domenica 13 febbraio 2011
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Sorrento - Monza 1-0
Sorrento (3-5-2): Rossi (6’ Mancinelli); Terra, Lo Monaco, De Giosa (87’ Di Nunzio); Esposito, Togni, Nicodemo, Erpen, Sabato; Pignalosa, Bonvissuto (71’ Armellino). A disposizione: Niang, Camorani, Ferrara, Corsetti. Allenatore Simonelli.
Monza (4-3-3): Westerveld; Ugge, Cudini, Fiuzzi, Campinoti; Iacopino, Vignaroli (71’ Campisi), Gambadori; C. Seedorf (57’ Ferrario), Masini, Ricci (66’ Chemali). A disposizione: Marcandalli, Tuia, Barjie, Prato. Allenatore: Verdelli.
Arbitro: Saia di Palermo. Assistenti: Croce e Pignati.
Marcatore: 45' De Giosa (S)
Ammoniti: Togni (S), De Giosa (S), Campisi (M), Pignalosa (S).
Un Sorrento operaio, decimato da squalifiche, infortuni e malattie riesce a prevalere sul Monza grazie a De Giosa che a pochi secondi dalla fine del primo tempo realizza la rete della vittoria con un colpo di testa su angolo di Togni. Nella ripresa, quando il Monza si è buttato in avanti alla ricerca del pareggio, si è visto il carattere di undici ragazzi che volevano conseguire la vittoria a tutti i costi e ci sono riusciti, sconfiggendo anche la sfortuna.
Una vittoria incredibilmente sofferta. Ma giusta, pesante, strappata con un cuore che fa provincia. Tutto merito dell’inzuccata di De Giosa, che nel momento più importante della domenica del Sorrento stacca impetuoso su un corner al bacio di Togni e perfora il Monza ad una manciata di secondi dall’intervallo (45’ ). “Lottare, sudare, senza mai mollare” recitava lo striscione della curva Nord. Ed è quello che in campo la squadra fa senza tentennamenti, dal primo all’ultimo secondo, con un approccio praticamente perfetto.
Il Sorrento non scintilla, ma trova nei suo gregari di lusso le certezze per restare compatto, tenere botta nelle difficoltà e legittimare con carattere un successo che mancava da oltre un mese. Tre punti per allungare sulle inseguitrici e conservare invariato il distacco dal Gubbio capolista. Il Sorrento, insomma, ha tanti motivi per sorridere: si è messo anche alle spalle le tossine di un’emergenza senza precedenti, dando un sonoro strattone alla malasorte che poi, nel finale, ripaga le iatture più recenti evitando al Monza un pareggio che, a conti fatti, non sarebbe stato uno scandalo.
Giornata comunque cominciata male, con Gegé Rossi costretto a dare forfait per noie alla caviglia dopo appena 5’ . Lì, quando la sfortuna non sembra voler abbandonare il Sorrento (già privo di Paulinho, Carlini, Vanin, Manco ed Angeli), la squadra prende coraggio e assume il comando delle operazioni. Il 3-5-2 di Simonelli funziona, limita il Monza nella propria metà campo e trova in Pignalosa e Bonvissuto gli arieti giusti per scardinare il bunker di Westerveld. Due incursioni, quelle di De Giosa ed Esposito, che sembrano voler preludere all’assedio. Ma il Monza contiene e riparte bene, rischiando pure di trovare la zampata vincente in contropiede. Proprio come quando Masini sfrutta un’indecisione di Terra e si presenta a tu per tu con Mancinelli, reattivo come un gatto a sventare la minaccia. Ci prova pure Iacopino, ma il tiro lambisce il palo ed esce di un soffio. Pericoli che scuotono il Sorrento, poi in cattedra a spingere sull’acceleratore. Nicodemo annulla Vignaroli mentre Erpen ed Esposito sostengono al meglio le punte, brave a mettere in difficoltà Cudini e Fiuzzi. Così, Bonvissuto s’invola verso Westerveld e sfiora di centrare il bersaglio grosso, sciupando l’occasione migliore per trovare l’1-0. Il Monza sbanda e s’arrangia. Bonvissuto si vede annullare un gol, poi va a botta sicura su assist di Togni ma Fiuzzi salva sulla linea.
La porta pare stregata, ma è De Giosa a trafiggerla con un colpo di testa rabbioso. L’1-0 rasserena il Sorrento, che nella ripresa subisce il prepotente ritorno del Monza che, col giro di cambi, si scopre di più e fa la partita. Mancinelli salva alla grande su Iacopino, poi dice “no” all’incursione di Chemali. Sulla ribattuta spunta Ferrario, De Giosa però interviene e spazza. Brividi in sequenza. L’ultimo al 95’: mischia furibonda, Masini si ritrova sui piedi la palla dell’1-1 ma la spreca malamente.
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