Molto spesso si dice che i
brasiliani soffrano di saudade. Vengono presi dalla malinconia. Si sentono
avvolgere da quella irrefrenabile nostalgia della terra, la loro terra.
Paulinho, in effetti, è brasiliano anche lui. E da qualche giorno è tornato al
Livorno, in B, dopo due incredibili annate a Sorrento. Lavora sodo, si impegna,
piace un “casino” a mister Novellino. Ma non sorride. Da Livorno Paulinho vuole
andarsene in fretta e salutare tutti al più presto, per sempre. Ad accoglierlo
a braccia aperte lo vorrebbero in tanti. Anche in serie A (Bologna) ed in
Spagna (Espanyol) senza dimenticare le sirene di Benevento, dove Simonelli
farebbe carte false pur di ritrovarselo in avanti.
In pochi, però, durante il
mercato estivo si sono avvicinati per davvero al bomber. Costa molto Paulinho,
forse parecchio: la valutazione secca è di 4 milioni di euro, fate 2 per la
metà. Lui, sia chiaro, non ne fa una questione di soldi. Vuole ridere,
scherzare, divertirsi, fermarsi a discutere coi tifosi di come stanno le cose
e, magari, raccontare di come cresce il suo pargoletto, Yann Matheus, che la
moglie Maynara ha dato alla luce a fine maggio. A Livorno i dirigenti hanno
provato ad ovattarlo, a convincerlo a rimanere, con stima e fiducia. Però la
“malattia” c’è. E sembra inguaribile.
Paulinho ha la saudade. Sia
chiaro, non soffre la lontananza dal Brasile. Ma quella da Sorrento. Sì, da
Sorrento. Paulinho, insomma, vuole tornare in costiera. No, non è una
forzatura. E’ la sacrosanta verità che il bomber ha raccontato l’altro giorno
al presidente del Livorno, Aldo Spinelli. E’ la volontà che ha espresso a chiare
lettere anche ai dirigenti del Sorrento nelle ultime ore. Che dalle
indiscrezioni emerse in città pare che quasi ogni mattina contatti
personalmente per ‘incoraggiarli’ all’impresa. Sì, perché riprendere Paulinho –
al momento – è pura utopia. Certo, le volontà ci sono, da una parte e
dall’altra. Intenzioni che però non collimano con le legittime velleità del
Livorno (che s’oppone al prestito). Prendere Paulinho, in comproprietà,
significa concludere un affare da 2 milioni di euro. Una cifra proibitiva per molti.
Il Sorrento, intanto, ha raccolto
l’apertura di Paulinho. Che pare non importarsene troppo di ritornare in Lega
pro. I costi però sono da capogiro. “Lo riprenderei ad occhi chiusi ma la
valutazione è fuori mercato – premette il presidente rossonero Gambardella -.
Sentimentalmente lo riaccoglierei felice, con tutto l’amore e l’affetto che si
può provare per un ragazzo che ha dato tantissimo al Sorrento in due anni
fantastici. Ma non illudiamoci. E’ un sogno, punto e basta. Per tanti motivi
credo che il ritorno di Paulinho sia una bella fantasia. Che rimarrà tale.
Economicamente è una trattativa impossibile, che ci farebbe dissanguare. Prima
il bilancio poi la squadra”. Voci su voci che si rincorrono, che s’intrecciano.
La suggestiva ipotesi di rivedere Paulinho in rossonero sta già facendo sognare
Sorrento. E sul social network Facebook “Torna a Surriento” – la canzone
composta dai fratelli De Curtis – sta diventando un tormentone. “Ma nun me
lassà, nun darme stu turmiento! Torna a Surriento, famme campà!”.
Fonte: Metropolis Quotidiano
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