Sorrento - Taranto 0-0 - Pari giusto. Il Taranto fallisce un rigore con Rantier, ma Bremec compie due miracoli sulle conclusioni di Ginestra e Di Nunzio.
Sorrento (4-2-3-1) Rossi; Vanin,
Romeo, Di Nunzio, Bonomi; Camillucci, Tognozzi (66’ Armellino); Corsetti,
Carlini (54’
Scappini), Bondi; Ginestra (64’
Galabinov). A disposizione: Chiodini, Terra, Sabato, Niang. Allenatore: Sarri.
Taranto (3-4-3) Bremec; Sosa, Di
Bari, Prosperi; Garufo, Giorgino, Sciaudone (66’ Di Deo), Rizzi; Chiaretti,
Girardi (88’
Guazzo), Rantier (73’
Russo). A disposizione: Faraon, Cutrupi, Videcodimi, Antonazzo. Allenatore:
Dionigi.
Arbitro: Michele Gallo di
Barcellona Pozzo di Gotto. Assistenti: Tudisco e Santoro.
Ammoniti: Sosa (T), Rizzi (T), Di
Deo (T), Camillucci (S), Di Nunzio (S).
Il big match tra Sorrento e Taranto
finisce a reti inviolate. Il Sorrento parte contratto e lascia l’iniziativa
agli avversari. Gli ionici si rendono pericolosi dapprima con un tiro di Chiaretti
che Rossi devia in corner e successivamente con un colpo di testa di Rantier,
che finisce di poco a lato. La prima azione pericolosa del Sorrento è
propiziata da una discesa di Bonomi che serve Carlini in piena area, che
pressato da Di Bari scarica all’indietro per l’accorrente Ginestra che calcia
in porta di prima intenzione sfiorando il palo alla sinistra di Bremec. Al diciassettesimo
doppia occasione per Girardi che ispirato da Chiaretti impegna Rossi con due
colpi di testa consecutivi.
Col passare dei minuti il
Sorrento riesce a spostare il baricentro del gioco lontano dalla propria area
di rigore senza tuttavia riuscire ad impegnare Bremec. L’unico che prova a far
salire la squadra è Carlini poco assistito da Corsetti e Bondi, mentre Ginestra
stretto nella morsa della difesa avversaria non riesce a rendersi pericoloso
come altre volte è capitato. Prima della chiusura del primo tempo si registrano
solo delle conclusioni da fori di Chiaretti e Garufo fermate senza problemi da
Rossi.
Alla ripresa del gioco la partita
cambia volto. Il Sorrento alza di parecchio il proprio baricentro. Corsetti e
Bondi apportano un maggior contributo alla manovra mettendo spesso in apprensioni
la difesa ospite. Si fa vivo anche Vanin che nel primo tempo non era mai
riuscito a superare la metà campo e Bremec viene chiamato più volte in causa. Dopo
un tiro di Camillucci, che termina a lato ci prova Bondi con un calcio di
punizione deviato in angolo dalla barriera.
Sarri decide di gettare nella
mischia Scappini togliendo Carlini tra lo stupore dei tifosi che avrebbero
voluto togliere Corsetti o Ginestra. L’occasione più ghiotta dell’incontro
capita al dodicesimo quando Bondi libera Ginestra in area, solo davanti a
Bremec, ma la conclusione ravvicinata del cobra non è delle più efficaci e
viene respinta dall’estremo difensore rossoblù. Al diciottesimo, l’episodio che
potrebbe cambiare la gara: su una ripartenza del Taranto il pallone finisce a Girardi
che entra in area controllato da Vanin. Nell’azione si intromette Ginestra che nel
tentativo di rubare palla a Girardi lo manda a terra provocando un calcio di
rigore. Batte Rantier che spiazza Rossi, ma calcia a lato.
Nei minuti successivi nel Taranto
Di Deo e Russo rilevano Sciaudone e Rantier, mentre Armellino e Galabinov
sostituiscono Tognozzi e Ginestra. I due nuovi entrati nelle file rossonere hanno
dato ulteriore slancio alla manovra spostando ancora più avanti il baricentro
del gioco, costruendo un’altra occasionissima quando il colpo di testa a botta
sicura di Di Nunzio sugli sviluppi di un corner, è stato intercettato da Bremec.
Ad un minuto da novantesimo palla gol per Galabinov che invece di colpire di
testa cerca di metterci il piede mancando la deviazione vincente.
Si finisce con il Taranto in evidente
difficoltà che riesce a neutralizzare i minuti di recupero tenendo il pallone
lontano dalla propria porta.
L’incontro termina a reti inviolate.
Una partita che si è rischiato di perdere ma che si poteva vincere con merito
visto che nel secondo tempo il Sorrento è stato molto più intraprendente dei
pugliesi che alla fine hanno cercato solo di far passare il tempo il più in
fretta possibile.
Dalla prossima, il derby con l’Avellino,
dovrebbero rientrare sia Croce che Basso fornendo ulteriori armi ad una squadra
che è apparsa comunque in crescita rispetto alla precedente partita casalinga
con il Pavia.
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