giovedì 7 luglio 2011
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In Prima Divisione rischiano l’esclusione, Salernitana, Lucchese e Gela
A partire da oggi, la Covisoc comincerà ad analizzare lo stato di salute dei conti delle 86 società di Lega Pro. Chi viene sorpreso non in regola dall’organo di controllo o mette mano alla tasca o chiude bottega.
Le verifiche tecnico-amministrative del Consiglio di Lega restituiscono alla Covisoc un quadro, all’apparenza, più confortante di quanto previsto alla vigilia: settanta ammesse e 16 con riserva. Tra le “sub judice”, 7 in Prima e 9 in Seconda Divisione.
In Prima Divisione Foggia, Gela, Salernitana, Atletico Roma, Ravenna, Lucchese e Como sono partite con il piede sbagliato. Alla Covisoc spetterà il compito di chiarire se le indiscrezioni che filtrano rispondono al vero e che margini ci sono per ricomporre i guai. Foggia, Gela e Como vengono inserite tra i casi più o meno facilmente risolvibili. Per queste tre il problema sta nella fideiussione: mancante per il club lariano e quello siciliano; tecnicamente non valida per il Foggia.
Le verifiche del Consiglio di Lega hanno portato a contestare al Foggia la documentazione relativa all’impianto di gioco (lo Zaccheria) e quella della garanzia da 600 mila euro, che non sarebbe di un
istituto bancario primario. Intoppi, si dice, facilmente risolvibili. A Como, la famiglia Di Bari, proprietaria del club, dovrebbe ottenere, depositandola in settimana, la fideiussione. Per ottenerla, a Gela, sono mobilitate le più alte istituzioni politiche e cariche amministrative: dal sindaco ai parlamentari assicurano che il calcio gelese non morirà. Ma, fideiussione a parte, c’è da versare 275mila euro per saldare Iva e Irap. Tempo fino al 12, pur con la consapevolezza di partire, poi, con la penalizzazione di uno o due punti.
Voci di corridoio assicurano che all’Atletico Roma sia solo un problema legato allo stadio; risolvibile trasferendosi a Pomezia (probabile), Tivoli o Rieti. La Covisoc chiarirà se esiste, come si vocifera, anche una debitoria importante. La Lucchese altro non avrebbe depositato se non la domanda d’iscrizione (modulo e, ovviamente, tassa), in attesa di capire come evolverà la querelle tra la famiglia Giuliani (socio al 20%) e la Nice (proprietaria dell’80%). È probabile che ai toscani l’organo di controllo intimi l’alt in prima battuta; salvo regolarizzare la posizione entro il 12. Molto probabile che la Lucchese partirà - se parte - con la penalizzazione. A Ravenna, l’ingresso di Aletti dovrebbe garantire la fideiussione mancante, ma il colpo di grazia potrebbe arrivare dal calcioscommesse: col presidente coinvolto il rischio di retrocessione, per la responsabilità diretta, esiste. La Salernitana, delle sette ammesse con riserva, è il vero caso disperato: a prescindere dall’esito della trattativa tra Lombardi e Cesarano, occorre ricapitalizzare per 2,3 milioni di euro. Ce la facessero, i granata partirebbero con una forte penalizzazione.
Detto delle sette inadempienti, la Covisoc dirà chi delle 29 in regola - per il Consiglio di Lega - in Prima dovrà ricapitalizzare entro mercoledì. È presumibile che l’incombenza tocchi ad un 20% dei club; quindi, in Prima cinque o sei società potrebbero essere chiamate a sistemare i conti. Adempimento, questo, che potrà rivelare solo la Covisoc a lavoro ultimato.
Intanto, è possibile stimare in due, delle sette “ammesse con riserva”, il numero dei club a rischio nella ex serie C1: Salernitana e Lucchese. Forse tre, se la mobilitazione a Gela non dovesse dare frutti. Al netto dei lavori del super procuratore Palazzi: il Ravenna potrebbe superare l’esame Covisoc, ma essere stangato dalla giustizia sportiva.
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