L'incredibile storia di Maurizio Sarri

giovedì 7 luglio 2011 Lascia un commento

Maurizio Sarri è il nuovo allenatore del Sorrento. Di lui finora sappiamo molto poco. I pochi dati in nostro possesso riguardano le tre occasioni in cui le sue squadre hanno incontrato il Sorrento, vale a dire Sorrento-Perugia del 25 gennaio 2009 terminata 1-0 (Biancone) e i due incontri della passata stagione con l’Alessandria terminati 3-3 l’andata al Moccagatta (Scappini, Martini, Togni, Damonte, Paulinho, Manco) e 4-3 per il Sorrento il ritorno al campo Italia (Scappini, Martini, Paulinho, Damonte, Terra, Corsetti, Paulinho).
Per saperne qualcosa di più abbiamo saccheggiato il web trovando alcuni articoli che lo descrivono molto bene. Il primo firmato da Ferdinando Ielasi è stato pubblicato sul sito www.reggionelpallone.it il 22 maggio 2010 alla vigilia dell’incontro Grosseto-Reggina.

Eccolo:

Dalla seconda categoria alla B. L'incredibile storia di Maurizio Sarri
MAURIZIO SARRI
Nato a Napoli il 10 Gennaio del 1959

Immaginate Carlo Briganti, Giovanni Minniti o un qualsivoglia tecnico che guida in Seconda Categoria una squadra “minore” reggina. Immaginateli prima per decenni nei suddetti campionati, e poi improvvisamente artefici di una escalation tale, da consentirgli di sedersi un giorno, quasi increduli, su una panchina di serie B. Immaginateli passare da campetti polverosi, a templi del calcio come il Marassi o il San Paolo. Pura utopia? Forse, o forse no. L’incredibile storia di Maurizio Sarri (ex calciatore dilettantistico dal curriculum praticamente  sconosciuto), parla infatti di un allenatore  che inizia proprio dalla Seconda, per poi scalare un po’ tutte le categorie, fino a ritrovarsi a 45 anni in serie cadetta.

La carriera - Fedelissimo al 4-4-2, sempre proposto pensando prima a distruggere il gioco altrui e poi a colpire, Sarri come già detto inizia ad allenare in Seconda Categoria, e più precisamente nella provincia di Arezzo, dov’è cresciuto fin da ragazzino. Il suo primo amore si chiama “Stia”, squadra di un paesino di nemmeno 3.000 anime che il tecnico comincia ad allenare a stagione in corso, nel 90-91, centrando un ottimo 4° posto.  E’ proprio nella provincia toscana, che anno dopo anno comincia a prendere forma e sostanza il “miracolo Sarri”, il quale ottiene altri 2 piazzamenti lusinghieri con la Faellese, che gli valgono il doppio salto nel campionato di Promozione. In quest’ultima categoria vince il suo primo torneo con il Cavriglia, anche se l’anno dopo, con lo stesso club, conosce per la prima volta l’amarezza dell’esonero. Tornato in Promozione una nuova vittoria del campionato, stavolta con l’Antella, nel 96-97. L’Eccellenza sembra tuttavia un ostacolo insuperabile, visto che in 3 anni si registrano il secondo esonero, con il Valderna, e 2 campionati anonimi con Antella e Tegoleto.

La prima vera impennata, è datata  2000-2001: Sarri accetta l’incarico del Sansovino (ancora in Eccellenza), ma comunica alla società che in caso di mancata vittoria del campionato abbandonerà definitivamente l’avventura come mister, per concentrarsi sul suo lavoro in banca. L’ago della bilancia,  penderà  a favore della panchina: il Sansovino infatti domina il campionato e accede in Cnd, e per convincere il mister a rimanere i dirigenti aretini gli raddoppiano l’ingaggio. Maurizio Sarri ormai è un allenatore a tempo pieno, che completa la sua scalata nel 2002-2003, quando con gli arancioblù conquista la Coppa Italia Dilettanti, e dopo essersi piazzato secondo nel proprio girone viene ripescato in C2. La favola continua a San Giovanni Valdarno, dove la Sangiovannese  prima vince i playoff di C2 e poi centra un onorevolissimo 8° posto nella c1 girone A. Per Sarri ormai è il momento della gloria, che si manifesta in serie B nel 2005-2006, anno in cui salva senza alcun problema un Pescara in gravissime difficoltà finanziarie, sul quale ad inizio stagione nemmeno gli stessi tifosi adriatici erano disposti a scommettere.

Nel 2006-2007, il sogno di  una vita: Sarri ritorna nella sua Arezzo, ma stavolta lo fa dalla porta principale, per prendere il posto di Antonio Conte e cercare di salvare gli amaranto, penalizzati di 6 punti nell’ambito di Calciopoli, dalla retrocessione in C1. Il prodigio stavolta non riesce (esonero a Marzo e squadra riaffidata a Conte), anche se  nell’album dei ricordi rimarrà per sempre uno storico pareggio per 2-2 in casa della Juventus.

Come spesso avviene, il boom è seguito dalla discesa, e le cose vanno male sia a Verona che a Perugia, in C1, dove Sarri ripete la brutta esperienza dell'entrata in corsa, con esonero successivo
  
Quest’anno la terza avventura in B, a Grosseto, dove subentra al posto dell'esonerato Gustineti:  il sogno  playoff, per i biancorossi sembra proprio destinato a rimanere tale.

Curiosità - Il vero e proprio pupillo di Maurizio Sarri, è l’ex centrocampista della Reggina Luca Tognozzi. Con Sarri, Tognozzi ha disputato 5 campionati di fila (Sansovino, Sangiovannese e Pescara) passando proprio come il suo allenatore dai campionati dilettantistici  alla serie B.

Palmares - 2 promozioni in Eccellenza (Cavriglia 94-95 e Antrella 96-97), 1 promozione in Cnd (Sansovino 2000-201), 1 promozione in C2 (Sansovino 2002-2003), 1 promozione in C1 (Sangiovannese 2003-2004), 1 Coppa Italia Dilettanti (Sansovino 2002-2003).

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