Sorrento - Carpi 2-1
Sorrento (4-2-3-1) Rossi; Vanin,
Terra, Di Nunzio, Bonomi (57’
Sabato); Camillucci, Armellino; Bondi, Ginestra, Croce (66’ Carlini); Scappini (74’ Galabinov). A disposizione:
Chiodini, Romeo, Tognozzi, Basso. Allenatore: Sarri.
Carpi (4-4-2) Bastianoni; Laurini
(68’
Poli), Bova, De Paola, Lorusso; Concas, Perini, Memushaj, Pasciuti (74’ Potenza); Kabine (74’ Perrulli), Cesca. A disposizione:
Mandrelli, Marchi, Sogus, Di Gaudio. Allenatore: Notaristefano.
Arbitro: Castrignanó di Roma 2.
Assistenti: Bottegoni e Mariani.
Marcatori: Kabine (C) al 45' pt,
Ginestra (S) al 22' st, Scappini (S) al 27' st.
Ammoniti: Kabine (C) De Paola
(C), Sabato (S).
Dopo un primo tempo incolore
concluso in svantaggio il Sorrento si trasforma nella ripresa e riesce a
superare un Carpi coriaceo e determinato ottenendo il quinto successo nelle
ultime sei partite giocate. La giornata è stata resa ancora più positiva dalla sconfitta
interna del Como e dal pareggio della capolista Ternana nel match interno con
il Pavia. Al momento la testa della classifica è quattro punti più su del
Sorrento; sarebbero solo due senza la penalizzazione.
Il Carpi pur senza Cioffi ed
Eusebi si è dimostrata squadra molto tosta soprattutto dal punto di vista
fisico. Se ci aggiungiamo pure che gli emiliani sono scesi in campo più
determinati rispetto ai rossoneri si capisce facilmente il perché abbiano
dominato per buona parte del primo tempo. I bianchi si sono subito impadroniti
del comando delle operazioni portando diversi pericoli per la porta di Rossi. Già
al 6’ Vanin
è riuscito a murare una conclusione ravvicinata di Pasciuti su passaggio di
Concas. Poi è stato Cesca a concludere malamente su assist del marocchino Kabine.
A proposito di quest’ultimo c’è da dire che inizialmente si è reso protagonista
di diverse entrate dure, e si è calmato solo dopo essere stato ammonito con
colpevole ritardo da Castrignanó.
La prima azione del Sorrento al 21′
grazie ad un incursione di Vanin che giunto sul fondo serviva, palla
all’indietro per Ginestra che pressato da Bova metteva fuori di un soffio. Poi
era ancora il Carpi a rendersi pericoloso con un colpo di testa dello stesso
Bova su cross di Memushaj ma Rossi si
faceva trovare ben piazzato e bloccava in presa.
Nel finale di tempo il Sorrento avvicinava
nuovamente la porta di Bastianoni con un colpo di testa di Ginestra e con un
tiro da fuori di Camillucci di poco alto sulla traversa. Proprio allo scadere
passava in vantaggio il Carpi: lancio di Bastianoni per Cesca che liberava al
tiro Kabine bravo ad infilare in diagonale la porta di Rossi.
Tra il pubblico della centrale c’era
qualche tifoso che reagiva al gol subito insultando Sarri e i giocatori rossoneri
mentre uscivano dal campo, ma lo stesso Sarri negli spogliatoi strigliava a
dovere la squadra che si ripresentava in campo più determinata. Ad inizio
ripresa tuttavia era ancora il Carpi a rendersi pericoloso con un tiro Cesca e con
un insidioso cross di Lorusso che costringeva Rossi ad una difficile deviazione
sopra la traversa. Poi Sarri toglieva Croce e Bonomi mandando in campo Carlini
e Bonomi. Da quel momento in poi la partita passava in mano ai rossoneri. Al 64’ Bastianoni era bravo a deviare
sopra la traversa una conclusione di Scappini, ma tre minuti dopo nulla poteva
sul colpo di testa in tuffo di Ginestra su cross di Vanin dalla destra. Il
Carpi accusava il colpo e i rossoneri ne approfittavano mettendo a segno la
seconda con una deviazione sotto misura di Scappini su cross basso di Carlini ancora
dalla destra.
Notaristefano cercava di
rimediare mandando in campo Perrulli e Potenza al posto di Kabine e Pasciuti e Sarri
rispondeva con Galabinov per Scappini. Gli emiliani cercavano di reagire, ma
non avevano più la forza per farlo mentre il Sorrento andava più volte vicino
alla terza rete, una prima volta con una conclusione di Ginestra che sfiorava il palo,
una seconda con un tiro dal limite di Galabinov deviato in angolo da Bastianoni
ed una terza con un tiro dello stesso Galabinov che colpiva il palo a portiere battuto.
L’ultimo brivido dell’incontro
era per un tiro da fuori di Memushaj al 93’ ma la palla terminava lontano dai pali e
Rossi e compagni potevano così festeggiare sotto la curva.
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