Qui Verona “Meglio giocare a Sorrento”

venerdì 20 maggio 2011 Lascia un commento

Continua la disinformazione dei siti vicini all’Hellas Verona che da giorni stanno portando avanti una campagna di stampa diffamatoria contro il campo Italia. Ecco l’ultimo articolo della serie pubblicato dal sito tggialloblu.it. Non sapendo più cosa scrivere, adesso sostengono che è meglio giocare sul terreno irregolare del campo Italia piuttosto che rischiare di giocare al San Paolo di Napoli o al Vestuti di Salerno. In attesa di leggere un articolo in cui chiederanno di giocare entrambe le partite al Bentegodi con un arbitro scelto da loro, gustatevi questo:



Meglio giocare a Sorrento. È il motivo che ha spinto il Verona a non presentare ricorsi per giocare in campo neutro la gara di ritorno delle semifinali dei playoff. L'incartamento raccolto dai professionisti messi al lavoro dalla società gialloblù sarebbe con tutta probabilità bastato per uno spostamento di sede della partita, muri troppo vicino al campo di gioco, rimbalzo della palla irregolare sul sintetico a parte, la Lega avrebbe avuto tutto l'interesse di avere un incasso migliore facendo giocare il match in uno stadio più grande. Ma alla fine il Verona ha preferito non procedere per una serie di motivi, di convenienza e di "politica" sportiva. Primo tra tutti, il fatto che se non si fosse giocato all'"Italia", campo su cui il Sorrento gioca solo grazie ad una speciale deroga, si sarebbe giocato o a Napoli o a Salerno, in stadi tradizionalmente "avversi" dove il pubblico contro sarebbe stato molto di più dei tremila e spiccioli che può contenere il piccolo impianto campano. E l'ambiente sarebbe stato ancora più caldo. 
C'è poi il fattore Mandorlini, che ha avuto peso in casa dell'Hellas. Il tecnico gialloblù, persa 2-0 la partita di ritorno dello scorso aprile, ha sempre fatto capire di voler tornare a Sorrento a prendersi una rivincita. Una convinzione che l'allenatore si è dimostrato in grado di trasmettere alla squadra.
Verona che in maniera indiretta ma con adeguata scelta di tempo ha fatto invece arrivare in Lega il messaggio di essere l'unica società in regola a disputarsi nel girone A il secondo posto per la serie B. Anche nei suoi momenti personali più difficili, e ne ha avuti, il presidente Martinelli non ha mai sgarrato di un giorno nel pagare gli stipendi, i contributi, l'Irpef, rispettare quelle regole federali che altri non hanno rispettato. Il Sorrento da un anno gioca su un campo irregolare, che ha portato ai campani un grande vantaggio nelle partite in casa (13 vittorie su 17 partite e solo 2 sconfitte l'ultima a classifica definita domenica scorsa contro la Cremonese). Alessandria e Salernitana sono due società in coma, ad un passo dal fallimento, tenute in vita solo in prospettiva degli eventuali diritti che arriverebbero dalla promozione. Entrambe le società sono arrivate alla fine del campionato senza pagare gli stipendi, ma a gennaio nessuno ne ha bloccato il mercato. Entrambe le società sono approdate ai playoff accumulando nuove penalizzazioni che solo le assurde regole del calcio italiano vogliono da scontarsi nel prossimo campionato, che per quanto si è capito potrebbe addirittura non vederle più al via. Promozione che il Verona e Giovanni Martinelli meritano nei bilanci e che vogliono conquistarsi, senza sconti, anche sul campo.


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