Retrocessione per 'Alessandria e Ravenna, 14 punti di penalizzazione per il Benevento, 9 per la Cremonese, 4 per il Piacenza.
La prima giornata del processo
sportivo sul caso di calcioscommesse è iniziata con il patteggiamento del
Chievo e si è conclusa con una pioggia di richieste pesantissime da parte del
procuratore federale Stefano Palazzi. L’Atalanta è quella che rischia di più,
anche se non si parla di retrocessione.
Le richieste del procuratore FIGC
sono chiare: tre anni e sei mesi di squalifica per Cristiano Doni, tre anni per Thomas
Manfredini e 7 punti di penalizzazione da scontare nel prossimo campionato
di Serie A per l’Atalanta. Lo
spauracchio della retrocessione diretta viene meno, ma è chiaro che la
permanenza in massima divisione sarebbe da subito a repentaglio. Così come si
chiuderebbe ufficiosamente la carriera di Doni, che a 38 anni compiuti potrebbe
appendere gli scarpini al chiodo.
Per l’Ascoli sono stati quindi chiesti 6 punti di penalizzazione (più
90.000 euro di ammenda), 14 punti e 30.000 euro di ammenda per il Benevento, 9 punti e 30.000 euro per la
Cremonese, 4 punti e 50.000 euro per
il Piacenza. A sorprendere è
soprattutto la presa di posizione nei confronti della Cremonese, che pareva
parte lesa.
Per Giuseppe Signori Palazzi ha chiesto cinque anni di squalifica più
preclusione (che equivalgono alla radiazione) più un anno e 6 mesi di
squalifica in continuazione. La stessa richiesta di radiazione è stata fatta
per Antonio Bellavista (5 anni più
preclusione più 3 anni e 6 mesi in continuazione) e Mauro Bressan (5 anni più preclusione più 6 mesi in continuazione),
per il ds del Ravenna Giorgio Buffone
(5 anni più preclusione più 3 anni e 3 mesi in continuazione), per l'ex
calciatore di calcio a 5 Massimo
Erodiani (5 anni di squalifica più preclusione più 8 anni in
continuazione), Gianni Fabbri (5
anni più preclusione), per il calciatore del Piacenza Carlo Gervasoni (5 anni più preclusione più un anno in
continuazione), per il calciatore della Cremonese e poi del Benevento Marco Paoloni (5 anni più preclusione
più 5 anni in continuazione), per il preparatore dei portieri del Ravenna Nicola Santoni (5 anni più
preclusione), per il calciatore dell'Ascoli Vincenzo Sommese (5 anni più preclusione più 2 anni in
continuazione). L’elenco delle squalifiche “ad personam” continua ed è
lunghissimo. Un anno per il calciatore del Sassuolo Quadrini (omessa denuncia), quattro per il vice-presidente del
Ravenna Antonio Ciriello, 1 anno e 9
mesi per l'allenatore di base Daniele
Deoma, 3 anni per l'allenatore del Ravenna Leonardo Rossi, 3 anni per il calciatore della Reggiana Davide Saverino, 5 anni per l'ex
presidente dell'Alessandria Giorgio
Veltroni.
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