Mariano Russo lo stakanovista della bicicletta

venerdì 10 settembre 2010 Lascia un commento

Tutte le età sono buone per primeggiare nello sport. Si può ambire ad una grande affermazione anche a 57 anni. Sta per riuscirci Mariano Russo, il randonneurs sorrentino ormai vicino alla conquista del titolo italiano. Mariano si è avvicinato al ciclismo agonistico verso la fine degli anni 90 grazie ad un suo amico, il compianto Paolo Leonelli allora organizzatore della Granfondo dei Monti Lattari. Appassionatosi alle granfondo ha conquistato per due volte il Prestigio della rivista Cicloturismo guadagnandosi l’appellativo di Mariano il Prestigioso. Poi si è dedicato alle randonneè  prove di diverso chilometraggio che vanno da un minimo di 200 km dei brevetti di ingresso fino agli oltre 1000 km delle ultramaratone. Per ottenere i brevetti bisogna coprire il percorso entro un tempo limite prefissato senza usufruire di aiuti esterni come ad esempio una vettura di assistenza.
Mariano ha partecipato a tutte le prove più importanti tra quelle che si svolgono sul suolo europeo. Giro della Sicilia, Londra-Edimburgo-Londra, Parigi-Brest-Parigi, Madrid-Gijon-Madrid, 1001 Miglia d’Italia. Al suo palmares mancano solo la Trondheim-Oslo e la RAAM la mitica coast to coast americana dal pacifico all’atlantico. Il brevetto norvegese rientra tra gli obiettivi della prossima annata. La partecipazione alla Raam è più problematica in quanto tra spese di viaggio, iscrizioni, e compagnia bella ci vogliono almeno 30.000 euro. Per andarci servirebbe quindi uno sponsor che aiutasse a coprire le spese.
Lo scorso anno Mariano si è tolto pure lo sfizio di organizzare una prova di grande spessore come la Sorrento-Tropea-Sorrento, 1000 e passa km su è giù per la costa tirrenica con oltre 100 partecipanti.
Quest’anno Mariano ha preso parte a tutte le prove del Campionato Italiano portando a termine 20 randonneè, percorrendo oltre 10.000 km, e 90.000 metri di dislivello. Grazie all’esperienza accumulata si è ritrovato ben presto al comando della classifica individuale. Tra lui e la conquista della maglia mancano solo 3 prove. L’ostacolo maggiore è stato appena superato. La 1001 miglia d’Italia, ovvero 1625 Km. per oltre 20.000 metri di dislivello in totale autosufficienza da Nerviano a Nerviano attraverso la Pianura Padana seguendo il corso del fiume Po fino a Faenza, per poi attraversare la dorsale appenninica attraverso il passo del Muraglione. Il percorso continuava, seguendo il Tevere e costeggiando i laghi Trasimeno, Corbara e Bolsena per poi risalire lo Stivale attraverso le terre del Senese, del Chianti, della Lucchesia e del Parco delle Cinque Terre, fino a costeggiare il mar Ligure. L’ultima parte si è svolta attraverso le colline dell'oltre Po pavese concludendosi lungo la pianura che costeggia le risaie e i navigli, a stretto contatto delle storiche vie d'acqua lombarde.
Alla 1001 miglia hanno partecipato 269 concorrenti di 25 nazioni diverse. Hanno terminato la gara in 228. Una rovinosa caduta nei pressi di Castelnuovo di Garfagnana ha rischiato di vanificare tutti i sogni e le fatiche di Mariano. Mariano faceva parte di un gruppetto che procedeva spedito occupando la terza posizione della fila. All’ingresso in una rotonda i primi due toccano il freno e così fa pure Mariano. Il quarto un tedescone mezzo assonnato non si accorge della cosa e finisce per tamponare Mariano, anzi gli frana addosso deformandogli la ruota posteriore, la pedaliera e il manubrio. Fortunatamente Mariano viene soccorso da un ciclista locale che gli indica anche un negozio di bici dove poter riparare il mezzo che dista circa un km dal luogo dell’incidente. Mariano si carica la bici in spalla e raggiunge il negozio a piedi riuscendo a farsi aggiustare la bici. Dopo 4 ore di sosta forzata Mariano può ripartire riuscendo ad arrivare a Nerviano alle 19.35 di sabato 21 agosto dopo 5 notte e 5 giorni in sella alla sua bicicletta. Il primato è salvo.
Tornato a casa e smaltite le ammaccature ha già ripreso gli allenamenti. La settimana prossima, infatti, è atteso da un’altra importante prova verso la conquista della maglia tricolore; dovrà affrontare il brevetto delle Dolomiti Orientali, 300 km su e giù dai monti intorno Belluno.
Poi sarà la volta del Giro della Sicilia No Stop che partirà da Patti (Messina) il 20 settembre e percorrerà il perimetro dell’isola in senso antiorario. Se, come gli auguriamo, non ci saranno intoppi, Mariano all’arrivo a Patti avrà la certezza matematica di aver conquistato il titolo. A quel punto il Giro di Campania che si svolgerà a Salerno il 10 ottobre analogamente a quanto avviene al Tour de France o al Giro d’Italia avrà il sapore di una passerella trionfale. 

Share/Bookmark

0 commenti »

Lascia la tua risposta!

Aggiungi il tuo commento qui sotto, oppure esegui un trackback dal tuo sito. Puoi anche iscriverti a questi commenti via RSS.

Sii gentile, rimani in argomento. Lo spam non sarà tollerato.

DISCLAIMER - Penisola Sport è un blog d’informazione senza scopi di lucro, i cui contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali industrie dell'editoria o dell'intrattenimento. La testata ambisce ad essere una piena espressione dell'art. 21 della costituzione italiana. Pur essendo normalmente aggiornato più volte quotidianamente, non ha una periodicità predefinita e non può quindi considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7.03.2001.

L'autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone. L'autore si riserva, tuttavia, la facoltà di rimuovere quanto ritenuto offensivo, lesivo o contrario al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti di cui si scrive. Alcune fotografie possono provenire da internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio. Eventuali detentori dei diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione o citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.