley contro la Serbia è tornata a casa dei genitori per trascorrere alcuni giorni di riposo prima di aggregarsi all’Imoco Conegliano per iniziare a preparare la nuova stagione agonistica che la vedrà impegnata su numerosi fronti a partire dalla Supercoppa di inizio ottobre per proseguire senza quasi mai fermarsi col campionato, la Champions, il mondiale per club fino alla prossima estate dove ci sarà il mondiale con la nazionale. 

Qui l’ha raggiunta il giornalista del Corriere dello Sport Christian Marchetti a cui ha rilasciato la seguente intervista: 


In fin dei conti, Monica "Moki” De Gennaro è un'alchimista sui generis: deve raccogliere qualsiasi cosa voli veloce verso il pavimento per trasformarlo in oro. Sabato sera a Belgrado si è superata, contribuendo non poco al trionfo europeo. Il trionfo del collettivo, tendini e nervi anche per dare una pennellata quantomeno grigia (anziché nero tenebra) ai ricordi di quell'Olimpiade sfumata ai quarti proprio contro la Serbia. L’ltaldonne si è ritrovata. «Ci siamo messe lì a parlare di cosa è successo questa estate». rivela Moki.34 anni, ruolo libera Nascita anagrafica a Piano di Sorrento, sportiva a Vicenza, consacrazione a Conegliano dove in otto stagioni ha vinto tutto: un Mondiale per club, una Champions, quattro scudetti e molto altro. Oltre a qualcosa di ancora più importante: il coach Daniele Samarelli, sposato nel 2017. In quindici anni di Nazionale, una Coppa del Mondo, un argento ai Mondiali e quel successo e trofeo atteso dodici anni.  

De Gennaro, come si sente adesso?  

«Siamo tutte felici, ma anche frastornate. E non solo perché alle 3.30 eravamo già in aeroporto» 

Cosa vi siete detta in qual confronto a fine partita?  

«Abbiamo tirato un bilancio, analizzato questa estate chiusa nel migliore dei modi».  

Quando è uscito il discorso Olimpiadi 

«A dire il vero non ne abbiamo parlato. Ci sono competizioni che vanno bene, altre meno. In questi Europei siamo state anche abbastanza fortunate, perché arrivare in semifinale non è stato facile: dovevamo ritrovare il nostro gioco. Dalla semifinale l'abbiamo fatto, poi la finale è stata la partita più bella»  

Ha detto che è stata una vittoria diversa, non una rivincita che la ripaga dalle delusioni. Conferma?  

«Certo. Sono davvero molto felice, abbiamo giocato una finale grandiosa ed erano anni che non vincevamo. Le Olimpiadi restano un discorso a parte: arrivano ogni quattro anni e ogni atleta punta a quell'obiettivo straordinario che è la medaglia».  

Il simbolo del trionfo quel clamoroso quarto set divorato 25-11. È d'accordo?  

«Fino a un certo punto. Avevamo delle belle sensazioni, ma senza grosse aspettarne visto che, ogniqualvolta ne abbiamo avute con la Serbia siamo rimaste deluse. Poi abbiamo pensato a tutti quei tifosi sugli spalti, considerando che potessero essere un'arma a doppio taglio».  

È mancato il fattore pubblico?  

«Ha influito più nella loro semifinale con la Turchia. Noi invece d siamo dette: “Viviamocela giochiamo la nostra miglior pallavolo". 

In questi Europei avete incontrato anche la Croazia guidata dal suo Daniele. Cosa le ha detto?  

«Anche nei momenti difficili, che avevamo buone possibilità e che avremmo potuto giocarcela. Pura positività. Certo, la partita con la Croazia è stata piuttosto particolare, lo ammetto. Ho cercato in tutti i modi di non guardare la loro panchina. A fine partita però. finito tutto ci siamo salutati»  

Altra bella emozione le maglie di Caterina Bosetti e Sarah Fahr sul podio.  

«Sono state sfortunate, costrette per infortunio a perdersi la festa. Hanno trascorso con noi tutta l'estate, compresi i momenti difficili, e non hanno mai smesso di sostenerci e inviarci messaggi. Le abbiamo sentite già a fine partita. Una videochiamata dagli spogliatoi, prima della premiazione».  

E alla premiazione vi siete sciolte...  

«Personalmente, non ho neanche visto la gente sugli spalti. Negli ultimi anni, quando siamo salite sul podio, non era mai per il gradino più alto. Stare a sentire l'Inno, è stato davvero emozionante».  

Cosa risponde ora alle critiche venute soprattutto via social?  

«Siamo state noi le prime a criticarci. Non siamo andate certo in Giappone con l’idea di giocare male. Vaglio solo dire che si può giudicare magari l'aspetto tecnico, ma anche che, oltre che atlete, siano persone».  

E adesso?  

«Adesso sono a casa dei miei genitori e me la godo. Mia sorella, il suo compagno e mio nipote mi hanno portato in un parco divertimenti. Trascorrerò qualche giorno di ''stacco" qui. A fine settimana tornerò a Conegliano. SI riparte».  

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ITALIA CAMPIONE D’EUROPA: “UN SUCCESSO DEL MOVIMENTO. ORA, RISTORI E PALAZZETI APERTI ALMENO FINO AL 50%”

lunedì 6 settembre 2021 0 commenti

 


É tutto vero: l'Italia della Pallavolo Femminile torna ad alzare al cielo la Coppa del Campionato Europeo dopo 12 anni. Un successo, quello della Nazionale azzurra, compiuto da grandi campionesse e che affonda le sue radici nel Campionato di Serie A, da anni punto di riferimento internazionale per il Volley Femminile. Il Presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile, Mauro Fabris, commenta cosí il successo Europeo: "Dopo il trionfo di Belgrado ho fatto i complimenti al Presidente della Federazione Italiana di Pallavolo, Giuseppe Manfredi, il quale mi ha risposto complimentandosi a sua volta per il lavoro svolto dai nostri Club di Serie A affermando che questa vittoria nell'Eurovolley, è una vittoria di tutto il nostro movimento. Non posso che condividere appieno le parole del Presidente e aggiungermi ai ringraziamenti: da anni lavoriamo duramente per rendere i nostri Campionati i più competitivi del mondo, anche lasciando spazio alle giovani promesse della Pallavolo che, con la maglia del Club Italia, partecipano costantemente alla nostra Serie A."

"Per la prossima stagione, ci aspettano delle grandi sfide" - aggiunge Fabris - "un gran numero di atlete straniere, comprese le Campionesse Olimpiche degli Stati Uniti, giocheranno nel nostro Campionato, che godrà di una esposizione televisiva globale grazie all'accordo stretto con Volleyball World e alla trasmissione di tutte le gare su Volleyball World TV. Alla luce di questo successo, la Serie A rafforza la sua posizione di eccellenza mondiale della pallavolo femminile. Anche per questa ragione chiediamo a Governo e Parlamento di rimuovere il limite ingusto, iniquo ed immotivato del 35% rispetto alla capienza, diventa ancora più importante la riapertura dei palazzetti al 50%, per permettere al maggior numero possibile di tifosi ed appassionati di assistere alle nostre gare, senza dimenticare gli aiuti già promessi dal Governo per recuperare parte delle ingenti spese sostenute dalle società per adeguarsi alle norme vigenti e giocare un Campionato in piena sicurezza. Le nostre società hanno fatto sacrifici enormi per continuare a giocare la pallavolo di eccellenza che ieri sera, dopo aver vinto tutti i tornei per club europei e mondiali a cui hanno partecipato, ci ha portato sul tetto d’Europa. Ora esse meritano rispetto e riconoscimento."

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Marcello Miccio: "La società ha voluto fortemente che fossi parte attiva di questo nuovo gruppo

venerdì 27 agosto 2021 0 commenti

Completa il roster della Folgore Massa la conferma di Marcello Miccio: dedizione, professionalità ed entusiasmo al servizio di una maglia che è diventata la sua seconda pelle. Una scalata  inarrestabile, dalla C alla Serie A, per scrivere la storia a tinte biancoverdi.    


Quanto senti forte la fiducia della società e del mister, per la conferma nel primo, storico campionato di A3?

“Sin dall'inizio il ds Ruggiero ed il mister Esposito hanno voluto fortemente che fossi parte attiva di questo gruppo, perchè potrei essere un asset importante per la nuova squadra che si è venuta a formare. Ovviamente fa piacere sentirsi apprezzato, soprattutto dopo il salto di categoria. Adesso, la vera sfida sarà quella di saper gestire adeguatamente un gruppo di 14 risorse, che hanno grande voglia di dare il proprio contributo”.

Quali sono le tue prime impressioni sul roster allestito?

“Come ogni anno la Folgore punta ad allestire un gruppo giovane, su cui poter lavorare tanto in palestra. Nel roster non abbiamo top player per la categoria, ma le conferme e i nuovi innesti daranno sicuramente filo da torcere anche alle squadre più blasonate”.

Che tipo di campionato attende la squadra, e quanto conterà mantenere i nervi saldi per superare le prevedibili insidie?

“Per la prima volta ci aspetta un campionato diverso dai precedenti. Negli anni passati la Folgore ha sempre allestito una buona squadra con l'obiettivo chiaro di puntare in alto. Invece, adesso ci aspetta un campionato di sofferenze, sacrifici e partite mai scontate che mi auguro ci consentiranno di crescere dal punto di vista mentale”.

Quanto può essere importante ritrovare il calore dei tifosi, per una squadra come la Folgore giovane e ambiziosa?

“Lo abbiamo visto alle Olimpiadi di Tokyo che si sono appena concluse. Lo sport, anche senza pubblico, è sempre lo stesso sport. Sicuramente il calore dei tifosi può alimentare il fuoco che arde nel cuore di alcuni atleti, ma credo che la base di tutto sia il duro lavoro in palestra. Invece dal punto di vista della visibilità, mi auguro che le istituzioni si diano da fare per autorizzare l'ingresso del pubblico negli stadi e nei palazzetti seguendo adeguate procedure ed effettuando opportuni controlli. Dopo un anno e mezzo di pandemia, le soluzioni ai vari problemi non possono essere più solamente divieti e restrizioni. Le cose devono funzionare secondo regole adeguate e ponderate”.


Giovanni Minieri
Ufficio Stampa e Comunicazione
ShedirPharma Folgore Massa

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