venerdì 19 novembre 2010
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Parlano il vicepresidente Attilio Gambardella ed il DG Marketing e Comunicazione Gaetano Mastellone.
«I risultati del campo sono eccezionali. Ora, però, bisogna provare a vincere un’altra sfida: quella di fidelizzare tutte le componenti della costiera sorrentina, dai bambini agli imprenditori, per creare un vincolo più intimo con la squadra della loro terra. Un’opera che la mia famiglia ha deciso di intraprendere col direttore Gaetano Mastellone e che in pochi giorni di attività sta dando già riscontri molto positivi. Dobbiamo proseguire lungo questo strada, consapevoli che l’impegno e l’abnegazione, profusi nella realizzazione di una programmazione seria e qualificata, daranno i loro frutti». Attilio Gambardella, vicepresidente del Sorrento calcio Srl, indica il percorso da seguire nel comparto Marketing e comunicazione del club rossonero: «Le prestazioni della squadra e la classifica stanno premiando un lavoro minuzioso che la nostra famiglia ha deciso di iniziare l’anno scorso, assumendo la guida della società – sottolinea il numero due del sodalizio costiero -. Ma per completare l’opera e consolidare l’impianto societario del club c’è bisogno di realizzare una strategia promozionale che coinvolga maggiormente le aree produttive dell’intero comprensorio sorrentino. Mi riferisco in particolar modo alle componenti imprenditoriali del territorio, che sono stimolo e carburante per rendere continuativo e duraturo l’investimento della proprietà. Per tali ragioni, insieme al nuovo direttore generale dell’area Marketing e comunicazione Gaetano Mastellone, abbiamo elaborato e varato un dettagliatissimo programma che, partendo dal brand Sorrento, raggiunga, fidelizzi, appassioni e coinvolga praticamente tutti: dai bambini agli anziani, dai giovani alle famiglie, dal piccolo al grande imprenditore. Tutti insieme, protagonisti di una nuova avventura, per dare e ricevere dal Sorrento calcio. Per ognuno c’è una formula di partecipazione costruita su misura: una formula che va dal merchandising ai rapporti di sponsorizzazione, da momenti di condivisione alle iniziative di partenariato. Personalmente, sono felice dei risultati ottenuti in poco più di un mese: i tifosi allo stadio sono aumentati (anche perché stimolati dagli ottimi risultati della squadra), un nuovissimo sito internet è in fase di lancio, il merchandising è stato avviato, ottimo successo riscontra l’iniziativa «Sorrento ti premia», nuovi sponsor sono entrati a far parte della grande famiglia rossonera. Non bisogna fermarsi: d’altronde, il dirigente Mastellone è persona qualificata e lavora incessantemente per creare un ponte, dalla fondamenta solide, tra il Sorrento calcio e il suo ambiente».
Il direttore Gaetano Mastellone «svela», invece, il filo conduttore che sta accompagnando la programmazione dell’area Marketing e comunicazione: «La nostra nuova filosofia – sottolinea il dirigente rossonero – intende garantire il massimo ritorno per la società Sorrento calcio e per gli investimenti di aziende e partner che ci accompagnano. Identificarsi con la disciplina sportiva più popolare, seguita e praticata in Italia e nel mondo, è un grande business, anche se non tutti gli imprenditori lo capiscono. Legare il proprio brand a quello della squadra di calcio che rappresenta l’intera città di Sorrento, e l’intera costiera sorrentina, significa anche partecipare ad una forte politica di marketing territoriale. Significa anche entrare in contatto con i vari sorrentini sparsi per il mondo, e significa intercettare una community sportiva molto vasta: i contatti, su base annua, si aggirano intorno al mezzo milione». E ancora: «Per una società di calcio di Prima Divisione – continua Mastellone -, la mission deve essere anche quella di consolidare e sfruttare la propria IMMAGINE, sganciandola, fin dove è possibile, dal risultato raggiunto, o raggiungibile, sul campo. Perché ciò avvenga è necessario che all’aspetto principale, quello cioè legato all’allestimento di una squadra, siano affiancati altri servizi paralleli, in grado di soddisfare il proprio pubblico e accrescerne il “tasso di fedeltà” e di contribuire al “valore aggiunto”, rappresentato degli introiti pubblicitari. Per il calcio professionistico, la comunicazione ed il marketing giocano un ruolo fondamentale». Poi Mastellone precisa: «Comunicazione e marketing sono strettamente collegati, sia per il segmento del “marketing” diretto alle aziende (il business marketing), sia per quello rivolto al pubblico di massa (il mass marketing). Il Sorrento calcio deve essere in grado di conquistarsi ulteriore visibilità ed esposizione sui media, deve elevare il proprio “appeal” e consolidare il proprio “brand”. Così facendo, a propria volta, diventerà un “mezzo di comunicazione” interessante per quelle aziende che vorranno legare la propria immagine con il club rossonero. La società Sorrento calcio si pone l’obiettivo di creare una struttura capace di attuare un marketing sportivo innovativo, che sia anche capace di veicolare il nome di Sorrento-città. L’attività sportiva deve essere concepita come “cultura e ricreazione”, per essere anche un veicolo di aggregazione territoriale e sviluppo sociale del territorio. I valori sociali, etici e di rispetto ambientali saranno sempre al centro delle nostre attività comunicative e di pubblicità». Infine, un excursus sulle imprese sportive. «I tempi sono cambiati, la concorrenza è tanta, i soldi sono pochi – conclude Mastellone -. Tutte le società sportive, dalla più piccola alla più grande, vanno gestite con criteri manageriali. Questo comporta metodi più complessi e richiede l’ausilio di tecniche e capacità innovative perché gestire una società sportiva oggi è una vera e propria impresa».
Autore: Gaetano Mastellone
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