(Fulvio Paglialunga - Gazzetta
dello Sport Puglia) - Tra i diversi modi che ci sono per preparare una partita
Davide Dionigi ha scelto il suo, in due atti. Primo, caricare il Taranto: «A
Sorrento dobbiamo andare a giocarcela, a viso aperto. Come abbiamo fatto a
Lumezzane, come quando abbiamo fatto le nostre migliori partite, a
Castellammare e a Roma, l’anno scorso. Con la mentalità che abbiamo avuto
finora, senza nessuna paura. E senza
temere possibili difficoltà».
Secondo, dare al Sorrento i favori del pronostico,
aumentare la pressione sull’avversario: «Sono una squadra molto forte, con un
allenatore preparato: bravi nelle ripartenze, nelle palle inattive. Ben
organizzati in fase difensiva, ma soprattutto molto forti dalla cintola in su.
Per come sono costruiti hanno l'obbligo di vincere il campionato».
Sincerità
- La sua speranza, in realtà, è che il Taranto non si fermi ora. Anche
se non si aspettava una partenza così: «A essere sincero, non ero così
ottimista.
Lo ero all’inizio del ritiro,
quando vedevo la voglia nei ragazzi: poi gli infortuni, qualche difficoltà, mi
avevano indotto a rallentare.
Tre vittorie su tre non me le
aspettavo». Dovrà pensare una squadra senza Coly e Pensalfini, oltre a Sabatino
e De Gasperi che mancavano già, ma Dionigi non appare preoccupato: «Dispiace
non avere sempre tutti a disposizione, ma le prime tre partite provano che
anche cambiando gli uomini il nostro rendimento non cambia.
Per me è un vantaggio notevole
sapere di poter ottenere sempre il massimo da tutti».
0 commenti »
Lascia la tua risposta!
Aggiungi il tuo commento qui sotto, oppure esegui un trackback dal tuo sito. Puoi anche iscriverti a questi commenti via RSS.
Sii gentile, rimani in argomento. Lo spam non sarà tollerato.