lunedì 6 settembre 2010
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Sabato scorso Monica Priore, la trentaquattrenne nuotatrice di Mesagne (Brindisi), affetta da diabete mellito da quando ne aveva 5, ha compiuto una grande impresa sportiva percorrendo a nuoto i 21 chilometri tra l’isola di Capri e Meta, con una determinazione senza eguali.
La prova è stata caratterizzata, per tutta la sua durata, da condizioni meteomarine molto dure. Il mare mosso ha dato molto filo da torcere alla coraggiosa ragazza brindisina fin dalla partenza, avvenuta alle ore 10.00 da Capri, 36enne atleta. Come se non bastasse Monica è stata costretta a fermarsi più volte per delle dolorose fitte allo stomaco. Nonostante ciò Monica ha raggiunto il Lido Resegone di Meta verso le ore 17, dopo quasi sette ore in acqua, accolta dagli applausi e dalle grida di gioia dei tanti amici e fan giunti dalla Puglia per lei. Ad accoglierla c’erano anche i genitori, a cui la straordinaria nuotatrice ha dedicato l’impresa: “É anche grazie al loro appoggio che ho potuto compiere questa impresa. Ed il mio successo è anche il loro”.
La Priore non è nuova a queste imprese: la ricordiamo per avere traversato lo stretto di Messina il 21 luglio del 2007 un tratto di circa un quinto della grande impresa di ieri. La sportiva di Mesagne, con questa nuova impresa, ha voluto lanciare un grande messaggio: “Io non sono superwoman: ho le crisi ipoglicemiche, mi devo controllare la glicemia 12 volte al giorno. Ma ho imparato a conoscere e a gestire la mia malattia e non permetto che sia lei a prendere il sopravvento sulla mia vita. Con questa impresa ho voluto dimostrare che, se si ha passione, determinazione e fiducia in se stessi, non è certo il diabete, da cui sono affetta, che può impedire di gareggiare e vincere. Bisogna solo seguire una preparazione atletica adeguata e gestire con attenzione i valori glicemici”.
Ad essere soddisfatto è anche Luciano Cotena organizzatore sia della Capri-Napoli che di questo evento: “Abbiamo apprezzato lo spirito umano e sportivo di Monica. La sua impresa è un grande messaggio di solidarietà e incoraggiamento per tutti coloro che, pur avendo determinati problemi fisici, amano lo sport e desiderano raggiungere alte prestazioni”.
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