Dopo le uscite a sensazione del lunedì quando Torrente e Sandreani avevano evocato scenari di guerra e piani di battaglia top secret, l’allenatore originario di Cetara accortosi di averla fatta grossa è tornato sui suoi passi rilasciando un’intervista più equilibrata al sito
www.gubbiofans.itDa sorrentini accogliamo con piacere le nuove dichiarazioni del mister rossoblu e ci auguriamo che il comportamento sul campo rispecchi questa versione e non la precedente.
Ecco la trascrizione integrale del pezzo comparso sul sito dei tifosi eugubini.
Nella conferenza stampa del martedì è inevitabile che il trainer Vincenzo Torrente parli del big match di domenica contro il Sorrento: "Diciamo che forse è più giusto così. Ci giochiamo la serie B sul campo della nostra più assidua rivale. E vincere in Campania sarebbe ancora più bello perché è la mia terra e perché ci troveremo a Sorrento, un posto ospitale e con una tifoseria corretta. Di sicuro la squadra di mister Simonelli vorrà fare bella figura e poi vorrà dimostrare sul campo che è più forte di noi. Per questo motivo credo che sarà una partita bella, dura e avvincente. Oltretutto affrontiamo una compagine molto forte, che è stata costruita per vincere checché se ne dica. Basta citare alcuni nomi come Carlini, Erpen, Togni, Rossi e Paulinho che non ha niente a che vedere con questa categoria ed è un centravanti da serie A. E colgo appunto l'occasione per fare i migliori auguri al calciatore brasiliano per una pronta guarigione dopo il brutto infortunio avvenuto a Bolzano". Infatti l'attaccante Paulo Sergio Betanin, più conosciuto con il nome di Paulinho, è stato operato all'avambraccio per la ricomposizione della frattura all'omero. Poi il trainer dei rossoblù riprende a parlare del match clou e dice: "Non sono abituato mai a fare calcoli. Perciò parto sempre per vincere anche se domenica ci può bastare pure un pari. Questa è la nostra mentalità e non verrà stravolta nemmeno ora. Ce la giocheremo come sempre anche se poi sarà il campo a sancire il definitivo responso. L'unica incognita riguarda il campo sintetico: è un calcio diverso e ho avuto modo di testarlo per 7 anni con le giovanili; cambiamo molte cose, dai rimbalzi alla velocità della palla, e il campo è più stretto del nostro. Sono sincero: preferisco l'erba naturale". E fa quasi un appello ai tifosi: "Capisco che ci sia la discesa dei Ceri proprio in quel giorno e mi dispiace. Capisco che i Ceri sono i Ceri. Ma mi auguro che la gente ci segua perché questi ragazzi hanno tanto bisogno del calore dei tifosi eugubini e tutta Gubbio calcistica si gioca un pezzo di storia". E Torrente come sta preparando la sfida come allenatore? "Come sempre. Con la massima serenità. Il tecnico è la prima persona che deve trasmettere la giusta tranquillità alla squadra. Ora la posta in palio è alta. Ogni partita è tirata e lottata. La gara con il Lumezzane insegna. Se siamo primi in classifica è dovuto dal fatto che abbiamo espresso in maniera continua un bel gioco. Nelle ultime gare si è pensato più al concreto: d'altronde lo spettacolo lo abbiamo già fatto in passato. E la vittoria sul Lumezzane è stata basilare. L'abbiamo cercata e voluta dopo quattro pareggi di fila. Abbiamo creato occasioni e Daud è stato lesto a mettere la palla in rete e grazie pure ad un super Lamanna abbiamo portato a casa tutto il bottino".
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