(Fonte: Febbrea 90.com) - Il Ds rossonero si pronucia su
Sorrento-Taranto e aggiunge: "prematuro
giudicare le due formazioni"
Il dirigente rossonero ha
indubbiamente costruito una corazzata in grado di battersi per il primato
assoluto del girone. Avallone comprende bene le dinamiche del mondo calcistico,
in quanto ha alle spalle un dignitoso passato da atleta. La Juventus è stato il
suo trampolino di lancio da giocatore per una carriera che si è poi dipanata
sopratutto in terza serie. Da un lustro ha appeso le scarpe al chiodo per
mettere la sua esperienza “dietro a una scrivania”. Il suo Sorrento è partito
con il piede giusto in campionato, ma il cammino dei costieri è irto di
difficoltà: a cominciare da domenica prossima, quando Ginestra e compagni
ospiteranno il Taranto, un'altra big del girone.
La gara tra Sorrento e Taranto potrebbe rappresentare la prova del nove
per entrambe? - “È una partita importante tra due squadre favorite, insieme
al Benevento, alla vittoria del campionato; almeno secondo l'opinione degli
addetti ai lavori. E' ancora prematuro giudicare, ma sicuramente sarà un banco
di prova importante per vedere i frutti del lavoro svolto in questi mesi. Credo
che alla fine verrà fuori una buona partita”
Quali sono state le linee guida che ha seguito per la costruzione della
squadra rossonera? -“Abbiamo cercato
di mettere a disposizione di mister Sarri alcuni elementi che aveva già
allenato nell'ultima stagione ad Alessandria. Quindi un blocco importante di
4-5 giocatori che avremmo voluto prendere già nella passata stagione. Poi
abbiamo riconfermato quei calciatori che avevano dimostrato il loro valore nel
corso della passata stagione. Inoltre abbiamo acquistato calciatori importanti
come Ginestra, elemento in grado di sostituire Paulinho che con noi aveva
realizzato 24 reti durante lo scorso anno. Senza dimenticare l'inserimento di
elementi d' esperienza come Nocentini e Tognozzi, quest'ultimo giunto dal
Pescara. Insomma abbiamo cercato di venire incontro alle esigenze del modulo
applicato dal nostro tecnico”
Dopo la delusione per la mancata promozione dello scorso torneo è
tornato l'entusiasmo a Sorrento? - “Sicuramente.
Siamo ripartiti nonostante la delusione. Nel campionato passato pensavamo di
giocarcela fino alla fine per arrivare primi, poi nella griglia dei play off
abbiamo cercato di sfruttare il vantaggio di essere giunti secondi. Invece così
non è stato ed ha vinto il Verona. Siamo ripartiti malgrado gli iniziali dubbi
del presidente che era vicino a mollare. In seguito, grazie anche all'aiuto del
nostro main sponsor, abbiamo ricominciato. Il presidente ha ritrovato il giusto
entusiasmo ed abbiamo costruito una squadra in grado di giocarsela, anche per
quest'anno, nel migliore dei modi”.
È più difficile scendere in campo da calciatore o costruire una
squadra? -
“Entrambi i ruoli
presentano grosse difficoltà. Da calciatore si hanno determinate tensioni,
l'unico vantaggio è quello che in campo qualcuno ti guida. Mentre da direttore
sportivo devi costruire la squadra e il tuo successo dipende dal rendimento dei
calciatori. E' chiaro che si cercano elementi valenti non solo dal punto di
vista tecnico-tattico, ma anche con dei valori umani”.
Ascolta l'intervista ad Avallone
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