Raffaele Cinque ancora una volta primo dei sorrentini
Nicola Geronimo, tarantino di Crispiano, dell’Autotrasporti Convertini, si è aggiudicato la terza edizione della Gran Fondo Città dei Sassi, promossa dall’associazione EmmeTi Cycling di Matera. Al secondo posto si è piazzato il barese Stefano Miniello, (Melania Grottaglie) mentre in terza posizione è giunto l’altamurano Giuseppe Navedoro, (Takler) e al quarto Fabio Ciccarese (G.S.C. Grottaglie), vincitore del giro lungo nell’edizione dello scorso anno, che ha conquistato anche il Gran Premio della Montagna di Grassano. Quinto il campano Antonio Borrelli che ha smesso la maglia della Pasta Rummo e si è presentato alla partenza con quella dell’Autotrasporti Convertini. Seguono Gaetano Colletta (Sirino Cyling Team), Piero Zizzi (G.S.C. Grottaglie), Onofrio Monzillo (Kiklos Team), Luigi Di Guida (Domitia Bike) Antonio Manigrasso (G.S.C. Grottaglie).
Raffaele Cinque è stato ancora una volta il migliore dei sorrentini classificandosi al ventunesimo posto con un ritardo di 4’10” dal vincitore. Ventinovesimo Francesco Castellano a 7’29”.
La Gran Fondo Città dei Sassi già inserita nel circuito del Sole, quest’anno è diventata una delle dieci tappe del Giro d’Italia Uisp ed ha registrato la presenza di 380 corridori, di cui sei donne. Dopo il passaggio suggestivo in avvio di gara all’interno degli antichi rioni Sassi la Gran Fondo è entrata nel vivo con il tracciato che ha toccato i centri del materano di Grassano, Grottole e Miglionico. La resistenza dei corridori è stata messa a dura prova prima dal Gran Premio della Montagna, quindi dalla salita di Grottole e infine da quella che ha riportato il gruppo dei partecipanti nella città di Matera, dalla salita dell’aia del cavallo.
Grande soddisfazione al termine della gara per il vincitore assoluto, che si è aggiudicato anche la maglia del Circuito del Sole e il trofeo Takler. “È stata una bellissima gara e voglio fare i complimenti al comitato organizzazione per l’ottimo servizio offerto durante il circuito. Per quanto riguarda la vittoria posso dire che non sono uno scalatore e quindi ho cominciato ad attaccare assieme a Miniello e Navedoro da metà gara. Il vantaggio rispetto al gruppo è aumentato sempre di più e nel finale quando è cominciata l’ultima salita (quella dell’aia del cavallo – ndr) sono rimasto da solo e ho capito di poter vincere. Il percorso lo ricordavo perché lo avevo provato con la moto lo scorso anno, un percorso molto bello e stimolante.”
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